LETTERA APERTA AL MINISTRO RICCARDO FRACCARO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Ottobre, 2018 @ 1:08 pm

Detto altrimenti: quando la se ghe vol, la se ghe vol …!     (post 3358)

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“Il tunnel non serve, lo so ben io che mi sono laureato a Trento …”

Signor Ministro, alle prossime elezioni amministrative trentine io non voterò il Suo partito e i suoi amici, per tanti motivi. Uno in più se leggo le Sue dichiarazioni sul Tunnel di base del Brennero che mi lasciano senza parole. Mi correggo: le parole le ho, le scrivo e Le scrivo. Vede, Signor Ministro, ho 74 anni, sono un manager di lunghissima esperienza e da decenni ho imparato che prima di parlare occorre documentarsi e riflettere. Inoltre – fra l’altro – per anni sono stato Vicepresidente dell’Interporto di Trento (lanciandone l’intermodalità!)  ed uno degli azionisti e Consigliere di Amministrazione di un GEIE privato, l’ATT3 Alptransfer Consulting GEIE/EWIV – Bolzano, il GEIE che ha promosso da sempre tre tunnel solo per treni merci telecomandati: due a senso unico operativi ed uno di servizio. Poi è prevalso il GEIE pubblico, ma questa è un’altra storia. Cito questo solo per dire che conosco l’indispensabilità del nostro Tunnel,  numeri (del traffico, dei costi e dei rendimenti economici e funzionali) alla mano. Ma si sa che non tutti c’azzeccano con i numeri … da quelli dell’INPS a quelli del Brennero!

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“Tutti fermi, hanno detto che non si fa più …”

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Leggo che Lei vuole bloccare il  cantiere del Tunnel del Brennero, in favore – fra l’altro – del trasporto pubblico locale gratuito, il che equivale a mettere (erroneamente) in competizione due necessità non alternative. Tuttavia Le riconosco un merito “politico”: quello di dire e difendere idee non logiche, ma idee e proposte populitiche e quindi idonee a suscitare la reazione che Lei si aspetta e cioè il consenso di tutti i lavoratori pendolari d’Italia.

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Dice … ma come si fa a bloccare i lavori di realizzazione un tunnel che – come dice il Suo collega Signor Ministro Toninelli – “è perfettamente funzionante e utilizzato proficuamente da tanti nostri imprenditori”? Ma anche questa è un’altra storia … (Nella foto: “Per andare in Terrasanta scendiamo in Italia passando di là … dal Tunnel del Brennero, che è perfettamente funzionante!”)

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download (4)Ma la cosa ancor più grave è che Lei stesso afferma che non è conveniente investire su opere che “verranno ultimate magari fra 30 anni, quando noi, forse, non ci saremo neanche più” (riporto da un quotidiano locale odierno). A parte che per il nostro Tunnel non ci vorranno 30 anni, vede, Signor Ministro, il nostro Alcide De Gasperi ci ha insegnato che “Lo statista pensa alle prossime generazioni, il politico alle prossime elezioni”. Faccia Lei.

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Super controllato dai ministeri romani …

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Ma poi, quella la A22 Lei la vuole statale, così magari noi della Regione non saremo più nemmeno garantiti circa la sua corretta manutenzione (Genova docet: dove ero lo Stato controllore-non-controllante?). Se l’immagina cosa accadrebbe all’economia ed alla vivibilità della nostra Regione se l’A22 avesse un problema ai suoi ponti? Il che non è da escludere, a meno che il traffico pesante (le merci) non sia totalmente trasferito su rotaia. Ed ecco che torna il discorso del Tunnel Ferroviario del Brennero e della relativa connessa  intermodalità.

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Poi c’è l’UE, ma già che nella prima bozza del vostro programma c’era l’uscita dichiarata dall’UE, mentre ora c’è l’uscita de facto, a piccoli passi (mica tanto piccoli, a dire il vero!), il che direi è ancor peggio perché è si tratta di un comportamento subdolo. E’ un po’ come tirare la corda fino a quando è l’altro a dire basta. Ma anche questa è un’altra storia. Qui a fianco, Altiero Spinelli, uno dei padri dell’Idea Europa (MFE-Movimento Federalista Europeo).

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Poi vi sono i contrasti interni della Sua coalizione di governo: al condono agli evasori si/no si aggiunge ora quello del Tunnel del Brennero si/no. Al riguardo …  sa cosa Le dico, Signor Ministro? Oltre duemila anni fa Sagunto, alleata di Roma, era sotto assedio da parte del generale cartaginese Amilcare Barca (parente di tale Annibale). La città mandò ambasciatori a Roma per chiedere aiuto. A Roma si discusse a lungo e … ”Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur”, ovvero mentre a Roma si discute, Sagunto è espugnata. Ecco, Signor Ministro, noi Trentini, noi Italiani proprio non vorremmo fare la fine di Sagunto e che  nostra Economia, la nostra Autonomia, la nostra Qualità della Vita, la nostra Democrazia, il nostro Futuro finiscano espugnati dal populismo.

E invece no, Signor Ministro … ha ragione Lei. Infatti … sa che a pensar male si fa peccato ma si indovina? Vuole che non si capisca che la “Sua” dichiarazione anti-Tunnel non può essere solo Sua e che invece è una sorta di avvertimento all’UE, del tipo “Non ci ostacolate altrimenti ci arrabbiamo”? Vede, Signor Ministro, che alla fine il discorso torna? Mi chiedo solo chi sia la mente artefice di questo diabolico marketing euro-politico. Ma no … che non è vero: Salvini ha annunciato che tornerà in Trentino, per dire che il Tunnel si farà (dico io). E allora, cosa vogliamo di più?

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download (3)Signor Ministro, approfitto dell’occasione per due parole sulla Sua Democrazia diretta. Diretta (1) da chi? Mi chiedo. Infatti con il referendum propositivo senza quorum, l’obbligo di calendarizzazione per il parlamento e il vincolo di mandato per i parlamentari, la prevalenza della bozza referendaria sul testo della legge, le leggi saranno fatte da due-tre persone, ecco, appunto, quelle che “dirigeranno” la democrazia che poi sarebbe una oligarchia.  L’ultimo ostacolo sarebbero i poteri del Presidente della Repubblica (che può promulgare o meno una legge) ma ci sta pensando Grillo con il suo attacco proprio a quei poteri.

Mi permetta di suggerirLe, Signor Ministro, la lettura del libro più venduto in assoluto di tale Umberto Eco, più del Nome della Rosa(!): “Il fascismo eterno” (2), 55 paginette, scritte 20 anni fa e oggi ripubblicate dalla Editrice La nave di Teseo, €5,00. Lo trova anche nella libreria Il Papiro in  Via Grazioli …  qui a Trento, città che Lei conosce bene.

Buona lettura!

Un cordiale saluto senza rancore, da Riccardo a Riccardo

Riccardo Lucatti,  nato (1944) , studiato, cresciuto, laureato (1968), sposato (1971) a Genova ben prima della costruzione del viadotto Morandi e residente a Trento da trent’anni.

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(1) “diretta”, participio passato del verbo della seconda coniugazione “dirigere”, participio che ha sempre significato passivo: concerto diretto da Tizio, democrazia diretta da Caio, etc..

(2) “Buona sera, solo un breve messaggio per dirti che ho preso il libro “Il fascismo eterno” di Umberto Eco.  Assolutamente da leggere. E da pagina 34 ci sono i punti che contraddistinguono l’UR-fascismo: Eco lo ha scritto nel 1995 e io ci vedo una descrizione così precisa ed esatta del tempo attuale, con il Salvini e il Di Maio che rientrano così bene nei punti esposti da Eco. Grazie per il consiglio. Molto MOLTO istruttivo”. Firmato Alessandro Zorat.

 

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