UNO, NESSUNO, CENTOMILA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Gennaio, 2019 @ 8:45 am


Detto altrimenti: un brutto sogno, un vero incubo …       (post 3477)

Hola raga! Salve, ragazzi! Ieri sera stavo leggendo Pirandello, quando mi sono addormentato ed ho fatto un brutto sogno, un vero incubo. Per tranquillizzarmi, per scaricarmi, ve lo voglio raccontare.

Inizia

Ah … Pirandello! La ricerca di se stessi, la scomposizione della propria personalità …  al che mi dico: finchè uno che non è nessuno frantuma se stesso, evvabbè. Ma se a forza di vaff, di celodurismi, di viaiterroni, di viaineri, di viaUE si frantuma l’equilibrio di centomila anzi di milioni di elettori e di centinaia e centinaia di eletti … be’ la cosa è preoccupante.

Viaineri? Bastabarconi? Ma ci siamo dimenticati di quando i neri andavamo a prenderli (rapirli) con ben altri barconi (a vela, i velieri) per farli diventare nostri schiavi? O quando andavamo a portare loro la nostra civiltà bombardandoli con bombe incendiarie?

Sì, concordo, bisognava cambiare, bisognava rinnovare la classe politica. Ma attenzione: il cambiamento può essere sia il meglio che in peggio, e noi siamo passati da una politica ragionata (bene o male ragionata ma pur sempre ragionata) ad una politica gridata; da una visione di medio termine ad una di brevissimo termine , mentre sarebbe stato necessario passare ad una visione politica di lungo termine.

In una Spa si direbbe che da una politica di pianificazione triennale (di medio periodo) si è passati ad una di  budget annuale (di breve periodo) anziché ad una di lungo periodo (di lungo periodo). 

Masse di elettori convinti da slogan populisti (“Daremo tutto a tutti, venite, questo è il NPB-Nuovo Pase dei Balocchi! Più gente entra meglio sarà, vedrete!) eleggono (si fa per dire “eleggono”) … anzi, diciamo le cose come stanno: ratificano le nomine dei capi partito e ci ritroviamo in parlamento masse di soldatini ubbidienti.

Ma perché non ci rileggiamo tutti Pinocchio?

Oggi ce l’hanno fatta: nessuna sanzione UE ma se poi le cose non vanno, arrivano le sanzioni ma se nel frattempo loro vincono le elezioni UE basterà abolire la sanzionabilità delle decisioni politiche dei singoli stati “sovrani”. Ed allora via libera all’aumento del deficit (uscite maggiori delle entrate), all’aumento delle tasse, all’aumento della disoccupazione, all’aumento del debito pubblico fino a quando?

L’inquinamento aumenta? Bata innalzare l’asticella dei limiti di legge. Violiamo accordi internazionali? Basta eliminare quegli accordi.

Quanti altri zeri dovremo aggiungere?

Fino a quando da un lato l’UE prenderà atto che la nostra economia (la ricchezza che noi produciamo)  non sostiene sufficientemente la nostra partecipazione alla moneta unica (che rappresenta la media della ricchezza degli Stati partecipanti)  ed allora delle due l’una: o l’UE ci farà uscire dall’Euro oppure saranno i nostri eroi che per non fare questa brutta figura anticiperanno la mossa e “usciranno” (voce del verbo uscire, trasformato in verbo transitivo, secondo l’uso meridionale italiano) … e “usciranno” l’Italia dall’Euro. Evviva! Siamo sovrani! Riappropriamoci della nostra Lira! Mappoi (mappoi) quando la useremo per pagare le nostre importazioni (materie prime e energia) ci accorgeremo che i prezzi sono raddoppiati ed allora su con le tasse, su con i prezzi, su con l’inflazione.

No, tranquilli, questo è il Venezuela …

Ed allora le folle in piazza a protestare contro i propri eletti, i quali opporranno alle masse di essere super legittimati dalle decisioni assunte con le leggi fatte proprio dalle stesse folle (v. capitolo democrazia diretta). Ma però (ma però) allora più che la mente a comandare le masse sarà la pancia (vuota) e si arriverà allo scontro fra i “rivoluzionari” (il popolo in piazza) e la legge (le forze dell’ordine, tutte con quel famoso giubbotto recentemente politicizzato): insomma, una sorta di guerra civile.

Qui per fortuna mi sono svegliato.

Finisce

Dice … sei un mal pensante. Rispondo: eh no, raga, scialla, calma ragazzi: intanto io spero ed opero per il meglio, mi preparo al peggio e prenderò quel che viene. E poi, comunque in Spagna dicono piensa mal y acertaràs, pensa male e indovinerai! E poi il mio è stato solo un sogno, dai .. chevvoletemaichessia?

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