ITALIA-GRECIA, “MIA” FACCIA, “MIA” RAZZA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Luglio, 2012 @ 7:42 am

Detto altrimenti: falsa rappresentatività popolare in due finte repubbliche. Referendum violati dalle leggi ordinarie.

Luciano Canfora

Leggete “La Grecia di Atene” di Luciano Canfora (Laterza). L’assemblea del popolo, il luogo ove si sarebbero dovute decidere le questioni più importanti, era aperta a “tutti”. Intendiamoci, a tutti coloro che appartenevano ad una certa categoria, cioè a 30.000 cittadini sui 300.000 della ”Repubblica Imperiale Oligarchica Ateniese”. In realtà poi partecipavano solo 5.000 cittadini e taluno diceva: “Vedete, non sono interessati. Ben venga quindi l’oligarchia, che poi è quella che già abbiamo adesso, di fatto è già così”. All’inizio dei lavori il banditore invitata tutti a prendere la parola. Interveniva Pericle e diceva: “Si tutti possono prendere la parola, anche chi non conta nulla, poverino, si, anche lui …”. Avete capito che razza di democrazia fosse, anche quella di Pericle, bontà sua … ne seppe qualcosa Socrate!

P.S.: in realtà nella Grecia di Atene l’opinione pubblica  si formava in teatro, per la penna dei commediografi e la voce degli attori. Oggi, nel moderno teatro, la TV.

 

 

 

La ... "nipote" di Mubarak!

E da noi, oggi, come vanno le cose?Abbiamo un parlamento non eletto dal popolo bensì nominato dalle segreterie dei partiti. Un parlamento che non autorizza a procedere contro i suoi membri non – come sarebbe previsto dalla legge – a  difesa della libertà di esercizio della fuzione di rappresentanza popolare (rappresentana che peraltro non c’è … forse è per questo che entrano nel merito dell’imputazione!) bensì, appunto,  anticipando e sostituendo la propria valutazione di merito  a quella della magistratura. Un parlamento che ormai è chiamato a ratificare le “leggi” fatte dal governo e che contesta la magistratura. Un parlamento che dice che quella signorina era la nipote di Mubarak. Un parlamento (in effetti un governo) che legifera (e/o ratifica) contro i risultati referendari.

In una SpA, l’Assemblea degli Azionisti è l’assemblea dei proprietari della SpA. Questa Assemblea redige l’Atto Costitutivo della Società con il suo allegato, lo Statuto e nomina i Consiglieri di Amministrazione, i quali costituiscono l’organo di governo che poi rende conto all’Assemblea degli Azionisti. Ora, se il Consiglio di Amministrazione (il parlamento) emana provvedimenti che contrastano con lo Statuto della Società (il referendum popolare), esso viene censurato o addirittura rimosso.

Una seduta della Corte Costituzionale

La Corte Costituzionale ha bocciato le leggi che obbligavano a privatizzare i servizi pubblici locali perché contrari al risultato del referendum che decideva il contrario. Benissimo. Resta tuttavia la gravità del fatto: se oggi si è “tappato un buco” significa che ieri qualcuno questo buco nel sistema delle regole e delle garanzie costituzionali lo aveva fatto! Ora mi aspetto che la stessa Corte decida analogamente per quanto riguarda il finanziamento dei partiti, bocciato anch’esso da altro referendum popolare.

 

Amici lettori del blog, l’Italia è nostra, riprendiamocela. Ma non con la forza, con rivoluzioni cruente, bensì esigendo serietà e coerenza innanzi tutto da noi stessi e quindi da parte di tutti, nel rispetto della nostra Costituzione e nell’osservanza non solo della lettera della Legge, ma anche del suo spirito. Infatti, così come a fianco dell’evasione fiscale troviamo l’elusione fiscale, oggi a fianco della violazione della Legge troviamo, purtroppo, la più subdola e pericolosa elusione della Legge.