I MODERATI IN POLITICA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Settembre, 2019 @ 1:26 pm

Detto altrimenti: “il moderato” … chi era costui?      (post 3662)

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Don Abbondio leggeva di un tale Carneade: “Carneade, chi era costui?” La stessa domanda ce la poniamo oggi circa i moderati in politica. Intendiamoci, ognuno può chiamarsi come vuole ed essere tutt’altro rispetto a … a cosa? A ciò che viene usualmente emotivamente accettato come descrivibile con quel termine, o a ciò che quel termine vuole descrivere?

Una premessa: io presuppongo che si sia (come siamo) in una democrazia formale e sostanziale e che si voglia mantenere questo sistema politico. In una democrazia intesa come “potere del popolo” e non come sei secoli e millenni precedenti “strapotere del popolo” (oggi, delle reti web) o peggio ancora “potere sul popolo” per cui, in quest’ultimo caso, il democrator era il dittatore.

Chiarito ciò, a mio avviso sono politicamente moderati tutti coloro che accettano che ci possa essere un’alternanza fra destra, centro e sinistra: sì, anche fra il centro che – per dirla con Norberto Bobbio (“Destra e sinistra”pag. 36 e altre) da Terzo Escluso è diventato Terzo Incluso. Per converso, coloro che pur utilizzando i mezzi della democrazia formale mirano a distruggere la democrazia sostanziale e quindi distruggere la possibilità di una alternanza, non possono definirsi moderati, ma di estrema destra o di estrema sinistra. Pertanto chi anela ai pieni poteri; chi con lui si allea; chi “tira dritto”; chi vorrebbe una democrazia non parlamentare bensì “diretta” (diretta da chi? “Diretta” è un participio passato di un verbo della seconda coniugazione e come tale ha sempre significato passivo: orchestra diretta da …; assemblea diretta da … ; democrazia diretta da …) di fatto cancella la possibilità di una alternanza parlamentare democratica, si pone al fuori della democrazia sostanziale: in altre parole, non è un moderato, bensì antidemocratico.

Il centro non è una sinistra o una destra camuffata, bensì ha una dignità sua e … ” in molti sistemi democratici a pluralismo accentuato il Centro (Terzo Incluso) tende a diventare tanto esorbitante da occupare la parte più estesa del sistema politico, relegando la destra e la sinista ai margini” (N. Bobbio, op. citata, pag. 36).

“Le parole sono pietre” scriveva Don Milani alla “sua” professoressa: quanto aveva ragione!

The Democrator

Who opened the door for the democrator? / And how come he let in the market-conquistadors?/ Why is he acting as if he has something to hide? The privilege of the stupid is to be taken for a ride … – Chi ha spalancato la porta al democrator?  Come mai egli si è collocato nel novero dei conquistadores? Perché si sta comportando come se avesse qualcosa nascondere? Il privilegio dello stupido è di essere preso in giro …