LA SCALA, L’ORDINE DI GRANDEZZA, LE PRIORITA’

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 18 Agosto, 2012 @ 8:43 am

Detto altrimenti: confrontiamo il peso specifico, la portata reciproca dei diversi valori, interessi, problemi e le relative priorità …

Tanti anni fa, ero all’ultimo piano di un edificio, al salone nautico di Genova. Un mio amico, ingegnere, era stato incaricato di mostrare al pubblico cosa succedeva semplicemente girando una manopola. Si trattava di un radar. A comando, variava la scala, cioè l’ampiezza dell’orizzonte rappresentato sullo schermo. Si andava dall’individuazione della sagoma di un rimorchiatore che stava entrando in porto, alla mappa del porto, alla curva del Golfo di Genova e così via.

 

 

Dall'alto d'una scogliera ...

20 dicembre 2011, in un mio post scrivevo: “Visione d’insieme e percezione sensoriale, ogni intervento (governativo) deve essere inserito in una logica di sistema. Detto altrimenti: dall’alto di una scogliera si ha la visione d’insieme del mare. Man mano che si scende verso la spiaggia fino a immergersi nell’acqua, diminuisce la visione d’insieme del mare, sino a scomparire ed aumenta la sua percezione sensoriale. Se poi, nuotando, ci capita di ingurgitare un sorso d’acqua salata, la percezione sensoriale è massima e la visione d’insieme nulla”.

Oggi pare che non ci sia sufficiente comunicazione fra chi per mestiere gestisce la visione d’insieme (i legislatori e i governanti) e chi invece vive di percezioni sensoriali (il disoccupato, lo sfrattato, il carcerato, etc.).

Per fortuna non si fa!

Chi ha la visione d’insieme afferma che non possiamo esimerci dal partecipare alle missioni militari all’estero; dal completare il TAV (Treno ad Alta Velocità, tuttavia giustificato par la sua Alta Capacità di trasportare merci che poi non ci saranno); dal mantenere i privilegi alle varie caste (alto numero di parlamentari, cosiddetti rimborsi ai partiti politici, stipendi, pensioni e liquidazioni stratosferiche, limitata lotta all’elusione fiscale, etc.).

Chi la percezione sensoriale protesta, perché non riesce a programmare la costituzione di una sua famiglia, a pagare la rata del mutuo, a vedere istruiti e poi occupati i propri figli, a immaginare un futuro.

Orbene, non possiamo confrontare fra di loro due problemi appartenenti a scale diverse, bensì problemi appartenenti alla stessa scala. Ad esempio, correttamente potremmo impostare le seguenti alternative:

 

Quanti asili nido in più, con un F 35 (da 180 milioni di euro!) in meno?

1) Acquistare i cacciabombardieri F35 o investire quei fondi (180 milioni di euro per ognuno degli 90 aerei acquistati!) nella realizzazione di migliaia di micro centrali idroelettriche che si potrebbero realizzare in Italia senza danneggiare l’ambiente?
2) Completare il TAV o investire quei fondi nella scuola e università pubblica e nella ricerca?
3) Mantenere le innumerevoli retribuzioni “fuori scala” o creare un fondo per finanziare lo start up di centinaia di cooperative giovanili a tutela, sviluppo, manutenzione e vendita ai turisti delle centinaia e migliaia di siti archeologici, turistici e naturalistici di cui l’Italia è ricca, ma che oggi non sono valorizzati, a cominciare da Pompei, dove i vasi romani sono ridotti a ricettacolo delle immondizie!

Ecco, chi ha la percezione sensoriale, dovrebbe inquadrare il suo “piccolo” problema all’interno della categoria di problemi di quello stesso tipo ed esigere quindi che – a livello categoriale – venga messo a confronto con alternative appartenenti originariamente alla scala di chi ha la visione d’insieme.

E chi ha la visione d’insieme, dovrebbe accettare di inserire fa la categoria delle proprie priorità non solo l’alternativa – cito solo per fare un esempio .- fra il TAV e i caccia F35, ma anche fra il TAV e l’occupazione giovanile; fra gli F35 e la soluzione del problema-dramma delle carceri; fra i costi delle missioni militari all’estero e il finanziamento di migliaia di cooperative giovanili; etc..