AUTO, METRO, TRENO, BICI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Ottobre, 2019 @ 8:45 am

Detto altrimenti: l’evolinvoluzione della specie   (post 3675)

Anni ’50 ad oggi, evoluzinvoluzione della specie: a piedi, treni e bus, biciletta, scooter, auto private, troppe auto private. Oggi dobbiamo ricominciare ad evolverci, dalle troppr auto private alle biciclette e ai mezzi pubblici.

Ieri ho preso il treno … anzi, qui a Trento diciamo il tram, la cosiddetta Vaca Nonesa, il trenino che da Trento raggiunge la Val di Non e la Val di Sole. L’ho preso in funzione metropolitana: 13 km, 6 fermate, 21 minuti, da Zambana verso sud, al centro città. Ero andato a portare la mia auto al carrozziere, per un piccolo incidente (avevo ragione io che provenivo da destra: era l’albero che proveniva da sinistra!): per lo stesso percorso all’andata in auto avevo impiegato mezz’ora.

Era la prima volta che utilizzavo questa nostra metropolitana. Zambana, ampi parcheggi in superfice (bene!), la stazioncina è interrata (bene!), scendo le scale (ma c’è anche l’ascensore!), raggiungo il livello dei binari. La stazione è pulitissima, un’addetta sta curando alcune rifiniture. Sala d’aspetto, tabelloni elettronici aggiornati e ben visibili vi aggiornano sugli orari e sui tempi di attesa.  Sono molto ammirato, stupito, soprattutto rilassato. Il treno arriva puntuale, salgo, resto volentieri in piedi nonostante ci sia posto a sedere disponibile. Uno schermo TV aggiorna i passeggeri sulle fermate e sulle bellezze del nostro territorio. Complimenti alla Provincia Autonoma di Trento ed alla sua azienda ferroviaria.

Direte, un viaggio in metro ecchesaràmai da meritare un post! E invece no, lo merita, perché i trenini che alcuni decenni fa abbiamo “suicidato” per far posto ai bus oggi si stanno riprendendo la loro rivincita! Pensate un po’… il trenino Dermulo-Fondo-Mendola; quello Rovereto-Riva del Garda e quello delle Valli di Fiemme e Fassa … quanti problemi risolverebbero oggi! E dire che due siamo riusciti a salvarli: questo qui di cui sto parlando e il Trento-Venezia (scusate se è poco!). Questi due … e se prolungassimo la Vaca Nonesa fino al passo del Tonale, potremmo dire che si viaggia in metropolitana dalla laguna di Venezia ai 3000 metri del ghiacciaio del Presena e viceversa!

Ora le due metropolitane esistenti a dire il vero sono usate ancora troppo poco dai pendolari: lo dimostra il gran numero di auto che comunque entrano in città ogni mattina. Come ovviare? Ad esempio con abbonamenti gratis ai pendolari.  Dice … ma si perdono tot soldi! Rispondo: in economia non è quello costo da considerare. Il vero costo di cui tener conto è quanto ci costa non fare ciò, ovvero quanto ci costa il tempo perso nelle code delle auto, negli ospedali a curarci le bronchiti etc.. Si tratta di una semplice legge dell’economia, nient’altro.

(Foto Tuttogreen.it)

In ogni caso le due metropolitane esistenti coprono due direzioni, la nord e la est. Resta per Trento il problema del sud nella Valle dell’Adige (destra Adige: Ravina, Andeno, Romagnano) e dell’ovest (Valle dei Laghi). Per il sud un primo intervento sarebbe quello di dotare la viabilità della dstra Adige di una bella bretella pista ciclabile di accesso al centro, ove realizzare una velostazione per il parcheggio, la custodia, la riparazione dei mezzi (V. Stazione FS di Bologna). In parallelo occorre dotare gli uffici – ad iniziare da quelli pubblici – di docce e locali di “interscambio del vestito” di ogni impiegato che arriva con la bicicletta. Come già avviene in tanti paesi esteri.

Dynamo, la Velostazione di Bologna (Foto Repubblica.it)

N.B.: il fatto che il nord sia già servito dal treno metropolitano non esclude che anche qui si debba realizzare una bretella di accesso ciclabile degna di questo nome: Amsterdam ne sta realizzando una stella di questa bretelle!

Per la Valle dei Laghi il problema è più complesso, anche considerata la pendenza del percorso. Tuttavia, anche se non riuscissimo a risolvere questo problema, almeno avremo risolto gli altri tre, non vi pare? E poi … ecchè? Devo risolvere tutto io? Ma che ci pensino anche altre persone a quest’ultimo problema, diamine!

Good Metro & Good bike everybody!

Firmato: il vostro blogger (preferito, vero?), membro dell’Associazione “AMICI DELLA BICICLETTA”, aderente a FIAB – FEDERAZIONE ITALIANA AMBIENTE E BICICLETTA.

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