RICONVERSIONE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Marzo, 2020 @ 7:49 am

Detto altrimenti: non più solo “ricostruzione”    (post 3820)

Lettori già (ri) convertiti ai miei post. Questa mattina, mi sono alzato …e ho trovato il mio lettor, ovvero sono andato subito a vedere chi aveva già letto i miei post. La procedura SW mi ha detto che c’erano già stati cinque lettori “bonirivi” (molto mattinieri) nelle seguenti località; Torino; Seregno (Monza e Brianza); Treviso; Salerno; Adrano (Catania). A Torino e a Monza ho anche abitato, quindi la spiegazione ci può essere. Per quanto riguarda Adrano, in quella zona ho amici colleghi della FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta: potrebbero essere loro. Treviso? Forse sarà un mio compagno di sciate in Paganella, vigile del Fuoco. A tutto c’è una spiegazione. In ogni caso, grazie a voi che mi leggete, amici!

Riconversione in letteratura. Luciano De Crescenzo, libro “Così parlò Bellavista”:  “Mammà, mi hanno assunto in una società  per vendere i computèr al Comune”. Mamma: “T’avissi a far male!”Ma no mammà, quelli computèr non sono pericolosi: pensa che un computèr fa mille operazioni in un minuto”. Mamma: “E allora quello il Comune quando mai se li accatta i tuoi computèr!  Assumono mille persone e gli fanno fare un’operazione a testa”.

“La terra brucia?”

L’attuale modello di sviluppo era già superato di suo. Era già superato perché si era capito che anche l’uomo che si è arricchito fino all’inverosimile avrà un sudario senza tasche; che la globalizzazione sfrenata ha globalizzato lo sfruttamento dei lavoratori; che la SpA che ricerca solo la massimizzazione del risultato economico è una società cinica che umilia la dignità umana dei lavoratori; che lo Stato che si isola è come un vaso di terracotta costretto a viaggiare fra vasi di ferro; che le multinazionali che stressano le risorse della terra presto avranno distrutto l’ambiente e non sapranno nemmeno a chi vendere i loro prodotti; che i continenti che ne sfruttano altri, presto saranno travolti dalle migrazioni.

Ora il Covid19 ha dato il colpo di grazia e ci sta facendo capire quanto è debole e vulnerabile il nostro sistema e che è arrivato il momento di riconvertirlo.

La riconversione. Deve riguardare prima le persone, poi le SpA, gli Stati, le multinazionali, i continenti, perchè se invertiamo l’odine del processo, i sistemi riconvertiti lascerebbero moltissime vittime sul campo. Un esempio: una grande banca di riconverte alla tecnologia informatica, acquista i computèr alla De Crescenzo (vedi sopra) e licenzia 5000 dipendenti che non sono in grado di imparare nuovi mestieri.

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... da un diverso punto di vista

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La prima riconversione è quella della persona e deve cominciare a scuola, che deve dare agli alunni non solo capacità ma anche conoscenza: se leggi un brano dei Promessi Sposi e sai riassumerlo, hai capacità; se ne sai trarre insegnamenti, hai conoscenza. La capacità ti insegna a svolgere i lavori dell’oggi; la conoscenza ti mette in grado di imparare i mestieri del domani.

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Le strisce! Mettiamole le strisce!

La seconda riconversione è definire a livello UE un nuovo ordine delle priorità di investimento, mettendo al primo posto funzioni ed obiettivi europei: sanità e ricerca; diritto del lavoro; sistema fiscale, bancario, finanziario; gestione dell’immigrazione; risorse naturali; ordine pubblico: difesa; riconversione industriale; etc.

Utopie le mie? Certo! Ma badate bene che le utopie non sono obiettivi irraggiungibili, bensì obiettivi semplicemente non ancora raggiunti! E guai nella vita a non avere utopie da perseguire! Sai che miseria … che vita piatta!

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ATTENZIONE: ho pubblicato questo post alle ore 07,49 . Poco dopo, alle ore 09,17 ricevo copia di un’intervista di Matteo Renzi al quotidiano Il Riformista, nella quale Renzi sottoninea la necessità di arrivare agli Stati Unitti d’Europa come unica soluzione per il dopo coronavirus. Io sono europeista convito da quando circa 40 anni fa mi iscrissi al MFE-Movimento Federalista Europeo di Altiero Spinelli. Ora esco a comperare i quotidiani.