PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO O UNIONE DELLE COMUNITA’ AUTONOME TRENTINE?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Settembre, 2012 @ 4:37 pm

Detto altrimenti: la nuova Organizzazione Funzionale in Trentino, funziona o no? inoltre, racchiude in se’ un significato ben più che operativo?

 

La bandiera della PAT - Provincia Autonoma di Trento

Trentino, Terra di Comuni. Tanti. Forse troppi. Accorparli? Talvolta (ma solo talvolta) ci si riesce. Più spesso no. Ed allora, nell’organizzazione dei pubblici servizi locali spesso non si raggiunge la necessaria economia di scala. Ed ecco che, nel passato, furono creati i Comprensori. Hanno funzionato? Un po’ si e un po’ no. Oggi si è ritenuto di “novarli”, cioè di creare nuove entità (al loro posto) denominate Comunità di Valle. Qualcuno afferma che si tratta solo di carrozzoni, di nuovi costi. Altri che sarebbe bastato attivare in pieno i Comprensori. Io mi limito ad osservare che quando un sistema informativo (hardware e  oftware) non funziona, cercare di aggiornarlo è molto più costoso che non crearne a fianco uno nuovo, e quando quello nuovo entra in funzione, buttare a mare il vecchio.

Salvador Valandro

Su L’Adige, 6 settembre 2012, pag. 29 ho letto di Salvador Valandro, Presidente della Comunità di Valle Alto Garda e Ledro, in merito alla (lodevole, n.d.r.) opportunità/necessità di fare rete fra i Comuni della Busa, cioè Riva, Arco e aggiungo, anche Torbole, Tenno e la Val di Ledro, sebbene non citati nell’articolo al quale mi riferisco.

Il "Terme Romane" in costruzione

Preso spunto da qui, ho voluto fare un esempio pratico. Al riguardo, per avere io creato, organizzato e gestito dalla nascita e per otto anni consecutivamente la società a maggioranza del Comune di Riva del Garda APM Altogarda Parcheggi e Mobilità SpA (della quale ideai il nome e il logo) posso affermare che la stessa, da anni, è pronta a svolgere il servizio anche per gli altri Comuni della Comunità di Valle, con evidenti miglioramenti sul piano funzionale e notevoli risparmi di denaro. Infatti, in occasione della realizzazione del Parcheggio Interrato Terme Romane (che a mio avviso andrebbe ribattezzato “Centro Storico, Down Town”: niente come un nome appropriato attira le auto dei turisti!), dotai APM di SCOUT – Sistema di COntrollo Unificato Telematico, una centrale di telegestione e telecontrollo in grado di operare su propria rete wireless, su rete internet e collegabile al sistema delle fibre ottiche, tal che essa può operare indipendentemente dalla dislocazione delle aree e degli impianti da gestire (la stessa centrale – fra l’altro – viene oggi utilizzata anche per la sorveglianza sui moli della Fraglia della Vela Riva).

Alla consolle della Centrale SCOUT

All’epoca, mi preoccupai anche di formare il personale a tale scopo, personale che assunsi a livello assolutamente di base e che formai con una impostazione manageriale mirata alla interscambiabilità dei ruoli ed alla crescita delle persone e della società presso la quale lavoravano.

APM potrebbe fare ciò, da subito, con investimenti minimi. Infatti si tratta solo di collegare gli impianti alla rete internet o di attivare con semplici antenne una rete wireless già ampiamente e positivamente sperimentata. I cittadini ed i turisti dei Comuni della Comunità di Valle trarrebbero notevole vantaggio, sia dalla riduzione dei loro costi (grazie alle economie di scala che si realizzerebbero), sia dalla maggiore semplicità e praticità nell’utilizzo delle aree e degli impianti, uniformi in tutti i Comuni interessati, i quali continuerebbero a gestire il flusso del proprio denaro incassato. Sui tenga presente che APM ha già sperimentato con successo e per anni la gestione “di gruppo” essendo da tempo la capofila del cosiddetto Circuito Gestopark il quale prevede una gestione unificata delle tessere di utilizzo della sosta in numerosi Comuni fra i quali Rovereto.

Quanto sopra potrebbe ben essere un obiettivo per la Comunità di Valle, visto che i singoli Comuni non sembra abbiano avviato un processo del genere (e dire che hanno già riunificato le Polizie Locali, quindi il passo da compiere sarebbe molto breve anche dal punto di vista concettuale).

Con l’occasione mi permetto di segnalare quanto segue: ho visto con piacere i nuovi pannelli che indicano il numero di posti auto disponibili nei vari parcheggi gestiti da APM. Tuttavia questa informazione è incompleta per due ragioni: non indica la dislocazione o la distanza dei singoli parcheggi e non ricomprende tutti i parcheggi (ad esempio Monte Oro), il che non aiuta certo il turista. Infine, questo auspicabile coordinamento dovrebbe essere accompagnato dalla uniformità dei sistemi di gestione della sosta su strada adottati (parcometri, casse e sbarre), evitandosi una proliferazione dei diversi impianti, il che ingenera maggiori costi di acquisto, di magazzino delle parti di ricambio, del servizio di assistenza tecnica, di manutenzione e, last but not least, crea disorientamento nell’utenza.

Le Comunità di valle del Trentino

E poi, quanto meglio rappresenta la Realtà Trentina il termine “Comunità” che non il termine “Provincia”. E se prima o poi invece di Provinvia Autonoma di Trento ci chiamassimo Unione delle Comunità Autonome Trentine? Infatti da secoli e per secoli, anche indipendentemente dai vari reggni, impeeri, principati che hanno dominato questa terra, il Trentino si è sempre autogovernato e per molti anni (diciamo sino al Concilio di Trento) è stato anche il cntro della politica europea.  Si legga, al riguardo, il bel volume di Francesco Prezzi “Trento nelle guerre d’Europa e d’Italia nella seconda metà del XV secolo” di cui al mio post del 7 settembre scorso.