AUTUNNINBICI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Ottobre, 2020 @ 8:05 pm

Detto altrimenti: dopo settimane di brutto tempo, un raffreddorone, un periodo di servizio-nonni a Bologna, ovvero dopo un mese sano sano senza pedalare, oggi ce l’ho fatta! A pedali, solo 50 km, ma intensi!   (post 4040)

Bacche

Parto da Riva del Garda: Lungo lago, Foci del Sarca, Arco, Ceniga, Dro, Lago di Cavedine e ritorno. Con una e-bike, data la ruggine che avevo nelle gambe, considerando inoltre che devo superare lo strappo al 20% della Centrale Fies.  Ero curioso di vedere l’effetto della piena del Sarca. Infatti qua e là l’asfalto della pista ciclopedonale è ancora ricoperto da una sabbia fine residuo dell’alluvione. Nel greto del fiume alberi sradicati, sponde letteralmente rasate, e nuove isole e sponde di sassi ammucchiati dalla furia delle acque.

Letteralmente a sbalzo sulla corrente

Per converso, al lago di Cavedine nessun segno dell’alluvione. Ho impiegato tre ore, comprese le numerose fermate per le foto ed una sosta al Bar Wind Valley degli amici Danielli.

Sul Lago di Cavedine …
… una coppia di fatto

Al di là delle foto che spero vi stiate godendo: in un mese due esondazioni del Sarca. Piccolo segnale. Un segnale “grande” ci arriva invece dal ciclone “Gamma” che sta devastando Messico e alcuni stati USA. Non ce ne occupiamo e preoccupiamo abbastanza: infatti pensiamo (giustamente) al virus ma (ingiustamente) pensiamo molto meno al cambiamento climatico che è e sarà molto, molto più micidiale del Covid. In altre parole: non siamo più capaci di pensare alla dimensione storica dei fenomeni naturali, della politica, dell’economia, del sociale.