TOUR, GIRO, VUELTA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Ottobre, 2020 @ 5:55 am

Detto altrimenti: settembre, ottobre, novembre     (post 4037)

2010: Trento-Monte Bondone: la mia ultina “muscolare”

Diverse latitudini: peggiorano nei mesi le condizioni meteo e quelle Covid. Il calendario? Questione di sponsor. Ho vito alla TV alcune tappe del Tour e del Giro. Ieri, la “nostra” TT-Tappa Trentina, da Bassano del Grappa a sopra Rovereto e poi attraverso il Bondone e l’altopiano di Fiavè fino a Madonna di Campiglio. L’ho attesa con ansia per due motivi: rivedere le “mie” salite, anni fa “muscolari”, oggi “e-bike”; vedere quanto è bello in Trentino visto dall’alto.  Dal confronto con le riprese francesi sono rimasto un po’ deluso. Infatti i Francesi inquadrano molto di più le loro bellezze naturali ed artistiche, noi molto di più inquadrature strette su bici e pedali. A parte che il passo Vezèna si chiama Vèzena e Folgària si chiama Folgarìa; e che la pista ciclopedonale che affianca l’Adige non è una “pista adatta alle passeggiate in bici” ma un’arteria che fa parte dell’asse ciclopedonale Brennero-Verona; che il castello del Buonconsiglio non è “il più grande castello a difesa della valle” ma ricorda – fra l’altro – il martirio di Cesare Battisti; che quello non è il Passo Bondone ma il Monte Bondone; che quei due laghetti inquadrati dall’alto hanno un nome: Toblino e S. Massenza; che il maso che si affaccia su quella gola ha anch’esso un nome: Limarò; che anche quell’altopiano ha un nome: di Fiavè e comprende un paesino nel quale è nato l’ideatore e il fondatore della Cooperazione (Vigo Lomaso, Don Lorenzo Guetti); che il citato paee Balbido è il Paese Dipinto; che quello non è il Monte Durone ma il Passo Duron; che a Carisolo sfocia la Val di Genova; che quelle montagne non sono le Dolomiti ma le Dolomiti di Brenta: che quelle altre non sono le Dolomiti di Brenta ma l’Adamello … Evvabbè

Oggi mi gusterò la salita dello Stelvio.


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