BOND TRENTINO PER LE GRANDI OPERE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Novembre, 2020 @ 12:27 pm

Detto altrimenti: sono mesi che noi di Italia Viva Trento lo stiamo a dire … (post 4060)

Dal quotidiano “Trentino” odierno a pag. 16 apprendo che la Provincia Autonoma di Trento sta progettando di emettere BOP-Buoni Ordinari Provinciali per cofinanziare il progetto Funivia Trento-Monte Bondone e la ferrovia Rovereto-Riva del Garda.

Al riguardo, già nell’aprile scorso, essendo io coordinatore del Gruppo di Lavoro TentoViva “Finanza ed economia mista” e nella mia veste di Presidente dell’Associazione Culturale Restart Trentino (voluta e creata dalla senatrice DONATELLA CONZATTI) nel mio libro “Ricostruire la finanza” (di cui sta per uscire la seconda edizione) avevo proposto l’emissione di Titoli di Rendita Irredimibili. Proponevo inoltre l’emissione di BOC-BOP-BOR Buoni Ordinari Comunali, Provinciali e Regionali  ai sensi dell’art. 35 della L. 23 dicembre 1994 n. 724, titoli il cui ricavato è utilizzabile solo per investimenti; che  devono avere una scadenza oltre i 5 anni; che hanno un rendimento superiore di un punto rispetto ai titolo di debito dello Stato;  che sono convertibili nelle azioni delle SpA di scopo realizzatrici dell’investimento.

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In linea con quanto scrivo nella seconda edizione del mio lavoro, propono ora che l’Ente Pubblico ottenga dalla Consob l’autorizzazione espressa ad emettere quanto meno una doppia serie di Titoli e cioè, a fianco della serie redimibile (Titoli di Debito), una serie di Titoli irredimibili (cioè di Rendita, non di debito) ovvero – questi ultimi – senza scadenza di rimborso. Infatti la legge che li regola prevede la loro scadenza minima, non quella massima. Inoltre la loro attuale già prevista convertibilità in azioni della corrispondente società di scopo, ha già in se stessa la caratteristica delle non-scadenza, poiché il titolo azionario di una SpA non è un certo un titolo di credito al quale corrisponda un debito a scadenza. Il vantaggio sarebbe triplice: 1) L’Ente pubblico non vedrebbe aumentare il suo debito; 2) l’investitore godrebbe di un rendimento maggiore e potrebbe rientrare del suo investimento vendendo i Titoli Rendita sul mercato, 3) Trento sarebbe il primo caso di utilizzo di Titoli di Rendita Irredimibili Locali al posto di Titoli di Debito.

Inoltre, la Provincia parla di un “patto con i cittadini.” Io mi auguro che a sottoscriverli siano anche turisti e soggetti esteri. Infatti, la legge parla della destinazione del ricavato, non ne riserva la sottoscrizione solo ai cittadini: anche sul piano nazionale, ove si emettessero Titoli di Rendita Irredimibili, saremmo felicissimi che a sottoscriverli fossero ad esempio soggetti esteri: in tal modo, fra l’altro, non si prosciugherebbero i depositi bancari nostrani che sarebbero drenati per correre a sottoscrivere gli assai più redditizi Titoli di Rendita.

Sarà infine molto significativa la scelta che la PAT farà circa il “taglio” del titolo, nel senso che tagli elevati sono un ovvio invito a investitori istituzionali, mentre tagli limitati sono soprattutto appetibili dai piccoli investitori privati”.

Da ultimo, segnalo che il 25 agosto scorso Banca Intesa Sanpaolo ha emesso propri Irredimibili per 750 milioni ricevendo richieste per 6,5 miliardi.

ITALIA VIVA C’E’!

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