L’ASCENSORE SOCIALE E IL RECO…CONTE PLAN!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 3 Gennaio, 2021 @ 7:03 pm

Detto altrimenti: chiamate l’assistenza Schindler, l’ascensore si è rotto! (post 4127)


Dopoguerra, tutto da ricostruire. La voglia, il bisogno, lo spazio per crescere. Aiuti dall’estero, indebitamento pubblico e via! Bici per tutti, Vespa (o Lambretta) per tutti, auto per tutti (ma oggi siamo tornati alla bici per tutti, n.d.r.). Via l’analfabetismo, arrivano le vaccinazioni, il frigorifero, il giradischi, la lavapanni, la televisione, la lavapiatti, l’automobile, le vacanze al mare, la scuola, la “Vanoni” (non Ornella, bensì la dichiarazione volontaria dei redditi, chi la faceva e chi no). L’ascensore sociale lavorava alla grande!


Il mio? Anche il mio. Due nonni, quello materno in Sicilia, ispettore delle imposte dirette in “zona commissario Montalbano”, visto e frequentato molto poco. Quello paterno, frquentato molto, in un paesino gioiello in Toscana, S. Angelo in Colle (Montalcino, SI) 300 abitanti (oggi 50): nonno operaio comunale; babbo arruolato Carabiniere con la terza elementare, poi licenzia media, due anni di prigionia in Germania, diventato Maresciallo Maggiore; mamma insegnante a Bolzano. Tre figli: ingegnere, manager, cardiologo. Fine della corsa, siamo arrivati in cima a questa sorta di nostrana Tour Eiffel “sociale”.


Giovani oggi, con quali enormi difficoltà si devono invece misurare! La casa, il lavoro? Miraggi! Ed io nel 1970, appena congedato da Sten Cpl della Brigata Alpina Tridentina, trovai tre impieghi e scelsi. Dopo un anno mi sposai, trovai casa in affitto a equo canone, etc.. Dopo cinque anni dirigente, etc.. Per i figli, oggi, in una certa misura (non tutti se lo possono permettere!) quando serve ci siamo ancora noi, ma domani, domani ce ne sarà anche per i nostri nipoti?


E oggi … quanto (assai poco) spazio (di pagine e di euri) è riservato ai giovani nel Rec …Conte Plan!