COLLEGAMENTO MORI-ALTO GARDA TRENTINO IN PROJECT FINANCING

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 6 Ottobre, 2012 @ 6:52 pm

Detto altrimenti: oh, finalmente! Ero un po’ stanco di leggere e scrivere di crisi e di scandali ed ho volentieri ripreso ad occuparmi di “elementi della ricostruzione” del Sistema Italia.

Il Project Financing (o Project Finance, in ogni caso, PF) …. “Carneade, chi era costui?”…Si chiedeva il Manzoni e Don Abbondio con lui, per indicare un quesito al quale era quasi impossibile dare una risposta… ebbene, queste mie poche righe si propongono informare i non addetti ai lavori.

PF, collaborazione fra pubblico e privato per la realizzazione di un’opera pubblica (ma si può attivare anche fra privati per opere private). Nonostante il nome, il primo esempio di PF non viene dalla finanza inglese, ma da quella romana. Si, romana, di 2000 anni fa, allorquando il Senato Romano si accordò con alcuni “miliardari” dell’epoca: “Voi costruite a vostre spese un nuovo porto o ampliate il vecchio e noi vi lasciamo la concessione gratuita dell’uso di due moli per 99 anni”.

Il Project Financing può tradursi con Finanziamento di un Progetto, in contrapposizione alla Finanziamento di una SpA (SpA che invece potrebbe realizzare molti progetti). La SpA in questione punta sulla bontà di un singolo progetto (opera pubblica) e si dichiara disponibile a progettarlo, finanziarlo, realizzarlo e gestirlo individuando nel reddito che l’opera realizzata produrrà la fonte di ricavi necessari al pareggio dei costi (gestionali, ammortamenti e servizio del debito), oltre, naturalmente, la fonte dei ricavi necessari a generare un certo utile. Quindi, prima di essere “Finanziamento” di un progetto, il Project Financing è una vera e propria “Progettazione Tecnico Finanziaria Gestionale”, per cui l’espressione inglese si potrebbe tradurre anche con la locuzione “Progettazione Finanziabile”.

Il decentramento a livello regionale e comunale di molte attribuzioni dello Stato (ad esempio il trasferimento di 30.000 km di strade statali alle regioni); la trasformazione dei sistemi di gestione dei servizi pubblici locali da finanziari (tanto ho, tanto spendo) in economici (tanto faccio fruttare ciò di cui dispongo); la rarefazione delle disponibilità finanziarie pubbliche (soprattutto a seguito della necessità di frenare la crescita dell’indebitamento pubblico); l’opportunità, oltre che la necessità, di attivare la finanza privata, hanno indotto gli enti pubblici territoriali (e lo Stato) a ricorrere al Project Financing e ad inquadrare questo strumento all’interno di importanti leggi, fra le quali spiccano le numerose “Leggi Merloni” sui pubblici appalti. Utilizzando tali leggi, il privato interviene, proponendo all’ente pubblico la Progettazione (Società Promotore), lo schema di finanziamento (Project Financing), la costruzione dell’opera e la sua successiva gestione (Società di Progetto), almeno per un iniziale congruo periodo. Primo esempio di Società Promotore è la Bre. Be. MI SpA, costituita il 2.2.99 fra i Comuni, le Provincie, le CCIAA, le Associazioni Industriali di Bergamo, Brescia e Milano e Banca Intesa, per la progettazione dell’Autostrada diretta Milano-Brescia (saltando Bergamo): 61 km per (allora) 1.300 miliardi di investimenti, di cui il 25% con fondi privati ed il 75% con finanziamenti bancari. La Bre.Be.Mi si è candidata il 30.6.99 per progettare, costruire e gestire la citata struttura. E’ chiaro che in un’opera del genere, per rimanere nell’esempio, emergono ampi margini di redditività in quanto i diversi Enti Pubblici non pretendono la “remunerazione effettiva del valore della concessione”, cioè il valore strategico delle aree, delle concessioni edilizie, dei Piani Urbanistici. Ed è questo il plusvalore di ogni operazione di Project Financing: il Pubblico valorizza il proprio apporto conferendolo ad un sistema di progettazione, finanziamento, costruzione, e gestione di tipo privato. Il privato, da solo, non potrebbe realizzare l’opera in tempi accettabili, soprattutto per gli adempimenti burocratici ed autorizzativi. Il Pubblico, da solo, avrebbe difficoltà nel finanziarla e nel realizzarla. Insieme si può.

Alberto Pacher

Nel caso trentino, i privati che vinceranno una apposita gara, progetteranno, finanzieranno (parzialmente), realizzeranno e gestiranno l’opera pubblica e riceveranno un canone gestionale e contratti per la relativa manutenzione della tratta realizzata. Questa, per sommi capi, l’anticipazione che il Vice Presidente della PAT Alberto Pacher ha fatto oggi a Riva del Garda relativamente al progettato collegamento Mori-Alto Garda Trentino, in occasione di una importante esposizione rivana odierna (Expo Riva Grand Prix) e ripetuta pochi minuti fa al TG3 Regionale. Resta da vedere se i “canoni” deriveranno dall’applicazione di vere e proprie tariffe (in tal caso il collegamento sarà a pagamento, come una vera e prpria bretella autostradale, il che comporterebbe fra l’altro l’utilizzo del territorio necessario alla realizzazione dei caselli di accessso), o se essi saranno oneri posti direttamente in capo alla Provincia.

Trento, 6 ottobre 2012, ore 19,45. Più tempestivi di così …