DEBITO PUBBLICO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Aprile, 2021 @ 7:22 am

Detto altrimenti: riflessioni “storiche”      (post 4237)

Più volte anche su queste “pagine” ho proposto interventi per iniziare a contenerlo. Oggi voglio ricordare cosa potrebbe accadere se non iniziassimo a far diminuire quel debito (oggi pari al 160% del PIL) ad esempio nella misura di 5 punti all’anno. Probabilmente saremmo messi fuori dall’Euro e torneremmo alla lira. Ed allora ricordo ai meno giovani e spiego a giovanissimi cosa accadde alla lira negli anni ’70 dopo che furono abrogati gli accordi di Bretton Woods sulla parità di cambi. Soprattutto nella seconda metà del decennio, eravamo messi così:

– Svalutazione della lira del12 %
– Feroce stretta creditizia …
– … per cercare superare la quale ci inventammo le “accettazioni bancarie” e le operazioni in pool revolving
– Costo effettivo annuo del denaro anche oltre il 35%
– Cambio lira/dollaro da 625 a 893 (nel 1979) e fino a 2069 (nel 1985)
– Feroce stretta valutaria
– Obbligo di cessione all’UIC-Ufficio Italiano cambi la divisa estera ricevuta a fronte di esportazioni, al minor cambio fra la data di ricevimento e quella di cessione
– Obbligo di pagare le importazioni con conti a debito in divisa estera
– Obbligo per gli importatori di versare a Bankitalia in un conto in lire infruttifero bloccato per sei mesi la metà dei pagamenti fatti all’estero.

Può bastare?

(Io ho vissuto tutto ciò come Capo della Finanza Italia della STET, Torino/Roma, la finanziaria dell’IRI per l’elettronica e le telecomunicazioni: la più grande SpA finanziaria del Paese).