FRANCESCO PETRARCA – CANZONE ALL’ITALIA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Ottobre, 2012 @ 8:07 am

Francesco

Detto altrimenti: ieri Francesco Petrarca incitava i governanti italiani a governare bene e a unirsi contro la “tedesca rabbia”. Oggi alcuni brani della sua Cnzone all’Italia parrebbero scritti per la “politica” dei nostri attuali partiti.

 Detto altrimenti: Signore Iddio, mettici una mano tu …


Italia mia, benché ’l parlar sia indarno
a le piaghe mortali
che nel bel corpo tuo sí spesse veggio,
piacemi almen che ’ miei sospir’ sian quali
spera ’l Tevero et l’Arno,
e ’l Po, dove doglioso et grave or seggio.
Rettor del cielo, io cheggio
che la pietà che Ti condusse in terra
Ti volga al Tuo dilecto almo paese.

Detto altrimenti: Signori politici, ravvedetevi!

Voi cui Fortuna à posto in mano il freno
de le belle contrade,
di che nulla pietà par che vi stringa,
…vano error vi lusinga:
poco vedete, et parvi veder molto,
ché ’n cor venale amor cercate o fede.
Or par, non so per che stelle maligne,
che ’l cielo in odio n’aggia:
vostra mercé, cui tanto si commise.
Vostre voglie divise
guastan del mondo la piú bella parte.

Mario

Il Governo Monti lavora. Tuttavia è condizionato. Dalla situazione di partenza. Dal dover “passare” attraverso una maggioranza che non lo ha espresso. Dalle emergenze.

 Nel frattempo, la “politica” cosa fa? “Non” si oppone. “Non” si ricandida. “Non” esprime il governo. “Non” è responsabile delle attuali scelte. “Non” inquadra le diverse componenti di ogni suo programma in una sintesi completa, di medio termine, leggibile ed intellegibile da parte del Cittadino comune. “Non” vi pare che sia un po’ poco?

Una volta sentii affermare da un giornalista, uno di quelli veri, non come me, semplice “untorello” manzoniano: “Quando non hai notizie da dare, dai una “non notizia”, del tipo “il tale personaggio non si fermerà nella nostra città … il tale convegno non si terrà …. la tale attrice non ha rilasciato interviste …”  etc..

 Da parte del Cittadino comune, dicevo, già … perché gli altri cosa sono? Eccezionali? Straordinari? Rari? Qual è l’opposto del termine “comune”? Grazie per un vostro suggerimento. In tale attesa, una citazione storica: un mio vecchio capo, il Vice Direttore Generale Luigi Rebaudengo, s’era alla Stet Torino, anni ’70, mi disse: “Dottore, ricordi, innanzi tutto occorre usare il buon senso della persona comune. Dopo, solo dopo, vengono le lauree e le specializzazioni, le strategie, le politiche, etc.”. Ecco, il buon senso, la “diligenza del buon padre di famiglia”, concetto spesso richiamato anche nelle cause civili … esigiamo che questa qualità sia adottata anche da chi “fa politica”.

Silvio

“ ’chè ‘n cor venale amor cercate o fede”. Cioè, attualizzando, in un cuore venale, il vostro, quando mai potreste trovare amore o fede verso ciò che state facendo? Ecco, forse la politica è troppo remunerata, è ormai diventato un lavoro privilegiato, super pagato, ricco di benefit e privilegi d’ogni tipo. Ragion per cui spesso l’azione del politico è finalizzata prioritariamente soprattutto al mantenimento della propria situazione di privilegio. Facciamo un esperimento. Paghiamoli molto meno i nostri rappresentanti. Avremo la certezza che chi si candida lo fa per spirito di servizio e non per denaro.

La mia non è anti Politica. E’ anti quella politica che non fa Politica.

Dante

Termino qui e vi invito a rileggere la bella Canzone del Petrarca. Francesco parlava della “tedesca rabbia”: oggi taluno potrebbe ravvisarla nello spread, ma mica è colpa loro … “chi è causa del suo mal, pianga se stesso” scriveva quel famoso collega del Petrarca, tale Dante Alighieri …