VIAGGIO IN SICILIA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Settembre, 2022 @ 1:58 pm

“Viaggio in Italia” (Italienische Reise) è un’opera che Johann Wolfgang Goethe scrisse fra il 1813 ed il 19817. “Viaggio in Sicilia” (Sizilianisch Reise) invece l’ho scritto il fra il 2 settembre 2022 ed oggi. Più che altro, si tratta di un “soggiorno” in Sicilia più qualche viaggetto locale, perché del viaggio aereo Verona-Palermo che vi dovrei dire?

Lo so, siamo “sotto elezioni”, io sono un non-candidato ma molto impegnato per ITALIA VIVA TRENTINOe me ne vado in vacanza in Sicilia? Ecchè, è colpa mia se Giuseppi prima di scatenare la crisi di governo non mi ha nemmeno avvertito, ben sapendo che queste vacanze si prenotano con mesi di anticipo?  Evvabbè … nessuno è perfetto (Giuseppi poi …). Ma veniamo al viaggio. Se leggete i miei post, potrete coglierne alcune  tappe. Oggi voglio sottoporre alla vostra attenzione alcune particolarità.

  1. 2002, “Settembre in ritardo”, nel senso che una settimana fa era ancora estate piena, solo ora posso confermare che la temperatura è diventata settembrina (max 30 gradi) e che “la Sicilia è vivibilissima soprattutto in settembre”.
  2. L’acqua del mare è veramente più salata del solito e addirittura faccio fatica ad immergermi oltre in paio di metri sotto la superfice, tanta è la inusuale spinta che ricevo verso l’alto. In tutta la mia vita di nato-subacqueo è la prima volta che noto questo fatto: che sia una conseguenza dell’innalzamento della temperatura terrestre e quindi del mare e quindi del suo del grado di salinità e quindi della spina verso l’alto?
  3. Ai Siciliani dovrebbero dare il Premio Nobel per la fisica: infatti hanno scoperto il principio della penetrabilità dei corpi. Infatti, incrociando le loro auto su stradine molto strette, voi rallentate e vi fermate, loro no, sicuri della loro scoperta.
  4. Sicilia la bellezza (e la ricchezza di storia, arte, natura, colori e chi più ne ha più ne metta). La gente poi … io sono uno che “a me mi” piace attaccare bottone con la gente: se poi sfodero quelle poche parole di siciliano che conosco, il gioco è fatto: la simpatia e l’accoglienza raddoppiano. Un esempio? Eccolo: un saluto, Vostra scienza mi benedica, ovvero Voscienza benedica (o benerica) ma se ve ne uscite con ”assabenedica/rica … il gioco è fatto: siete apprezzato come un cultore della vecchia lingua locale.

 E allora mi piace concludere con quel saluto: “Assabenerica” a tutte le mie lettrici e lettori. Cosa? Come si risponde? Ecco qui: “Assabenerica a Vossia”.

(Qui sotto: SELINUNTE)