REDDITO DI INCLUSIONE – REDDITO DI CITTADINANZA da Renzi al dopo Renzi

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Dicembre, 2022 @ 8:19 am

Il Reddito di inclusione (REI) era una misura di contrasto alla povertà dal carattere universale, condizionata alla valutazione della condizione economica. Il REI si componeva di due parti:

  1. un beneficio economico, erogato mensilmente attraverso una carta di pagamento elettronica (Carta REI);k
  2. un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa volto al superamento della condizione di povertà, predisposto sotto la regia dei servizi sociali del Comune.

A seguito dell’introduzione del Reddito di cittadinanza, dal 1° marzo 2019 il REI non può più essere richiesto e, a partire dal successivo mese di aprile, non è più riconosciuto né rinnovato (Decreto legge n. 4/2019, art. 13).

Il primo, voluto da Renzi, abolito e sostituito dal secondo, era una misura seria e stava funzionando ma tant’è  … la si copia, la si stravolge, si attiva l’ EFFETTO BORSALINO: si mette il proprio cappello su  idee originarie altrui, si grida da un balcone “Abbiamo sconfitto la povertà!” Esistono studi precisi che dimostrano l’insuccesso del RDC, solo che adesso è scattato l’effetto “Chiu’ simme chiu’ belle parimme”,  cioè l’EFFETTO FOLLA: come si fa a demolire le costruzioni abusive, se esse in quell’area rappresentano il 60%  del totale? Come di fa ad abolire il RDC se lo sta ricevendo un numero elevatissimo di destinatari, anche illegali ma vabbè … si sa … nessuno è perfetto!