CICLOTURISMO E CICLO ESCURSIONISMO TRENTINO:LA NUOVA CABINOVIA TRENTO-MONTE BONDONE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 27 Gennaio, 2024 @ 7:28 am

La TV ha recentemente ritrasmesso due documentari “nella bellezza” sul fenomeno ciclo turistico toscano de L’Eroica e sul circuito cicloturistico bolognese BOMBA-Bologna Montana Bike Area, evidenziando il forte sviluppo che le due iniziative stanno dando alle economie locali in tutte le quattro stagioni e citando inoltre i molti miliardi di euro di fatturato che questo nuovo turismo genera in tutto il paese.
Sullo stesso tema i nostri quotidiani locali trentini spesso riportano le numerose, (ma purtroppo ancora separate!) iniziative che alcune nostre località turistiche stanno assumendo in materia.

Al che insisto sulla funzione strategica che avrà la nuova CABINOVIA TRENTO-MONTE BONDONE, quale innesco di un progetto provinciale “sistemico”, mirato alla realizzazione del TRENTINO BIKE SAFARI, sull’esempio del TIROL BIKE SAFARI che in Austria ha messo in rete numerosi impianti di risalita per complessivi 700 km di ciclo discese. Il progetto che potrebbe essere esteso all’Alto Adige per la realizzazione del TRENTINO SUD TIROLO BIKE SAFARI.

In altre parole: occorre organizzare e mettere in rete due sistemi: quello delle ciclabili di fondo valle e quello delle ciclabili “in discesa”, creando e vendendo un NUOVO PRODOTTO TURISTICO, IL DISLIVELLO, venduto anche nelle stagioni non ancora sature di turismo e cioè la PRIMAVERA e AUTUNNO, controbilanciando inoltre, soprattutto per le stazioni sciistiche di altitudine non molto elevata, la crescente carenza di neve.

La nuova cabinovia Trento-Monte Bondone innanzi tutto realizzerà un primo importante “anello”, il circuito Trento/Rovereto – Valle dei Laghi – Altogarda nelle due direzioni, anche in previsione di captare i sempre più numerosi cicloturisti del Lago di Garda.In sintesi: si tratta di pensare ed operare per sistemi di area e di captare i forti segnali di cambiamento che il turismo sta subendo, ad esempio verso il ciclo-turismo, soprattutto con l’avvento delle biciclette a pedalata assistita (le cosiddette e-bike) che si stanno sviluppando presso utenza di tutte le età e in particolare sono sempre di più utilizzate anche turisti sempre meno giovani (la popolazione sta invecchiando!) ma dotati di maggiori mezzi finanziari di spesa.

Quanto alla regolamentazione dell’uso delle biciclette in montagna, si vedano i Quaderni di Ciclo-turismo e di ciclo-Escursionismo editi dal CAI centrale, reperibili in internet: secondo il CAI infatti la materia non va nè vietata nè ignorata, bensì regolamentata.

Dice … ma pare che ci sia difficoltà a reperire la parte di finanziamento ancora necassaria alla realizzazione dell’impianto, perchè soprattutto all’inizio la cabinovia potrebbe avere una perdita di bilancio.

Rispondo: basta farla realizzare da una SpA comunale pluriservizi che comprenda anche attività oggi in forte utile (farmacie e parcheggi) recuperando risorse finanziarie a valere sulle forti somme che oggi le due rispettive società versano (inutilmente!) all’erario a titolo di imposta sull’utile.

F.to: Riccardo Lucatti, Tavolo di Lavoro Economia e Finanza mista Italia Viva Trentino (sciatore e ciclista).