FINANZA PUBBLICA E PRIVATA PER TUTTI – 3 –

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 6 Aprile, 2024 @ 12:55 pm

Dal mio libro in calce, edito nel 2020

FINANZA PUBBLICA LOCALE

Inizia

BOR, BOP, BOC: Buoni Ordinari Regionali, Provinciali e ComunaliPrendendo spunto dai Bond irredimibili nazionali, il concetto è stato esteso agli Eurobond. Ugualmente lo si può estendere alle emissioni dei titoli di debito pubblico degli Enti Locali previsti dalla legge 23/12/94 n.724 (art. 35), che già prevede il vincolo delle risorse ottenute al finanziamento di investimenti in specifici progetti esecutivi.
Queste emissioni sono convertibili in obbligazioni o in azioni di società possedute dagli enti emittenti. Il loro rendimento non può essere superiore di oltre un punto rispetto a quello del corrispondente titolo statale.

Come si vede, esistono tutti i presupposti logici a che, una volta che si fosse in presenza di una emissione statale di titoli irredimibili, una nuova legge statale prevedesse la possibilità di estendere questo tipo di emissioni anche agli Enti Locali Territoriali per la realizzazione di una specifica opera pubblica, quale ad esempio una grande funivia o l’interramento urbano della linea ferroviaria.

Infatti la già prevista convertibilità in azioni di società possedute da questi enti, attribuisce loro in un certo qual modo la caratteristica dell’irredimibilità, la quale peraltro potrebbe essere espressamente confermata anche dall’attribuzione agli irredimibili locali nei confronti delle relative società di scopo appositamente create.

Inoltre, la certezza dei flussi di rendimento dei titoli irredimibili locali potrebbe essere garantita in favore dei sottoscrittori dalla fidejussione di un pool di banche locali.

Quanto sopra potrebbe essere congiunto con la rivalutazione di istituti già esistenti quali le società di scopo, di general management, miste pubblico private e con le tecniche del project financing: tutto ciò nel senso di sensibilizzare il cittadino alla realizzazione del “Bene Comune” che non è una piazza o una scuola (che sono beni pubblici, collettivi), ma che è “quel Bene realizzato sin dall’inizio con il contributo attivo di tutti”.

Il principio di sussidiarietà applicato alla finanza comunale – La finanza comunale è alimentata da entrate dirette e da trasferimenti dall’ “alto”, cioè da enti pubblici di ambito geografico più esteso che funzionano per certi aspetti quali gestori di una tesoreria più ampia. Se si fosse nell’ambito delle SpA – Società per Azioni, potremo dire che i singoli comuni sono le società operative e che l’Ente superiore, ad esempio la Regione (o la Provincia Autonoma), è una sorta di holding finanziaria capogruppo. Ora bisogna distinguere se questa società finanziaria capogruppo svolge solo le funzioni di mero tesoriere, oppure se, attraverso il controllo dei flussi finanziari, di fatto si comporta come una SpA Capogruppo operativa, cioè che opera concretamente al posto delle società partecipate.
Ci spieghiamo meglio con un esempio: in un Comune si decide di aprire una nuova facoltà universitaria, i cui professori, studenti, personale ausiliario risiederanno, vivranno, consumeranno beni e servizi in quella città. La domanda da porsi è la seguente: ove il progetto possa essere realizzato solo con cospicui trasferimenti di risorse finanziarie da parte dell’Ente superiore, quest’ultimo può arrogarsi il diritto di decidere le scelte operative e strategiche dell’iniziativa?
Ecco invece che l’applicazione del principio di sussidiarietà (non faccia l’ente superiore ciò che può far meglio l’ente inferiore) risolverebbe ogni disputa, fermo restando il ruolo di mero tesoriere dell’ente superiore. In realtà, tuttavia, vi è la radicata tendenza dell’ente “superiore” a gestire i flussi finanziari verso gli enti “inferiori” in relazione alla conformità politica o meno di tali enti rispetto al proprio orientamento politico. Ed allora una migliore capacità ed autonomia finanziaria di quel Comune verrebbe in soccorso a tutto vantaggio dell’esercizio di una amministrazione libera e veramente democratica della cosa pubblica comunale.

R. Lucatti, “La nuova età dei Comuni”, Ufficio Studi APM SpA, Riva del Garda, 2006.

Finisce

Riccardo Lucatti, Responsabile Tavolo di Lavoro Finanza ed Economia mista ITALIA VIVA TRENTINO