PROSSIME ELEZIONI COMUNALI A TRENTO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Febbraio, 2025 @ 7:28 amUn contributo per la rielezione di FRANCO IANESELLI
(per comodità di lettura riporto il testo in caratteri maggiori)
IMMIGRAZIONE, FORZA LAVORO, TURISMO DESTAGIONALIZZATO
Mi riferisco al ricco servizio sulla crescente difficoltà frapposte al ricongiungimento familiare degli immigrati (ilT il 30 gennaio) e cerco di risalire la serie di eventi che ci conducono invece a considerare gli immigrati – se accolti, inseriti e formati – l’importante forza lavoro di cui abbiamo tanto bisogno, in presenza del pesante inverno demografico che stiamo vivendo.
Confindustria Roma ha previsto che nel manifatturiero sarà necessario un incremento annuo di 120.000 lavoratori. Se ipotizziamo che l’industria trentina possa rappresentare l’1% di quella nazionale, l’incremento annuo di addetti sarebbe di 1.200 lavoratori. A questi dobbiamo aggiungere i lavoratori necessari in agricoltura e nel turismo.
Per valorizzare questa potenziale risorsa occorre una politica per l’accoglimento, l’integrazione e la formazione degli immigrati e che l’imprenditore interessato contribuisca con il settore pubblico alla creazione delle indispensabili soluzioni abitative.
Su un altro fronte, occorre che le componenti stagjonali del nostro sistema economico, turismo e agricoltura, diventino possibilmente annuali, sia per incrementare la produttività competitiva del sistema sia per garantire ai lavoratori contratti di lavoro più duratori e stabili e quindi attrattivi.
Nel turismo un esempio da imitare ci viene dall’Alto Adige: infatti in alcune valli l’albergatore ha dotato i suoi dipendenti “invernali” di una soluzione abitativa annuale e li utilizza poi anche in versione “estiva”. I vantaggi per tutte le parti in causa sono: minor costo per l’albergatore per la ricerca e la formazione del personale; ricongiungimenti familiari più agevoli; maggiore sicurezza per tutti i cittadini. Praticamente di tratta di lavoratori fidelizzati, possibili cittadini a pieno titolo. In Trentino il passo da compiere è anche un altro: destagionalizzare il turismo incrementando la presenza dei turisti nelle due stagioni non ancora “sature”: primavera e autunno.
Gli inviti in tal senso da parte del governo provinciale sono molti, resta da trovare il modo per raggiungere questo obiettivo. Anche qui ci viene in aiuto un esempio, questa volta dall’estero: infatti in Austria da anni i Sudtirolesi vendono ai turisti un nuovo prodotto: i loro dislivelli anche in primavera e in autunno! Per ottenere ciò hanno creato il Tirol Bike Safari (safari significa viaggio) utilizzando molti impianti di risalita per mettere in rete oltre 750 km di ciclo discese! Ciò – in linea con l’innalzamento dell’età media della popolazione – sta attirando una crescente massa di ciclo turisti e di ciclo escursionisti anche non più “giovani”, quasi tutti dotati di e-bike e tutti di una maggiore capacità di spesa, i quali sono invogliati a pedalare soprattutto quando non fa troppo freddo o troppo caldo, cioè proprio nelle due citate stagioni.
La circolazione delle biciclette in montagna oggi già avviene, ma spesso purtroppo in maniera assolutamente sfrenata, non regolamentata, né soprattutto non adeguatamente valorizzata: in parte si è fatto carico di questo aspetto il CAI Centrale nei suoi Quaderni sul ciclo turismo e su ciclo escursionismo, reperibili in internet, secondo i quali la materia non va né vietata né lasciata libera, bensì regolamentata, per una maggiore cura della montagna rispetto alla situazione attuale, soprattutto in presenza dell’attuale crisi climatica, magari iniziando – aggiungo io – dalle stazioni sciistiche di bassa quota o comunque dalle stazioni intermedie delle altre.
La messa a sistema ordinato e regolamentato di questa necessaria destagionalizzazione spetta alla Provincia di Trento. L’innesco del progetto potrebbe tuttavia coincidere con la realizzazione della cabinovia Trento-Monte Bondone, progetto al quale da anni sta lavorando il Comune Capoluogo.
Il collegamento dalle piste ciclabili della Valle dell’Adige a quelle della Valle dei Laghi e dell’Altogarda Trentino potrebbe avvenire con lo scollinamento a Sardagna ovvero alla prima fermata della cabinovia, ove l’attuale breve tratta di pista ciclabile est-ovest molta ripida già esistente venisse sostituita da una con una pendenza meno impegnativa: per aggirare, sempre da nord, il costone della montagna.
L’obiettivo finale sarebbe l’estensione del sistema alla provincia di Bolzano per collegarsi all’esistente Tirol Bike Safari, dando vita ad una Euregio Bike Safari dal Tirolo al Garda, che attirerebbe decine e decine di migliaia di comitive e di famiglie di ciclo turisti da ogni parte del mondo.
In Trentino, il nuovo sistema “verticale e soft” completerebbe il già attivo sistema orizzontale da Nord a Sud e quello dalla Valle dei Laghi alla Valsugana (con lo scollinamento in corso di realizzazione a “Colle Pergine”), dando vita ad una Città Capoluogo turistica speciale, dal potenziale attrattivo brand: “Trento Le Quattro Stagioni”.
Riccardo Lucatti, Italia Viva- SiTrento



















