CABINOVIA TRENTO-MONTE BONDONE: FARE POLITICA DA STATISTI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Febbraio, 2025 @ 2:08 pmIl “mandato politico” (espresso con il voto) è “con rappresentanza” cioè senza l’incarico conferito all’eletto “mandatario” di dire e fare ciò che l’elettore “mandante” avrebbe inteso comandargli di dire e di fare: infatti, il mandatario “senza rappresentanza” sarebbe un semplice postino, con tutto il massimo rispetto per questa categoria di lavoratori.
In realtà il mandato vero (anche quello politico) è sempre con rappresentanza, ovvero il mandatario agisce in nome e per conto del mandante ma opera secondo la sua valutazione giudizio personale: in sostanza, il mandante si fida e si affida al giudizio e all’azione del mandatario.
Fare politica significa quindi sapere decidere “in proprio”, cogliendo le idee espresse dalla creatività della cultura del luogo e del tempo presente e futuro in parallelo alla gestione degli immancabili contrasti, ma soprattutto indirizzando le soluzioni verso modelli economici e sociali dinamici, adeguati al vorticoso evolversi dei tempi. I vari semplicistici “no” a decisioni politiche prospettiche sono espressione di una pretesa efficienza del momento e sono la punta di un pericoloso iceberg: la mancanza di una visione di fondo del futuro, di un futuro ormai alle porte.
Scrivo “alle porte” perché – solo per citare un caso – il mese di gennaio appena trascorso con la quota neve fra i 2000 e i 2200 m. è stato il più caldo in assoluto della storia con una temperatura media di 13,23 gradi, superiore di 1,5 gradi ai limiti individuati dall’Accordo di Parigi del 2015. Preso atto di ciò, il politico che pensa a come sviluppare la futura economia del territorio, ad esempio a come destagionalizzare l’industria del turismo, sta pensando alle prossime generazioni e non alle prossime elezioni: come diceva Alcide De Gasperi si sta comportando da vero statista (anche se è “solo” il Sindaco di una città capoluogo, n.d.r.)
Riccardo Lucatti IV-SiTrento




















