LA POLITICA E LA FINANZA NON DEVONO “FARE SALTI”
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Aprile, 2025 @ 2:34 pm(Il non fare salti garantisce che non ci si trovi di fronte a sorprese: in politica e nella finanza).
I due ambiti hanno una caratteristica in comune: la necessaria continuità della loro evoluzione: quando questa connotazione evolutiva è mancata, ci siamo trovati di fronte ad una rivoluzione. Gli esempi più eclatanti della mancanza di una “continuità evolutiva politica” sono – fra gli altri – le rivoluzioni francese, russa e fascista.
In ambio finanziario negli ultimi secoli abbiamo assistito a molte grandi crisi (rivoluzioni) finanziarie, frutto di malaugurati “salti”: quella dei tulipani (Olanda 1637); quella ferroviaria (Vienna, 1870); quella americana (New York 1929); quella asiatica (1997); quella dei mutui subprime (USA 2008); la più recente (UE 2020). Ci mancherebbe la prossima, la criptobolla, dal 2025 in poi, che noi vorremmo/dovremmo scongiurare.
Per evitare tutto ciò in entrambi gli ambiti (politico economico e finanziario) è necessaria una continua crescita conoscitiva, progettuale ed operativa. In questa sede preferisco concentrarmi sulla finanza.
in ambito finanziario, io sono cresciuto e maturato nell’ambito della finanza aziendale, non in quella degli investimenti privati mirati alla ricerca di una rendita o di un plusvalore nella vendita dei titoli acquistati. Ho condotto la mia navigazione nella gestione della finanza di Spa capogruppo; in quella di singole SpA operative e – last but not least – mi sono dedicato allo studio del rapporto fra la finanza privata e quella pubblica.
– Il primo passo è stato l’approfondimento di come “gira” la finanza nelle delle Spa miste pubblico-private.
– Poi sono passato a valutare la differenza fra la finanza di singole Spa pubbliche e quella di una SpA pubblica multiservizi.
– Infine, ho approfondito come si può attrarre volontariamente la ricca finanza privata italiana (ed estera) verso il nostro settore pubblico: per rinvestimenti locali, con i BOC, BOP, BOR, buoni ordinari comunali, provinciali emessi ex art. 25 delle L. 724 del 23.12.94; sul piano nazionale, con l’auspicata emissione di Titoli Pubblici Irredimibili Rendita non di debito.
Sempre in un’ottica di investimenti produttivi e di servizi alla popolazione. Mai in funzione speculativa.
Il tutto previsto e documentato con il racconto della storia, del presente e delle prospettive e non affogato in dati distribuiti da una moderna infocrazia che genera una micidiale infodemia.
Chiudo con un ulteriore concetto: la finanza all’interno di ogni suo livello (mondiale, europeo, statale, regionale, provinciale, comunale, personale) si muove in continuazione: occorre studiare, conoscere, capire e sapersi rapportare alla velocità e alla potenza della “forza motrice” di ogni ambito per governare il movimento e le scelte del proprio livello finanziario di appartenenza.
La stessa considerazione vale per la Politica, anzi, per i Politici.
Riccardo Lucatti, candidato nella lista SìTrento per la rielezione del Sindaco Franco Ianeselli. #sirtrento #ItaliaViva #italiavivatrento #italiavivatrentino



















