CRIPTOVALUTE? NO, GRAZIE!
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Maggio, 2025 @ 8:48 pmMia lettera odierna al quotidiano locale ilT
Egregio Direttore,
mi riferisco alle dichiarazioni del Presidente Consob Paolo Savona a dialogo con la Prof.ssa Marina Brogi di cui a pagina 16 di ilT di sabato 17 scorso, in occasione del Festival dell’Economia. Ho molto apprezzato l’attenzione che il Suo giornale ha riservato al tema, ma le citazioni dei personaggi coinvolti sono minimaliste, generiche e insufficienti.
Intatti Paolo Savona definisce “rischio fatale” la legittimazione di queste “valute” e la sua interlocutrice avverte che le criptovalute sono un rischio per i mercati monetari!?
Ora – a me e non solo a me – sembra che queste dichiarazioni non dipingano la situazione per quello che è: perché rappresentano un rischio enorme per la finanza mondiale e – a cascata – per l’economia e per la politica del pianeta.
Non to esagerando. Infatti, la continua emissione di nuove criptovalute (le ultime sono quelle emesse da Trump e consorte!) attirano numeri crescenti di acquirenti che “fanno la mosca” come si dice in gergo borsistico: acquistano per rivendere a prezzo maggiore, fino quando qualcuno resterà con il cerino acceso in mano: risparmio Lei e i lettori l’elenco delle “centrali criptofinanziarie” improvvisamente scomparse dalla scena insieme ai miliardi di valute cripto e non-cripto loro affidate.
Nel frattempo si sottrae liquidità ai depositi bancari, sugli investimenti reali e produttivi, alla sottoscrizione di titoli di debito pubblico e – sul fronte opposto – allo stesso tempo si concentrano enormi volumi di valute cripto (di nuova emissione!) e non cripto nella disponibilità dei “minatori”, cioè di coloro che “estraggono” attraverso l’utilizzo di complessi sistemi software molto energivori e le vendono sui mercati: somme enormi delle quali si perde la tracciabilità e la cui movimentazione può incidere, modificare e determinare la finanza, l’economia, le guerre e l’intera politica del pianeta.
Per chi non le conoscesse, le cosiddette criptovalute sono solo “entità del web”, “cose” che hanno un prezzo e non un valore: per intendersi, al contrario dell’aria che ha un gran valore ma non ha (ancora) un prezzo.
Ci preoccupiamo di limitare l’uso del denaro contante e non vietiamo la circolazione delle criptovalute: in dialetto trentino si dice “tegnir dala spina molar dal borom”. La loro diffusione sta generando una nuova micidiale pandemia: la criptovalutemia.
Riccardo Lucatti – Italia Viva Trentino


















