COMPITO A CASA: SCRIVERE 13 PENSIERINI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 5 Novembre, 2012 @ 10:01 am

Detto altrimenti: post corto, senza foto

1. Mi ero sbagliato. Scusate. I 90 cacciabombardieri F35 che stiamo acquistando dagli USA non costano 180 o 120 milioni di euro cadauno, ma sembra  “solo” 105 milioni ciascuno. 105 milioni, cioè una somma pari alla somma complessivamente stanziata per gli esodati “riconosciuti” tali. Bè’, allora …

 2. USA: Obama-Romney. Premia di più promettere di quanto non premi l’aver realizzato. Infatti la riconoscenza è la speranza di avere nuovi favori. Questo è il punto debole di Obama.

3. ITALIA: “Non sono riuscito a realizzare i miei programmi per colpa della crisi”. Ma se fino a ieri dicevi che la crisi non esisteva! E poi, un mio vecchio capo ebbe a dirmi. “Lo so che quello che le chiedo è molto, che è difficile da realizzare dati i tempi. Ma se fosse stato facile, non l’avrei assunta” (io comunque quel risultato lo conseguii, n.d.r.).

4. “Spero, promitto e iuro vogliono l’infinito futuro”. Regoletta “latina” circa tre verbi latini che fa rima ma che poi non è del tutto vera. Infatti esiste anche il “Giuro di aver fatto” che richiede di “aver fatto” qualcosa nel passato. Giuro di aver fatto il possibile. Prometto che farò ancora di più. Ma dai, non spergiurare! E niente promesse da marinaio, please …

5. Nelle scuole elementari e medie si iniziano a tenere lezioni di economia (di base, ovviamente). Bene, era ora, così anche tutti i nostri parlamentari impareranno a conoscere – dai loro figli – la differenza fra “deficit” e “indebitamento”.

6. De Benedetti a “Che tempo che fa” ieri sera ha detto che “nella comunista Svizzera esiste l’imposta patrimoniale”. Adottiamola anche noi (n.d.r.).

7. Premio di maggioranza al partito che riceve più voti? Manco a parlarne, afferma un partito in forte calo che cerca di riguadagnare terreno alleandosi con altri. Premio di maggioranza alla coalizione? Manco a parlarne, afferma un partito in forte crescita. Io credo che il premio di maggioranza (così come il quorum nei referendum) sia in ogni caso una forzatura della reale volontà dei cittadini. Il premio di maggioranza (non certo il quorum referendario!) è da adottarsi sull’altare della governabilità. Tuttavia fra i due mali io voto per il male minore e cioè sono a favore della soluzione che forza di meno tale volontà: il premio di maggioranza al singolo partito.

8. Il sistema elettorale USA premia chi ha la maggioranza dei voti dei Grandi Elettori, non quella dei cittadini. Rispecchia un po’ il sistema dei nostri referendum, nei quali, se non si raggiunge il quorum, una maggioranza di cittadini può soccombere di fronte ad una minoranza.

9. Iscrizioni scolastiche: quella agli Istituti tecnici Superiori sopravanzano quelle ai Licei. Evviva, dice taluno. Io dico: evviva ma. I tecnici servono. Ma serve anche una classe dirigente formata e selezionate da licei e università serie, selettive. Non populiste.

10. I guru della politica. Non li condivido. Occorre autorevolezza, non autoritarismo. Occorre capacità di comunicazione intesa come “communis actio”, azione comune, non comunicazione nel senso di “vieni che ti dico come si fa e cosa ho deciso di fare”.

11. I costi della politica. Paghiamola molto, molto meno la politica. Vi si dedicherà solo chi la sente come una missione, non come il mezzo per raggiungere un incredibile sistema di privilegi.

12. Uscire dall’euro e dall’Europa? Una follia. Da sempre siamo stati troppo autoreferenziali. Piuttosto, perché non andiamo all’estero a “vedere come si fa”? Come si fa a pagare le tasse, ad utilizzare le piste ciclabili, a semplificare le procedure burocratiche, a pagare la politica e i super manager a livelli compatibili con il sistema, a non violare la legge attraverso la sua elusione, a rispettare i limiti di velocità delle auto, etc..

13. 1982: Campionati mondiali di calcio. Ero in Germania. Vincemmo noi contro la Germania. Il loro governo cambiò. Non per la sconfitta calcistica. Chiesi ai miei amici tedeschi cosa pensassero del nuovo governo. Mi risposero che avrebbero aspettato i risultati, prima di giudicare. Io rimasi stupito. Noi eravamo abituati a giudicare dalle promesse elettorali.

Ho fatto 13! Evviva! Ora però chiedo una cortesia ai lettori che volessero commentare i miei 13 pensierini. Per favore, citate il numero del pensierino commentato ed utilizzate lo stesso numero di righe. Per chiarezza e par condicio. Grazie.