LA COMMEDIA GRECA LETTA NELLA BIBLIOTECA COMUNALE DI TRENTO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 20 Novembre, 2012 @ 10:02 am
La Prof. ssa Maria Lia Guardini

Detto altrimenti: Mari Lia Guardini ci guida nella comprensione de “Le rane” di Aristofane

Una commedia difficile. Moltissimi riferimenti storici e letterari. Se non possedete un testo scritto, trovate tutto in internet. Cosa dire, allora?

La prima cosa: la disponibilità di Maria Lia, anzi, di Lia … così vuole essere chiamata da noi, suoi alunni “ripetenti”, vista l’età …. Lia, custode e trasmettitrice di una cultura che sta alla base della nostra civiltà. Viene da chiedersi chi, dopo di lei, fra cent’anni, raccoglierà la sua eredità. Nel frattempo molto umilmente ci proviamo noi, suoi affezionati discepoli.

A cosa serve studiare il greco .. il latino … via, chi non l’ha pensato quando eravamo mateloti … A cosa serve? A capire che “natura non facit saltus”, che Historia magistra vitae, sempre che si sappia ascoltare …

Oggi, quando prendo in mano un testo latino o greco, con la traduzione a lato, mi sento un privilegiato. E’ un po’ come se, essendo in gita con un gruppo di amici in un lontano paese estero dallo strano e difficile idioma, improvvisamente vi scopriste conoscere quella lingua e, nel parlarla, stupiste i vostri compagni di viaggio. E’ un mondo in più che sentiamo di possedere, di conoscere, del quale siamo in grado di apprezzare arte, cultura, letteratura, vicende politiche.

Liceo classico. La mia non fu una scelta. Mamma era insegnante di lettere. Quindi, automaticamente i figli … Snobbismo il mio? No. S’era ragazzi. Ogni liceo aveva la sua “papalina”. Uno sciopero. Incrociammo “quelli del Nautico” : ci dileggiavano in quanto “snob”. Se avessero saputo! Io li invidiavo! Come avrei voluto essere uno di oloro, a studiare il mare, in luogo del latino! Ricordo vivissimo. “Ambition should be made with a sterner stuff” direbbe Shakespaeare!

Già, le vicende politiche. Le rane. Siamo verso la fine della guerra del Peloponneso. Atene si arrenderà presto a Sparta. Tutti si domandano quale sarà il futuro. Cosa fare per evitare i maggiori malanni. La democrazia viene sostituita da una oligarchia che viene sostituita dalla democrazia. Cambiano i contenitori politici ma i problemi restano. C’è chi suggerisce di “fare tutto il contrario di ciò che sembra doversi fare. Forse funzionerà. Tutto e il contrario di tutto. Kafka. Anche oggi. Altri suggeriscono di rinforzare la flotta. E noi la nostra flotta di navi da guerra e di caccia bombardieri F35 la stiamo ben rafforzando. Ma servirà ad uscire dalla crisi? Non credo.

Un brano

Taccia, e resti dal Coro lungi chi impuro tuttor serba il pensiero,
…………
ai suoi concittadini cuor mostrando benigno,
ma l’aizza e fomenta, pur d’empire il suo scrigno;
chi reggendo il timone dello Sato in burrasca
navi al nemico e forti consegna, e ingoffi intasca;
o al par di Toricione, di vigesime infame
esattore
……….
chi rifilò la paga ai poeti, per essere stato messo in burletta.

Ecco, anche oggi: condanna per chi si mostra “benigno” verso i cittadini (La crisi non c’è! Vi abbasserò le tasse!) ed intanto aizza la polemica politica; e crea un nemico contro cui tutti dovrebbero combattere, siano essi i giudici, la sinistra, i giornalisti. Condanna per chi trasforma il confronto politico in scontro politico. E intanto intasca. Chi, stando al potere, riscuote tributi e li spende male, chi oscura la libera espressione culturale e satirica se essa “mette in burletta” i potenti.