SCRIVE GIAN FRANCO PETERLINI IN MEMORIA DI GIULIANO AMATO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Giugno, 2025 @ 1:43 pm

In memoria del magistrato Mario Amato (Ricordo personale di Gian Franco Peterlini Ispettore Capo in congedo – 82 anni)

Domani ricorre l’anniversario della morte del magistrato Mario Amato, ucciso vigliaccamente da mani legate all’odio ideologico e alla violenza dell’estremismo nero.

n quegli anni difficili – tra gli anni ’70 e ’80 – ebbi l’onore e la responsabilità di collaborare con lui, come dirigente della squadra di polizia giudiziaria presso la Procura della Repubblica di Rovereto.

Lo ricordo con profonda stima: un uomo di giustizia sì, ma soprattutto di umanità. Un magistrato che ascoltava, rifletteva, ponderava. Mai freddo, mai distante. Mario Amato credeva nella legge non come strumento di potere, ma di equità. Fu lasciato solo, e questo pesa ancora oggi come un macigno sulla coscienza delle istituzioni. Ma chi ha avuto il privilegio di stargli accanto porta dentro di sé il suo esempio, la sua coerenza, la sua dirittura morale.

Ricordarlo oggi significa anche non dimenticare. Significa ribadire che lo Stato ha bisogno di uomini come lui: preparati, silenziosi, coraggiosi. E significa, nel mio piccolo, onorare un collega, un magistrato, un uomo giusto. Che la memoria non lo lasci mai solo più. E che il suo sacrificio continui a parlare, anche oggi.

Con rispetto e commozione

Gian Franco

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“DUELLO IANESELLI – FUGATTI SULLO STADIO” (quotidiano “ilT” 20 giugno 2025 pag.17)

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 20 Giugno, 2025 @ 5:50 am

Nonostante il pesante insuccesso economico dell’area music arena, il Presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti inizia a riprogrammare autonomamente un’ampia area fra le tante altrimenti inutilizzate all’interno dei confini della Città capoluogo, come sono – ad esempio – le aree ex militari. Il Sindaco Ianeselli reclama – giustamente a parer mio – quanto meno la predisposizione di un piano sistemico e condiviso.

Ma procediamo con ordine: chi deve avere l’autonoma competenza per la gestione dei terreni esistenti all’interno dei confini della Città Capoluogo? A mio avviso il Comune stesso, sulla base di una necessaria riforma del rapporto di Autonomia fra la Provincia e la Città Capoluogo. Fatto ciò, bisogna iniziare con una programmazione di ogni singolo sistema e del “sistema dei sistemi” (come reclama il Sindaco Ianeselli); quindi, occorre sviluppare ogni progetto con la tecnica del general management, facendolo gestire da un Capoprogetto despecializzato, scelto sulla base di un funzionigramma e non dell’organigramma comunale o provinciale; ancora, occorre calcolare il fabbisogno finanziario e solo da ultimo provvedere alla sua copertura attraverso la funzione – in questo caso da finanziaria pura – della Provincia.

Non è condivisibile il percorso inverso (sintetizzato nella foto qui sotto), ovvero che chi ha la funzione della raccolta dei fondi dell’Autonomia speciale amministrativa, operi di fatto come una “finanziaria operativa” in sostituzione della maggiore “SpA” dell’area: la Città Capoluogo.
Infatti in tal caso si separerebbe il potere dalla responsabilità.

Riccardo Lucatti – ITALIAVIVA TRENTINO

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“MULTA PAUCIS” CIRCA QUANTO RIPORTATO OGGI DAL “MIO” GIORNALE ilT

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 18 Giugno, 2025 @ 5:06 am

CONCESSIONE A22
La parlamentare PD Sara Ferrari oggi dice che il Ministro Salvini non avrebbe idea su cosa fare ove l’UE rigettasse la prelazione in favore dell’attuale gestore e non vuole che si vada a gara europea. Io credo invece che Salvini – che oggi dice “vedremo il da farsi” – abbia le idee chiare: potrà proporsi come salvatore dell’italianità della concessione, proponendo l’affidamento diretto ad una SpA autostradale italiana (veneta) inhouse, cioè totalmente pubblica, la quale anni fa si era proposta in quanto una parte del tracciato autostradale – anche de minima – si snoda sul suo territorio. Ricordo che parlamentari Italia Viva (Donatella Conzatti e   Raffaella Paita e la Viceministra Teresa Bellanova) avevano ottenuto dai due rami del parlamento che venisse lanciata la gara con il Project Financing, quella che oggi, dopo anni di colpevole inerzia del governo attuale, pare sia contestata. A pensar male …

SANITA’
Infermieri trentini pagati meno dei colleghi di Bolzano? Perché?
Ma poi il discorso non può e non deve iniziare dal livello delle remunerazioni, bensì dall’esistenza (o meno?) della volontà politica centrale (e provinciale) di non indebolire il Sistema Sanitario Nazionale a vantaggio del passaggio di fatto al sistema privatistico assicurativo: prima il piano strategico, poi il suo fabbisogno finanziario, infine la copertura del fabbisogno.

CONFRONTI PROVINCIALI
Bolzano supera Trento. Perchè? Come? Dove? Cosa si sta progettando e facendo per eliminare questo gap?

F.to da me, responsabile del Tavolo di Lavoro Finanza ed Economi mista ITALIAVIVA TRENTINO.

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“Ah …io… la politica … per carità! – 2

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Giugno, 2025 @ 6:38 am

(Continuazione dal post precedente)

Ieri era la festa religiosa della SS. Trinità, per i credenti, ma per tutti era la festa della “relazione” fra soggetti diversi ma uniti, fra eventi e decisioni diverse ma da valutare unitamente. Le relazioni umane dovrebbero essere le uniche componenti del “mondo” (altra cosa è il pianeta Terra): e invece il sistema delle relazioni umane è inquinato e indebolito da sovranismi e guerre.
Per quanto riguarda noi Italiani, proviamo a metter in relazione i seguenti fatt(acc)i già accaduti o previsti:
– legge “sicurezza”
– premierato (a cosa mai serve Mattarella?)
– Eliminazione obbligo azione penale
– Pubblici Ministeri, impiegati del governo-
Autonomia da Stato a Regioni/province ma non a città capoluogo
– Sanità per chi se la può pagare
– Forza lavoro: noi non ne abbiamo ma via gli immigrati!
– Sicurezza: via gli immigrati!
– Chi non la pensa come deve: in manicomio (riapriamoli!).

Dice … ma allora vado a votare, in ogni occasione!
Dico: ora ci siamo amica/amico! Grazie che sei dei nostri, di coloro che vanno a votare sempre. Che poi non ti sarà sfiugito che alche il Padre Dante aveva collocato all’inferno i “nonandati”, cioè coloro che non erano andati a votare:

Lorquando io vidi nuvole di vespe
punzecchionar quei tal nudi vestiti
tormentandoli dai piè sin’alle teste,

chiesi allo Duca: “Chi son quei puniti
correndo invano ad evitar tormento?
”Ed elli a me: “Color ch’a’ seri inviti

d’ire a votar non ebber sentimento
per cui a giusta pena condannati
che rende sì crudele ogni momento:

son quegli gli appellati i nonandati!

#italiavivatrento#italiavivatrentino#ItaliaViva

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AH .. IO … LA POLITICA … PER CARITA’ …” – 1

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Giugno, 2025 @ 6:34 am

Espressione micidiale, ovvero che conduce alla morte della libertà, della democrazia.
“Politica” è un aggettivo che la lingua italiana ha sostantivato: deriva dal greco antico “tecnica politica ovvero tecnica di amministrare la polis” (in allora la città stato)” e la “polis” oggi è contemporaneamente più luoghi: quartiere, città, provincia, regione, stato UE.
Insomma, le polis sono le nostre case e noi non ce ne vogliamo occupare? Non vogliamo scegliere per loro le migliori soluzioni fra tutte quelle lecite?
La prima cosa da fare è informarsi; la seconda andare a votare: in ogni occasione.
In assenza, il significato del termina democrazia regredirà da quello attuale a quello che ha assunto nella storia:
1 – potere sul popolo (il democrator era il dittatore);
2- potere di una piccola parte del popolo, quella che è andata a votare;
3 – potere del popolo.

Esiste una breve lirica inglese, eccola, con la tradizione: attenti all’ultimo verso!

Who opened the door for the democrator?
And how come he let in the market-conquistadors?
Why is he acting as if he has something to hide?
The privilege of the stupid is to be taken for a ride”.

Chi ha spalancato la porta al democrator?
Come mai costui si è collocato nel novero dei conquistatori?
Perché si muove come chi ha qualcosa da nascondere?
Il privilegio dello stupido è di farsi prendere per un somaro.

Grazie e Buona Politica a tutte e a tutti!
(Continua)
F.to Riccardo Lucatti, ITALIAVIVA TRENTINO #ItaliaViva #italiavivatrento #italiavivatrentino

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“SANITA’ DA CURARE” – OGGI SUL QUOTIDIANO ilT.

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Giugno, 2025 @ 5:04 am

Concordo con LE ANALISI CRITICHE IVI ESPOSTE: anche io sono uno di quelli delle 10 ore di inutile attesa al pronto soccorso. Tuttavia in altra occasione io sono anche uno dei “fortunati” come invece dovrebbero essere tutti, sempre! Infatti io ringrazio il personale medico di alcuni servizi del sistema sanitario del Trentino!

Ripetutamente, in più occasioni e sedi io ho contestato – motivatamente e in modo documentato – la politica del governo centrale relativa al “SISTEMA” del Servizio Sanitario Nazionale e le sue ricadute negative sul “SISTEMA” della Sanità Trentina.

Le mie osservazioni (si veda il quotidiano ilT del 30 maggio a pag. 4) hanno evidenziato innanzi tutto il PARADOSSO SANITARIO: le dichiarazioni del governo centrale circa gli asseriti maggiori finanziamenti mai prima concessi al settore, rispetto all’altrimenti inspiegabile sua inerzia nel correggere la situazione e i risultati negativi raggiunti: in primis le lunghissime ed estenuanti liste di attesa.

Il PARADOSSO SANITARIO appare evidenziare una contraddizione, ma in realtà una sua logica interna ce l’ha, nel senso che parrebbe che da taluno si voglia eliminare il Servizio Sanitario Nazionale: infatti le spese private pe premi assicurativi (80 miliardi) + le spese private dirette (45 miliardi) hanno quasi raggiunto quanto speso dal pubblico nello stesso periodo. E stanno crescendo, rischiando – a quel punto – la DICHIARAZIONE POPULISTRA del governo: “Siete voi cittadini che la volete così, la Sanità, privatizzata: noi abbiamo solo dato esecuzione alla vostra volontà”.

Al contrario, le mie sottolineature odierne concernono oggi – nella direzione diametralmente opposta – l’ottima qualità delle prestazioni e del comportamento di settori del personale medico, infermieristico, tecnico e ausiliario della nostra Sanità pubblica provinciale dal punto di vista professionale ed umano: infatti, ho avuto modo di sperimentarle direttamente a livello di un singolo, specifico intervento.

In particolare ringrazio il mio medico di base; l’equipe del reparto chirurgia otorino dell’Ospedale S. Chiara; tutti gli specialisti che hanno eseguito la serie delle analisi al Crosina, ad Arco e a Rovereto e – last but not least – l’equipe che mi ha erogato il ciclo di protonterapia al Centro di Via Al Desert, struttura utilizzata anche da pazienti di fuori regione e stranieri, la quale a mio avviso dovrebbe prevedere nelle vicinanze anche alloggi per l’accoglimento dei fuori sede sottoposti a lunghi periodi di cura: EVENTUALMENTE TRASFERENDO AL COMUNE AREE OGGI INUTILIZZATE E MEZZI FINANZIARI ADEGUATI.

Concludo con un auspicio: che la nostra Autonomia Speciale Amministrativa sappia valorizzare la pregevole opera degli operatori del settore e sappia invertire – quanto meno localmente – la non condivisibile politica nazionale mirata all’impoverimento del Sistema pubblico a vantaggio di quello privato a pagamento: sicuramente ottimo anch’esso, ma riservato solo a chi se lo può permettere.

Ciò si otterrebbe estendendo l’ottima qualità dei migliori singoli interventi all’INTERO SISTEMA PUBBLICO, innanzi tutto investendo sul primo fattore della produzione, ovvero sulla “MOTIVAZIONE” degli addetti, fattore questo ben più importante degli altri due usualmente citati, il “capitale” ed il “lavoro”, motivazione la quale a sua volta dipende dalla presenza di un serio PIANO STRATEGICO DI CRESCITA.

Riccardo Lucatti – ITALIA VIVA TRENTINO.

(Riproduzione auspicata)

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RINGRAZIO IL PERSONALE MEDICO DEL SERVIZIO SANITARIO DEL TRENTINO.

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Giugno, 2025 @ 5:04 am

Ripetutamente, in più occasioni e sedi io ho contestato – motivatamente e in modo documentato la – politica del governo centrale relativa al “sistema” del Servizio Sanitario Nazionale e le sue ricadute negative sul “sistema” della Sanità Trentina. Le mie osservazioni (si veda il quotidiano  ilT del 30 maggio a pag. 4) hanno evidenziato innanzi tutto il paradosso delle dichiarazioni del governo centrale circa gli asseriti maggiori finanziamenti mai prima concessi al settore, rispetto all’altrimenti inspiegabile inerzia nel correggere la situazione e i risultati negativi raggiunti: in primis le lunghissime ed estenuanti liste di attesa.

Al contrario, le mie sottolineature odierne concernono – nella direzione diametralmente opposta – le prestazioni ed il comportamento del personale medico, infermieristico, tecnico e ausiliario della nostra Sanità pubblica provinciale dal punto di vista professionale ed umano: infatti, ho avuto modo di sperimentare direttamente la loro ottima qualità a livello di un singolo, specifico intervento.

In particolare ringrazio il mio medico di base; l’equipe del reparto chirurgia otorino dell’Ospedale S. Chiara; tutti gli specialisti che hanno eseguito la serie delle analisi al Crosina, ad Arco e a Rovereto e – last but not least – l’equipe che mi ha erogato il ciclo di protonterapia al Centro di Via Al Desert, struttura utilizzata anche da pazienti di fuori regione e stranieri, la quale a mio avviso dovrebbe prevedere nelle vicinanze anche alloggi per l’accoglimento dei fuori sede sottoposti a lunghi periodi di cura.

Concludo con un auspicio: che la nostra Autonomia Speciale Amministrativa sappia valorizzare la pregevole opera degli operatori del settore e sappia invertire – quanto meno localmente – la non condivisibile politica nazionale mirata all’impoverimento del Sistema pubblico a vantaggio di quello privato a pagamento: sicuramente ottimo anch’esso, ma riservato solo a chi se lo può permettere.

Ciò si otterrebbe   agendo sulla  qualità di ciascun singolo intervento dell’intero sistema pubblico e innanzi tutto investendo sul primo fattore della produzione, ovvero sulla “motivazione” degli addetti, fattore questo ben più importante degli altri due usualmente citati, il “capitale” ed il “lavoro”, motivazione  la quale a sua volta dipende dalla presenza di un serio piano strategico di crescita.

Riccardo Lucatti – Trento

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RIAPRIRE I MNANICOMI? MA E’ MATTA LA DESTRA A ROMA?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Giugno, 2025 @ 2:47 pm

(continuazione dai due post precedenti)

Partiti del CentroSinistra e Autonomisti, cos’altro deve accadere prima che vi uniate tutti prescindendo da rancori, personalismi, ambizioni di carriera? Dobbiamo fermare “questa” destra! Non dico la destra, che è una componente del sistema democratico, ma “questa” destra che vuole ritornare a esperienze del passato, tristissime sotto ogni profilo!

Partiti del CS e Autonomisti, “adunata!” sentivamo chiamare dal trombettiere di servizio noi che abbiamo fatto la naja!

Io non dico “chi ha un ferro l’affili” bensì chi ha diritto al voto vada a votare per fermare questa deriva antidemocratica!

#italiavivatrento#italiavivatrentino#ItaliaViva

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“LUOGHI” DI CONCENTRAMENTO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Giugno, 2025 @ 2:44 pm

(continuazione dal post precedente)

Io conoscevo- sia pure indirettamente – i “campi di concentramento” in uno dei quali era stato deportato il mio babbo carabiniere, poi liberato dagli Americani.

Poi, qualche anno fa, ho conosciuto il “comune di concentramento” cioè Trento, la Città Capoluogo dove vivo, nella quale il P leghista della Provincia – dopo avere rimandato a Roma i fondi ricevuti per la loro istruzione (1?) – ha concentrato da 60 paesini tutti gli immigrati senza preoccuparsi di gestire l’aspetto umano, quello dell’accoglienza, quello formativo e quello della sicurezza.

Adesso pare che io debba conoscere un terzo tipo di luogo di concentramento: infatti da Roma pare vogliano abolire la Legge Basaglia e concentrare i malati di mente nei manicomi: e ciò – dico io – per liberare molti medici e fare “curare” quei nuovi carcerati da semplici carcerieri non laureati in medicina.
#italiavivatrento #italiavivatrentino#italiavivatrento
(continua)

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NO AD UNA NUOVA LEGGE!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Giugno, 2025 @ 2:05 pm

ABOLIRE CON UNA NUOVA LEGGE LA “VECCHIA” L. BASAGLIA? RITORNARE AI MANICOMI?

La destra ci sta lavorando , rientra nel loro piano:

1) spostare i medici di base al Pronto Soccorso;
2) trasformare i Pronto Soccorso e la Sanità Pubblica in una grande medicina di base per i casi più semplici;
3) i casi seri, saranno risolti – a pagamento – dalla medicina privata;
4) occorre trovare medici: quanti se ne “liberano” se invece di fare curare i malati di mente dai medici li fanno sorvegliare da carcerieri?
5) Nei manicomi finiranno anche i dissidenti politici? Trattati come?

A PENSAR MALE DI FA PECCATO MA SI INDOVINA!

(Continua)

#ItaliaViva#italiavivatrento#italiavivatrentino

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