NATALE SENZA NEVE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 23 Dicembre, 2016 @ 7:05 amDetto altrimenti: solo sulle piste da sci c’è tanta neve … (post 2595)
La neve non c’è …
Dicembre.
Intenta sui fiori di casa
la Rosa Natale ti nutre
un Nokia vicino ferma il tuo sguardo
che legge nel mio:
“La neve non c’è?
Di che ti lamentiâ€
par che mi dica la piccola ape
“Non vedi? Lavoro
– io fabbrico il miele
– trasporto i semi del fiore
– inietto la vita nel mondo
per ore
in silenzio
e tu ti lamenti?
Verrà …
Ma intanto
sii bravo
tu fatti più in lÃ
lo sai che devo rientrare
e un poco riposiÂ
ben prima che ‘l sole tramonti
su Trento indifesa
 dagli alti suoi monti
ancora sì bruni
ed ombrosiâ€.
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NATALE A RIVA DEL GARDA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Dicembre, 2016 @ 5:59 pmDetto altrimenti: dall’acqua salata a quella dolce … (post 2591)
Un Ligure, anzi, un Genovese (come me), trasferito in Trentino da Trent’anni … come fa a non amare l’acqua? Ecco quindi la mia nuova patria rivierasca: Riva del Garda. Per lei questa (ulteriore) mia poesiola di Natale:
NATALE RIVANO
accende il velo del Lago
di mille faville di stelle.
Raccolta in se stessa
nel freddo
la nobile antica città medievale
monta silente la guardia
dall’alta sua torre Apponale.
son belle …â€
lei pensa,
“Son come in regata
le piccole vele di luce
in questa incantata
Attesa invernale!â€
la flotta argentata
sale improvvisa nel cielo
e resta sospesa
a comporre una Grande Cometa.
La Pietra Merlata
trattiene il respiro
e avverte sul viso il tepore
del nuovo
dolcissimo
Evento Divino.
“E’ l’Ora o è Vento?â€
Risponde la Notte sorpresa:
“Non vedi la Stella?
E’ questo il momento
del Santo Bambino
che dona al tuo lago
la brezza più bella,
il Suo Soffio d’Amore:
e giunto il Natale!â€
 Si … lo so … la città prima di essere medievale era stata romana, e prima ancora dei Ligures, qualche migliaio di anni fa! E la Rocca prima di essere imperiale era stata vescovile. Ma che volete, si chiamano “licenze poeticheâ€! E poi, per i non-Rivani: a Riva del Garda il vento che spira da nord non si chiama tramontana, ma “Vento” e si distingue in “Balin o Balinot, quello che scende sulla destra orografica della città , dal Passo del Ballino; e quello che scende dalla Valle del Sarca su Torbole, il “Sarca”. I due venti, poco più a sud, si fondono nel famoso “Peler”, quello che “fa il pelo”all’acqua.
Una curiosità : quando un rivano vuol dire ad una persona che non ha capito una certa cosa, gli dice “Tu non capisci né Ora né Vento”.
Da Nord arriva – raramente – un altro vento ancora, il Foen. Da Sud, regolarmente la famosa Ora e – talvolta - la “Vineza” (Venezia) ovvero la Bora  che a Riva giunge da sud!
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NATALE DI SANGUE AD ALEPPO, A BERLINO, NEL MONDO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 20 Dicembre, 2016 @ 2:28 pmDetto altrimenti: Non so come dire altrimenti ……. (post 2590)
“Pape satan, pape satan Aleppeâ€: Dante, Inferno, VII canto … Chissà cosa potrà pensare oggi Dante dall’aldilà sul quel suo “Aleppeâ€! Queste le parole del diavolo Plutone a guardia del quarto cerchio, dove sono collocati gli avari e i prodighi. Avari e prodighi. Aleppo: avari di umanità , prodighi di bombe e di attentati. Berlino come Nizza, un camion sulla folla. Berlino e Nizza come Aleppo, sia pure in scala mille volte inferiore. Condanna senza se e senza ma del terrorismo. Ci mancherebbe altro! Solo che una malattia non basta curarla, occorre studiarne le cause, scoprire come prevenirla.
Dice: terrorismo? Ma ad Aleppo c’è una guerra! Dico: ah … scusate … se le cose stanno così … ho capito … è tutt’altra cosa …
Le “menti pensanti†le stragi non saltano in aria con il loro carico esplosivo di morte. No, loro no. Loro stanno dietro le quinte a indottrinare giovani esaltandi fino a farli divenire criminali esaltati. Individuare queste “menti†è raggiungere il primo livello. Ma ve ne è un secondo, quello delle individuazione delle pre-condizioni che hanno consentito alle “menti†del primo livello di affermarsi e di strumentalizzare gli assassini materiali. Ma questo è un processo complesso, difficile, faticoso che metterebbe a luce molte responsabilità . Ed allora la reazione più comoda, meno faticosa è facciamo di tutt’erba un fascio: che se ne stiano (tutti) a casa loro!â€
Terrorismo NON è immigrazione e immigrazione NON è terrorismo! Si tratta di due fenomeni diversi! Comunque, già che si parla di starsene a casa propria …
Starsene a casa propria … detto da noi Europei suona un po’ ironico , da noi che “ a casa nostra†proprio non ci siamo stati, noi che abbiamo inventato e praticato per secoli il colonialismo militare, politico ed economico, esportandolo in tutto il mondo: al riguardo suggerisco la lettura di un libro scritto da un Canadese, professore nelle Università USA: “Il predominio dell’occidente†di Daniel R. Headrick, Ed. Il Mulino. Un solo esempio: a metà dell’ ‘800 (1800!) l’Europa ha portato ben due guerre alla Cina (le cosiddette guerre dell’oppio), “rea†di avere vietato l’importazione dell’oppio fatto coltivare dalla GB nella sua colonia India dai coolies, che chiamarli schiavi suonava male, coolies fa più fino!
Giacomo Leopardi distingueva fra selvaggi e barbari. Selvaggi erano i popoli che avevano sviluppato la loro cultura in modo diverso dalla nostra, secondo criteri che noi definiamo “arretratiâ€; barbari erano i selvaggi di ritorno, ovvero coloro che pur avendo raggiunto i nostri livelli di civiltà , erano regrediti verso forme primitive, selvagge appunto. In linea di massima io condivido il metodo del ragionamento. Nella sostanza tuttavia mi permetto di fare un distinguo: non sono convinto che il livello della civiltà che l’Europa esportò nelle terre indiane dell’America del Nord fosse “superiore†a quello della civiltà indiana locale. Diverso, si, ma superiore, no. Dice … ma loro uccidevano il nemico … Si, perchè noi cosa facciamo? Uccidiamo anche le popolazioni inermi, disarmate, i bambini, i vecchi, i malati negli ospedali … uccidiamo la dignità delle persone alle quali neghiamo il diritto di istruirsi, di curarsi, di lavorare, di farsi una famiglia, etc. Mi pare che basti. Se non siamo barbari noi … chi altro lo è?
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Ma torniamo alla strage di Berlino. Io credo che la migliore risposta al terrorismo sarebbero gli Stati Uniti d’Europa: polizia unica, esercito unico, sistema bancario e fiscale unico, leggi federali (ad esempio sulla esportazione delle armi)  e leggi statali. Come forza a “livello mondiale” per cercare di far valere ovunque regole di “Umanità “. Certo ora … con Trump … sarebbe tutto più difficile in ogni caso …
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NATALE A BALBIDO E A RIVA DEL GARDA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Dicembre, 2016 @ 1:10 pm
Detto altrimenti: ieri, mattina sui monti, pomeriggio al lago … (post 2589)
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Ieri, domenica, a Messa a Balbido, un paesino delle Giudicarie Esteriori, celebrata in una minuscola chiesetta da Marcello Farina, da cui mi sono fatto dare copia della preghiera …
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L’ATTESA DEL NATALE A BALBIDO
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Vieni, Signore Gesù
rendi piena di stupore l’attesa dei bambini
Guariscili dalle ferite della violenza.
Vieni, Signore Gesù
Rallegra l’attesa degli adolescenti
Accompagna i loro passi pieni di entusiasmo e libertà .
Vieni, Signore Gesù
Rendi intensa l’attesa dei giovani
Fa’ che possano sperare un futuro di giustizia e di pace.
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Vieni, Signore Gesù
Risveglia l’attesa degli adulti
Fa’ che allarghino i loro piccoli orizzonti
E conservino la gioia di sognare.
Vieni, Signore Gesù
Ravviva l’attesa degli anziani
Fa’ che non vivano solo di ricordi ma si sentano ancora utili.
Vieni, Signore Gesù
Difendi l’attesa degli stranieri
Per un mondo senza discriminazioni e pregiudizi.

Emmanuel Lèvinas, il filosofo del Volto, del Volto che ti interroga e si aspetta una risposta da te
Vieni, Signore Gesù in questa comunità di Balbido
Fa’ che coloro che Ti cercano
Ti possano incontrare anche qui
Nella parola, nel pane, nei Volti,
fa’ che ciascuno si senta atteso
e che ciascuno attenda l’Altro
come a un appuntamento con Dio.
Amen
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A pranzo e nel pomeriggio, a Riva del Garda, per il pranzo di auguri in Fraglia Vela Riva …
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.L’ATTESA DEL NATALE A RIVA DEL GARDA
 Le pietre
antiche di storia
sfiorano passi curiosi all’ascolto
di voci
di sguardi
e pensieri.
distende il suo ampio mantello
al cammino
e regala più tempo
al Natale.
L’Acqua
smorzata dal molo
applaude il concerto di sartie
che il Vento tintinna
al Bambino.
d’intorno non vedo
ricurve
di gondole e gozzi
adornati all’Attesa
in calli ristretti o creuxe del ma’ …
non sono sul Mare …
io sto camminando all’Incontro
sulla Riva del Garda.
(RicBlogger)
E poi, già che ci sono, eccone un’altra delle mie!
 RIVA CITTA’ NATALE
Riva città Natale
Riva di acqua e di vino
Riva adottiva
Nosiola – Schiava – Trentino.
Riva vicina lontana
Riva la dirlindana
Riva dall’alto e dal basso
Riva di sasso.
Riva Torrione si sale
Riva in orizzontale
Segreta amante locale.
Riva la mala voce
Riva delizia e la croce
Riva lo fa e lo tace
Riva se ne compiace.
Riva le sue regate
Riva parroco pio
Riva la benedice
Riva ci sono anch’io.
Riva Riccardo in regata
Riva straorza strambata
Riva guardatelo a vista.
Riva te le riscalda
Riva le Terme Romane
Riva la Busa la Valle
Cantieri – Rotture – Cheppalle.
Riva che pesca ed aspetta
Riva cattura e poi getta
Riva riconoscenza.
Riva lavoro si campa
Riva la buona stampa
Riva comunicazione
Riva illusione.
Riva Centrale Littorio
Riva giornali che leggi
Riva – Capro – Spiatorio.
Riva divisa con Roma
Riva presente ed assente
Riva acconsente
Ribelle? Schiava? Padrona?
Riva Regina dell’Ora
Riva operosa
Riva che parla o lavora
Riva di freddo e di caldo
Di neve di palme ed olivi
Musica mille motivi
Riva i baloni del Baldo.
Riva Lago di Fiori
Peler – Stravento – Vinessa
Riva di luci e colori
Riva la Poetessa.
Riva la Pescatrice
Riva la Cittadina
Riva Incantarice.
Riva le mille voci
Todeschi – Taliani – Rivani
Riva gli albergatori
Incassi – Piene – Le mani.
Riva gioiosa … Â f ‘ estiva
Riva la pasta alle sarde
Chi non le assaggia ci perde.
Riva trentina frontiera
Riva di falchi e poiane
Nuvole bianche lontane
Riva – Si dorme – La sera.
Fiaba che vince ogni sonno
Riva fra Trento e Trieste
Riva il suo capodanno
Riva le Buone Feste.
(RicBlogger)
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“EXCELSIORâ€, PIU’ IN ALTOâ€, E’ UN NATALE ANCHE QUESTO …
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 17 Dicembre, 2016 @ 6:23 pmDetto altrimenti: un poeta americano “dantista†la cui “Excelsior†è stata assunta come poesia “ufficiale†del CAI , della SAT, della SOSAT …   (post 2588)
(E’ la seconda volta che mi occupo di questo poeta e della sua poesia: la prima è stato con il post n. 1713 del 29 ottobre 2014, dal titolo “Excelsior, più in alto”, là dove riportavo il testo in lingua originale e due mie traduzioni: quella letterale e questa che trovate qui di seguito. Ciò che mi ha indotto a riprendere il tema, è stato il collegamento con il Natale ma soprattutto con la Divina Commedia dell’Alighieri).
Excelsior, un mio percorso che inizia da lontano …
60 anni fa. “Excelsior†una poesia USA. Mi ha sempre colpito, sin dai tempi del ginnasio.
50 anni fa. L’’ho riscoperta come “poesia del CAI†e da alpinista qual ero, mi sono permesso di tradurla (traduzione recentemente accolta negli annuari della SAT di Riva del Garda e di Lavis).
2 anni fa. Era il 29 ottobre 2014: pubblicavo un primo post (il n. 1713) sulla poesia Excelsior.
3 giorni fa. Da amante della Divina Commedia qual sono, scopro che il suo autore Henry Wadsworth Longfellow (1807-1882) – tra i primi letterati americani ad assurgere alla fama mondiale – intorno al 1862 insieme ad altri colleghi diede vita al cosiddetto “Circolo Dante†per promuovere la conoscenza della Divina Commedia negli USA, portandone a termine la prima traduzione statunitense in lingua inglese nel 1867. Da allora il successo dell’opera di Dante negli USA fu costante ed in seguito il Circolo diventò la “Dante Societyâ€, una delle più famose associazioni di dantisti nel mondo.
Ieri. La stavo rileggendo e mi sono detto che tutto sommato, avrei potuto farne un post natalizio, di uno strano Natale, di un Natale di chi al suo ideale, alla sua missione (umana o divina, n.d.r.) dedica tutto, anche la propria vita, per rinascere in un Altro Mondo: “excelsiorâ€, più in alto, appunto.
Oggi. Ed allora ecco che ripropongo la mia traduzione (non letterale: ho cercato di far sì che rimanesse “poesia†nonostante il mio intervento): consideratelo un piccolo contributo di un blogger che ama moltissimo la montagna e l’opera dell’Alighieri. Non scandisco i singoli versi: anche una prosa può essere “poesiaâ€.
Da domani. Mi direte che ne pensate …
Excelsior
E’ scesa la sera. Le ombre e la notte slavinano a valle per inghiottire una giovane vita che compie il suo viaggio su un manto di voce attutita. E la piccola strada d’alpino villaggio si sveglia al garrire di una bandiera recante uno strano messaggio: “Più in alto!â€
D’aspetto egli è triste come spento carbone, ma sotto le ciglia scintillano occhi di brace, lame arabesche di acciaio, scagliate saette a colpire la luna e le case. Un grido argentino sanguina il cielo gocce di buio: “Più in alto!â€
E vede il calore e la luce fasciare nel canto riunite famiglie, magia profumata e felice del fuoco e soltanto per lui quel poco riflesso di ghiaccio a indicare dove conduce la via: sospira il giovane e parla a se stesso: â€Più in alto!â€
“Tentare non devi quel passo!†gli grida da sotto lanugine bianca l’affetto di un vecchio. “Non vedi che è notte? E sta per tuonare! Non senti il torrente? Il suo rombo ti avverte!†Ma alla parlante antica amichevole voce un po’ stanca, risponde uno squillo di tromba vibrante: “Più in alto!â€
Anche le donne da dietro le porte tentano invano di fermare la marcia di morte: “Rimani a dormire sul seno materno†è il loro amorevole invito. Sospira in silenzio come era venuto ed il buio accende al colore del mare due occhi ormai pieni di pianto mentre innalza il suo canto alla notte che invita a partire incontro all’eterno: “Più in alto!â€
“Attento alle lance ormai secche ed aguzze dei pini ed alla valanga che il foen può staccare dal monte!†E’ questo l’estremo saluto che corre a sposare- in attonito tempio di colonne ululanti silenzio – un gridato respiro: “Più in altro!â€
Al nuovo mattino sul Passo del Gran San Bernardo, più forte del fischio del vento, odono una preghiera i devoti Pastori intenti a innalzare la loro al convento: “Più in altro!â€
E un cane – pastore anche lui – scavando la massa di neve, fa emergere forme di ghiaccio un giovane corpo ed una speranza scolpita “Più in alto!â€
Sdraiate nel letto di neve ormai senza vita ma belle riposano statua e bandiera. La giornata è finita: lieve una stella attraversa il velo dell’aria sospesa- mantello alla sera – ed il pianto delle sorelle – fili di perle in un cielo cobalto – cadendo, consola con voce inattesa: “Più in alto!â€
Spero di non avervi annoiato. Ciao. RicBlogger
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NOTTE DI NATALE IN CITTA’
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Dicembre, 2016 @ 12:51 pmDetto altrimenti: Natale per chi è solo, di notte …    (post 2587)
 NOTTE, NATALE, SOLO, IN CITTA’
(No, per fortuna non è il mio caso, io non sono solo … ho provato ad immaginare come ci si potrebbe sentire ad esserlo …)
Si alza da terra una foglia
un lampione che danza sospeso
un bavero alzato
persiana che sbatte
e l’aria corrente sui tetti.
e respira di un vento leggero
che tien desti i rami
protesi a far compagnia
ai freddi letti alberati
della solitudine.
Invisibile al mondo
attraversi lo spazio
dei tuoi pensieri
ti camminano a fianco
Insieme ad un gatto.
Il silenzio ti regala il tempo
che gli altri
dormendo inutili sonni
han chiuso al di là della porta.
La luce del buio
dipinge a pastello la strada
che suona
al passare di sentimenti
usciti nella notte
a cercare
sperando di trovare aperta
L’Umanità di turno.
(RicBlogger)
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LA CASA DI VETRO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Dicembre, 2016 @ 9:22 amDetto altrimenti: un Natale insolito, diverso, di … vetro!  (post 2586)
LA CASA DI VETRO
Attraverso lo spazio
svuotato dall’indifferenza
lo sguardo si posa
sull’inverno gelato
mentre all’interno
scoppietta la fiamma
che inonda la casa di vetro
di un rosa tepor
veneziano.
da fuori
implora calore
e tende la mano
ad occhi infantili
spalancati al di lÃ
dell’invisibile muro.
E il piccolo viso rotondo
dischiude la porta
di casa e del cuore
e scalda
col puro suo gesto d’amore
i colori gelati del mondo.
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(RicBlogger)
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NATALE SURREALE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Dicembre, 2016 @ 7:35 amDetto altrimenti: ma poi … mi tanto surreale (post 2585)
 NATALE SURREALE
E’ questo il Natale?
Scoppiettan parenti sul fuoco
e rossa la neve dal forno
inonda la casa di un caldo profumo di arrosto.
Farina nel cielo:
bei fiocchi giganti
sprigiona la terra per l’aere spandendo rintocchi argentini.
La gente s’incontra, si scontra
si chiede permesso
poi s’urta, si scusa
prosegue la corsa.
Regalan le merci al super mercato:
tu prendi dei doni, li scarti
li cedi agli amici
a prezzo d’usura.
Un bel pino acceso
in mezzo alla sala
dà fuoco al palazzo.
Accorron pompieri
e inondan l’incendio
di fresco Clicquot.
Un’ostrica, sola, s’aggira sparuta in cucina:
poi, ratta, si tuffa nel biondo vin franco
s’asconde al tuo sguardo
e corre nuotando al suo mare.
Tu resti da solo a pensare
a questo sì strano Natale
a quanto di bene v’è intorno
a quanto di male.
Ma ecco che in mezzo al frastuono
di luci e colori
compare una bella cometa
s’accende una stella
ed ogni altra cosa si spegne.
Risplende per tutti sol quella.
Adesso è Natale!
.
(RicBlogger)
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NATALE DI NEVE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Dicembre, 2016 @ 10:49 pmDetto altrimenti: proseguiamo con i  “post natalizi†…… (post 2584)
 La neve … al momento non se ne vede all’orizzonte … il Natale si avvicina, speriamo che sia un Bianco Natale! Nel frattempo accontentiamoci di una mia poesiola “bianca”, per piccoli e – mi auguro – anche per grandi …
NATALE DI NEVE
calda e cicciotta
dentro la nuova pelliccia
al pari di grassa e bianca marmotta.
Si stropiccia
i due piccoli laghetti gelati
e si specchia
vanitosa ragazzina
nell’aria rosa
della nuova mattina.
i tetti delle case sono rossi
come nasini raffreddati
e l’alito dei camini
affresca nel cielo
riccioli bambini
mossi e ribelli.
il giovane pero ha indossato
i suoi paramenti più belli
che scintillano l’azzurro
di mille soli splendenti.
Dalle staccionate
del quadro di Monet
il corvo pennella
favole arabescate
sul bianco quaderno.
Sorridono i bimbi
appena svegliati
impazienti d’uscire
a creare
con piccole mani
gioiose arrossate
il pupazzo di neve
che vorrebbero eterno.
Dal pio campanile
di Pieve montana
si leva in volo preghiera
d’un’argentina campana:
Illumina col Tuo Dolce Amore
questa fredda mattina.
Solo Ti prego:
finchè viene sera
non darle troppo calore
e vieni a giocare anche Tuâ€.
(RicBlogger)
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VIDEOGIOCHI DI CORALLO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Dicembre, 2016 @ 7:56 pmDetto altrimenti: bravo blogger, c’avevi azzeccato … c’avevi!  (post 2583)
(Me lo dico da solo: Die Welt ist schlecht, Jeder denkt an Sich, nur Ich denke an Mich … e se non ci penso io a tenermi un po’ su …, chi c’ha da’ penzà ?)
Erano tanti anni e tanti post che denunciavi la cosa … non che l’avessi scoperta tu, per carità , ma quel “promoveatur†del Colonnello della Guardia di Finanza Umberto Rapetto – “promoveatur” che lo portò alle dimissioni –  (cfr. miei post); quello che aveva scoperto il giro mafioso dei denari delle slot machine e relative evasioni fiscali milionarie a decine; quei (sospetti) concordati fiscali al risparmio (per l’evasore); quella banca di Milano che gli prestava soldi che poi quel presidente è andato in galera; quel mio post che dice “dove vanno a finire le monetine†etc. (v. ad esempio il post del 5 agosto 2013, “La mafia dei videogiochi”) … finalmente! Smascherata la banda di delinquenti che attraverso una rete di società fantasma evadeva il fisco ed esportava clandestinamente centinaia di milioni di euro!
Accendo la TV, Rai 3, hanno arrestato Francesco Corallo, capintesta del sistema. E che, ci voleva tanto!? Restano alcune domande:
- Come mai il sistema ha permesso tutto questo? Cui prodest? Cui bono? Chi era responsabile di quel colabrodo?
- Come è possibile che il signor Corallo, in odore di evasore fiscale da milioni e milioni, avesse vinto la gara pubblica del Min. Tesoro per l’esercizio del 90% delle slot machine in Italia? Cui prodest? Cui bono?
- Chi cambiava camionate di monetine in banconote? L’API, Associazione dei Parroci Italiani? Non credo proprio …
- Hanno arrestato anche il politico che lo aiutava. Mi chiedo: può fare tutto ciò un politico da solo o deve poter contare anche lui sulla sua “banda†di collaboratori ai vari livelli politici e amministrativi?
- A quando i nomi delle decine di altre società che si servivano del “Sistema Corallo” per compiere tali reati fiscali e valutari?
- Quando verranno sequestrate e disinstallate le decine di migliaia di macchinette mangiasoldi del Sistema Corallo?
- I successi di oggi di cui al post odierno, di quali precedenti insuccessi sono testimonianza? (Un mio vecchio capo in una Spa mi disse: “Questa è la situazione attuale, molto difficile. Lei è il direttore. Raddrizzarla è il suo obiettivo. Se ci riesce le dirò bravo. Quella è la porta, si metta al lavoro”. Io realizzai i miei obiettivi. Andai dal capo … mi aspettavo quel “bravo”. Ma egli mi disse: “Ma si rende conto lei che i suoi successi sono la testimonianza dei miei precedenti insuccessi? Quella è la porta”).
- Quali soni le fasi della programmazione anche di questo successo della legge? Eccole: entusiasmo, perplessità , ritorno alla realtà , ricerca del colpevole, punizione dell’innocente, lode ad estranei.
- Non è il caso di andare dal Colonnello Rapetto, chiedergli scusa e reintegrarlo con il grado di Generale del Corpo della Guardia di Finanza?
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Questa sera io andrò a letto più sereno, dormirò meglio, molto meglio!
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P.S.: fra tutte le lettrici e tutti i lettori che avranno risposto ad almeno cinque delle domande di cui sopra, sarà estratto un sacchetto di 50 monete da €2,00 da giocare alle slot machine …
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