FIAB- AMICI DELLA BICICLETTA TRENTO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Febbraio, 2014 @ 7:40 pmVENERDI’ 14 FEBBRAIO 2014, VIA CONI ZUGNA 9, AD ORE 16, CI SI ISCRIVE E POI, AD OREÂ 17,00, ASSEMBLEA ANNUALEÂ DELLA ASSOCIAZIONE FIAB-AMICI DELLA BICILETTA TRENTO. INTERVENITE NUMEROSI! (Segue ricco buffet).
Detto altrimenti: questo è post – open blog,  e quanto segue è firmato dalla Presidente della Associazione, MANUELA DEMATTE’, per celebrare trent’anni di attività ! (post 1379)
Inizia
Bicicletta, mezzo di locoEmozione ….
… ovvero,“la bicicletta è una macchina che trasforma il lavoro muscolare in paesaggi“, come usa siglare un socio creativo di FIAB-Ruotalibera Roma. Il cicloturismo infatti è un viaggio in presa diretta, dove non stai alla finestra – al finestrino di un’auto – ma sei al centro della scena, in e con tutti i sensi.
Ma non solo di cicloturismo si occupa la FIAB, anzi potremmo dire che esso rappresenta la parte “circenses†della nostra attività ; il “panemâ€, ovvero la nostra ragione sociale, è l’impegno per una mobilità – innanzitutto urbana – rispettosa della persona e dell’ambiente.
La nostra Associazione ha festeggiato nel 2012 trent’anni di attività , infatti è nata il 21 marzo 1982 organizzando la prima festosa “Biciclettata di primavera†per reclamare aria pulita e percorsi ciclabili in città . L’idea di questa iniziativa era scaturita in un gruppo di lavoro sulla mobilità urbana che si riuniva a Bologna nei primi anni 80 all’interno del cosiddetto “Arcipelago Verdeâ€, gruppi ecologisti impegnati su vari temi come il no all’energia nucleare, sui rifiuti, sulla mobilità . Dopo l’ubriacatura della motorizzazione di massa degli anni 60-70 cominciava a farsi strada il concetto di “società a bassa velocità †con la bicicletta come simbolo di una diversa concezione del modo di vivere la città ed il tempo libero.
Concetti tuttora validi per noi: bicicletta come vettore di qualità ambientale urbana perchè non consuma, non inquina, non ingombra, non fa rumore; bicicletta come strumento privilegiato per immergersi profondamente nel territorio per incontri ravvicinati – ma mai invadenti – con la natura, l’arte, la cultura. Concetti ora finalmente entrati nella testa della gente, ma allora si doveva lottare anche contro una visione pauperistica della bicicletta dominante dagli anni 50, sintetizzata nel film “Ladri di biciclette†dove essa era l’unico mezzo di trasporto che ci si poteva permettere e se te la rubavano finivi alla disperazione.
Nascono così i primi gruppi “cicloecologisti†che si danno i nomi più fantasiosi: un po’ epici come i “Ciclopici†di Milano, un po’ vernacolari come “Quji d’la bizicleta†di Cesena. A Trento si sceglie il più lineare “Amici della Bicicletta†che poi darà il nome alla Federazione Nazionale.
Negli anni 80 l’Associazione si occupa prevalentemente di mobilità urbana organizzando passeggiate in bicicletta in città , raccolte di firme e cartoline da spedire al Sindaco con richiesta di piste ciclabili, rastrelliere e biciclette da mettere a disposizione dei cittadini, convegni per presentare esperienze di ciclabilità in Olanda e Germania; nel 1986 tiene con il VKE uno stand alla Fiera del Tempo Libero a Bolzano sull’uso della bicicletta negli spostamenti urbani e nel turismo con la presentazione di un percorso ciclabile lungo l’Adige fra Trento e Bolzano, che nel 1991 diventa ufficialmente la tratta trentina del progetto FIAB “Ciclopista del Sole†dal Brennero alla Sicilia.
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Ma eccoci alle due date cruciali di questo breve excursus: nel 1988 in Provincia di Trento viene approvata la legge sui “Percorsi ciclabili e ciclopedonali di interesse provinciale†(su proposta presentata dall’Assessore Walter Micheli ed elaborata da esponenti Amici della Bicicletta), la prima legge in Italia, che diventa lo strumento legislativo di supporto al lavoro del Servizio Ripristino e Valorizzazione Ambientale (ora Servizio Conservazione della Natura, con relativo Ufficio Piste Ciclabili), grazie al quale il Trentino può vantare la più bella rete di piste ciclabili in Italia. Nel 1990 in Comune (su impulso dei Verdi) vengono approvati i “Piani per la rete di piste ciclabili urbaneâ€.
E’ il traguardo che tutti attendevamo, ma si sa che il controllo dal basso sull’applicazione delle leggi è fondamentale quindi non molliamo: nel 1991 si ripete la tradizionale “Biciclettata di primavera†con slogan come “assessore strafficaci! – one more bike one less carâ€. Nel 1992 si organizza una singolare gara nel traffico tra pedone, ciclista, auto e bus dove vince la bicicletta dell’attore Andrea Castelli e si tengono “flashmob†in via Belenzani e via Esterle con apposizione di una striscia gialla a simbolizzare una ciclabile per la circolazione delle biciclette in doppio senso. Bisognerà poi attendere più di dieci anni per vedere realizzati questi semplici provvedimenti.
Purtroppo ai progetti delle piste in città non seguono le opere, mentre nel frattempo la realizzazione delle piste ciclabili provinciali procede speditamente, quindi ci dedichiamo a promuoverne la conoscenza: nel 1994 organizziamo il primo Cicloraduno Triveneto sulla “Ciclopista del Sole†fra Trento e Bolzano e nel 1995 il Cicloraduno Nazionale FIAB in cui per 4 giorni accompagniamo 250 cicloturisti da tutta Italia a visitare il Trentino in tutti i suoi aspetti paesaggistici – laghi, castelli, musei, cantine – con avventuroso carico di biciclette sulle ferrovie Trento-Malè e Valsugana.
Dal 1997 al 2006 siamo impegnati nella valorizzazione della “Ciclopista del Brenta†fra Trento e Bassano, per promuovere il progetto, e sostenerne la realizzazione, del nuovo tratto ciclabile Primolano-Forte Tombion, necessario per non dover più pedalare in superstrada per 3,5 km. La sua inaugurazione nel 2005 è seguita nel 2006 dall’apertura del nuovo Bicigrill di Tezze di Grigno, sorto proprio nel prato dove avevano luogo i nostri rendez-vous in bici da Trento e dal Veneto.
Contemporaneamente si porta avanti la battaglia per il “Servizio Treno+Biciâ€, che era iniziata già negli anni 80 con gite domenicali fra Trento e Verona per dimostrare alle FS la necessità di far salire sul treno la bicicletta al seguito del viaggiatore. Si contesta l’introduzione sulla Valsugana (e sulla Trento Malè) del treno “Minuetto†(“Vivaltoâ€) che prevede solo due (quattro) stalli per le bici, su linee che corrono parallele alla pista ciclabile. Si organizzano incontri con i sindaci di Pergine, Caldonazzo, Levico, Borgo e Grigno per chiedere l’appoggio delle comunità locali, che si dichiarano interessate allo sviluppo di un turismo dolce ed ecosostenibile.
Con la puntuale collaborazione del gruppo FIAB di Mestre – l’altro capolinea della Valsugana – viene raggiunto nel 2007 il traguardo della prima carrozza attrezzata porta-bici e del biglietto-bici a 1 Euro entro i confini provinciali (a livello nazionale costa 3,5 Euro). Ad un altro importante risultato si arriva nel 2009 quando, sia sulla Valsugana che sulla Trento-Malè, per intervento della Provincia a seguito di numerose proteste per episodi di disservizio, nei mesi estivi viene agganciata a tutti, o quasi, i convogli una carrozza dedicata al trasporto di 32 e 40 biciclette.
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Dal 1997 al 2010 coordiniamo la tappa a Trento del cicloviaggio “Monaco-Cesenatico” di ADFC Baviera; nel 2002 la tappa viene strategicamente dirottata a Nomi (TN) per promuovere il primo Bicigrill d’Italia, lanciato e gestito da FIAB nei primi due anni.
Nel 2000 ha finalmente inizio la realizzazione delle piste ciclabili in Trento città : via Alfieri, via Vannetti, via Brennero, Cavalcaferrovia, corso Alpini, Lung’Adige Montegrappa, via Verdi, via Esterle, via 24 Maggio, via Endrici, via Mattioli, via Veneto, via S. Pio X, via Degasperi, viale Verona, corso Tre Novembre, che nel 2011 assommano a 23 km dei 25 progettati nel 1990.Ecco il momento tanto atteso! Il nostro lavoro nel primo decennio del millennio si concentra quindi sul riannodare il confronto con gli assessori comunali alla mobilità e all’ambiente per seguire gli stati di avanzamento della rete ciclabile urbana e segnalarne le carenze, per invitarli alle iniziative del mondo cicloambientalista (convegni tematici e viaggi di studio organizzati da FIAB per mostrare le strutture per la ciclabilità dei Paesi più avanzati), per informarli sulle novità tecnologiche pro-bike (nuovi modelli di rastrelliere, sistemi di targatura ecc.).
Organizziamo “Bimbimbici†– evento di punta della FIAB dedicato al diritto dei bambini a muoversi liberi e sicuri in bici nelle strade del proprio quartiere e nei percorsi casa-scuola – portando i piccoli pedalatori alla scoperta delle nuove piste in città , fino a percorrere nell’edizione 2012 un itinerario di 13 km da Trento nord a Trento sud interamente in ciclabile. Altro evento nazionale è “Giretto d’Italiaâ€, il campionato della ciclabilità urbana con check-point conta-ciclisti in città , in cui nel 2012 Trento si classifica prima, rubando il podio a Ferrara. A settembre nell’ambito della “Settimana Europea della Mobilità ” rispolveriamo una nostra vecchia iniziativa “Accendi la tua bici per favor!†per sensibilizzare i ciclisti sul dovere di rendersi visibili. Con “TrentoInBiciâ€, gruppo di pressione formato da ciclisti urbani, proponiamo sondaggi sul finanziamento della ciclabilità e sul percorso casa-lavoro in bici.
A questo punto – direte voi – ci sono tutte le piste provinciali e quasi tutte quelle urbane, cosa volere di più ?
In realtà il lavoro non è finito: c’è da completare la rete cittadina mettendo in connessione fra loro gli assi principali; dove non è possibile creare una ciclabile in sede propria introdurre elementi di “moderazione del traffico†(zone 30, strade residenziali, isole ambientali, attraversamenti con isoletta centrale ecc.) per scoraggiare la velocità delle auto ed aumentare la sicurezza di pedoni e ciclisti; liberalizzare il doppio senso ciclabile; promuovere l’uso della bicicletta con eventi come il “Radtag†(che si tiene da vent’anni a Bolzano) e con strutture dedicate come l’Ufficio Biciclette per coordinare le varie iniziative e convincere i cittadini più pigri sui vantaggi del muoversi in bici (uno studio della UE del 1999 dice che il 30 e il 50% dei nostri tragitti in auto coprono distanze inferiori a 3 e 5 km, proprio le distanze ideali da percorrere in bicicletta!).
Esempi europei da cui prendere spunto non mancano: in Belgio, oltre al “Code de la route†(Codice della Strada) valido sulle strade extraurbane, esiste il “Code de la rue“ (Codice della Via) nel quale è prioritaria la considerazione per le funzioni pubbliche – non meramente automobilistiche – di una strada.
In Italia nei prossimi mesi si inizierà a discutere la riscrittura integrale del Codice della Strada, che auspichiamo recepisca le indicazioni dell’ANCI (Associazione Comuni Italiani), che ha fatto proprie molte delle proposte che la FIAB sostiene da anni (riconoscimento dell’infortunio in itinere, limite dei 30 km/h in ambito urbano, doppio senso di circolazione per le bici ecc.).
Insomma, sono stati trent’anni non pensiate solo di impegni e fatiche: ci siamo anche molto divertiti – e vogliamo continuare a farlo – con ciclogite, cicloweekend, cicloraduni, ciclovacanze in allegra compagnia e perfino alcuni capodanni in bicicletta: “Bicincin!â€
Finisce.
Che altro dire, amici, se non venite all’Assemblea ed iscrivetevi per partecipare poi alle numerose iniziative bici-culturali dell’anno. Vi aspettiamo numerosi! Nell’attesa di incontrarvi, vi saluto con una mia poesiola:
BICI, PERCHE’ ?
Perché
in una chiesetta al Ghisallo
riposa sospesa
antica reliquia a pedali.
Perché
insieme a lei
tu scali la vetta
compagno soltanto a te stesso.
Perché
ti ha insegnato
ad alzare più spesso lo sguardo
a scrutare che cielo farà .
Perché
sempre incontri qualcuno
che non ha timore
di aprire la sua vita al vicino.
Perché
con il vento dei sogni
giocando
ritorni un poco bambino.
Perché
restituisce
ad un uomo affannato
profumi di suoni e colori.
Perché
in salita
ricorda ad ognuno
che volendo e insistendo si può.
E poi, … perché no?
CDA – COMMEDIA DELL’ARTE A RIVA DEL GARDA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Febbraio, 2014 @ 8:27 amDetto altrimenti: cultura itinerante … itinerante come la Commedia dell’Arte! (post 1378)
Amici … amici che fanno parte di un circolo culturale privato trentino (l’Accademia delle Muse) … uno dei contributi offerti dal loro “volontariato culturale trentino†… la Commedia dell’Arte … conferenza-spettacolo tenuta all’Accademia delle Muse e alla FIDAPA (Trento) e ieri all’Università della Terza Età di Riva del Garda.
CDA, per me fino a poco tempo fa era “Consiglio di Amministrazioneâ€! Ma quanto è più bello “Commedia dell’Arteâ€! Ma cosa era questa CDA? Semplice! Dal 1550 circa al 1750 circa:
• gli attori recitavano improvvisando, senza un testo preparato;
• venivano utilizzate maschere (per il viso) e a recitare erano anche le “maschere†(Arlecchino, Pulcinella, Colombina, etc.);
• gli attori erano professionisti che si esibivano dietro compenso;
• le rappresentazioni erano itineranti, sulle piazze;
• le recite erano in lingue e dialetti diversi;
• a recitare erano ammesse per la prima volta anche le donne.
La fine della CDA fu segnata dalla saturazione del “prodotto offertoâ€, dal trionfo del melodramma e dalla rivoluzione della commedia operata da Carlo Goldoni.
Ma è proprio morta la CDA? Non credo … Ricordo infatti, nel primo dopoguerra … a Genova … circolavano teatranti ambulanti. Ricordo una troupe, “Fagiolino†… una maschera romagnola. Un carrozzone, una ribalta che “ribaltata†diventava il palcoscenico. Alcune sedie (a pagamento) all’interno di una staccionata. Offerta libera per chi si assiepava al di fuori.
E poi, le improvvisazioni di Totò, la sua mimica facciale e del corpo … ecco, la CDA non era morta nei film–commedia dell’immediato dopo guerra, in bianco e nero e spesso “dialettali†(gettonati soprattutto romanesco, napoletano, siciliano e veneto); non è morta ancor oggi nelle improvvisazioni radiofoniche del “Ruggito del Coniglioâ€, nelle battute-intervista degli ospiti di Fabio Fazio … non è morta, solo che noi non la chiamiamo più con quel nome, ma ne godiamo l’eredità !
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Totò “Antonio La Trippa” poi, una tragicomica anticipazione di una parte della politica odierna … quasi un secondo “1984” … che intuito, che preveggenza, che intramontabile attualità la sua! E che dire della sua mobilità corporea! Sul palcoscenico e sul set saltava come un … grillo! “Totò politico” ripreso da “Antonio Albanese politico” con il suo Cetto La Qualunque …
P.S.: Chi sono stati i conferenzieri, i “lettoriâ€, gli “attori†della rappresentazione rivana?  Maschere, maschere, persone paludate, quindi! Chi li può mai identificare!? Se proprio vogliamo, ai nostri conferenzieri e attori (e a certi nostri politici) potremmo chiedere di … togliersi la maschera, che ne dite?
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A SUA INSAPUTA NN. 3 E 4
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Febbraio, 2014 @ 12:48 pmDetto altrimenti: in Italia e all’Estero … (post 1377)
In Italia: il Ministro Mauro … pare che la sua foto sui depliant Lockeed di vendita dei cacciabombardieri F 35 nel mondo sia stata messa a sua insaputa …
All’estero: l’Infanta di Spagna … spendeva milioni di euro che provenivano da fonti a sua insaputa illegali.
Signor Scajola, anche all’estero va forte il Suo lessico … ne può ben essere orgoglioso!
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ITALIA – UE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Febbraio, 2014 @ 10:17 amDetto altrimenti: Ue …i, Europa! Scialla, calma co’ ‘sta politica del rigore avulsa da una politica di rilancio dell’economia e degli Stati Uniti d’Europa! (post 1376)
Dice: il problema è che si è fatto l’Euro ma non lo si è accompagnato dagli Stati Uniti d’Europa.
E allora? Ecchè, basta dire così e ci siamo messi a posto la coscienza?
In Italia la politica del rigore non basta. Quella del rilancio ha una velocità troppo inferiore alla velocità di “cadutaâ€.
E allora? Ecchè, basta dire così e ci siamo messi a posto la coscienza?
Ora, raga, statemi a sentire: la GB ha ottenuto dall’UE molte eccezioni dall’UE (segreto bancario, fisco etc.. Mica per niente la faimiglia Riva teneva in GB i suoi tesoretti, e la Fiat ha collocato in GB la “sede fiscale†– A pensar male …). E noi? Noi dobbiamo non “chiedere†ma “esigere†che si possa/debba:
1. fare un rescheduling del debito pubblico;
2. iniziare a sostituire titoli pubblici redimibili con titoli pubblici irredimibili;
3. avviare una forte opera moralizzatrice;
4. sburocratizzare il paese;
5. “normalizzare†la nostra politica;
6. verificare l’adeguatezza del nostro attuale modello di sviluppo.
Il nostro governo potrebbe ottenere dall’UE quanto ai punti 1) e 2), a condizione di realizzare quanto agli altri punti, sui quali metterebbe ogni volta la fiducia.
Dice … ma la legge prevede … Ok, raga, ve lo devo raccontare un’ennesima volta? Un Sindaco di Firenze (Giorgio la Pira, non quello di adesso!) stava assegnando le case popolari secondo equità . I suoi gli fecero osservare che la legge prevedeva criteri diversi (non equi, n.d.r.). Rispose: “Io assegno le case, voi andate a cambiare la leggeâ€.
Ecco, se una legge impedisce una riforma equa, la si cambi, questa legge!
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AEREI, AEREI, AEREI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Febbraio, 2014 @ 9:45 amDetto altrimenti: e invece bisogna comperarli quegli aerei …!  (post 1375)
Alitalia, viene “aiutata†dal Ministero delle Poste.
Sbagliato.
Avrebbe dovuto essere “aiutata†dal Ministero della Difesa (1), che è più bravo nell’acquistare aerei.
Aerei? Si, Ma non i cacciabombardieri F 35, bensì i Jumbo passeggeri a lungo raggio, quelli che servono ad Alitalia per coprire le rotte intercontinentali, le sole redditizie.
O no?
Fine.
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(1) Ministero della “Difesa di Alitalia” e anche  della “Difesa del territorio” dai cataclismi idrogeologici, dai terremoti, etc. v. post n. 1371
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BUROCRAZIA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Febbraio, 2014 @ 9:37 amDetto altrimenti: mi sono promesso di non lasciarne passare nemmeno una … (post 1374)
Concerto. A Riva del Garda. Organizzato da una Associazione privata senza fine di lucro. Organizzatori tutti volontari. Scende dalle due città capoluogo di provincia una parte dell’organico dell’orchestra regionale. Nei giorni prima da Riva abbiamo dovuto andare a Trento per ritirare i biglietti presso l’Ufficio Coordinamento Teatrale. Andata e ritorno, circa 100 km.. In totale oltre due ore. Dopo il Concerto abbiamo dovuto andare a Trento per riconsegnare (“Tassativamente entro cinque giorni dal concerto, mi raccomando!”) i biglietti non utilizzati all’Ufficio Coordinamento Teatrale. Andata e ritorno, circa (altri) 100 km. In totale (altre) due ore. Somma incassata dalla vendita dei biglietti: €163,00.
No comment.
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INDIANI, NON FATE GLI INDIANI …
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Febbraio, 2014 @ 9:01 amDetto altrimenti: certo che coerenti siete coerenti …! (post 1373)
Indiani, quanta strada avete fatto dai tempi dei thugs e della sanguinaria dea Kalì di Emilio Salgari! Certo che fate bene ad essere rigorosi con i nostri due Marò … certo, due morti sono un fatto grave. Mi immagino cosa starete facendo per le centinaia di stupri e femminicidi giornalieri che avete in casa vostra … sarete rigorosissimi di certo …
Comunque mi permetto di suggerirvi la “procedura Maròâ€, da me elaborata sulla base della vostra base di partenza:
1) Pena di morte per pirateria … (vostra base di partenza)
2) … pirateria ma non pena di morte …
3) … non pena di morte, e  per altro reato…
4) … altro reato? Cinque anni …
5)… cinque anni? Due già scontati …
6) … due già scontati? Tre condonati per il risarcimento danni pagato …
7)… Â risarcimento danni pagato? I nostri tornano a casa.
Mi auguro che l’accettiate: si chiama C&CS.- Capra & Cavoli Solution.
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CH1 – CH2 – CH3 – CH4
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Febbraio, 2014 @ 8:46 amDetto altrimenti: non sono formule di chimica organica, no … si tratta della Svizzera (post 1372)
CH1 : denaro contro le vite degli ebrei? Gestisco io!
CH 2 : evasori fiscali? Gestisco io!
CH 3 : bordelli legali e amorali? Gestisco io!
CH 4 : Unione Europea? Gestisco io! (vi esporto i miei “prodotti†ma non “importo†i vostri lavoratori).
Ma … niente paura! Il mio cioccolato è ottimo e i miei orologi precisissimi! – Ah … be’ … a saverle le robe … (dialetto trentino: a saperle, le cose …)
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LA DIFESA DEL TERRITORIO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Febbraio, 2014 @ 7:01 amDetto altrimenti: cosa richiamano alla mente queste parole? (post 1371)
Dite la verità la prima cosa, ovvero: 1) la difesa contro gli attacchi di eserciti stranieri oppure 2)  la difesa contro alluvioni, frane, smottamenti ed eventi sismici? A secondo della risposta che vi date, votate a favore di una delle due seguenti opzioni:
1) Opzione uno: approvare l’acquisto da parte del Ministero della Difesa dei cacciabombardieri F35 o di altri aerei (finalmente!) migliori.
2) Opzione due: esigere che il Ministero della Difesa di destini le risorse di cui sopra alla difesa del territorio dalle calamità idrogeologiche e sismiche.
Fra tutti coloro che avranno partecipato al sondaggio sarà sorteggiata la comunicazione di un dato: il numero del telefono cellulare del Signor Ministro della Difesa, la cui immagine compare quale testimonial dei depliant della Lockeed per la vendita nel mondo degli F 35, sottotitolata da un afrase attribuita al Ministro. “”To love peace you must arm peace. F35 does that”. Tradotto: “Per amare la pace devi armare la pace. Gli F 35 fanno appunto questo”. Praticamente il nostro “si vis pacem para bellum”. Il Ministro dice: ” A mia insaputa” (ed ecccone un altro!).
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IL FESTIVAL DI SANREMO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Febbraio, 2014 @ 6:59 amDetto altrimenti: va bene tutto …. ma però …. (post 1370)
Lo so, lo so che “ma però†non si dice …. ma però almeno così richiamo la vostra attenzione!
Ieri ho acceso la TV, così, a caso. Intercetto un’intervista alla moglie di un notissimo personaggio televisivo scomparso da poco, di nome Mike B. (ometto il cognome per ragioni di privacy). La Signora affermava: “Il Festival è atteso da tutta l’Italia, riunisce tutta l’Italia …â€
Ecco, io credo che tutta l’Italia sia in attesa di ben altro che non del Festival di Sanremo. Queste affermazioni così superficiali, banali e assolutamente fuori luogo hanno richiamato alla mia memoria le parole di una canzonetta degli anni ’50:
“La vita è bella – te la devi goder – se non hai nulla – non hai pure i pensier – al chiar di luna – si può sempre sognar – e se amaro è il destino – un bicchiere di vino – fa tutto scordarâ€
Ma vi pare possibile che si ritorni a quella “filosofia� Festival di Sanremo … per questo evento sono sicuramente in spasmodica attesa gli esodati, i disoccupati, i giovani senza futuro, chi non ha i soldi per pagarsi il mutuo, le medicine, chi è sfrattato, etc….
E Fazio! Io sono un “fazioso†nel senso che lo ammiro e lo stimo. Ma non mi venga a dire che il suo super stipendio si giustifica perché “è coperto dai ricavi della pubblicità â€. No, Fabio, il tuo stipendio dovrebbe essere a livelli molto più “umani†ed in linea con i livelli di crisi del paese. E quello che “avanza†dagli introiti pubblicitari dovrebbe essere di competenza dell’Azienda che ti offre la possibilità di esprimere il tuo talento. Si, perché con il tuo sistema, di gradino in gradino, se non altro andremmo a giustificare anche buonuscite di 40 milioni di euro, o stipendi tripli rispetto alle medie USA ed europee…
























