VIAGGIO IN ITALIA di Bici UISP Trento
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 29 Aprile, 2013 @ 9:07 amDetto altrimenti: Bici Uisp Trento in Terra Liguria
Bici Uisp? Was ist das? Leggete il post del 21 aprile score, ore 18,22.
Organizzata dall’ottima Presidente Monika coadiuvata dall’infaticabile Guglielmo (grazie ad entrambi!), prima uscita della stagione: Terra Liguria, anche un po’ ritorno alle origini, sia pure molto remote e “parzialiâ€, perché i Ligures “qualche annetto fa†erano insediati fino a Riva del Garda (leggere la lapide sotto i portici del Palazzo del Comune di Riva, riportante l’elenco delle dominazioni locali), mentre la gran parte del Trentino, verso est, era terra dei Veneti. Comunque le tracce di questa origine si ritrovano nella connotazione “parsimoniosa†comune ai Ligures ed ai Nonesi. Ma veniamo a noi.
Partenza alle 06,30 da Trento, 50 “Uispini†sul pullman della Gardatour di Ceniga (Tn) condotto dall’ottimo Antonio. Tanti eravamo. Con Antonio, 51. Tre giorni insieme. Prima tappa Santo Stefano a Mare, Hotel Anthurium (www.hotelanthurium.it, info@hotelanthurium.it, tel. 0184 480078). Ottima scelta, con i gestori “comprensivi†nei confronti di 50 “giovani anziani†(così risultiamo secondo la nuova scala delle età ) scatenati come liceali! L’Hotel per di più ha una porticina d’accesso diretto alla nuova pista ciclabile San Lorenzo a Mare – Sanremo! Che vogliamo di più?
Pomeriggio del primo giorno: accompagnati dalla simpatica guida signora Rosa, visita in pullman (30 km di salita) a Triora (760 m.), il Paese delle Streghe. Trovate molte notizie in internet, per cui è inutile che io le ricopi qui. Il paese che una volta contava ben 2.000 abitanti (oggi 300), come testimonia la maestosa Chiesa parrocchiale, è attestato nel fondo di una valle (la valle del torrente Argentina) “appoggiato†al confine francese, poco a sud di Tenda, poco a sud del Colle di Tenda e quindi poco a sud di Limone Piemonte. Un curiosità : un capitolo del libro “Silenzio assolutoâ€, Ed. Tea, un bel giallo dello scrittore tedesco Frank Schatzing, si svolge a Triora! (Dello stesso autore suggerisco che leggiate prima “Il quinto giornoâ€! Non ve ne pentirete!)
Mattina seguente: affittate le bici da un negozietto vicino all’Hotel,  (di solito ci portiamo le nostre, ma ‘sta volta …) si pedala! Il tempo minaccia pioggia, ma noi via, sprezzanti del pericolo … in questa pista ciclabile di lusso, larga che “ci passa un trenoâ€! Difatti, ci passava il treno, in precedenza! Fiori, profumi, colori, mare! Che vogliamo di più? Che sia più lunga! Infatti ad un certo punto, mentre attraversavo un grosso centro abitato, domando “Che città è questa?â€. “Sanremo†mi rispondono stupiti! Ma come, già arrivati?
E qui incontriamo alcuni amici che per motivi vari avevano preferito non sfidare Giove Pluvio ed erano venuti a Sanremo portati dall’ottimo Antonio. Tutti insieme, quindi, in buon ordine di gruppetti sparsi, visitiamo la città : il vecchio borgo Pigna, la spiaggia, il Casinò, il Teatro del Festival, Villa Nobel (quello del Premio!), la Chiesa Russa Ortodossa, la mostra sull’Universo Fantastico di Antonio Rubino, le focaccerie, etc.. Pranzo? certo, al volo, con focaccia ligure con formaggio (“di Reccoâ€) o senza.
Indi si ripedala verso “casa†da cui alle 16,00 si riparte in pullman verso Bussana Vecchia, per dimensione il secondo centro storico della regione, dopo quello di Genova. Paesino arroccato raggiungibile in auto o a piedi, non col pullman, quindi bella scarpinata per sentierini che “tagliano†la strada (scorciatoie, scortoli, il dialetto trentino) essendo noi “abbaiati†dai molti cani a custodia delle ville e dei giardini privati che il tratturo attraversa. Il paese è abitato e occupato da pittori e artisti in genere, una nostrana Montmarte. Cena in Hotel, una passeggiata sul lungomare e tutti a nanna.
Il terzo ed ultimo giorno si parte con il pullman alle 08,00 direzione 255 gradi bussola (sud ovest) e si va a visitare il “Principato di Seborga e dei Cavalieriâ€. Di cosa si tratta? Di un vero, storico Principato, leggetene in internet … io sottolineo solo l’originalità della località e della sua “autonomiaâ€: oggi 320 persone che hanno un Principe (elettivo), un Governo, Ministri, ovviamente oltre al Sindaco etc.. Moneta propria? Si, i “Luigini†oggi coniati in cioccolatini dorati … Di notevole il piccolo, ricchissimo museo di strumenti musicali antichi.
Abbiamo ormai toccato la nostra “finisterreâ€, cioè la finis terrae, la fine della terra, cioè l’estremo sud ovest del nostro viaggio, quasi al confine francese, a 20 minuti da Mentone e Montecarlo. Volgiamo la prua del pullman verso nord est rotta 45 gradi bussola e facciamo sosta a Cervo.
Altro bel paesino arroccato a picco sul mare. Passeggiate, “scalata†delle molte “scaleâ€, pranzo chi con pesce, chi con la focaccia “di Recco. Sulla via del ritorno, scambi di impressioni, canti in vari dialetti: tirolese, trentino, ligure, toscano, romano e siciliano. Arrivo a Trento alla 21,30. La spesa? Contenuta in 45 Luigini di Seborga, tutto (tutto) compreso. Quanto vale un Luigino? Circa sei dollari USA.
L’auspicio? Che la pista ciclabile sia prolungata per tutta la riviera di ponente! Attrarrà una moltitudine di turisti! Ed allora, se non ora, quando? Con la crisi che c’è, perché non valorizzare i nostri “tesori potenziali�
Prossima uscita Bici Uisp monogiornaliera? Domenica 19 maggio alla scoperta dei dintorni di Bergamo. Prossima uscita plurigiornaliera? 26-28 luglio, ex ferrovia delle Dolomiti da Dobbiaco a Cortina d’Ampezzo a Calanzo, a Longarone a Primolano (alcuni tratti da Calalzo in poi, in treno).
Ci si iscrive a Bici Uisp Trento via mail scrivendo a biciuisp.tn@hotmail.it oppure presentandosi in sede, Largo Nazario Sauro, 11, tel. 0461 231128. Il costo della tessera annuale è di €10,00 (con copertura assicurativa €33,00). Per l’iscrizione occorre esibire un certificato medico attestante l’idoneità allo sport non agonistico. Per scaricare i moduli di iscrizione e per ulteriori informazioni visitate il sito  www.slowbiketrento.xoom.it
ISCRIVETEVI, VI ASPETTIAMO A Â … BICI APERTE!
Una poesia (di chi? Non ve lo dico, per adesso …)
“LIGURIA”
Silente e filial ossequio,
sovra rupi nel verde screziate,
ch’al sol, madri mie,
pel ligure arco s’allumano,
fendo d’istinto il languido
umor del basilico.
Eterno senso
franger tirreno marchiommi,
ond’April salmastro sì care ne riede a sussurrar le note,
che tiepido movo,
d’esta cetra,
mio passo.
Tardo al fronte,
baciando lo scirocco.
Stagliandosi,
la madre mia terra accennaÂ
che più non v’è morte,
giacch’in lei è
l’orchestra.
E vien appresso fluendo
la danza
ampia dei golfi,
quei frementi al mar antico
nel qual mirar
è mirar il sempre.
WEEK END IMPORTANTE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 29 Aprile, 2013 @ 7:10 amDetto altrimenti: non ci si dovrebbe mai assentare …
E già … sono stato tre giorni via, a pedalare e a visitare Terra Liguria con Bici Uisp Trento (leggete il post successivo) e già sabato mi hanno fatto il governo. Bene, ci voleva, solo che – approfittando della mia assenza – non hanno istituito il Ministero nuovo che avevo suggerito, e cioè quello per la RS. Che mi viene a significare RS? Ecco, vedete, mi sono fatto persuaso che un Ministro per la Repressione Scandali sarebbe proprio necessario.
Infatti ieri sera sono stato fra i primi a scendere dal pullman e quindi ad arrivare a casa, in tempo per vedermi Report, la trasmissione della “mancata Presidente della Repubblica†Milena Gabanelli. E allora mi sono detto: per un senso di riguardo nei confronti dei miei compagni di pedalata che non hanno potuto vedere il programma e che andranno ad aprire il computer per leggere il resoconto del nostro viaggetto, è giusto – dicevo – che io racconti loro qualcosa in merito.
Spesa sanitaria. Pare che una famosa casa farmaceutica italiana (nominata in trasmissione) sia specializzata nell’ottenere dai politici (nominati in trasmissione) e dalle autorità statali di controllo (nominate in trasmissione), ovviamente dietro compensi (pare … in nero. E che? Si fatturano certe cose? Ma siamo mica qui a contare le pecore dell’intervallo!) … nell’ottenere – dicevo – prezzi altissimi per le medicine proprie e per quelle di importazione (si calcola sovrafatturate dell’80%), tal che le case estere si rivolgono ad essa per essere autorizzate ad applicare questi prezzi (che poi sono a carico dell’utenza e del Servizio sanitario nazionale per 20 miliardi di euro l’anno). Ecco che recuperando quella sovrafatturazione dell’80% potremmo abolire l’IMU su tutte le case. Vedete bene che il Ministro alla RS avrebbe già avuto su che operare!
Pare che alcune case farmaceutiche siano state condannate ed abbiano pagato quanto stabilito in condanna. Pare che il boss italiano che organizzava tutto abbia “scudato†un miliardo di euro, ma nessuno ha potuto capire da dove siano arrivati questi soldi. Pare che lo stesso non potrà essere interrogato, in quanto novantenne dichiarato incapace di intendere e di volere. Pare che nel frattempo costui abbia devoluto tale somma a figli e nipoti. Pare che alcuni funzionari pubblici e politici italiani, condannati a pagare allo stato decine di milioni di euro per i danni di immagine procurati, da anni non stiano pagando nulla. Pare che uno di essi, settantenne, abbia dichiarato. “Io sono a posto perché da quest’anno mi tratterranno il quinto della pensione†(hai visto mai, se campasse 2000 anni riuscirebbe a pagare una parte del dovuto!). Ah, dimenticavo: alcuni dirigenti pubblici condannati continuano a ricoprire importanti incarichi pubblici. Eh già , mica possiamo togliere il pane di bocca a quella povera gente! Insomma … e noi cittadini? Cornuti e mazziati, si dice al di là dello Stretto!
E poi il gas che l’Italia compera dalla Russia! L’ex consigliere di Putin ci ha spiegato come costui sia in accordo con un notissimo politico italiano che è anche imprenditore e che è molto, molto amico di Putin e che ha dichiarato “che in Russia c’è la vera democrazia, mica come qui che ci abbiamo i PM che io li manderei a fare un altro mestiere che poi se mi ricapita a me di modificare la giustizia imporrò loro di attivarsi solo su mia indicazione che io a loro gli dico di dare priorità alle cause minori, partendo dalle più piccole e così le grandi si prescrivono che poi io abbasso sempre di più il limite della prescrizione che tanto dico che lo faccio per indurre i giudici ad essere più solleciti che tutti ci credono e che così ci faccio anche una bella figuraâ€.
E che, a seguito di questo accordo, con il gas russo succeda quello che ho descritto sopra per le medicina. Grosso modo, s’intende, salve le specificità del caso. Mica siamo qui a far di tutt’erba un fascio, ci mancherebbe. Quanto ci costa questo secondo scherzetto? Non ve lo dico perché sennò state male … solo vi dico l’ordine di grandezza: decine e decine di miliardi di euro l’anno.
Chissà che i nostri a Roma non ci ripensino a diano vita al Ministero RS! Basta. Ora vado ad occuparmi della descrizione della nostra incursione nella Terra dei Ligures.
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OGGI, 25 APRILE, HO SCRITTO MOLTO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Aprile, 2013 @ 7:19 pm
Detto altrimenti: infatti domani parto, sarò tre giorni in Liguria … a pedalare … così mi sono portato avanti con il lavoro … nel frattempo voi … fate il governo, mi raccomando!
A dopo, quindi!
P.S.: previsione di pioggia e temporali in Liguria, che sfiga! Per me? No, per voi, perchè se sarà così … avrò il tempo di scrivere ancora!
DELOCALIZZAZIONI, ENRICO LETTA, STATI UNITI D’EUROPA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Aprile, 2013 @ 6:51 pmDetto altrimenti: ricerchiamo il significato degli avvenimenti e facciamo le giuste connessioni …
Dall’Italia molte imprese hanno “delocalizzato†la produzione in paesi nei quali il costo del lavoro è infinitamente minore, come pure i diritti dei lavoratori, le norme sulla sicurezza sul lavoro, i sistemi previdenziali e assistenziali, etc..  Ciò ha comportato maggiori margini per le imprese che hanno delocalizzato, minori posti di lavoro in Italia, e il rischio che in un secondo momento, chi ha imparato da noi il mestiere, ci faccia concorrenza, anzi ci soppianti del tutto. Cito solo un caso poco conosciuto: la SGS Ates di Agrate Brianza(anni fa del Gruppo Stet), primatista mondiale nella produzione di semiconduttori (la base di tutti i computer) delocalizzzò. Oggi non più leader.
Bangladesh, periferia di Dacca. Crolla un edificio nel quale lavoravano tantissime donne (nel tessile). 1.000 morti, molti altri feriti. L’azienda italiana Benetton si affretta a dichiarare: “All’interno di quell’edificio non vi erano nostre aziendeâ€. Ecco, di “quelloâ€, ma …excusatio non petita, vera accusatio, dicevano i latini. Infatti la dichiarazione dei Benetton implicitamente ammette che in “altri†edifici ci possano essere aziende di quel Gruppo. Mi chiedo: quali sono le misure di sicurezza applicate in quegli “altri†edifici? Quali tutele sono garantite alle lavoratrici (già , perché pare che la maggior parte siano donne)? Qual è il livello della loro remunerazione? Quale l’assistenza sanitaria, la tutela previdenziale, etc.? Quale il trattamento delle lavoratrici “in hoffnung†in speranza, dicono i tedeschi, cioè in attesa di prole? Quale il trattamento delle neo madri?
Ho appena visto in streaming la riunione fra il Presidente incaricato Enrico Letta e i rappresentanti del M5S. Letta, fra l’altro, ha affermato di essere un europeista convinto (io ho aderito al MFE – Movimento Federalista Europeo di Altiero Spinelli 35 anni fa) e di aspirare alla elezione diretta del Presidente dell’Unione. Bene, benissimo, anche perché io, nel mio infinitesimalmente piccolo, aspiro agli Stati uniti d’Europa! Anche perché solo un’Europa politicamente unita può concordare con gli USA l’imposizione, a chi vuole trattare con le due confederazioni che si affacciano sui due lati dell’Atlantico, il rispetto dei diritti civili, umani, sociali, del lavoro e la correttezza in materia di banca, finanza, fisco.
Ottimo poi Letta quando afferma di volere negoziare con l’UE la differenziazione fra “indebitamento generico” e “indebitamento per investimenti in ricerca e sviluppo, etc.”
Circa il rapporti con i M5S, ho notato una certa differenza fra la “riunione Bersani†e quella odierna (Letta): mi pare che la maggiore concretezza di Letta, unita anche ad una certa maggiore apertura (maturazione) da parte dei M5S quanto meno a “seguire il ragionamento†, possa costituire un primo passo, non dico verso la concessione della fiducia al governo, ma verso il dialogo con il governo.
Mi scuso se mi permetto di citare una mia esperienza personale. Nel mio passato lavorativo venni chiamato, da altra città , a ricoprire una posizione di livello ma anche molto difficile. Forse giocò a favore quella scelta non solo il mio curriculum (che pur era “pesanteâ€), ma anche il fatto che le contropartite con le quali avrei dovuto negoziare certe difficili soluzioni, non avrebbero mai potuto imputarmi alcuna (eventuale) colpa passata: io venivo da fuori, ero nuovo … Quindi, nel caso in esame, se pur questo nuovo governo (Letta) non possa essere “tecnicoâ€, sit sane politicum, che sia pur politico, ma coinvolga persone innanzi tutto “capaci†e non troppo coinvolte, almeno personalmente, in scelte errate del passato o in omissioni.
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PER FARE UN TAVOLO CI VUOLE UN FIORE … (cantava Sergio Endrigo)
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Aprile, 2013 @ 1:10 pmDetto altrimenti: per fare le riforme ci vuole (anche) denaro
Per fare un tavolo ci vuole il legno
Per fare il legno ci vuole l’albero
Per fare l’albero ci vuole il seme
Per fare il seme ci vuole il frutto
Per fare il frutto ci vuole il fiore
Ci vuole un fiore, ci vuole un fiore …
… per fare un tavolo ci vuole un fiore
Ecco, arriva il nuovo governo, così almeno speriamo in molti, il governo Letta. Enrico Letta è una persona seria e capace. Sa bene ciò che “ci vuole†per il Paese. Ma … mi domando io, dove prenderà le risorse? Alla TV si sente dire un po’ troppo spesso che “L’Italia privata è più ricca della Germania privataâ€. Spero che ciò non significhi che sono in arrivo nuove tasse, o almeno, nuove tasse “lineariâ€, che colpiscano tutti, nel mucchio, e cioè soprattutto la massa dei cittadini che NON possiede la maggioranza della ricchezza privata, ma solo una casa, o anche due, una per sé ed una per i propri figli, acquistata dopo due vite di lavoro (padre e madre), con l’aiuto di un mutuo trentennale ora finalmente estinto. Già , perché queste persone “non sono liquideâ€, cioè, per pagare le tasse, non possono mica usare una o due stanze delle proprie case. “Ecco, signor funzionario dell’Agenzia delle Entrate: queste sono le chiavi di casa mia. Lei può entrare quando vuole … la stanza sua, cioè dell’Agenzia, è la prima a sinistraâ€.
Il Professor Uckmar, avvocato e professore fiscalista e tributarista dell’Università di Genova, da tempo insiste perché si intervenga sulle migliaia e migliaia di Srl immobiliari che in realtà nascondono al fisco proprietà di privati cittadini e che nulla hanno a che fare con una attività societaria.
E allora, come fare?
Mi permetto di sottoporre all’attenzione delle lettrici e dei lettori una ipotesi: non “chiedere†ma “ottenere†dall’UE una deroga (già concessa ad altri paesi dell’UE) e procedere alla emissione di una nuova tranche di titoli di stato irredimibili, per far fronte a tutte le urgenze ed avere il tempo di:
a. riscalettare le aliquote irpef;
b. riscrivere l’ordine delle priorità di spesa;
c. moralizzare i furti e i costi del settore pubblico;
d. normalizzare i livelli abnormi di super pensioni, super stipendi, super cumuli, super benefit, super privilegi di tutte le caste;
e. lanciare decine di migliaia di cooperative di lavoro;
f. organizzare una lotta seria alla evasione ed alla elusione fiscale;
g. riorganizzare, cioè, ristrutturare la composizione e le scadenze del debito pubblico, proponendo, fra l’altro, la conversione volontaria di una tranche di esso da titoli redimibili in titoli irredimibili;
h. proporre una commissione UE per formulare il progetto degli Stati Uniti d’Europa;
i. …. cos’altro? Dite un po’ voi … mica posso farmi carico io di tutto!
P.S.: io sono un velista, ma ho preso la patenta nautica anche per imbarcazioni a motore. Ora, se un motoscafo ha la carena “planante” (cioè abbastanza piatta), per portarlo alla velocità di planata occorre un forte impiego di carburante. Tuttavia, quando ha iniziato a planare, cioè quando ha sollevato la carena dall’acqua, per mantenerlo a velocità elevata occorre molto combustibile in meno …. capito mi avete?
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“VOGLIAMO LA GRANDE COALIZIONE†DICE UN PARTITO … “L’ABBIAMO SEMPRE DETTO, DA QUANDO POCO ABBIAMO PERSO LE ELEZIONIâ€
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Aprile, 2013 @ 12:25 pmDetto altrimenti: … “La vogliamo però. Però devono essere accettati tutti i punti della nostra campagna elettorale, ad iniziare dalla Giustizia e dall’IMUâ€.
A me mi pare (lo so, lo so … che “a me mi†non si dice e non si scrive …) ma lo faccio per attrarre la vostra attenzione! Dunque, si diceva .. ah, ecco, ora ricordo … a me mi pare che una certa affermazione sia una presa in giro. Eccola: “… io sono un grande statista, perché ho invocato ed inneggiato alla Grande Coalizione; ora che si è costretti a farla, dico che è merito mio; ora che si deve concordare e redigere il programma della Coalizione, dico che “ci sto ma”. Cioè voglio che si facciano tutte le “cose†che avevo nel mio programma elettorale, che sono le cose da fare (secondo lui, n.d.r.) per farce uscire il Paese dalla recessione (secondo lui, n.d.r.) nella quale lo ha sprofondato (secondo lui, n.d.r.) la politica di Monti (dimenticando i danni del “secondo ventennio, quello berlusconiano, n.d.r.). Anzi, ho già pronti otto decreti legge”.
Ma allora, dico io, che “coalizione†è? Coalizione, da coalitus, participio passato di coalesco, “cresco insieme”. Insieme significa che ognuno concorre con qualcosa e ognuno rinuncia a qualcosa pur di stare e crescere insieme. Ma se io voglio che sia accettato tutto il mio pensiero, non è coalizione, bensì è una delle tre seguenti “cose”:
1) chiedere tutto per lasciare al Capo l’opportunità di fare il saggio transattore, il grande statista di ottenere molto, oppure …
2) mettere comunque il cappello su ciò che di buono si farà , lasciando ad altri la responsabilità di ciò che eventualmente non si riuscisse a fare, oppure …
3) … spingere verso le elezioni anticipate dandone poi la colpa agli altri: “E’ stato lui, signor maestro, che non mi ha dato tutte le caramelle … ed allora io non gioco più!
Occorre cogliere in pieno il politichese di questo “appoggio” al governo, che si dichiara “pieno” ma che in realtà è un porre condizioni, un volere ipotecare l’azione del governo, un volerlo rendere semplice strumento di una funzione non propria, una sorta di “governo esterno” a quello ufficiale al quale non si lascerebbe il diritto di “esercitare un potere legittimo” bensì solo quello di “assumersi tutte le eventuali responsabilità “. Si cerca cioè di separare il potere dalla responsabilità . Il che non è cosa nè buona nè giusta.
Ancòra: la eventuale accettazione di massima da parte di Letta delle condizioni poste dal PDL, come è interpretata da PDL e da altri? Forse, dal PDL questa accettazione di massima è interpretata non solo come accettazione di “priorità assolute” ma anche di priorità “esclusive”? Sulla esclusività io non sarei d’accordo, perchè a mio avviso la prima questione è la Questione Morale, che potrebbe/dovrebbe essere affrontata e risolta anche in parallelo ad una o ad alcune o a tutte le otto priorità PDL.
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LEI E’ UN ANIMALE!
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Aprile, 2013 @ 8:13 amDetto altrimenti: è un’offesa? No! E’ un complimento
Sono a Riva del Garda. Questa mattina presto, dopo avere (doverosamente) “postato†i miei due precedenti post “seriâ€, mi volevo concedere una veleggiata in solitaria col in mio Fun Whisper, per “liberarmi†la mente nel giorno della Liberazione. Mi vesto, tuta, cerata e con una breve pedalata sono alla barca.
Mentre da prua libero la randa dal copriranda, sento una vibrata protesta: mi sembra la voce di una … folaga? Si, è proprio una folaga. Ma dov’è? La “voce” arriva da poppa. Mi ci avvicino e la scopro: fra la tavoletta che si utilizza per evitare che cadano in acqua oggetti e il motore fuoribordo, sull’estremo sbalzo di poppa, una mamma folaga ha costruito il nido e sta covando le sue uova. Mi avvicino ancor di più. Penso a quanto grande e minaccioso debba apparire ai suoi occhi questo  “gigante rosso vestitoâ€. Niente: non si spaventa, non abbandona il suo posto di covata e di combattimento, anzi, aumenta la protesta, si erige ed apre le ali a difesa del suo tesoro. Arriva il marito: sì … si mettono in due a fronteggiarmi!
Sono troppo teneri, mamma e papà . Non ho il coraggio di distruggere tre vite in fieri. Già , perché le ho intraviste, le uova: sono tre. Retrocedo, Rimetto la posto la randa, la copro con il copriranda e rinuncio alla veleggiata. Anzi, tornerò a portare un po’ di pane a mamma folaga, se lo è meritato. Ecco, capite perché dire ad una persona “Sei un animale†è un complimento! Le folaghe, come tutti gli uccelli, sono monogami, olim sposi semper sposi. Fanno coppia fissa per tutta la loro vita. E come si occupano della loro prole, anche di quella “in fieriâ€, a costo della loro vita. Impariamo, gente, impariamo! La foto? Si, l’ho scattata, con il telefonino: solo che avrò il cavetto per trasferirla sul computer solo fra qualche giorno, prometto che la pubblicherò, abbiate pazienza:  per ora pubblico una “folaga d’archivio”.
Comunque anche questo post è “in linea” con l’anniversario della Liberazione: liberazione dalla violenza dei “(troppo) forti a difesa del diritto e della libertà dei più deboli e del loro futuro. E non avere il lavoro significa non potere avere figli e quindi non avere un futuro …
Si può leggere anche così … non vi pare?Â
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POLITICA: TRENTO – ROMA; ROMA – TRENTO; ROMA – … BOLZANO!
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Aprile, 2013 @ 6:37 amDetto altrimenti: in un’ottica locale – una volta tanto, concediamocela! – va bene così …
Enrico Letta Presidente … Lorenzo Dellai Ministro o almeno Sottosegretario, ad esempio alle Regioni: il che vuol anche dire: Bolzano più “attenta†nei nostri confronti. Per far crescere insieme l’Autonomia viribus unitis … con azione e forze congiunte.
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NON FACCIAMO NOMI … ovvero SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA … PRIMAVERA!
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Aprile, 2013 @ 5:53 amDetto altrimenti: cercateli voi i nomi … sulla stampa, su internet, è più avvincente! Che questa sia la nostra “Primavera … araba (fenice)” che rinasce dalle proprie ceneri? Ovvero: Forza Letta, liberaci dall’incubo: questo è il mio …
… POST DELLA LIBERAZIONE!
Tre personaggi operanti sui fondi della tesoreria di un partito politico sono stati arrestati. Fra l’altro avrebbero distratto 2,5 milioni di euro utilizzati per l’acquisto di uno yacht destinato al figlio di un noto politico (dicesi yacth grossa imbarcazione da diporto, ovviamente di lusso: infatti non esistono yacht per povera gente, non li fabbrica nessuno e tanto meno nessuno li acquista).
Nel frattempo, qua e là per il Paese, continuano le denunce e gli arresti per Consiglieri Regionali “distratti†nella imputazione “ a loro insaputa†degli scontrini dei loro acquisti privati, i quali, per una svista della loro segretaria, sarebbero stati inseriti nella nota spese di servizio! Ma guarda un po’ … queste segretarie …
Ben vengano quindi quelle che sembrano essere le priorità del Primo Ministro Enrico Letta ove riuscisse a formare il Governo: povertà , lavoro, moralità .
Moralità , appunto. Infatti l’Italia è come un grande yacht, questo sì con moltissimi poveri a bordo, alloggiati non nei ponti alti bensì nelle stive sottocoperta e anche nella sentina, come i nostri connazionali del secolo scorso che emigravano “nelle Americheâ€. Yacht che rischia di essere affondato da siluri lanciati da tre sottomarini nemici: il primo, denominato “Barattieriâ€, comandato da chi utilizza il denaro pubblico a fini propri (collocati da Dante nell’Inferno, Canto XXII); un secondo denominato “Evaelusori†(fiscali, n.d.r.); il terzo che sulla poppa reca il nome di “Caste PA†ove PA sta per Privilegi Acquisiti.
E allora che fare? I passeggeri dei ponti alti sono pronti: hanno già indossato i giubbotti di salvataggio, si sono radunati nei punti di raccolta e sono pronti a salire – insieme alle loro valigiate di denaro – sulle potenti lance di salvataggio denominate “PF 1, 2, 3 etc.†ove PF sta per Paradiso Fiscale.
Ma, coraggio, non è escluso che lo stesso Comandante Letta con abile manovra eviti i siluri e quindi decida di abbordare i tre sommergibili, inoffensivi in quanto senza più siluri da lanciare e per di più immobili sulla superficie del mare avendo esaurito le scorte di carburante, e decida quindi di passare al setaccio tutti i membri di quei tre equipaggi … tutti, e non uno qua ed uno là , pescato quasi a caso, ma tutti tutti …
Come fare però ad impedire che le lance di salvataggio PF raggiungano indenni i loro porti di destinazione? Bè, se si costituissero gli Stati Uniti d’Europa e se si stipulasse un accordo con i preesistenti USA, le due confederazioni potrebbero vietare qualsiasi tipo di rapporto (finanziario, bancario, economico, etc..) con i Paesi terzi che non avessero adottato le stesse regole nelle materie bancaria, finanziaria, fiscale, del lavoro, dei diritti civili, della libertà religiosa, della parità dei sessi, etc..
Ma che succede? Guardo l’orologio … sono le ore 05.53  di mattina … stavo sognando … peccato …. mi sono svegliato …. il sogno era così bello … ma no, dai, che lo stesso padre Dante ci insegna che “presso al mattin del ver si sogna†! Allora tutto non è perduto! Forza Letta (Enrico, s’intende … ).
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L’ORSA DELLA VIGOLANA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Aprile, 2013 @ 2:47 pmDetto altrimenti: per i non Trentini … ma anche per i Trentini
“Finchè ghe l’Orsa su la Vigolana no te cavar la maglia de lana” … detto trentino. L’orsa, una macchia scura non innevata sulla Vigolana, una delle montagne che incoronano la città di Trento, figura che ovviamente con il disgelo scompare. Questo detto locale mi ha affascinato  sin dai primi giorni nei quali i nuovi amici Trentini avvertirono me, venticinque anni fa, che arrivavo per lavorare e vivere a in questa bella città . Insomma, mi ha ispirato una poesiola. Ora, vi chiederete, nasce prima la poesia o la fotografia? In questo caso, “queste” fotografie sono “nate” solo oggi, 24 aprile 2013, ben dopo quindi la poesia.
(se cliccate sulle foto si ingrandiscono!)
L’Orsa della Vigolana
Pascoli bianchi
nutrono fauci protese sui fiocchi di neve
ferma a riposare al sole
prima di scavarsi la strada
verso le vene preziose
del monte.
E vigile
monti di sentinella
all’inverno
che circonda di freddo
la bella cittÃ
accovacciata
i tuoi piedi.
E quando
di nuovo
il sentiero
ritorna a calcare il passo dell’uomo
ormai sgombro di neve
tu
schiva
scompari alla vista
e ti ascondi
nel folto di pensieri
che invano
alzato lo sguardo
ti cercano
attenti.
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