DICEMBRE, ANDIAMO, E’ TEMPO D’INNOVARE!
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Dicembre, 2023 @ 6:08 amUNA PROPOSTA PER LA NUOVA CABINOVIA TRENTO-MONTE BONDONE
Riprendo ed aggiorno un tema che ITALIA VIVA ha proposto e sviluppato nelle ultime elezioni comunali e provinciali, relativo al finanziamento, al bilancio di esercizio e alla funzione strategica dell’opera. Offro queste mie considerazioni all’attenzione degli Enti Pubblici competenti.
A – PARS DESTRUENS
La realizzazione dell’impianto sembrerebbe costare circa 70 milioni di euro. La metà sembrerebbe già assicurata da Roma. Pare che il Comune intenda lanciare un bando di gara in Project Financing per trovare chi la realizzi finanziando le risorse ancora mancanti, contro il rilascio a suo nome di una concessione pluriennale di gestione.
Al che probabilmente il Comune sarebbe vincolato nella definizione delle tariffe per molti anni, in quanto il finanziatore-realizzatore-gestore privato vorrebbe poter essere libero di fissarle, onde ricavare dalla gestione quanto serve al pareggio del bilancio e a remunerare il capitale investito. Tutto ciò a maggior ragione di fronte ad una gestione che inizialmente potrebbe non raggiungere tale pareggio.
Sulla base di queste considerazioni mi permetto di suggerire una alternativa che
a) solleverebbe il Comune dalla difficoltà di trovare un privato investitore disposto ad esporsi al rischio di una non adeguata remunerazione del proprio investimento;
b) gli eviterebbe di impegnarsi a liberalizzare le tariffe per decenni.
B – PARS CONSTRUENS
Sgomberato il campo dalle mie perplessità, vengo alla mia proposta che comprende una importante proiezione strategica a livello provinciale dell’investimento:
1) IL COMUNE POTREBBE FAR REALIZZARE L’IMPIANTO DA UNA SUA NUOVA SPA MULTISERVIZI, CHE – OLTRE ALLA CABINOVIA – COMPRENDESSE ANCHE LE SPA COMUNALI DEI PARCHEGGI E DELLE FARMACIE, LE QUALI OGNI ANNO VERSANO IMPORTANTI SOMME ALL’ERARIO A TITOLO DI IMPOSTA SULL’UTILE, ESSENDO SOCIETÀ IN FORTE ATTIVO DI BILANCIO;
2) così facendo, l’eventuale sbilancio iniziale della gestione della cabinovia sarebbe coperto con parte delle imposte non più versate all’erario dalle due citate SpA diventate rami d’azienda dell’unica nuova SpA multiservizi, la quale chiuderebbe pur sempre in forte attivo il proprio bilancio;
3) LA NUOVA CABINOVIA POTREBBE RAPPRESENTARE IL PRIMO ANELLO DI UN NUOVO PRODOTTO TURISTICO, IL TRENTINO BIKE SAFARI SULL’ESEMPIO DEL TIROL BIKE SAFARI, PRODOTTO TURISTICO CHE IN AUSTRIA HA MESSO IN RETE BEN 750 KM DI CICLO DISCESE, ATTIRANDO MOLTI CICLO TURISTI ANCHE IN PRIMAVERA E IN AUTUNNO. Infatti la nuova cabinovia trentina potrebbe attivare un primo circuito fra i ciclo percorsi della Valle dell’Adige e quelli della Busa dell’Alto Garda Trentino, alimentati anche dal cicloturismo proveniente dalla Valsugana, ora che sarà completata la ciclabile che la collegherà a Trento (e dal cicloturismo della ipotizzata ciclabile circumlacuale del Garda, ove approvata, finanziata e realizzata);
4) questa impostazione – strategica a livello provinciale – potrebbe indurre la Provincia a finanziare una quota inferiore alla metà dell’investimento necessario, eventualmente anche come capitale sociale, restando comunque in posizione di minoranza azionaria nei confronti dell’azionista Comune;
5) ad abundantiam, la buona redditività della nuova SpA multiservizi potrebbe essere attrattiva eventualmente anche per la finanza privata: investitori residenti e anche turisti italiani e stranieri, sottoscrittori di BOC/BOP, Buoni Ordinari Comunali/Provinciali: titoli pubblici di debito con durata non inferiore a cinque anni, con rendimento di un punto superiore a quello dei titoli di Stato, convertibili in azioni della società multiservizi di scopo, titoli previsti dall’ art. 35 della L. 23.12.94 n. 724 e reclamizzati e offerti in sottoscrizione attraverso la rete dei nostri alberghi e delle nostre filiali bancarie;
6) la soluzione degli aspetti finanziari della cabinovia non aggraverebbe i disagi che potrebbero derivare al Comune dal fatto che il passante ferroviario non è più finanziato dai tempestivi fondi PNRR, bensì dai più tardivi fondi dello Stato.
C – PARS SINTESIS
1) EVITARE CHE LE SPA COMUNALI PAGHINO IMPOSTE ALL’ERARIO, MA CHE QUELLE RISORSE SIANO DESTINATE A FINI LOCALI;
2) INSERIRE L’OPERA IN UNA PIANIFICAZIONE TURISTICA STRATEGICA PER IL TRENTINO;
3) COINVOLGERE IN PROSPETTIVA BOLZANO PER COLLEGARSI CON IL SISTEMA DEL TIROLO E FAR ASSUMERE AL PROGETTO UNA VALENZA EURO REGIONALE;
4) COINVOLGERE UN IMPORTANTE CONTRIBUTO FINANZIARIO (ANCHE SE MINORITARIO) DELLA PROVINCIA;
5) ATTIVARE LE NOSTRE RETI ESISTENTI – ALBERGHI E FILIALI BANCARIE DEL TERRITORIO – PER IL COINVOLGIMENTO VOLONTARIO DELLA RICCA FINANZA PRIVATA DI RESIDENTI E TURISTI CON LA SOTTOSCRIZIONE DEI CITATI TITOLI PUBBILICI BOC E BOP.
Riccardo Lucatti, ITALIA VIVA – IL CENTRO – RENEW EUROPE
Comments Closed
CRISI NELLA FORMAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 29 Novembre, 2023 @ 9:21 amQuotidiano trentino “ilT”, 28 novembre 2023, pag. 16 – LORENZO DELLAI viene intervistato e fa una analisi affermando “da osservatore, al di là di ogni faziosità politica, in linea generale sono sicuramente desolato nel vedere questa commedia, ma non sono affatto stupito”.
La Senatrice XVIII DONATELLA CONZATTI, coordinatrice regionale ITALIA VIVA -IL CENTRO – RENEW EUROPE analizza quell’intervista come segue:
Inizia
Lorenzo Dellai sembra dirci: “Scusate non abbiamo fatto tutto il possibile per vincere e lo sapevamo sin dall’inizio. Ma nella più totale incapacità di autocritica preferiamo scaricare la responsabilità su quella destra talmente e platealmente cialtrona”.
Intanto fermiamoci sul termine “osservatore” che prende le distanze da quello di “allenatore” di qualche mese fa, quasi a dire che la sconfitta del suo centrosinistra non dipende affatto dalle sue scelte. E invece il pericolo in cui versa l’Autonomia trentina è figlio proprio di quelle scelte, sue e di quelle dei soliti accoliti:
– la scelta sbagliata di avere voluto puntare su un candidato figlio della solita dinastia e non figlio (o addirittura figlia, perché no?) di una proposta veramente moderna, innovativa e di governo per il Trentino;
– la scelta sbagliata di avere messo in campo il solito progetto politico di alleanza, quel medesimo schema di sempre, quello schema che ormai conoscono tutti, ovvero: il PD, con la solita civica territoriale e un po’ di autonomismo. E il risultato è proprio quel vecchio centrosinistraautonomista, sì, quello già clamorosamente bocciato dagli elettori trentini nel 2018;
– la scelta sbagliata di “spiegare” che l’unico centro fosse quell’ennesima civica con un nome diverso, ma con lo stesso nonsense, che ha disperso i voti di quel centro vero (quell’8,4% alle ultime politiche) che non è affatto centrosinistra e non è affatto una civica, ma che invece al contrario è politica territoriale, nazionale ed europea, quel centro che ha fatto la differenza nelle vittorie delle ultime elezioni politiche;
– la scelta sbagliata di contrapporre nazionale e locale, quando invece l’unica contrapposizione utile all’Autonomia doveva e deve essere tra la capacità di governo e la cialtroneria;
– la scelta sbagliata di confondere due posizionamenti, quello nazionale a quello europeo, perché è evidente a tanti che chi governa un’Autonomia deve avere una filiera istituzionale nazionale ed europea. E perché è evidente che alle Europee le civiche territoriali lasceranno libertà di voto proprio per quell’incapacità di scegliere senza spaccarsi in tanti rivoli (come già accaduto alle Europee del 2014):
– la scelta sbagliata di contrapporre due modelli di potere, quello vecchio a quello nuovo, invece di mettere in campo un sogno politico che potesse davvero appassionare e convincere.
Che l’autonomia fosse in ALLARME ROSSO lo si sapeva mesi fa. Ma non si poteva vincere con una proposta così antica e stanca. E lo si vedeva talmente chiaramente che qualcuno parlava di un disegno pianificato così in attesa di “Godot” nel futuribile 2028.
Facci il favore Lorenzo Dellai, basta sermoni, perché c’è pure chi ancora segue il pifferaio ma i più sanno benissimo come stanno le cose: seguire il pifferaio è tanto inutile quanto seguire la nuova cialtroneria di destra. E proprio per questo noi ripartiamo dalle cose utili: dalla politica di CENTRO capace di capire, decidere e fare.
Finisce
F.to Riccardo Lucatti, ITALIA VIVA -IL CENTRO – RENEW EUROP
Comments Closed
APPENA ELETTE, LE DESTRE LITIGANO PER LA FORMAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE TRENTINA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 28 Novembre, 2023 @ 7:56 amBloccate come sono, muro contro muro, dalle indicazioni dei partiti da Roma. Questa è la migliore prova provata di come stanno suicidando la nostra Autonomia Speciale Amministrativa.
Anche se alla fine il mercato delle poltrone troverà fine, questo resta l’inizio di un deterioramento politico micidiale per la nostra Autonomia.
Nel frattempo una delle due forze politiche alleate a Roma e in competizione a Trento, da Roma sottrae al cantiere del passante ferroviario di Trento i fondi del PNRR certi quanto ad ammontare e data di erogazione e li sostituisce con la promessa di fondi statali, incerti sotto ogni profilo. Una coincidenza o una dimostrazione di forza?
Si dice: quei fondi sono stati dirottati su un’opera più importante. Maccome, dico io? A cantieri già a metà strada? E prima, non si erano fatte valutazioni comparative? L’esigenza è emersa solo adesso? Quale è stata la qualità della programmazione? Pessima, direi …
Comments Closed
ASSOCIAZIONE AMICI DELLA MUSICA – RIVA DEL GARDA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 26 Novembre, 2023 @ 8:20 amSon quasi 10 anni che è mancato il nostro compianto carissimo amico Presidente “per sempre” il dr. RUGGERO POLITO (Presidente Emerito del Tribunale di Rovereto) sostituito dall’amico Prof. FRANCO BALLARDINI. Presente in sala la vedova, la nostra cara amica, socia e sostenitrice MARIA GRAZIA POLITO anche in rappresentanbza delle tre figlie Patrizia, Anna Carla, Elisabetta.
Prima della riunione, un sipario musicale. La nostra socia FEDERICA FANIZZA ha intervistato – con domande molto interessanti e chiarificatrici del rapporto persona/canto – il soprano pluripremiato FRANCESCA CUCUZZA, la quale ha magistralmente eseguito alcuni brani mozartiani. Al piano il nostro Vicepresidente, Antonio Vicentini. In sala il famoso basso NICOLA ULIVIERI che ha offerto alla cantante un mazzo di fiori.
Bilanci 2022, preconsuntivo 2023, bozza di programma e stime finanziarie 2024.
Indi il Presidente ha annunciato che dopo 10 anni di sua presidenza, preferirebbe che altri assumessero l’incarico ed indica come successore Federica Fanizza.
Tutto approvato all’unanimità, per acclamazione, compreso il rinnovo dell’incarico a tutti i Consiglieri e Revisori dei conti.
Imminente riunione del Consiglio Direttivo per la nomina del Tesoriere (io stesso ho annunciato che dopo 15 anni di onorato servizio cone tale e prossimo a compiere 80 anni il 3 febbraio 2024, gradirei essere sostituito con decorrenza 1 gennaio 2024 ed propongo come mio successore Marco Toniatti)
Prossimi eventi:
Mecoledì 29 novembre rassegna Corde Resonanti di Arco.
Sabato 2 dicembre, concerto con il duo violino-pianoforte.



Comments Closed
AUTONOMIA SPECIALE TRENTINA IN STALLO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Novembre, 2023 @ 11:38 pmLa formazione del Governo Provinciale Trentino è in stallo a causa della CPG-Competizione per le Poltrone di Governo fra
- i due maggiori partiti della coalizione …
- … che ha vinto rispetto alla maggioranza dei votanti …
- … che è stata pari alla metà degli aventi diritto al voto …
… in altre parole: a causa della competizione fra due gruppi dimensionalmente non significativi rispetto alla massa dei votanti e ancor di meno rispetto a quella dei cittadini.
Nel frattempo i due assessori nominati ma insoddisfatti delle deleghe (che non rispecchierebbero le proporzioni del governo romano) non partecipano per ripicca alle riunioni di giunta ma percepiscono lo “stipendio” di circa 450 euri al giorno (evvabbè …).
Vista da Roma, ragione di più per togliere credito alla nostra Autonomia Speciale Amministrativa: “Ma se non riescono nemmeno a formare il governo …”
La cosa pare sia giunta alle orecchie di Dante, il quale, prendendo lo spunto che il nome “Trento” stia ad indicare il punto di confluenza di tre fiumi, la Fersena, il Velo e l’Adige, ha scritto la seguente condanna (va giù duro eh, il Padre Dante!)
Ahi Trient, vituperio de genti
del bel paese là dove ‘l sì suona,
ove troppi a votar vi sono assenti,
muovasi bella Fersena e ‘l Velona
e faccian siepe all’Adig con lor foce,
sì ch’elli annieghi in te ogne persona
intant ch’Autonomia al sol si coce.
(Che dite, s’arrabbierà il Dante vero per questa scopiazzatura? Lo sguardo ce l’ha già duro … sono un po’ preoccupato: non vorrei che mi … mandasse all’inferno! Ora poi che sa saputo che mi firmo Riccardante Lucattieri!)


Comments Closed
IL SOLITO 25 NOVEMBRE? NOOO … BASTA!
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Novembre, 2023 @ 10:33 am


Comments Closed
“C’E’ ANCORA DOMANI” … – 3 (v. due post precedenti)
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Novembre, 2023 @ 1:43 pmL’inquadratura finale del film: il marito violento, molto arrabbiato, la raggiunge. Gli sguardi si incrociano, Il viso di lei si trasforma: da spaventato a fiero.
Il marito se ne va.
Comments Closed
“C’E’ ANCORA DOMANI” … – 2 (v. post precedente)
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Novembre, 2023 @ 1:42 pmAltro messaggio importantissimo del film:
“Andare a votare” è una manifestazione di libertà, perchè libertà è poter scegliere, ovvero potere FARE UNA SCELTA fra diverse soluzioni lecite (libertà non è non “fare ciò che si vuole”).
Purtroppo oggi quasi la metà degli aventi diritto al voto non va a votare, a differenza delle Donne che, ammesse per la prima volta nella storia ad esprimere il poprio voto, esercitarono questo loro diritto-dovere in una percentuale che sfiorò il 90%.
(La scelta di libertà della Donna nel film non è stata quella di scappare dal marito violento, bensì di regalare il suo tesoretto di risparmi segreti alla figlia per farla studiare e quindi di andare a votare!) (continua)
Comments Closed
“C’E’ ANCORA DOMANI” … – 1
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Novembre, 2023 @ 7:47 am… si dice nel film di Paola Cortellesi, pellicola alla cui proiezione ho assistito ieri pomeriggio, la visione della quale raccomando vivamente a tutti. Domani è il 25 novembre “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”.
Riporto qui di seguito un estratto da Famiglia Cristiana degli anni ’60 (1960, non 1860!) che riporta i doveri delle spose verso il marito (le sottolineature sono mie): nell’ordine, i “doveri” numero 2, 3, 7,12. Peccato che quel giornale non avesse avvertito l’esigenza di elencare anche i diritti delle donne, sposate e non:
- Rispettarlo come capo;
- Obbedirlo come superiore;
- Tacere quando è alterato;
- Essere sottomessa alla madre del marito e ai suoi vecchi.
Il marito, capo superiore dell’organigramma familiare. Il termine “superiore” è spesso adottato dal personale di custodia delle carceri come quello con il quale si vuole essere appellati dai carcerati. Io mi sono sposato nel 1971 e per l’art. 144 del C.C. io stesso ero “il capo”, fino alla modifica del diritto di famiglia del 1975. Preferisco di gran lunga così.
Fino al 1956 nel nostro ordinamento giuridico esisteva lo jus corrigendi, potere correttivo del pater familias che comprendeva l’uso della forza. Nel 1968 mi laureai con la tesi “I delitti nell’ambito della famiglia”: ovviamente ho ancora copia del mio lavoro e, rileggendolo oggi, vedo che non avevo dato centralità alla violenza di genere. Probabilmente oggi quel professore per la mia tesi mi avrebbe assegnato un titolo diverso: “I delitti di genere”. Solo nel 1996 lo stupro è stato inserito tra i reati contro la persona.
“C’è ancora domani” … c’è ancora “un” domani, un domani di speranza per tutte (e per tutti!), un domani nel quale sia bandita l’ipocrisia e la violenza d’ogni tipo, nei confronti delle donne (e di chiunque altro). Però mi sto sbagliando: infatti per il domani non dobbiamo limitarci ad avere una “speranza”, bensì dobbiamo porci un vero e proprio “doveroso traguardo” da raggiungere.
Comments Closed
UNA PROPOSTA PER LA NUOVA CABINOVIA TRENTO-MONTE BONDONE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 21 Novembre, 2023 @ 9:13 amMia lettera odierna al quotidiano locale ilT – Trento
Riprendo ed aggiorno un tema che ITALIA VIVA ha proposto e sviluppato nelle ultime elezioni comunali e provinciali, relativo al finanziamento, al bilancio di esercizio e alla funzione strategica dell’opera. Offro queste mie considerazioni all’attenzione del Comune e della Provincia.
La realizzazione dell’impianto sembrerebbe costare circa 70 milioni di euro. La metà sembrerebbe già assicurata da Roma. Pare che il Comune intenda lanciare un bando di gara in Project Financing per trovare chi la realizzi finanziando le risorse ancora mancanti, contro il rilascio a suo nome di una concessione pluriennale di gestione.
Al che mi sorgono alcune perplessità. Infatti il Comune sarebbe vincolato nella definizione delle tariffe per molti anni, in quanto il finanziatore-realizzatore-gestore privato vorrebbe poter essere libero di fissarle, onde ricavare dalla gestione quanto serve al pareggio del bilancio e a remunerare il capitale investito. Tutto ciò a maggior ragione di fronte ad una gestione che inizialmente potrebbe non raggiungere tale pareggio.
Sulla base di queste considerazioni mi permetto di suggerire una alternativa che
a) solleverebbe il Comune dalla difficoltà di trovare un privato investitore disposto ad esporsi al rischio di una non adeguata remunerazione del proprio investimento;
b) gli eviterebbe di impegnarsi a liberalizzare le tariffe per decenni.
Sgomberato il campo dalle mie perplessità, vengo alla mia proposta che comprende una importante proiezione strategica a livello provinciale dell’investimento:
1) Il Comune potrebbe far realizzare l’impianto da una sua nuova SpA multiservizi, che – oltre alla cabinovia – comprendesse anche le SpA comunali dei parcheggi e delle farmacie, le quali ogni anno versano importanti somme all’erario a titolo di imposta sull’utile, essendo società in forte attivo di bilancio;
2) così facendo, l’eventuale sbilancio iniziale della gestione della cabinovia sarebbe coperto con parte delle imposte non più versate all’erario dalle due citate SpA diventate rami d’azienda dell’unica nuova SpA multiservizi, la quale chiuderebbe pur sempre in forte attivo il proprio bilancio;
3) la nuova cabinovia potrebbe rappresentare il primo anello di un nuovo prodotto turistico, il Trentino Bike Safari sull’esempio del Tirol Bike Safari, prodotto turistico che in Austria ha messo in rete ben 750 km di ciclo discese, attirando molti ciclo turisti anche in primavera e in autunno. Infatti la nuova cabinovia trentina potrebbe attivare un primo circuito fra i ciclo percorsi della Valle dell’Adige e quelli della Busa dell’Alto Garda Trentino, alimentati anche dal cicloturismo proveniente dalla Valsugana, ora che sarà completata la ciclabile che la collegherà a Trento (e dal cicloturismo della ipotizzata ciclabile circumlacuale del Garda, ove approvata, finanziata e realizzata);
4) questa impostazione – strategica a livello provinciale – potrebbe indurre la Provincia a finanziare una quota di poco inferiore alla metà dell’investimento necessario, eventualmente anche come capitale sociale, restando comunque in posizione di minoranza azionaria nei confronti dell’azionista Comune;
5) ad abundantiam, la buona redditività della nuova SpA multiservizi potrebbe essere attrattiva eventualmente anche per la finanza privata: investitori residenti e anche turisti italiani e stranieri, sottoscrittori di BOC/BOP, Buoni Ordinari Comunali/Provinciali: titoli pubblici di debito con durata non inferiore a cinque anni, con rendimento di un punto superiore a quello dei titoli di Stato, convertibili in azioni della società multiservizi di scopo, titoli previsti dall’ art. 35 della L. 23.12.94 n. 724 e reclamizzati e offerti in sottoscrizione attraverso la rete dei nostri alberghi e delle nostre filiali bancarie;
6) la soluzione degli aspetti finanziari della cabinovia non aggraverebbe i disagi che potrebbero derivare al Comune dall’eventualità che il passante ferroviario non fosse più finanziato dai tempestivi fondi PNRR, bensì dai più tardivi fondi dello Stato.
Al di là delle singole componenti della proposta, elementi innovativi della proposta sono:
1) evitare che le Spa Comunali paghino imposte all’erario, ma che quelle risorse siano destinate a fini locali;
2) inserire l’opera in una pianificazione turistica strategica per il Trentino;
3) coinvolgere in prospettiva Bolzano per collegarsi con il sistema del Tirolo e far assumere al progetto una valenza euro regionale;
4) coinvolgere un importante contributo finanziario della Provincia anche in posizione di azionista non di maggioranza, sulla base del principio di sussidiarietà;
5) eventualmente attivare le nostre reti esistenti – alberghi e filiali bancarie del territorio – per il coinvolgimento volontario della ricca finanza privata di residenti e turisti per la eventuale sottoscrizione dei titoli BOC e BOP citati.
Riccardo Lucatti, ITALIA VIVA – IL CENTRO – RENEW EUROPE
Comments Closed


















