IL GOVERNO IN DIFFICOLTA’ CON L’UTILIZZO DEI FONDI DEL PNRR?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Aprile, 2023 @ 6:50 pm

L’allarme scatta quando invece di sentirci esporre le azioni che hanno condotto al pieno utilizzo dei fondi, sentiamo elencarci le molte ragioni per le quali quell’utilizzo è a rischio.

Un mio vecchio capo, Bruno Kessler, Presidente lui e Direttore Generale io di una SpA Holding, parlando dei capi delle SpA controllate, soleva dire: “Non interessa che ci vengano a raccontare come mai certi risultati non sono stati raggiunti: a noi interessa che ci illustrino come hanno fatto per raggiungerli”.

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QUARANTA ISTRUZIONI PER LA VITA LAVORATIVA DEI GIOVANI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Aprile, 2023 @ 5:17 am

1 – Napoleone era solito dire: “Mi vanno bene i generali fortunati, purché lo siano sempre”. Io vi dico: ricercate la creatività più che la fortuna e siate regolarmente creativi, cioè siate sempre un poeta: infatti il termine “poeta” deriva dal verbo greco “poiein” che significa fare, creare. Tuttavia state attenti ad un particolare: l’italiano in genere è molto creativo, ma rende pubblici i suoi progetti troppo presto, progetti che spesso gli vengono rubati da chi li sa realizzare più tempestivamente. In ogni caso la creatività raramente è pagata per quello che vale, e cioè molto. Se avete una buona idea cercate anche di riuscire a “firmarla” come vostra. Infine v’è da dire che le idee vengono a chi è abituato a farsele venire, quindi … allenatevi!

2 – Come reagire di fronte alla mancanza od all’eccesso di creatività, in se stessi e negli altri? Ragazzi, innanzi tutto il malanno più frequente e ben più grave è la mancanza di idee, quindi ben vengano le “troppe” idee! Pensate sempre che senza idee Colombo non avrebbe scoperto l’America, Fleming non avrebbe inventato la penicillina e così via. Dovete solo cercare di distinguere fra intuizioni (ci vogliono anche quelle) ed idee maturate dopo attente analisi (suggerisco di dedicarvi molto a questo secondo genere).

3 – Un padre disse al figlio: “Mettiti una scimmietta su di una spalla e vai in un paese dove non conoscono le scimmie: farai fortuna.” Può essere vero, ma attenzione …una bottiglia è mezza piena e mezza vuota allo stesso tempo! Se volete “fare carriera” dovete anche considerare l’opportunità di eccellere in modo omogeneo all’ambiente che vi ospita: mi spiego, se siete dei bravi manager, ma molto bravi, allora potrete fare carriera in un ambiente moderno e managerialmente organizzato. Ma attenzione a volervi imporre come manager molto professionali in un ambiente un po’ troppo “alla buona”! Lo stesso dicasi per il contrario: se un ambiente è molto bene organizzato, voi non potrete progredire se siete voi ad essere troppo “alla buona”.

4 – Persevera, non ti stancare, non scoraggiarti mai, saresti il primo nemico di te stesso! Abbi invece fiducia nei risultati dell’allenamento e della perseveranza: nello sport, nel lavoro, nella vita.

5 – Abbi fede in una logica superiore, immanente nelle cose, che funziona “nonostante” l’intervento dell’uomo.

6 – Quanto ai principi, sii fedele ai tuoi, non avere paura di viverli e diffida di chi ti fa lezione pretendendo di farti applicare i suoi: si chiama “teoria del campo da tennis”. Ovvero, ognuno giochi come crede la pallina nella sua metà campo e non ascolti i suggerimenti dell’avversario sul come giocarla!

7 – Ricorda che spesso la morale comune condanna chi denuncia le violazioni della morale comune molto di più di chi viola la morale comune. Comunque, su con il morale…

8 – Sii coerente.

9 -Sii semplice nella comunicazione verbale e scritta, ed usa il lessico più comprensibile in assoluto: soprattutto ricorda che l’impresenziazione di uno sportello ferroviario vuol dire solo che l’impiegato è momentaneamente assente, non che è veramente mal vestito e con la barba lunga e quindi “non presentabile”! Che la conversione dei mezzi operativi significa solo che ci sono autocarri in manovra, non che metà degli operai dell’autostrada si è convertita al cristianesimo. Che la convergenza complanare è solo un incrocio con uno svincolo stradale, non l’incrocio delle rotte di due aeroplani. E state attenti a non obliterare a casa il documento di viaggio, perché in realtà il biglietto del tram dovete timbrarlo sul tram stesso, e non dimenticarlo a casa!

10 – Abbi carattere anche se poi ti diranno che hai un cattivo carattere.

11 – Sii estremamente specifico, evita le occasioni di coinvolgimento in situazioni generiche, non chiare: rimetterle sui binari ti attirerebbe l’accusa di essere pedante o di avere un caratteraccio.

12 – Cerca di porti in grado di produrre risultati, di sapere fare bene il tuo mestiere.

13 – Cerca di riuscire a firmare il tuo lavoro.

14 – Non farti escludere, proprio perché sai fare il tuo lavoro e vuoi firmare quello che hai fatto.

15 – Attento ai sistemi assistiti: a gestire l’ordinaria amministrazione o a dividere la ricchezza sono capaci tutti. La professionalità serve solo se c’è necessità e volontà di produrre ricchezza.

16 – Attento ai sistemi eccessivamente politicizzati: per la divisione del potere non serve la professionalità che ti invito comunque a conseguire.

17 – Diffida delle novità in quanto tali, se non motivate da effettive nuove necessità di miglioramento.

18 – Ricerca sempre la motivazione che spinge ognuno ad agire (il famoso “cui prodest”, “cui bono”, a chi giova). Cioè: troppo spesso la gente cerca di capire le conseguenze di un fatto e dimentica di analizzare le ragioni che lo hanno determinato.

19 – Chiarisci a te stesso i tuoi obiettivi e finalizza onestamente ogni tua azione agli stessi.

20 – Se devi competere e sai nuotare bene, non accettare di misurarti nello sci alpino.

21 – Se ti accorgi che stanno per far votare una mozione contro la tua idea, chiedi una sospensione, esci dalla stanza, fai la pipì, lavati le mani e, rientrando, sii tu a proporla. Vincerai anche quella volta. – Se altri realizzano come propria la tua idea e tu cerchi di riappropriartene, allora tu saresti anche un bravo manager, ma hai un tale cattivo carattere …

 22 – Se vuoi difendere al meglio una tua idea, cerca di inquadrarla in un progetto completo ed articolato al fine di fare emergere la sua portata strategica. Se la controparte accetta di misurarsi sullo stesso terreno, allora vuol dire che stai operando in un ambiente moderno e professionale. Se ti dicono “Tutte chiacchere, quello che conta è il particolare di dettaglio del quale stiamo discutendo” … allora, se puoi, cercati altri compagni di viaggio.

23  – Quando gestisci un piano, ricordati che talvolta le sue fasi sono, nell’ordine: entusiasmo, perplessità, ripresa di contatto con la realtà, ricerca del colpevole, punizione dell’innocente, lode ad estranei.

 24 – Se ti consigliano come agire “nel tuo interesse”, applica la mia sopracitata teoria del campo da tennis (v. prima, al n. 6): ringrazia, ma che ognuno torni nella sua metà campo e giochi come crede, lasciando a te la scelta di come battere la palla o di come rispondere alla battuta altrui.

 25 – Non ti fidare di chi, con aria assorta e quasi sognante, magari accarezzandosi il mento e volgendo lo sguardo al cielo, si “lascia scappare” importanti riflessioni o ipotesi di soluzione relative ad un problema che ti riguarda o nel quale sei coinvolto, tipo:”Sto pensando se non sarebbe meglio…”. Infatti, se fossero riflessioni vere, se le terrebbe per sé. E invece, il più delle volte quelle riflessioni sono fatte ad arte per indurti a far tue le sue idee. Sono subdoli messaggi pubblicitari, promozionali, al limite della “pubblicità subliminale occulta”.

26  – Guardati anche da chi non parla mai e semplicemente ascolta, per due motivi: o è veramente molto intelligente ed astuto; oppure è stupido e quindi ugualmente “pericoloso”. Sappi infatti che nessuno assomiglia di più ad una persona intelligente di uno stupido che tace.

 27 – Cerca di perseguire sempre contemporaneamente più soluzioni per lo stesso problema, ognuna come se fosse l’unica percorribile.

28  – Quando operi all’interno di una SpA, opera come se tu ne fossi il proprietario: con lo stesso amore e con la stessa attenzione.

29  – Di ogni tuo intervento, fanne un fatto seriale: cioè che ogni tuo intervento non sia un fatto isolato, ma l’occasione per organizzare la gestione dell’intera gamma di quel tipo di problema.

30 – Persegui, nell’ordine, l’efficienza (il rispetto delle regole) e l’efficacia (il raggiungimento dei risultati). Dante scriveva: “Scienza non fa, sanza lo ritener aver inteso”, non è apprendimento se non ricordi ciò che hai capito, cioè, non è lavoro se le tue azioni non producono risultati.

31 – Ricordati che i sofisti (non i surfisti, quelli sono un’altra cosa!) dimostravano una tesi ed il suo contrario: non erano in contraddizione con loro stessi, ma si esercitavano a porsi dal punto di vista “degli altri”. Infatti una bottiglia può essere allo stesso tempo “mezza piena” e “mezza vuota”, e tu, nel constatarlo, non ti devi sentire minimamente disorientato.

32 – Ricorda che ogni contrapposizione dialettica ha sempre tre soluzioni: la tua, quella del tuo avversario e quella giusta.

33 – Non rinunciare mai al lato umoristico della vita.

34 – Se non sai il latino e vuoi usarlo nelle citazioni, attento agli accenti. “Dìvide et ìmpera” non si pronuncia “divìde et impèra”! Inoltre ricorda che “sine qua non” non vuol dire “siamo qua noi”; cum grano salis, non vuol dire “quando cresce il grano”; ed “in medio stat virtus” non equivale a “in Mediaset virus”. In ogni caso ti suggerisco il libro di De Mauri, “5000 Proverbi e motti latini” Edizioni Hoepli, Milano.

35 – Se hai messo a fuoco un problema e ne proponi la soluzione e i tuoi interlocutori la approvano ufficialmente, allora hai fatto carriera. Se la discutono e la bocciano, sei sulla buona strada. Se la ignorano o ti dicono che non hanno avuto il tempo di leggerla, vuol dire che stai per diventare un loro pericoloso concorrente. In questo caso, c’è chi dice che per far carriera devi far finta di non accorgerti di nulla. Altri, fra i quali io stesso, ti dicono: insisti cortesemente ma con fermezza perché la tua proposta sia verbalizzata con estrema precisione e discussa.

36 – Temi, evita e combatti la trasversalità. Talvolta infatti ti potrà capitare di notare che alcuni potenti non siano contenti nemmeno se tu dai loro ragione. La verità è che spesso le motivazioni vere che li spingono ad agire sono diverse da quelle ufficiali. Ciò può accadere perché purtroppo esiste un sistema a rete nascosta, trasversale appunto, che prescinde dagli schieramenti ufficiali dei partiti, delle correnti di pensiero, della concezione della morale comune, delle strategie aziendali ed è invece fondato soprattutto su di un sistema di interessi e di potere, ed in parte minore anche su di un sistema di comodi equilibri (quaeta non movère). Come e cosa fare in questi casi? Non è facile a dirsi. Occorre comunque darsi una calmata, smettere di agitarsi, di proporre e di proporsi, di assumere posizioni ferme, non perché si voglia o debba rinunciare a se stessi, ma perché prima occorre capire quali sono i reali intendimenti e le singole vere ed intime motivazioni di ciascun interessato, al fine di valutarne le possibili reazioni.

37 – “Guardati dalle masse osannanti, dalle unanimità, dalle idee uniche totalizzanti, se non altro perchè entro i grandi numeri più facilmente può nascondersi il male” (firmato: Premio Nobel Josif Broskij, “Il canto del pendolo”, Adelphi).

38 – Chiedere aiuto e ricevere consigli? No buono….

39 – Se contraddici pubblicamente un potente ed hai torto, ti può perdonare. Se hai ragione, no.

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ALCIDE DE GASPERI OGGI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 31 Marzo, 2023 @ 6:17 am

Oggi a Trento si commemora Maria Romana De Gasperi, la figlia del grande statista Alcide, la Persona che a fine guerra (persa), grazie alla sua autorevolezza seppe ottenere dagli Alleati il rispetto dell’autorità che l’Italia gli aveva conferito. Alcide De Gasperi, il padre concettuale della nostra attuale Autonomia Speciale è Persona sulla quale ancora oggi tutti “investono” nel senso di richiamarsi al suo ruolo, salvo poi …

… salvo poi che oggi il partito locale che si definisce “autonomista” sostiene la rielezione alla guida della provincia di un esponente della destra pericolosamente “diluitrice” della nostra Autonomia Speciale Amministrativa;
… salvo poi che oggi un partito di sinistra che faceva parte del CSA-Centro Sinistra Autonomista tende a restare legato a gruppi demagogici, retorici, populisti, ondivaghi e poco democratici in quanto a suo tempo promotori dell’idea “democrazia diretta”, diretta da poche persone cioè oligarchia.

Il mio pensiero? Che per procedere speditamente la Politica oggi più che mai debba sgomberare il proprio sentiero dalle erbe che intralciano il passo soprattutto al pensiero onesto, alla riflessione capace e quindi seria, al concreto approfondimento, ad una visione del futuro, ad un inquadramento continentale.

Comunque, se mi sbaglio mi corigerete.

f.to io, Responsabile del Tavolo di Lavoro Finanza ed Economia Mista di ITALIA VIVA TRENTINO

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NON DOBBIAMO AVERE PAURA DELLA GRANDE PROGETTUALITA’

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 31 Marzo, 2023 @ 6:07 am

Nuova cabinovia Trento-Monte Bondone. Si discute su primo-secondo tronco; dove collocare tutte le sue stazioni; come finanziarla; se inquinerà o disinquinerà la montagna; come potrà chiudere i bilanci.

Manca una visione prospettica, strategica, di assai più ampio respiro. Siamo (quasi) usciti da una prima pandemia (Covid19): siamo entrati da un anno in una seconda (la guerra in Ucraina); ne stiamo vivendo una terza, la mutazione climatica; checchè se ne dica, stiamo per affrontarne una quarta: la contestazione della nostra Autonomia Speciale Amministrativa, la quale invece può anzi deve continuare ad essere la causa ed anche l’effetto del nostro Buon Governo. E il Buon Governo impone di pre-vedere lo sviluppo politico, sociale ed economico del territorio.

Ecco che noi dobbiamo considerare – se non altro – la crescente carenza delle nevicate ed iniziare a vendere un nuovo prodotto turistico, il dislivello, non solo nelle due stagioni già sature di turismo (l’inverno e l’estate) ma anche nelle stagioni sulle quali si può e si deve investire: primavera e autunno, anche sulla base del continuo, crescente, notevole aumento del cicloturismo elettrico.

Ecco quindi che la nuova cabinovia TRENTO-MONTE BONDONE può rappresentare l’innesco della realizzazione anche nella nostra regione di quanto la vicina Austria ha già da tempo realizzato con il suo Tirol Bike Safari, Viaggio in bici attraverso il Tirolo: 700 km di ciclo-discese messe in rete da una serie di impianti di risalita convenzionati fra di loro.

Quindi, “sistema dei dislivelli” collegato al “sistema delle piste ciclabili di fondo valle” per una REGIONE BIKELAND, il TRENTINO ALTO ADIGE BIKE SAFARI: ecco il progetto, l’utopia alla quale tendere e, si badi bene, l’utopia non è un traguardo irraggiungibile, ma un obiettivo semplicemente non ancora raggiunto. E nella vita, guai a non avere utopie alle quali tendere!

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“COLLE PERGINE” (TN)

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 28 Marzo, 2023 @ 8:32 pm


Non lo avevate mai sentito nominare, vero? Colle del Sestriere, Col du Granon, del Galibier e chi più ne ha più ne metta … ma di “Colle Pergine” no.

E invece qui in Trentino stiamo per avere un nuovo Colle, il “Colle Pergine”, appunto!
Infatti si sta costruendo la pista ciclabile che da Trento (194 m) sale a Pergine (483 m) da dove si scenderà dino a Bassano del Grappa (129 m) e viceversa! Ditemi voi se non è un Colle importante, quello che collega Bassano del Grappa a Trento, anche in vista della realizzazione della nuova Cabinovia Trento-Monte Bondone, per cui la nuona direttrice ciclabile est-ovest sarà lunghissima e molto, molto interessante, arrivando a congiungersi con la programmata pista circumlacuale del lago di Garda: sì, perchè dal Monte Bondone si potrà planare agevolmente in bici fino a quel lago!
SCUSATE SE E’ POCO!

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RIFORMARE I RAPPORTI CAPOGRUPPO/HOLDING E LA FINANZA DI GRUPPO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 28 Marzo, 2023 @ 6:16 pm

Da “giovane” (dai  32 ai 38 anni compresi) sono stato a capo della Finanza Italia di una grade Holding, la STET-Società Finanziaria Telefonica per Azioni, Torino-Roma, società del Gruppo IRI, che possedeva a sua volta decine di SpA nella comunicazione e nell’elettronica, civile e militare ed operava come una holding “diversamente mista”, cioè si occupava della finanza di gruppo in modo più o meno operativo in relazione alla diversa dimensione e ruolo delle SpA possedute.

La SpA che utilizzava e produceva la maggiore quantità di finanza era la “SIP-Società Italiana Per l’esercizio telefonico”, in allora operante in regime di monopolio. Noi gestivamo la sua finanza per quanto riguardava l’approvvigionamento sul mercato, non quanto al suo utilizzo: infatti, le decisioni di investimento e di spesa erano lasciate al P-AD-DG della Sip e al suo CDA-Consiglio di Amministrazione.

Mi piace fare un ragionamento parallelo per ciò che riguarda il rapporto fra una Provincia Autonoma (di Trento, la PAT) e i suoi Comuni. Nel caso nostro abbiamo 166 Comuni, la maggior parte dei quali di dimensioni molto limitate. Ecco che il rapporto finanziario fra la PAT e i singoli Comuni deve tener conto della diversa dimensione di ogni Comune: ovvero, essere “holding mista o operativa” nei confronti dei Comuni minori, ma solo strumento di trasmissione finanziaria rispetto alle sue maggiori “società”, cioè rispetto ai Comuni maggiori, Capoluogo in testa.

Questo, anche in ossequio
– al principio di sussidiarietà che recita “Non faccia l’Ente successivo (la PAT) ciò che può fare meglio e prima l’Ente precedente (il Comune)
– alla regola “aziendale” che il potere deve essere sempre unito alla responsabilità.

Mi piace definire il modello che propongo come la “SECONDA ETA’ DEI COMUNI”. E se mi sbaglio … mi corigerete!

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ITALIA VIVA PROPONE LA RIFORMA DELLA PROGRAMMAZIONE – LINEE GUIDA PER LA REALIZZAZIONE DELLA NUOVA TELECABINA TN- BONDONE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 28 Marzo, 2023 @ 5:25 pm

(A complemento dei contributi pro Cabinovia Trento-Monte Bondone forniti in occasione dell’ultima campagna elettorale comunale)

  1. Creare una SpA multiservice mista pubblico-privata a maggioranza pubblica locale, insieme a parcheggi e farmacie per il recupero delle forti imposte sugli utili di bilancio oggi versate allo Stato da queste due società;
  2. per la Spa multiservice individuare:
    1. un Presidente per i rapporti istituzionali con la politica provinciale e comunale trentina e bolzanina;
    1. un AD-DG-General manager Capo Progetto che a sua volta operi attraverso una serie di capi-progetto settoriali;
    1. all’interno del Comune e della Provincia Autonoma di Trento, il dirigente/assessore responsabile di dialogare costantemente con la SpA;
  3. fare lanciare alla SpA un bando per la ricerca degli azionisti privati di minoranza tenuti alle prestazioni accessorie (progettazione cabinovia) di cui all’art. 2345 del C. Civile;
  4. emettere obbligazioni BOC-BOP ex art. 35 l. 724 del 23.12.1994 (durata superiore a 5 anni; rendimento +1 rispetto ai titoli statali garantito da un pool di banche locali;  convertibili in azioni privilegiate della SpA multiservice fino al 49%; sottoscrivibili anche da turisti (attivare la “rete di vendita” costituita dalle strutture alberghiere);
  5. calcolare il fatturato dell’indotto generato dalla cabinovia e computarlo statisticamente fra i ricavi della Spa;
  6. calcolare gli ammortamenti della cabinovia solo come ammortamenti finanziari, quanto meno ai fini statistici;
  7. strategicamente, inserire l’opera nell’idea-progetto del Trentino Alto Adige Bike Safari (“safari” = “viaggio”) sull’esempio del Tirol Bike Safari (700 km di ciclo discese messe in rete!), in tal modo
    1. creando un nuovo prodotto turistico – la valorizzazione dei dislivelli anche in primavera e autunno – in presenza della diminuzione delle nevicate e del fortissimo aumento del cicloturismo con le e-bike;
    1. collegando le piste ciclabili della Valle dell’Adige con l’attuale sistema ciclabile dell’ Altogarda Trentino e l’imminente ciclopista circumlacuale del Lago di Garda;
    1. disegnando – in parallelo alla realizzazione in corso del collegamento ciclabile Trento-Valsugana – dopo l’esistente asse nord-sud un secondo nuovo asse ciclabile, quello est-ovest dalla Valsugana a Trento, Bondone, Rovereto, Riva del Garda;
    1. disegnando un terzo asse ferroviario-ciclabile Tonale-Trento-Venezia;
  8. continuare e sviluppare uno dei temi DI ITALIA VIVA nell’ultima campagna elettorale comunale di TN;
  9. puntare sull’iniziativa e sul ruolo del Comune Capoluogo, legittimata anche sulla base del principio di sussidiarietà.

Trento, 28 marzo 2023

Riccardo Lucatti, Tavolo di Lavoro Finanza ed Economia Mista ITALIA VIVA TRENTINO

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ELEZIONI PROVINCIALI TRENTINE: PER GOVERNARE IL PASSATO O IL FUTURO?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 27 Marzo, 2023 @ 7:35 am

In casa: ci abituiamo ad un tappeto sfilacciato, ad un mobile un poco sbrecciato e anche se li guardiamo … non li “vediamo” più. Tuttavia, in occasione di un trasloco, “vediamo” tutto con occhio critico.

Anche in politica: dobbiamo “traslocare” da una vecchia, consolidata visione abitudinaria ed avere la capacità e la forza di superare le nostre comode “assuefazioni” alle quali siamo pigramente affezionati, e dalle quali direi anche troppo condizionati! Il che è anche comprensibile, ci mancherebbe altro! Siamo cresciuti con quell’ “arredamento”, lo abbiamo condiviso, ce ne sentiamo parte costitutiva, quindi cambiare ci potrebbe sembrare un po’ quasi come tradire noi stessi.

E invece il vero “tradimento” sarebbe un altro, cioè sarebbe quello che faremmo (a noi e) soprattutto alle nuove generazioni: la mancanza di un rinnovamento, di una riforma del sistema nel senso di dotarci di governanti che sappiano guardare e vedere, vivere e affrontare i cambiamenti del “mondo”, letteralmente dell’ “insieme delle relazioni umane interpersonali e interpolitiche”.

E per capacità di relazioni interpolitiche intendo governanti appartenenti a gruppi/partiti/correnti di pensiero di quella “catena di trasmissione politica” ininterrotta che va dalla nostra Provincia Autonoma a partiti centrali a loro volta connessi con gruppi europeisti (RENEW EUROPE) , perchè “politica non facit saltus”, la politica non subisce interruzioni, soprattutto da un anno a questa parte, cioè da quando è iniziato un attacco armato (in triplice senso: militare, ecomomico e morale) al nostro sistema di valori UE e occidentali.

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IN BICLETTA: LA SALITA DEL MENADOR

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Marzo, 2023 @ 6:52 am

Distanza: 9.5 km, tutti in salita
Dislivello: da  485 a 1248 m
Pendenza media: 9,1 %

Ero ancora giovane … avrò avuto si e no 60 anni e la scoprii per caso: stavo pedalando senza una meta precisa girellando a zonzo intorno al paese di Caldonazzo (TN) quando vidi quel bivio e ne fui attratto. Montavo la mia mtb muscolare (non elettrica), ero molto allenato: perché no? Mi dissi. E allora via, si sale!

La strada era ancora “come l’avevano fatta” i Kaiserjaeger ancor prima della grande guerra: infatti si chiama Kaiserjaegerweg, la strada dei cacciatori (delle Alpi) dell’imperatore, gli “alpini” austriaci, per intendersi. In dialetto trentino la chiamiamo il Menador. Ripida, stretta, sterrata, con una forte esposizione e panorami entusiasmanti. E quelle gallerie!  Poche e corte, vere opere d’arte sembravano scolpite a colpi di piccone e probabilmente era proprio andata così! Ti facevano sentire indietro nella storia, indietro di un secolo!

Ci sono tornato  anni dopo, con una e-mtb (data l’età!)  e l’ho trovata … asfaltata! Peccato, mi sono detto. D’altra parte le esigenze della gente che abita lassù … Tuttavia una riflessione: avrebbe potuto/dovuto essere “rispettata” nella sua originalità, un reperto di archeologia stradale, così come si rispettano i reperti dell’archeologia industriale.

Poi, ci hanno fatto passare anche una tappa del Giro d’Italia in bicicletta. Evvabbè … panta rei, tutto scorre, tutto cambia: a me resta la soddisfazione di averla percorsa in versione originale, sia pure con il rammarico di non aver avuto al seguito una macchina fotografica, visto che non era ancora l’epoca dei telefonini fotografanti.

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PERGINE (TN): A PEDALI, NEI LIBRI, NELLA POLITICA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 23 Marzo, 2023 @ 6:47 am

Pergine, cittadina “capolinea ovest” della Valsugana, quella che “quando saremo fora a fora ne la Valsugana …”: un solco Pergine – laghi di Levico e Caldonazzo – Bassano del Grappa per 85 km a pedali, i primi 60 su una pista ciclabile e gli ultimi 25 sulla vecchia provinciale poco trafficata.

Pergine, in dialetto Perzen. Da qui si diparte verso nord est l’unica valle tedesca del trentino, la Mochen tal, Valle dei Mocheni e in direzione opposta, oltre la frazione di Roncogno, una vecchia, ripidissima traccia (strada romana?) che conduce al Passo del Cimirlo, verso Trento, città dalla quale questo passo è raggiungibile per il versante opposto, da comoda e ripida strada asfaltata, che poi prosegue in quota verso sud fino al Rifugio Maranza da cui si può scendere per tratto sterrato, sino a Vigolo Vattaro.

Pergine si trova lungo il mio “giro ciclistico dei tre laghi”, 47 km che si snodano come segue: Trento – Vigolo Vattaro – Lago di Caldonazzo – Lago di Levico – Pergine – Lago di Canzolino – Forti di Civezzano – Trento.

Pergine, che sta per essere collegata (lavori in corso!) al sistema delle piste ciclabili della valle dell’Adige a Trento, da una nuova tratta ciclabile grosso modo lungo il percorso della vecchia strada provinciale: in tal modo si creerà un importante, nuovo Asse Ciclabile, quello Est-Ovest che incrocerà a Trento l’esistente Asse Ciclabile Nord-Sud della Valle dell’Adige, asse che potrà “scavalcare” il Monte Bondone grazie alla programmata nuova telecabina Trento-Monte Bondone, per cui l’intera tratta sarà Bassano- Borgo Valsugana – Pergine- Trento-Bondone-Riva del Garda, nelle due direzioni: con Pergine e Trento in posizione baricentrica!

Ancora.: da Pergine passa la ferrovia Trento-Venezia e a Trento parte la ferrovia Trento-quasi al Passo del Tonale: ulteriore percorso anche ciclabile per un ciclista veneziano che – intervallando pedali, trenini e funivie – voglia arrivare dalla sua Laguna ai 3000 metri del Ghiaccio Presena sopra il Passo del Tonale: nei due sensi, per i ciclisti lombardi che siano saliti al passo del Tonale da Ponte di Legno.

Salitone a pedali? Eccovi serviti: Da Pergine andate a Caldonazzo paese. da qui sale la Kaiserjaegerweg (il menador) che scala la montagna fino all’altopiano di Asiago!

Ma non basta. Pergine è la sede dell’Associazione Amici della Storia, i cui animatori hanno pubblicato due splendidi volumi, quelli delle foto annesse.

Last but not least, il 27 marzo prossimo, Pergine sarà la settima delle 14 tappe che noi di ITALIA VIVA stiamo percorrendo nelle valli trentine per portarvi la nostra SCELTA ma soprattutto per raccogliere le istanze delle popolazioni locali.

Tutti a Pergine, dunque!

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