I DIALOGHI DI PLUTONE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Gennaio, 2019 @ 1:49 pmDetto altrimenti: “Piensa mal y acertaràs” (post 3470)
Tizio e Caio sono due amici che spesso si incontrano per bere un caffè insieme. In queste pause i due sono soliti discutere su temi d’attualità. Da tempo il Diavolo Plutone, sotto le mentite spoglie di Sempronio, li ha avvicinati, ha conquistato la loro familiarità e si inserisce maliziosamente nei loro dialoghi, salvo poi, sul più bello, sparire improvvisamente in una nuvola di polvere, di nevischio, di vapore acqueo, di nebbia. Qui sul blog si trovano i resoconti dei loro precedenti incontri.
Atto unico – Scena unica
Feste natalizie. Una mattina d’inverno, soleggiata. Tizio e Caio sono seduti ad un bar di Piazza Duomo a Trento a crogiolarsi ad un insolito clima.

Tizio: Però, quest’anno, un inverno pazzo, non trovi Caio? Ha fatto qualche giorno di freddo ed ora se continua così fra un po’ fioriranno i meli.
Caio: Già, e sarebbe un guaio perché dopo possono ben arrivare le gelate e sarebbe un gran danno.
Tizio: Hai letto il giornale? Hai visto la rivolta dei sindaci contro il decreto sicurezza del governo? In prima pagina c’è una foto del sindaco di Riva del Garda, dice che quel decreto non è applicabile, che è dannoso.
Caio: Il governo dice che è la maggioranza degli Italiani che lo vuole.
Tizio: Si, la maggioranza inconsapevole, quella irretita dalla rete, ma la maggioranza consapevole è contraria!
Caio: Si, ma quello insiste: è la volontà del popolo, dice.

Tizio: Leggiti il libro di Umberto Eco “Il fascismo eterno” a proposito del populismo qualitativo: il popolo è considerato come una massa uniforme che esprime una volontà unica, il che non è possibile: quella è solo la volontà di una sola persona. E poi, comunque, la massa osannante, uniforme se la sono andata a fabbricare loro stessi, con i loro provvedimenti populisti a favore delle categorie numerose: gli spaventati dall’immigrazione, gli aspiranti alle autonomie speciali, i concessionari delle spiagge, i tassisti, i disoccupati, i sub pensionati: insomma, i grandi numeri li hanno catturati così, con una grande rete …
Caio: ma allora il Paese come diventerà? E poi, parli di una rete … una rete con la quale hanno catturato i consensi …

Tizio: Si certo, una grande rete, non piccola come qualle per i pesciolini, qui nella foto a destra. Cosa succederà? aumenterà la massa degli assistiti; aumenterà il deficit e quindi il debito pubblico; crescerà lo spread; diminuiranno gli investimenti; aumenteranno le tasse; diminuirà la produttività e la ricchezza globale; poi impoveriranno anche gli assistiti, ma qualcuno sarà sempre più ricco: a cominciare da chi sta facendo consulenza alle aziende per ottenere i contributi dello Stato alle aziende che installano il Blockchain: c’è un post apposito sul quel blog che sai, leggilo. Ma, ripeto, leggiti anche il libro di Eco.
Caio: Sì, lo leggerò. Ma ti dico una cosa: ieri ho letto l’ultimo post di quel blog e sono preoccupato.
Tizio: Perchè? Per il decreto sicurezza?
Caio: No … anzi, non solo per quello. In realtà per molto di più. Guarda, ne ho stampato una copia, ce l’ho qui in tasca: leggila. Io intanto vado dentro ad ordinare, prendi un caffè?
Tizio: Si, grazie, dammi qua che me lo leggo.
Caio si allontana, entra nel bar. Tizio legge velocemente il post del blogger. Passa lì vicino il Diavolo Plutone, sotto le mentite spoglie di Sempronio
Sempronio: Ehilà signor Tizio, cosa legge di bello?
Tizio: Buongiorno a lei Sempronio, chi si rivede! Sto leggendo il testo dell’ultimo post di un blogger, molo interessante.
Arriva Caio seguito dal cameriere con due caffè
Caio: Buongiorno Sempronio, prende un caffè con noi? Cameriere, per favore ce ne porti un altro per favore, ecco … qui ci sono i soldi.
Sempronio: Grazie, accetto volentieri. Chiedevo cosa stesse leggendo il suo amico, ah … vedo … quel post l’ho letto anch’io.
Caio: E cosa ne pensa?
Sempronio: Che è una bella diavoleria e di diavolerie io me ne intendo, credetemi.
Sempronio si gira da una parte e sogghigna furbescamente
Caio: Cosa è diabolico? Il post o ciò che descrive?
Sempronio: Ciò che descrive, diavolo! Dai, non vedete che con quella loro democrazia diretta trasformeranno la democrazia in una oligarchia? Leggetevi anche la homepage di Trentoblog …
Tizio: Ma dove sta la diavoleria?
Sempronio: Intanto nel nome. La gente pensa che “diretta” significhi emanazione diretta del popolo e invece diretta significa “diretta” da poche persone. Poi nel modo con la quale viene architettata, a pezzi come un puzzle, ma alla fine il quadro completo sarà proprio una diavoleria.
Caio: A pezzi? Come, non capisco

Sempronio: Tanto per cominciare proporranno il vincolo di mandato per evirare le scilipotate, cioè i cambi di casacca dei parlamentari e la gente li seguirà, stufa com’è di questi comportamenti, senza pensare che si cascherà dalla padella nella brace o come si dice qui da noi in Trentino che sarà pezo ‘l tacon del bus: le masse non capiranno e li seguiranno entusiaste ancora una volta, come i bambini che seguivano Mangiafuoco nel Paese dei Balocchi, salvo poi accorgersi, quando sarà troppo tardi, di essere diventati degli asini, comandati col bastone!
Tizio: Non capisco
Sempronio: E’ semplice: il cambio di casacca tradisce la fiducia del singolo elettore, ma l’introduzione del vincolo di mandato annulla la funzione del libero pensiero dei parlamentari: tradisce la democrazia, il che è molto più grave!
Tizio: E gli altri passaggi diabolici?
Sempronio: Sono il referendum propositivo senza quorum; l’obbligo di calendarizzazione per il parlamento; la prevalenza del testo referendario sul testo di legge. Il che significa morte del parlamento e della democrazia, perché le leggi le faranno due o tre persone, i gestori della rete.
Caio: Ma allora cosa ha in mente chi propone tutto questo?

Sempronio: Una diavoleria, ve l’avevo detto. Quello lì vuole arrivare ad una repubblica presidenziale alla Erdogan, praticamente una dittatura mascherata. D’altra parte esiste un bel libro “La maschera democratica dell’oligarchia – Un dialogo a cura di Geminello Preterossi” di Luciano Canfora e Gustavo Zagrebelsky – Ed. Laterza, 135 pagine, €9,50, prima edizione 2015): ve ne consiglio la lettura: vi cito un passaggio (pag. 7): “L’oligarchia che per affermarsi ha bisogno di forme democratiche, quanto meno non può adottare strumenti di violenza esplicita per supplire al (successivo, n.d.r.) deficit di consenso, e deve mantenere ferme le procedure democratiche, sebbene cerchi di svuotarle di senso dall’interno”. Inoltre, vedete bene che quel tale si atteggia già a capo militare, con quel giubbotto della Polizia sempre indosso! E a chi lo ha denunciato a termini di Codice Penale per porto abusivo di divisa, risponde “Sono orgoglioso!”.
Caio: Ma non le sembra di esagerare? E poi, perché citare la data della prima edizione del libro?
Sempronio: No cari signori, no. Sapete, sono reduce da un viaggio in Spagna ed ho imparato un proverbio spagnolo: piensa mal y acertaràs, pensa male e indovinerai. E poi cito IL 2015 per indicare la preveggenza degli autori, che hanno scritto quelle frasi ben prima del marzo 2018, in tempi non sospetti.
Tizio: E noi come possiamo opporci? Cosa suggerisce di fare?
Sempronio: Io direi che ci vorrebbe una rete contro-rete, cioè una rete di corretta informazione che contrasti lo strapotere disinformativo degli attuali retiarii e spieghi alla gente questo progetto diabolico; poi occorre utilizzare l’occasione delle prossime elezioni europee; infine, ricorrere ed alla Corte Costituzionale contro leggi solo superficialmente e formalmente legittime ma sostanzialmente anti democratiche e anti costituzionali; ed alla Corte di Giustizia dell’Aia per la violazione degli accordi europei: sapete, guai ad uscire dall’UE, l’UE siamo anche noi stessi, è una garanzia, una difesa, una prospettiva di futuro.
Caio: Ma lei vuol dire che mentre pochi cercano ancora di fare seriamente politica, loro ci stanno trattando come una massa di potenziali acquirenti di prodotti commerciali al fine di conquistare il mercato dei voti? Vuol dire che hanno applicato alla politica le tecniche del marketing commerciale per arrivare a conquistare il potere politico?
Sempronio: oh, vedo che ha capito! Loro si muovono su un piano diverso, quello del marketing populista che fa presa sulle masse distratte e disamorate rispetto alla politica vera. Dietro tutto ciò c’è una mente diabolica, spregiudicata, pericolosissima per la democrazia! Mi piacerebbe proprio conoscere quel diavolo d’uomo che ha architettato tutto questa diavoleria!
Sempronio si gira da una parte e sogghigna furbescamente

Sempronio: Ma … cos’è questo vento improvviso? Che polverone … uei .. il mio cappello … è volato via … scusate, tenetemi il caldo il caffè, corro a cercare di riprenderlo!
Sempronio sparisce improvvisamente dalla vista dei due amici
Tizio: Ma tu Caio lo vedi Sempronio? Dov’è sparito? E il caffè, non lo vuole più? Diavolo d’un uomo … ora che stavo iniziando a capire tutto grazie ai suoi ragionamenti!
Caio: Dai, quel vento ha raffreddato l’aria, andiamo via, i caffè sono già pagati. Ma riflettiamo bene su quello che ci ha detto Sempronio: penso che tu abbia ragione a definirlo un diavolo d’un uomo ma credo che a sua volta abbia ragione anche lui, quando afferma “piensa mal y acertaràs”!
Sipario
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DEMOCRAZIA DIRETTA E STATI UNITI D’EUROPA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 5 Gennaio, 2019 @ 9:49 amDetto altrimenti: oggi, 5 gennaio 2019, mia moglie ed io festeggiamo 48 anni di matrimonio e come regalo ci facciamo questo post doppio, per cercare di contribuire ad un futuro migliore per i nostri figli e i nostri nipoti. (post 3469)
1- DEMOCRAZIA DIRETTA
“Dirigere” verbo della seconda coniugazione il cui participio passato “diretto-diretta” ha sempre significato passivo: concerto diretto da – ; democrazia diretta da -. Con la prevista introduzione della democrazia diretta, a fare le leggi saranno i gestori di una rete e la democrazia si trasformerà in una oligarchia. Funzionerà così:
Il governo con voto di fiducia fa approvare dal parlamento il seguente decreto legge:
“E’ istituito il referendum propositivo (oggi è ammesso silo il referendum abrogativo, n,d,r,) senza quorum (oggi per la validità della votazione occorre che vi abbia partecipato un certo quorum minimo di aventi diritto al voto, n.d.r.) ; l’obbligo del Parlamento di calendarizzare entro un mese la proposta referendaria; è istituito il vincolo di mandato per i parlamentari; in caso di difformità, il testo della proposta referendaria prevale sul testo approvato dal parlamento”.
Dopo di che: 1. I gestori della rete redigono il testo della legge che vogliono far approvare dal parlamento e tramite la rete raccolgono senza fatica le 500.000 firme richieste dalla legge per la sottoposizione della proposta referendaria al voto della popolazione; 2. si va al voto popolare e per l’approvazione della proposta referendaria non è più richiesto che si raggiunga la presenza di una certa percentuale minima di votanti (assenza del quorum); 3. contando sulla diffusa disaffezione politica della gente e sull’ubbidienza degli iscritti alla rete, la proposta referendaria è approvata; 4. il parlamento la deve discutere e mettere in votazione entro tempi brevi; 5. i parlamentari sono obbligati ad ubbidire dal vincolo di mandato; 6. se nella discussione parlamentare viene introdotta una qualche modifica, prevale comunque il testo referendario.
Il risultato di quanto sopra è che il Parlamento sarà completamente esautorato, le leggi saranno fatte da poche persone, la democrazia si sarà trasformata in una oligarchia.
Una riflessione sull’assenza-presenza del vincolo di mandato. Oggi la nostra costituzione prevede che i parlamentari operino senza vincolo di mandato, il che ha consentito molte scilipotate, con un danno per la democrazia, da 1 a 100, diciamo di 30, in quanto ogni scilipotata viola il voto del singolo elettore. Introducendo il vincolo di mandato si legano i parlamentari a qualsiasi cambiamento umorale dei loro capi rete anche rispetto al voto popolare, con un danno per la democrazia , da 1 a 100, diciamo di 130. Ecco che fra i due mali io preferisco il minore, cioè preferisco l’assenza del vincolo di mandato.
2 – STATI UNITI D’EUROPA

Da sola l’Italia potrà contare ben poco nel mondo, molto meno di una delle maggiori multinazionali del cibo. Il suo solo punto di forza sarebbe quello di essere un discreto ed appetibile cliente dei prodotti altrui, cioè un buon consumatore: questo almeno fino a quando gli Italiani non siano troppo impoveriti per potere acquistare i beni prodotti da altri stati. Nel frattempo è in corso lo shopping esteri dei nostri migliori marchi del made in Italy: una fuga di marchi che si affianca alla fuga dei cervelli. Gli Italiani migliori se ne andranno all’estero in numero sempre maggiore, in Italia resterà chi non può espatriare o chi non ha i numeri e la qualificazione di livello tale da essere accettato dai paesi esteri. In Italia resteranno le fasce della popolazione più deboli e la sola economia che crescerà sarà quella delle mafie. Questa è una interpretazione pessimistica, negativa, ma in spagnolo si dice piensa mal y acertaràs, pensa male e indovinerai.
Per certi aspetti vi sono analogie con quanto accadde nel 1861 con la conquista del sud Italia da parte del nord: quel territorio fu impoverito, si spopolò della gente migliore e a comandare furono le mafie.
“L’UE ci controlla, ci impone dei limiti, viola la nostra sovranità” dice taluno, solo perchè vuole che noi si rispetti i sottoscritti patti economici-.finanziari che consentono di mantenere la moneta unica. Già, la moneta unica, l’Euro: come ogni moneta rappresenta una ricchezza, quella del paese che ha battuto moneta, e la ricchezza che sta “dietro” l’Euro è la ricchezza prodotta dai paesi della zona Euro. Ora se noi produciamo di meno, è un po’ come se ci appropriassimo della ricchezza altrui, acquistandola con Euro sostenuti dalla loro produzione e non anche dalla nostra. Gli Stati Uniti d’Europa, un’utopia, letteralmente un non-luogo, oggi possiamo dire un obiettivo semplicemente “non ancora” raggiunto!
L’UE non è una “cosa” diversa da noi alla quale contrapporsi: l’UE siamo (anche) noi, l’UE è un working in progress, un processo in corso nel quale abbiamo creduto, crediamo e dobbiamo credere per il futuro per arrivare alla creazione degli Stati Uniti d’Europa. Un’utopia dicevo (nel senso che ho chiarito sopra): nella nostra vita guai a non avere utopie! Saremmo morti prima della nascita! Al contrario, con gli Stati Uniti d’Europa, ogni paese contribuirà al bene Comune dello Stato Federale con il suo apporto migliore: noi Italiani con la creatività, la genialità, l’inventiva, l’arte, la cultura, la bellezza, il cibo: i tedeschi con l’organizzazione; i francesi con … etc. etc. e ognuno si arricchirà reciprocamente dell’apporto altrui. Infine, last but non least, gli Stati Uniti d’Europa avranno un’importante voce in capitolo nel mondo per frenare il riscaldamento globale, il quale – anche se stiamo ignorando questo problema – in qualche decennio stravolgerà la vita e l’equilibrio del nostro pianeta.
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POST NATALE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 4 Gennaio, 2019 @ 7:08 pmDetto altrimenti: scritto “dopo” il Natale (post 3468)
Si vabbè, c’è ancora l’Epifania, ma il grosso delle feste è passato, soprattutto il Natale, che poi lo festeggiavano già gli antichi Romani come ci ha ricordato “Louis Brunelli a Vezzano” (cfr. post apposito).
Il Natale, anche chi cerca di resistere alla fine vi è trascinato: un parente, un piccolo regalo, l’albero, il presepe, la tavola imbandita, un saluto e un augurio anche a un estraneo. Il Natale è un rito, andiamo a salutare i nostri vecchi, i nostri vecchi amici, ci rassicuriamo del legame che ci lega, ci sentiamo a casa nel mondo, E siamo pronti a ripartire per la vita.
Perché quel corsivo? Perché non è farina del mio sacco bensì del libro che adesso sì che ho finito di leggere. Quale? Ma quello citato negli ultimi post, dai …
Buona prossima Epifania e ancora Buon Anno a tutte e a tutti!
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UN CREDENTE A SUA INSAPUTA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 4 Gennaio, 2019 @ 1:20 pmDetto altrimenti: attenzione, questo è potenzialmente un LP-Long Post, nel senso che induce a leggere un libro: non ditemi che non vi avevo avvertito! (post 3467)
Sto quasi finendo di leggere un libro di Carlo Rovelli (“Ci sono luoghi al mondo …” Ed. Corsera. Il penultimo capitolo è intitolato “Perché sono ateo”. Ecco, “a me mi” pare invece che l’Autore sia credente a propria insaputa, nel senso che l’umanità che traspare dalle sue dichiarazioni, dai suoi atteggiamenti, dalla sua disponibilità verso gli Altri, lo renda più vicino ad una fede (uso la lettera minuscola per ragioni di par condicio) di quanto non lo siano molti credenti formali. In altre parole, l’Autore può benissimo affermare di non credere, ma non può impedire che Qualcuno creda in lui. Ed ora alcuni passaggi del testo citato:
Inizia
• A me non piacciono quelli che si comportano bene per paura di finire all’inferno. Preferisco quelli che si comportano bene perché amano comportarsi bene. • Non mi piacciono quelli che sono buoni per piacere a Dio. Preferisco quelli che sono buoni perché sono buoni. • Non mi piace rispettare i miei simili perché sono figli di Dio. Mi piace rispettarli perché sono esseri che sentono e che soffrono. • Non mi piace chi si dedica al prossimo e coltiva la giustizia pensando in questo modo di piacere a Dio. Mi piace chi si dedica al prossimo perché sente amore e compassione per le persone. • Non mi piacciono quelli che mi spiegano che il mondo l’ha creato Dio. Preferisco guardare in faccia il mistero. • Non mi piace chi dice di sapere cosa è bene e cosa è male perché sta in una chiesa che ha il monopolio di Dio non vede quante diverse chiese esistono al mondo, quante morali diverse, ciascuna sincera, esistono al mondo. • Mi piace parlare agli amici, provare a consolarli se soffrono, mi piace amare. Non mi piace chi si rifugia nelle braccia di una religione quando è sperso: preferisco chi accetta il vento della vita.
Finisce
Ecco raga, io sono credente e fra l’altro “credo” che l’Autore sia come me, solo “a sua insaputa”. Voi cosa ne pensate?
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SCUOLA E UNIVERSITA’
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 4 Gennaio, 2019 @ 8:19 amDetto altrimenti: afflitte da due gravi errori di fondo (post 3466)
Leggi un capitolo dei Promessi Sposi. Se lo sai riassumere, hai capacità. Se ne sai trarre conclusioni, hai conoscenza. Purtroppo la scuola italiana sta cercando di trasferire ai giovani sempre più “capacità” e sempre meno “conoscenza”. Ora anche con la novità “Scuola-Lavoro”. Ma quale lavoro? Quello dell’oggi. Ma come facciamo a sapere quali nuovi ed esclusivi lavori “esisteranno” fra 20-30 anni? Quien sabe? Chi lo sa? Nessuno. E nel frattempo si sottrae tempo allo studio che invece formerebbe la mente mettendola in grado di svolgere qualsiasi lavoro futuro. Evvabbè …
L’Università? Dà fastidio alla politica populista? Riduciamole le risorse! Qui non si riflette, non ci si confronta, non si discute: qui si tira dritto, cribbio! La carriera universitaria? Solo a chi ha pubblicato una grande quantità di articoli, testi, ricerche: conta il numero. Peccato che con questa regola non potrebbero fare carriera universitaria numerosi Premi Nobel. Evvabbè …
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RISPETTARE LA LEGGE … O NO?
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 4 Gennaio, 2019 @ 7:48 amDetto altrimenti: rispettare la legge … sempre? (post 3465)
Decreto sicurezza. Il governo ordina e il Parlamento ubbidisce. Il Presidente della Repubblica promulga. Alcuni sindaci si rifiutano di applicare. La legge va rispettata. Sempre? Anche quando impone di denunciare gli ebrei e di farli deportare per essere trucidati nelle camere a gas? Lo so, questo è un caso estremo, ma comunque stabilisce un principio; vi sono “leggi” superiori alla legge positiva scritta. Anche in materia di religione (parlo di quella che conosco, la nostra): in questo caso non basta ubbidire alla legge (i Comandamenti), bensì “Vendi ciò che hai, regala il ricavato ai poveri e seguimi”. E quello non Lo seguì, ignorando una legge non scritta più forte delle leggi scritte.
L’autorità te la danno gli altri. L’autorevolezza devi avercela tu, di natura. E non si diventa autorevoli indossando di volta in volta i giubbetti della Polizia, dei VV.FF., della Protezione Civile etc. Quarant’anni fa ero a Teheran, per lavoro, era il tempo dello Shah, anzi dello ShahnShah, del Re dei Re Reza Palhavi: trovavi la sua effige dovunque: all’aereoporto, davanti alle caserme, all’Università, al teatro etc. e in ognuno di questi luoghi era vestito come “si conveniva”: da comandante di aereo, da generale, da rettore universitario, etc.. Non per questo aumentò la sua autorevolezza. La sua autorità, poi, fu spazzata via da una rivolta.
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VISIONE D’INSIEME E PERCEZIONE SENSORIALE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 3 Gennaio, 2019 @ 7:24 pmDetto altrimenti: magari, la politica mondiale, avesse una visione d’insieme! (post 3464)
Dall’alto di una scogliera avete la massima visione d’insieme del mare e nessuna percezione sensoriale. Man mano che scendete, fino ad immergervi nelle onde, gradualmente le cose si invertono e del mare alla fine avrete il massimo di percezione sensoriale (acqua salata sulle labbra) e nessuna visione d’insieme.
Mi chiedo: possibile che nella politica non si riesca a salire sulla cima della scogliera e quindi ad impostare le proprie azioni con un angolo visuale che vada al di là della prima tornata elettorale? Possibile che non si riesca ad allargare la scala del radar con la quale di esaminano le conseguenze a livello statale, europeo, mondiale delle proprie azioni? E invece ci risiamo con i nazionalismi, i sovranismi, gli “idiotismi” dico io, perchè bisogna essere non molto preveggenti per non capire che – tanto per fare un esempio – senza una Europa Unita non si ha voce in capitolo – tanto per fare un esempio – per frenare il riscaldamento globale (idiotismi, nessuno si offenda, idiota deriva dal greco idiotes “individuo privato” senza cariche pubbliche, che pensa solo a se stesso).
Il riscaldamento globale porterà ad una crescente desertificazione; ad una maggiore migrazione di popolazioni; a contese internazionali fra multinazionali e a guerre fra stati per accaparrarsi le terre migliori; all’innalzamento del livello del mare; all’allagamento di tante terre abitate e coltivate; al fatto che i ricchi sempre più ricchi innalzeranno barriere contro le masse dei poveri sempre più poveri: il Sistema Terra imploderà, come la testata di un missile anticarro a carica cava, la quale, esplodendo, concentra la sua forza distruttrice e perforante in un unico punto con danni micidiali al bersaglio colpito: e noi stiamo rischiando di colpire noi stessi! Fra poco avremo le elezioni europee. Pensiamo che l’UE siamo noi, che non esiste un “noi contrapposti all’UE”.
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UN PRESIDENTE E DUE VESCOVI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 3 Gennaio, 2019 @ 9:24 amDetto altrimenti: i loro discorsi per il nuovo anno (post 3463)
Quotidiano “Trentino”, mercoledì 2 gennaio 2019, prima pagina, tre foto e i loro discorsi: Il Presidente Mattarella, l’Arcivescovo Bregantini, il Vescovo Tisi.
Mattarella, equilibrato. Mi fa rimpiangere i discorsi più concreti di Napolitano.
Bregantini, nato a Denno (TN), Arcivescovo nel sud Italia: “Salvini smantella il sistema dell’accoglienza – L’Arcivescovo trentino al Capodanno Solidale condanna sia gli amministratori nazionali che provinciali che vogliono smantellare il sistema dell’accoglienza.” Grazie, Arcivescovo!
Tisi: “La paura insidia la fraternità”.
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UN COMMENTO CHE VALE UN POST
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 2 Gennaio, 2019 @ 4:57 pmDetto altrimenti: quello di Mirna Moretti (post 3462, 4° del 2019)
Mirna Moretti, Grande Lettrice, quella di “Un libro al giorno”, del “Blog di lettura”, del “Gruppo di Lettura Librincontri”, mia carissima amica, persona di grande cultura e sensibilità. Fu lei che su richiesta dell’editore ing. Andrea Bianchi, nel dicembre 2011 a mia insaputa mi indicò come possibile blogger a ruota libera: la mia “madrina blogger”, insomma. Ecco cosa mi scrive:
Ciao caro amico, leggo sempre con piacere e interesse il tuo blog. Sei grande. Una voce e un pensiero importanti per tutti noi amici, per il Trentino … e non solo! Ti abbraccio, Mirna
Grazie Mirna, troppo buona! Cosa vuoi, da quando sono un VIP-Vecchietto In Pensione (altri dicono Vecchietto In Paganella!) ho molto tempo libero e – ti assicuro – lo riempio tutto anche con molte letture, soprattutto di saggi, dei classici e storici il che ha fatto di me un “pericoloso intellettuale” cioè uno che sa leggere e scrivere. Al riguardo, mi piace citare una frase di un celebre scrittore-storico-saggista: ” Chi non ha mai letto un libro ha vissuto una sola vita: chi ha letto molti libri ha vissuto più vite” (te ne dico solo in nome: Umberto. Il cognome devi indovinarlo tu ma dai che è facile!) ed io sto recuperando il tempo di una vita “persa” a gestire SpA! E molto del merito del mio “rinascimento” è merito tuo.
Comunque in famiglia non scherzate eh … Mirna? Che dire infatti di tua figlia Stefania Neonato, la bellissima e bravissima pianista e fortepianista, insegnante alla Scuole Superiore di Stoccarda?
Ricambio l’abbraccio ad entrambe (mia moglie è molto amica di Mirna e Stefania ed è informata)
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LA FEBBRE DEL MONDO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 2 Gennaio, 2019 @ 4:20 pmDetto altrimenti: il pianeta è caldo, si riscalda … troppo! (post 3461, 3° del 2019)
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Polonia, COP24, conferenza mondiale sul clima organizzata dall’ONU. Si sono messi d’accordo solo sul monitoraggio di chi fa cosa nell’aumentare la temperatura del pianeta: è un po’ come se – essendo vietato emettere maleodoranti gas intestinali all’interno degli ascensori – in un ascensore affollato uno li emettesse e alzasse la mano dicendo: “Niente paura, sono stato io!”
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Ma … perchè manca la sensibilità delle masse su un argomento che – ove non si intervenga – in pochi decenni modificherà il mondo, la sua desertificazione, le aree dove si coltivano agrumeti, vigneti e grano; quelle dove si può vivere; quelle dalle quali di deve emigrare? Perché i media non ci spiegano che di pari passo al deterioramento terrestre i ricchi saranno sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri e disperati? Forse perchè i media indicano appena al problema, non ”aprono” mai con questi argomenti preferendo il cicalio dei politici sui vari social network; i singoli piccoli provvedimenti pro e contro questa categoria di cittadini; i risultati del calcio, di chi balla con lui, della ghigliottina o le vicende del posto al sole.
Di fronte a tutto ciò, lo Stato che fa? “Prima pagina venti notizie / ventun ingiustizie / e lo Stato che fa? / Si costerna, s’indigna, s’impegna / poi getta la spugna con gran dignità!” Volete alcuni esempi? Eccoli: lo Stato …
- … non riesce a incassare i crediti fiscali? Ed ecco un condono!
- Non riesce a difendere i cittadini? Ed ecco la legittima difesa!
- Non riesce a far funzionare il parlamento? Ed ecco la democrazia diretta (diretta da chi, poi mi chiedo …)
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Dice, ma tu caro blogger, che contributo dai? Evvabbuò, signurì, ch’aggio a fa? Sunghe nu semplice blogger io, mica puozze caricarmi tutti i guai do munne … Dice, tu no, ma intanto hanno messo l’eco tassa sulle auto inquinanti, qui in Italia! Dico: no raga, nun ce simme capite … il problema può e deve trovare soluzione solo a livello internazionale-mondiale, a cominciare dalla posizione unitaria dell’UE, anzi, degli Stati Uniti d’Europa! (mi scusino i Napoletani veraci per questi piccoli tentativi si utilizzare il loro bel dialetto!)
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