I CORSI E I RICORSI DELLA STORIA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 2 Febbraio, 2017 @ 3:23 pm

Detto altrimenti: ogni 70 anni circa …. (post 2632)

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downloadE ci risiamo: l’Isis; le molte guerre; le migrazioni di popoli interi; l’esasperata globalizzazione anzi no; la Turchia; i muri europei; la Brexit ed ora Trump. In Italia: partiti che si dividono; movimenti vaffday; altri che ce l’hanno duro; libertà di votare chi subito dopo da l’eletto si trasforma in casta … Sta per iniziare un nuovo ciclo storico, un nuovo corso della storia, anzi, un ricorso. Giambattista Vico “quello dei corsi e dei ricorsi della Storia”, dicevamo al liceo, divideva la storia in tre differenti età:

  • l’età degli dei, in cui gli uomini interpretano il mondo come un gigantesco organismo di forze incommensurabili;
  • l’età degli eroi, in cui un gruppo si impone con la forza sugli altri, arrogandosi quelle qualità che prima spettavano agli dei. È il tempo in cui si formano i governi aristocratico-oligarchici, fondati sul dominio dei pochi sui molti;
  • l’età degli uomini, in cui si impone il principio dell’uguaglianza degli uomini di fronte alla legge, che è la garanzia sia delle repubbliche popolari sia delle monarchie.

Per Vico, le tre età si susseguono ciclicamente, in un percorso in cui allo sviluppo razionale dell’ultima età subentrano, per degenerazione, germi di corruzione e crisi che fanno crollare le istituzioni sociopolitiche, fino alla tirannide e all’anarchia. Tra le cause principali che affliggono l’età degli uomini e della civilizzazione, Vico individua lo scetticismo e il relativismo etici, che fanno preferire all’uomo il proprio tornaconto rispetto al bene comune. 

download (1)Dice … ma tu, blogger, sei un pessimista? No, raga, no. Semplicemente non ignoro la concomitanza dei molti avvenimenti citati: tanti, troppi per non essere una “categoria storica”. Ed allora che fai, blogger? Che faccio? Faccio la goccia, quella che “cavat lapidem”, quella che contribuisce a riempire un mare: cerco di fornire il mio umile e piccolissimo, infinitesimale contributo di presa di coscienza, di consapevolezza, di responsabilità, di impegno civile. E poi, què serà serà, cantava Doris Day …

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FANTAPOLITICA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 2 Febbraio, 2017 @ 8:02 am

Detto altrimenti: que serà serà?   (post 2631)

Trumpolitik: alcune tracce per aspiranti scrittori di libri gialli

  1. Trump. Il complotto. “Lo sparano”, voce del verbo meridionale “sparare a”. Gli subentra il suo vice Pence, della serie l’è pezo ‘l tcon del bus, è peggio la toppa del buco ovvero dalla padella nella brace (segue come al successivo n. 2).
  2. Trump (se non lo sparano)/Pense (se sparano Trump). Si va avanti nella “politica” improvvisamente anti-globalizzazione. Negli USA aumentano i posti di lavoro ma anche – di molto – i prezzi dei prodotti non più made in China. La sanità solo per i ricchi. Aumentano le tensioni interne: scioperi, scontri con la polizia. Trump/Pence cerca di distrarre l’attenzione spostandola verso le questioni internazionali, che non mancano. Infatti: Cina, india, Pakistan, Indonesia etc. a causa del blocco delle esportazioni verso gli USA diminuiscono la produzione e licenziano centinaia di migliaia di schiavi-lavoratori il che fa aumentare il numero dei disoccupati e quindi dei  migranti verso l’UE. L’UE contesta fermamente la politica di Trump/Pence, i rapporti USA-UE si deteriorano. Putin fa l’ucia de la balanza (l’ago della bilancia), si barcamena far i due blocchi e in oriente e medio oriente fa quello che vuole e inizia a introdurre al potere il proprio figlio, il figlio di Putin, quel figlio di … Putin.
  3. Per uscire dalla depressione, gli USA – come già fatto in analoga occasione – rilanciano l’industria pesante (armamenti). Putin idem. Guerre qua e là, che quelle armi le devono ben vendere a qualcuno, tanto poi si ricostruisce e riparte lo sviluppo. Solo che qualcuno preme il bottone delle atomiche, ed è la fine.
  4. Scenario di cui al n. 2). In USA applicano lo scenario n. 1 e “sparano” anche Pence. Si va alle urne. Vince Condoleezza. L’UE si trasforma in USE-United States of Europa e si accorda con gli USA per fare rispettare in tutto il pianeta i diritti umani, civili, del lavoro,  il corretto utilizzo delle risorse naturali, etc.
  5. Ma non si poteva fare subito come nella seconda parte dello scenario 4?
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Una iniziativa di Pence

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P.S. 1: Trump o Pence? Dionigi, feroce tiranno di Siracusa, venne a sapere che una vecchietta pregava ogni giorno per la sua salute. La fece condurre al suo cospetto e le chiese come mai lei – unica fra tutti – pregasse per la sua vita e non – come faceva tutto il popolo – per la sua morte. La vecchietta rispose: “Prima di te avevamo un tiranno crudele. Alla sua morte venisti tu, molto più crudele del tuo predecessore. Ora io prego per ritardare al massimo la venuta del tuo successore, che non abbia ad essere peggiore di te”. Dionigi la lasciò andare libera.

P.S. 2Elenco dei presidenti USA “sparati”

  • Abraham Lincoln (1861-1865) ucciso da un colpo di pistola sparato da un attore al Ford’s Theatre a Washington il 14 aprile del 1865;
  • James Abraham Garfield (4 marzo-2 luglio 1881). Fu ucciso lo stesso anno della sua elezione da un disoccupato, Charles Guiteau, che gli sparò ferendolo gravemente. E’ morto dopo due mesi di agonia.
  •  William McKinley (1897-1901) ucciso dall’anarchico Leon Czolgosz il 6 settembre 1901;
  •  John Fitzgerald Kennedy (1961-1963) ucciso a Dallas 1122 novembre del 1963.

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ASSOCIAZIONE CULTURALE RESTART TRENTINO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 31 Gennaio, 2017 @ 7:03 am

Detto altrimenti: riparti, Trentino!       (pre 2630)

Amiche lettrici, affezionati lettori,

IMG-20170130-WA0004ecco svelato il “mistero” di alcuni brevissimi “pre” precedenti (che mi permetto di invitarvi a rileggere), chiamati “pre” e non “post” perchè scritti e pubblicati, come questo del resto, prima della presentazione ufficiale dell’Associazione, che avverrà sabato 4 febbraio 2017 ad ore 10,00 presso il Polo del Verde, Via delle Ischie, 59 – Romagnano, ed alla quale siete tutti cordialmente invitati.

Con Restart Trentino, abbiamo inteso dare vita al luogo delle idee e delle proposte liberamente espresse da ognuno per  delineare un futuro migliore anche per il Trentino, senza per questo farci catalogare in alcun partito politico. Se facciamo politica? Nel senso etimologico greco della parola si, ovvero sollecitiamo ognuno a produrre ed esporre idee e proposte sui piccoli come sui grandi temi per il progresso della “polis” ovvero della nostra società. I grandi temi … qualcuno potrebbe pensare che  siano cose più grandi di noi … e invece no: come il mare … che  è formato da tante piccole gocce e poi, si sa, la goccia fora la roccia! Infatti, i cosiddetti grandi temi quali ad esempio la libertà, l’autonomia, la democrazia, la legalità, la progettualità … possono e devono iniziare ad essere trattati e vissuti innanzi tutto in una dimensione individuale.

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La frase è di F. W. Nietzsche

In un mondo che dopo avere osannato la globalizzazione ora improvvisamente osanna il suo contrario; in una Europa nella quale il popolarismo sta diventando populismo; in una politica statale e locale alla “poltrone e sofà”; nel mondo dei nuovi muri, il “luogo culturale Restart” – ecco cosa siamo – vuole aprire una strada: la strada della comunicazione, del dialogo, dell’azione comune   che deve prendere le mosse dall’espressione individuale, libera, autonoma e genuina di ogni cittadina e di ogni cittadino, per la costruzione del Bene Comune, che è tale in quanto costruito sin dall’inizio con l’apporto di tutti, nessuno escluso.

Quanto al metodo, vogliamo evitare che il “cogito ergo sum” diventi “detesto ergo sum”. Quindi nella nostra Associazione non si criticherà nessun aspetto del sociale o della politica, bensì essa vivrà delle idee positive di ognuno.

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“Re …start!”

Abbiamo attivato nostra pagina Facebook e Twitter. Inoltre state trovando alcuni spunti sul nostro pensiero qui nel mio blog, spunti che hanno preso l’avvio da tre parole: Libertà, nel senso di “libertà dal bisogno” e “libertà di scelta fra diverse soluzioni potendo poi realizzare quella scelta”;  e non nel senso di “liberismo” o nel senso di ”fare ciò che si vuole”; Coraggio nel senso della normale possibilità di esprimere le proprie idee anche se diverse da quelle altrui; Cambiamento innanzi tutto doppiamente generazionale: dei suoi artefici e dei suoi destinatari, i giovani, non più strumento o paravento altrui.

restart.trentino.it – info@restart.trentino.it – fb Restart Trentino – Twitter restart.trentino – CF 96105960221

Grazie se verrete alla nostra inaugurazione, se farete parte del nostro gruppo e se esprimerete le vostre idee: seminerete pensiero, raccoglieremo futuro!

Riccardo Lucatti – Presidente Restart Trentino

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SCIARE IN SICUREZZA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 30 Gennaio, 2017 @ 2:41 pm

Detto altrimenti: una regoletta facile facile …… (post 2629)

Per la prima volta, quest’inverno, ho notato una ulteriore regola di prudenza dottata dai maestri di sci con il loro seguito di allievi: quando si fermano, si collocano quasi al bordo pista, lasciando tuttavia libero un corridoio di un paio di metri fra loro stessi e il bordo pista, al fine di consentire il passaggio di chi scende, “scodinzolando” a serpentina, lungo quella stretta fascia di pista, proprio vicino al bordo.

WP_20170130_001E invece ieri … ieri in Paganella stavo sciando verso FAI secondo la traccia 1: la pista non è larghissima, c’era un certo affollamento, ed io mi stavo tenendo rigorosamente sul bordo pista, quando una sciatrice che procedeva secondo la traccia 3 (tratteggiata nella figura qui a lato), mi ha tagliato completamente la strada, andando a fermarsi con la punta degli sci oltre il bordo stesso. Io sono riuscito a salire sul piccolo muretto di neve che per legge deve delimitare una pista di neve artificiale, e sfiorando gli alberi, sono passato indenne. Una vera fortuna, perché in caso di caduta sarei rovinato su un tronco! Ecco, sciare come nella traccia 3 è un po’ come continuare a tagliare le tre corsie di una autostrada, zigzagando da un bordo all’altro. Concettualmente, intendo. Ed allora forse converrebbe inserire questa regola fra quella che spesso vediamo riportate sui pannelli che avvisano di non fermarsi dietro un dosso, di guardarsi intorno prima di ripartire dopo una fermata, di dare la precedenza allo sciatore a valle, etc. Ovvero: “Non tagliate completamente la pista e comunque quando fate la vostra bella curva a valle, lasciate un paio di metri liberi fra voi e il bordo pista”. Che ne dite, è chiedere troppo?

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TRAMP-OLIN, TRAMP-OLIN, VIVA TRAMPOLIN!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 30 Gennaio, 2017 @ 6:25 am

Detto altrimenti: per fare un tuffo nel … peggiore passato!   (post 2628)

VIVA TRAMPOLIN? SI, INFATTI … Dionigi, feroce tiranno di Siracusa, venne a sapere che una vecchietta pregava ogni giorno per la sua salute. La fece condurre al suo cospetto e le chiese come mai lei – unica fra tutti – pregasse per la sua vita e non – come faceva tutto il popolo – per la sua morte. La vecchietta rispose: “Prima di te avevamo un tiranno crudele. Alla sua morte venisti tu, molto più crudele del tuo predecessore. Ora io prego per ritardare al massimo la venuta del tuo successore (Pence, n.d.r.), che non abbia ad essere peggiore di te”.

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Un tuffo dal trampolino può finire anche in “panciata”

Le pantofole della nonna … le cose più vecchie che hanno;  l’egoismo fra due oceani, la cosa più nuova. Chiudere invece di aprirsi significa comprimere. Comprimere una molla che prima o poi sfuggirà dalla presa delle dita e ferirà il “compressore”.

Dice … ma sono venuti a salvarci dal nazismo … Si, certo, per evitare che la guerra arrivasse in casa loro! Nessuno fa nulla per nulla, nemmeno un cane scodinzola se non gli fai una carezza o se non gli dai un boccone da mangiare.

Dice … ma il piano Marshall … Si certo, ancora li ringraziamo. Ma è stato anche per mantenerci nell’area occidentale come politica e mercato a loro “affine”, tipo USA e JET (F 35 docet). (Nessuno fa … v. sopra).

Dice … ma sei anti USA? Anti-questi-di-adesso … si!

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Ma dai … che hai copiato dal nostro Silvio … co’ ‘sta mania di firmare in diretta …!

Dice … ma il tuo pensiero? Il mio pensiero? Un’idea, un’utopia, un progetto: gli Stati Uniti d’Europa che, insieme agli USA, “imponessero” al resto del mondo il rispetto dei diritti umani, della natura, una equa distribuzione delle risorse. Ma ora, “grazie” alla Brexit e ai trampolini … abbiamo fatto un tuffo  in un nuovo, peggiore,  medio evo!

Dice … ma se Tramp (Tramp) cancella la globalizzazione, riporta il lavoro negli USA … Dico: bravo merlo! Lo sai che natura non facit saltus? Negli USA aumenterà il lavoro ma anche il prezzo dei prodotti, e nei paesi attualmente “canaglia” per via che non  rispettano i diritti umani e dei lavoratori, aumenterà la disoccupazione: quei poveri schiavi di fatto, oggi lavoratori pagati poco e sfruttati molto, “miglioreranno” (!) le loro condizione, nel senso che non saranno più sfruttati bensì … saranno disoccupati! Non sarebbe stato meglio che gli USA si fossero alleati con gli Stati Uniti d’Europa e – da consumatori e clienti assolutamente primari – avessero imposto a quei paesi il rispetto di quei diritti?

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“E’ venuto Sergio dall’Italia …” Ecco, anche questa l’hai copiata da Silvio che si rivolgeva a Barak e a Condoleezza…

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Non basta: Tramp (Tramp) ha vietato l’importazione di … “esseri umani”! L’ONU dichiara illegale la sua decisione. Il mondo protesta. Gli estremisti islamici si sentiranno legittimati a nuove stragi. E bravo Tramp (Tramp)! Si vede che sua moglie gli aveva detto di non farlo, e lui l’ha incenerita con uno sguardo della serie “che la tasa, che la piasa e, che la staga in casa”.

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Trampolin, Trampolin, viva Trampolin  … sembra quella canzonetta su Topolino … solo che purtroppo questa volta non è un gioco, ma una tragica realtà …

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imagesP.S.: avrei potuto dedicarli un post tutto suo … a chi? A Mike Pence, il Vice di Tramp (Tramp). Per un motivo molto semplice: da governatore dell’Indiana Pence aveva emanato un decreto (che per fortuna poi gli fu fatto modificare!) per consentire ai ristoratori “obiettori di coscienza” di non  servire pasti  a omosessuali, il Religious Freedom Restoration Act. Orbene, v’è chi afferma che in realtà i conservatori volessero Pence alla Presidenza, ma che erano consci che non ce l’avrebbe fatta. Ed allora avrebbero adottato la tecnica del “vai avanti tu che mi vien da ridere”, nel senso di mandare avanti Tramp (Tramp), di fargli fare qualche bella cavolata e poi, con un impeachment, farlo fuori per lasciar subentrare Pence. Sarà vero? Certo che a pensar male si fa peccato ma si indovina  …

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“RESTART, TRENTINO!” – 4

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 30 Gennaio, 2017 @ 6:02 am

Detto altrimenti: priorità, politica, peso specifico, ricambio generazionale, autonomia   (pre 2627)

(a seguito dalle puntate precedenti. “Pre” e non “post” perché “precede” e non “segue” una iniziativa)

  1. download (1)Priorità. Rivederne l’ordine. Probabilmente quelle “in essere” non sono più tali.
  2. Politica. Al servizio degli Altri, non al proprio.
  3. Peso specifico. Valutare quello di ogni decisione rispetto a quello di tutte le altre.
  4. Ricambio generazionale. Far crescere, non strumentalizzare i giovani.
  5. Autonomia. La prima è quella del pensiero di ognuno.

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“RESTART, TRENTINO!” – 3

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 29 Gennaio, 2017 @ 6:41 am

Detto altrimenti: Bene Comune, Solidarietà, Accoglienza, Pensiero e Azione, Futuro   (pre 2626)

(continua dalle puntate precedenti)

  1. download (1)Bene Comune. E’ tale quel Bene costruito sin dall’inizio con il contributo di tutti. “Comune” quindi perchè costruito in comune. Una piazza, una via … sono solo beni pubblici, collettivi … altra cosa.
  2. Solidarietà. Il Volto dell’altro ti guarda, ti interroga, si aspetta una risposta da te …
  3. Accoglienza. L’Altro? Noi stessi siamo stati gli “Altri”, non dimentichiamolo …
  4. Pensiero e azione. Andare ben oltre la semplice affermazione di un principio, di una idea: trasformarla in progetto e arrivare al risultato.
  5. Futuro. Soprattutto per i giovani: aiutiamoli ad “avere un futuro”.

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LA VOGLIAMO CALDA E SUBITO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 28 Gennaio, 2017 @ 4:51 pm

Detto altrimenti: … si sarebbe poi trattato  solo dell’acqua calda al rubinetto di casa … (post 2625)

Anni 60, Genova. Per mesi e mesi la città fu “tappezzata” di questo avviso misterioso. Per noi studenti … potete ben capire … un invito a nozze alle più piccanti allusioni! Sta di fatto che la trovata si rivelò efficace, catturò l’attenzione di tutti, sollecitò l’attesa di qualcosa di nuovo … Il pubblicitario suo ideatore? Non so chi sia stato, ma sicuramente un tipo geniale. Ecco, ho ripensato a quel misterioso annuncio quando ho iniziato a scrivere e a pubblicare i miei enigmatici post “Restart, Trentino!” …

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Un amico mi ha detto che più che “post” i miei sono “pre”, nel senso che anticipano … E’ vero, sto anticipando un evento … (geniale anche il mio amico, non vi pare? Non per niente è uomo di comunicazione!)

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“RESTART, TRENTINO! – 2

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 28 Gennaio, 2017 @ 4:18 pm

Detto altrimenti: autonomia, responsabilità, partecipazione, rispetto, fatti   (pre 2624)

Un amico mi scrive: “I tuoi non sono “post”.  Sono “pre”, nel senso che anticipano …” Ed allora, ecco un secondo “pre” rispetto ad uno analogo di tre “pre” fa, quello della ripartenza dei primi cinque (concetti) …

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    Ecco i secondi cinque alla ripartenza!

    Autonomia. Autòs nomos, diritto-dovere di darsi le proprie leggi. Il che inizia con il diritto dovere di “pensare con la propria mente” e non con quella del “capo” di turno.

  2. Responsabilità. Deve essere sempre unita al potere. Non esiste potere senza responsabilità (e viceversa).
  3. Partecipazione. Chi non partecipa, subisce il pensiero altrui.
  4. Rispetto. Delle regole e degli altri, sempre.
  5. Fatti. E non le solite parole, parole, parole …

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PACE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 28 Gennaio, 2017 @ 9:31 am

Detto altrimenti: “L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adotta la Dichiarazione sul Diritto alla pace promossa dalla società civile”     (post 2623)

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 downloadL’Assemblea Generale delle Nazioni Unite in sessione plenaria, a maggioranza degli Stati membri, il 16 dicembre scorso con decorrenza 2017 ha approvato la Dichiarazione sul Diritto alla Pace come previamente deliberato dal Consiglio Diritti Umani a Ginevra. La Dichiarazione è stata presentata dalla delegazione di Cuba con l’appoggio di molte altre delegazioni e di alcune organizzazioni di società civile.

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download (1)Durante l’inclusivo e trasparente processo negoziale della Dichiarazione condotto dal Presidente-Rapporteur del Gruppo di lavoro intergovernativo sul Diritto alla pace, Ambasciatore Christian Guillermet Fernandez, tutte le delegazioni e alcune organizzazioni di società civile hanno attivamente partecipato alle tre sessioni del Gruppo svoltesi a Ginevra (2013-2015). Tra questi anche la Fondazione Opera Campana dei Caduti di Rovereto con reggente Prof. Alberto Robol. Tale Fondazione istituì l’Università della Pace che è richiamata nella stessa dichiarazione.

download (3)Grazie all’approccio del ‘consensus’, una maggioranza di Stati membri ha sostenuto la Dichiarazione sul Diritto alla pace, che è il risultato di un processo di continua e “non facile” negoziazione. La Dichiarazione ha valore anche perché sviluppa l’Agenda 2030 e rafforza i tre pilastri delle Nazioni Unite: pace e sicurezza, sviluppo, diritti umani. Nell’adozione della Dichiarazione sul Diritto alla pace la mobilitazione e la forte voce di alcune organizzazioni di società civile come le ACLI si sono fatte sentire nelle diverse marce per la pace Perugia Assisi organizzate anche dal CTA – Centro Turistico Acli in collaborazione con il Forum Trentino per la Pace ed altri. In tali occasioni hanno apertamente richiamato gli Stati membri a compiere un passo avanti mediante l’adozione di una dichiarazione che può essere altamente significativa per le future generazioni.

download (1)“L’adozione della Dichiarazione delle Nazioni Unite sul Diritto alla pace costituirà un passo avanti nell’adempimento delle solenni promesse fatte nel 1945”. Ciò è stato sottoscritta da 60 ONG con status consultivo all’ECOSOC (Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite) tra le quali la Fondazione Opera Campana dei Caduti e da diversi attivisti per la pace e i diritti umani oltre che “testimonial”. Tra quest’ultimi annoveriamo la figura di Miguel Bosè e Juanes, promotori della campagna ‘Diritto alla Pace Ora’ mediante la quale note personalità facevano pressione sugli Stati membri della Terza Commissione dell’Assemblea Generale perché adottasse la Dichiarazione sul Diritto alla Pace alla fine della sua 71^ sessione ordinaria. Attraverso questa campagna, numerose personalità del mondo della cultura e dell’arte, avvalendosi dei media e social notworks, alzarono la propria voce per chiedere l’approvazione della Dichiarazione sul Diritto alla Pace. Essi manifestarono il proprio appoggio a far sì che l’iter deliberativo fosse definitivamente chiuso a New York. E così è avvenuto.

Si deve inoltre tener conto del fatto che un significativo numero di Stati occidentali si sono per la prima volta astenuti nella votazione in Assemblea Generale.

download (2).

Al fine di rafforzare questo trend positivo e giungere ad un più ampio clima consensuale e inclusivo, il legislatore internazionale ha inteso sottolineare l’idea che ognuno ha il diritto ed è legittimato a godere la pace ed avere accesso ai benefici che discendono dalla pace, dai diritti umani e dallo sviluppo, pilastri basilari dell’intero sistema delle Nazioni Unite. Negare l’accesso ai tre pilastri è negare l’esistenza stessa delle Nazioni Unite.

Come indicato da Oscar Arias, Premio Nobel per la Pace ed ex Presidente del Costa Rica, “la pace è un processo continuativo. Essa non può ignorare le nostre differenze o trascurare i nostri comuni interessi. Essa ci chiede di lavorare e vivere insieme”.

“E’ un momento importante ed un riconoscimento anche per gli “operatori di pace” del Trentino – sottolinea Fabio Pipinato de le ACLI Trentine – soprattutto in un momento ove le “buone relazioni internazionali” non godono di ampio consenso causa il dilagare di nazionalismi”.

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