LA POLITICA MANAGERIALE IN TEMPI DI COVID19

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Maggio, 2020 @ 8:54 pm

Detto altrimenti: magari fosse un po’ più tale!     (post 3892)

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Io non sono un “politico”. Sono stato manager per una vita. Mi occupo di politica nel senso che ho le mie idee, le motivo, le discuto, cerco di diffonderle, insomma: ci metto la faccia. Infine, sono felice se posso regalare una vita di esperienze ai giovani. I modelli del mio pensiero, nel senso … chi sono le Persone che modellano, formano il pensiero mio? Esse sono – fra gli altri – Noberto Bobbio, Alcide De Gasperi, Altiero Spinelli, Gustavo Zagrebelsky, Umberto Eco, Pier Luigi Celli, Marcello Farina, Papa Francesco, Ruggero Cengo Romano. Solo per citarne alcune. Queste Persone nutrono la “base” del mio pensiero, sulla quale poi io costruisco proposte concrete.

R. Cengo Romano

A quest’ultimo riguardo in questo giorni ho fatto una carrellata mentale di molti dei miei “top capi” storici (li definisco “top capi” perché io all’età di 30 anni ero già dirigente e da allora in avanti il mio ruolo è continuamente salito fino ad essere Presidente Amministratore Delegato): azionisti, imprenditori privati; super top manager privati e pubblici; finanzieri; banchieri; politici; italiani ed esteri. Tutti costoro, anche i politici-non-imprenditori-non manager mi hanno sempre parlato nello stesso modo: “Noi la paghiamo per prevedere l’imprevedibile: per le cose prevedibili non occorre assumere un top manager. Lei è il Direttore / l’Amministratore Delegato / il Presidente … quella è la porta, torni con la soluzione”. L’unico che mi ha accompagnato in modo non “violento” nella mia crescita umana e professionale è stato
il dr. Ruggero Cengo Romano, mio capo diretto alla STET- Società Finanziaria Telefonica per Azioni, Torino: per me, un vero e proprio terzo genitore! (foto qui a destra).

Leggete il post
http://www.trentoblog.it/riccardolucatti/?p=21193

All’epoca (seconda metà anni ’70) ideai e realizzai due nuove innovazioni (utili!) finanziarie:
http://www.trentoblog.it/riccardolucatti/?p=74391
http://www.trentoblog.it/riccardolucatti/?p=74522

Ed ecco che, “grazie” a questi miei “formatori”, sono ormai capace di pensare ed agire solo managerialmente. Che non vuol dire essere “proiettato a far crescere l’utile a bilancio”, quanto piuttosto essere pronto ad allargare le braccia e ad affrontare a) contemporaneamente tutti i problemi; nella loro b) prospettiva attuale e futura; c) approfondendo ogni singolo aspetto. Un diagramma tridimensionale con tre assi: uno orizzontale (l’ampiezza dello sguardo); uno in avanti (visione anche temporale); ed uno in verticale (per l’approfondimento). Il tutto avendo presente il bene delle persone con le quali venivo a contatto: azionisti, dipendenti, fornitori, clienti etc. per la realizzazione del Bene Comune che è quello “realizzato sin dall’inizio con il contributo di tutti”.

Ecco quello che mi pare manchi nella politica odierna. Orizzontalmente si assumono decisioni ampie ma incomplete (ad esempio si elargiscono contributi per l’acquisto di biciclette ma non si apprestano percorsi ciclabili); temporalmente, ci si preoccupa giustamente di elargire sovvenzioni a tutti coloro che ne hanno bisogno, ma non si avvia il processo di gestione dell’enorme debito pubblico che si sta formando (pari al 160% del PIL, laddove Maastrich prevede il limite del 60%); verticalmente, nell’ambito delle elargizioni orizzontali di superficie,  non si specifica che – ad esempio – alcune partite IVA ne andrebbero escluse, considerata l’elevato livello medio dei loro redditi annuali.

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Di questi tre aspetti nei miei post ne ho affrontati due: quello “orizzontale” dal titolo “La catena della bicicletta” nel quale ho accennato al fatto che mentre il traffico motoristico era quasi inesistente a causa dei provvedimenti anti Covid19, non ci si è preoccupati di tracciare, almeno a titolo sperimentale, percorsi ciclabili sottraendo spazio alle corsie auto; quello “temporale”, nei molti post nei quali ho cercato di proporre un rimedio finanziario per la gestione dell’imminente enorme indebitamento pubblico, post nei quali ho riportato i contenuti del mio libro uscito proprio in questi giorni e in corso di distribuzione. Maggiori ragguagli sulla motivazione che mi ha spinto a scrivere questo libro al mio tel. 335 5487516.

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BOT Patriottici, come missili Patriott contro noi stessi!

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Finanza pubblica: taluno afferma che la Germania vorrebbe che l’Italia tassasse il patrimonio privato con un’aliquota del 20% (le case e i conti correnti dei cittadini? Una rivolta di piazza!) con il che il problema si risolverebbe … in una rivoluzione, appunto! La stessa forza propone, di rimando, l’emissione di BOT patriottici a lunghissima scadenza (stavo pensando: “gittata!”) non tassati. Contesto: 1) si escluderebbero i finanziatori stranieri; 2) si aumenterebbe il debito pubblico; 3) si drenerebbe il risparmio bancario; 4) si darebbe un ingiusto vantaggio fiscale a chi ha denari da investire. Tutto ciò sarebbe evitato con l’emissione dei titoli irredimibili di cui al mio libro.

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Grazie e buona politica anzi … scusate, buona Politica a tutte e a tutti!

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