DAGLI USA CON AMORE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 2 Agosto, 2016 @ 2:11 pmDetto altrimenti: no, non è una foto presa da internet, me l’ha mandata una persona che si trova a Los Angeles, appena scattata personalmente  … (post 2442)
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“ARIE” A RIVA DEL GARDA (post 2441)
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 2 Agosto, 2016 @ 6:43 amDetto altrimenti: e non sono i famosi venti di Riva: l’Ora, il Balin, il Sarca, il Peler, bensì …
… arie d’opera, nella splendida cornice del Cortile della Rocca, nell’ambito di MusicaRivaFestival, la rassegna musicale estiva firmata da decenni dalla (giustamente osannata) Signora Mietta Sighele, che presenta i giovani talenti del bel canto “Nella notte dei Musei – Arte nell’Arteâ€. Nove cantanti, due pianisti, sei compositori, molte nazionalità rappresentate.
Il tempo – finalmente clemente - il cortile stracolmo di gente d’ogni età , applausi a non finire. I giusti tributi alla forma d’arte più coinvolgente: la Musica!
I cantanti: tutti bravi, ovviamente chi più e chi meno. Non sta a me premiare con una sottolineatura chi io abbia reputato migliore di altri. Mi limito a citare i due brani che maggiormente mi hanno coinvolto: al primo posto, “Che gelida manina†dalla Boheme di G. Puccini, cantata da Naoki Miyasato e a pari merito “Die Zauberfloete – Der Hoelle Rache†di W.A. Mozart cantata da Claudia Sasso.
Questa sera la serata conclusiva del Festival, sempre in Rocca.
Riva del Garda, riva lacustre alla quale approda tanta bella Musica: questo Festival, i Concerti del Conservatorio Bonporti, quelli organizzati dall’ Associazione Amici della Musica, le trasferte rivane dell’ Orchestra Regionale Haydn, solo per citare alcune fonti. Manca solo una piccola cosa: che l’intera offerta musicale (e non solo musicale) della zona della “Busa†dell’AltoGarda Trentino, sia proposta al pubblico locale e turistico con un unico programma, in molte lingue.
La stessa esigenza si avverte per l’intera offerta culturale e turistica in genere trentina: che essa proposta attraverso un unico strumento web consultabile da tutti i supporti della comunicazione (telefonini, tablet, computer, etc.) in modo che ognuno possa “estrarre†l’offerta alla quale è interessato secondo il criterio prescelto: di data, territoriale, di genere. Lo strumento comunicativo che auspico sua adottato presuppone, a monte, il coordinamento della programmazione e del finanziamento, se non altro per evitare sovrapposizioni di offerte analoghe.
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Fine: il vostro blogger che poi è anche il tesoriere della citata Associazione Amici della Musica in Riva del Garda, smette di tediarvi con le sue “derive gestionali assai poco musicaliâ€.
Good Music everybody! (continua)
(Continua dal post di cui sopra)
Infatti la sera dopo, la conclusione del Festival con il “Gran Gala dell’Opera”: Tamara Kalinkina, soprano; Naoki Miyasato, Tenore; Eung Kwang Lee, baritono – Direttore Marco Boemi; Orchestra Lviv Philharmonic.
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Programma ricchissimo, oltre due ore di concerto: abbiamo fatto saltare fuori scala l’applausometro!
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CICLISTI INVESTITI, FERITI, DANNEGGIATI E DILEGGIATI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 2 Agosto, 2016 @ 6:04 amDetto altrimenti: sabato scorso, a Lodi                                (post 2440)
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Un pirata della strada investe e ferisce alcuni ciclisti. Le bicilette sono gravemente danneggiate. Il pirata fugge (sennò che pirata è?). I commenti sul web: “Olè! E vai! I ciclisti se la sono cercata, così imparano, era tempo che accadesse, evviva, li asfaltano e si lamentano pure, facciamo sempre così, etc.â€.
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Osservo:
Fuggire, dopo avere investito taluno con l’auto, è un reato (“Omissione di soccorso” Art. 593 C.P.) che prevede l’arresto immediato (Inneggiare e istigare a questo comportamento configura il reato di istigazione a delinquere (Art. 115 C.P). Entrambi puniti con anni di reclusione.- Noi ciclisti, evidentemente, siamo gli “immigrati†della mobilità , gli ultimi arrivati, quelli arrivati da “fuoriâ€, da fuori dei canoni che vedono i cittadini divisi in sole due categorie: gli automobilisti ed i pedoni. Noi siamo di troppo, noi disturbiamo entrambi costoro, sulla strada e sulle piste ciclopedonali. Eppure qualcosa sta cambiando, la pratica della bicicletta sta investendo (“investendoâ€? Dice … ecco, vedi che anche voi “investiteâ€!) l’Europa: se ne stanno accorgendo l’industria, il turismo, i media: il Sole XXIV Ore ha iniziato a tradurre in miliardi di euro ciò che noi muoviamo a pedaliâ€.
- Al di là di ogni altra considerazione, il comportamento di chi approva l’operato di quel pirata della strada non è meno grave di quello dell’investitore stesso.
- In mancanza di un Codice Morale, mi aspetto che chi ha inneggiato al comportamento del pirata e sul websi è firmato, sia perseguito secondo il Codice Penale.
Ne abbiamo ancora di strada da fare verso …  la civiltà !
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DEMOCRAZIA, MAGGIORANZE E MINORANZE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Agosto, 2016 @ 6:02 amDetto altrimenti: qualche riflessione sulla logica illogica dei comportamenti di certa politica (post 2439)
Democrazia, demos-kratos, il potere, la forza, il governo del popolo, quello che deriva dalla cosiddetta “baseâ€, ovvero dalla espressione dei cittadini votanti. Ma poiché non si può pretendere che tutti la pensino allo stesso modo, si è creato il meccanismo del “governo della maggioranzaâ€: democrazia è il governo della maggioranza dei votanti, ovvero del gruppo che conta più “molti†(politica, dal greco polloi, i molti, da cui la polis, la città (stato), il luogo dei molti).
Orbene, questo sistema può essere violato in modo più o meno apparente, ma sempre – purtroppo – sostanziale. Ecco alcuni esempi:
Prima violazione sostanziale della democrazia: il non andare a votare, il sottrarsi al voto, in qualunque ambito (elezioni politiche, amministrative, assemblee e riunioni di partito, etc.). Infatti, chi non va a votare, chi si sottrae al voto (uscendo dall’aula, dalla sala della riunione, etc.) fa sì che “al limite†la maggioranza che esce dalle urne o dalla delibera assembleare o anche di una semplice riunione politica, sia una maggioranza “meno numerosa†o – al limite – una minoranza dell’intera popolazione degli aventi diritto al voto, con il che la democrazia politica (governo del popolo dei “moltiâ€) tende a trasformarsi in una democrazia poco rappresentativa che lascia spazio al “deus ex machina†di turno, il quale si inserisce sulla base di una micidiale affermazione “si è venuta creando una situazione per cui ora ghe pensi miâ€. Pertanto, il non andare al voto, qualunque sia l’occasione, anche una semplice assemblea di iscritti, è un attacco al sistema democratico, perché ogni voto, anche quello contrario, ha un grande valore in quanto testimonia il rafforzamento del metodo democratico.
Seconda violazione sostanziale della democrazia: prendiamo il caso in cui tutti gli aventi diritto abbiano votato. La minoranza si deve adeguare alle decisioni della maggioranza o deve auto escludersi da quel sistema. Tertium non datur. E invece in questi casi spesso assistiamo ad un secondo tipo di violazione della democrazia: al boicottaggio attivo dell’operatività della maggioranza, con il che si tende a fare inceppare la funzionalità del sistema democratico, che resta tale solo a parole. Orbene, non si pretende certo di togliere voce a chi non la pensa come la maggioranza, ma si vuol fare un distinguo fra chi pretende di trasformare il suo diritto a pensarla diversamente in una contestazione della legittimità stessa della maggioranza ad operare: ovvero da parte di chi scrive ci si permette di contestare la pretesa di deligittimare chi è stato legittimamente eletto, nominato, scelto dai “molti†(polloi).
Terza violazione sostanziale della democrazia: l’Assemblea degli iscritti delibera “A”? Nessuna paura: si fanno sub assemblee, parlamentini vari e di delibera “B”!
Quarta violazione sostanziale della democrazia: chi ha commesso la prima e/o la seconda e/o la terza  delle tre violazioni precedenti accusa la maggioranza di antidemocraticità .
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A LEZIONE DI CICLOPEDONALE – 2
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 31 Luglio, 2016 @ 5:58 pmDetto altrimenti: hai visto mai che forse, batti e ribatti, gutta cavat lapidem …?    (post 2438)
Amici pedoni, vi sottopongo alcuni quiz:
- attraversereste mai le strada sulle strisce pedonali senza nemmeno un sguardo al traffico?
- Attraversereste mai le strada fuori dalle strisce pedonali senza nemmeno un sguardo al traffico?
- In presenza del marciapiede, preferireste camminare sulla strada?
- Sareste contenti se gruppi di altri pedoni ostruissero il marciapiede per chiaccherare fra di loro? (Comportamento punito dal Codice della Strada)
- Se incrociate un altro pedone, cercate di capire se vi passerà a destra o a sinistra o tirate diritto ignorandolo, succeda quel che succeda?
Oggi ho percorso – fra andata e ritorno – una decina di km in bici sulla pista ciclo pedonale da Riva del Garda a Torbole. Mi è capitato più volte di vedere che:
- i pedoni impegnano improvvisamente la pista ciclopedonale senza guardare minimamente se vi sono ciclisti in arrivo;
- in presenza di una pista ciclabile affiancata da una pista pedonale, i pedoni impegnano la pista ciclabile, per di più comportandosi come al precedente punto 1), arrivando anche ad ostruirla completamente;
- Pur in occasione di incrociare un ciclista, non si preoccupano minimamente di prevedere una propria rotta non in collisione con quella della bicicletta;
- Evidentemente pensano che la loro velocità (ovviamente lenta) li esima da tutto quanto sopra;
- Si offendono e si arrabbiano se il ciclista suona il proprio campanello.
Termino qui con una proposta: provate ad andare a Monaco di Baviera e – da pedone – mettere anche un solo piede in una pista ciclabile … poi ne riparliamo.
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SPA E POLITICA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 31 Luglio, 2016 @ 5:40 pm
Detto altrimenti: la politica vista attraverso l’esperienza delle SpA (post 2437)
Piove. In vacanza. Che fare? Leggo, penso, scrivo. Nell’ordine.
1 – Leggo
Leggo anzi rileggo Utopia di Thomas More nella traduzione di Maria Lia Guardini.
2 – Penso
Penso che almeno lui, Thomas,  aveva avuto la coerenza e la forza di non scendere a compromessi. Dice: “Dai … ma che politico era mai … la politica non è forse fatta di compromessi?” Allora – dico io – forse il vostro assioma non è sempre vero … Infatti in questo caso la sua politica non fu fatta di compromessi! (Uao, raga! Ho inventato i “falsi assiomi! n.d.r.â€). Agli occhi di molti (per quel poco che può contare, fra i tanti ci sono anch’io!) la sua indisponibilità al compromesso è un merito, tant’è che l’hanno fatto Santo (1935): sarà stato per dare uno schiaffone postumo di 400 anni  alla perfida Albione … chi può dirlo? Comunque Santo è. Non ci piove.
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Sir Thomas a me piace anche per un secondo motivo: per avere delineato , ipotizzandolo, “sistema integrato di un possibile governo e dei suoi contenutiâ€: ecco, un sistema completo + i suoi contenuti, come utopia, ovvero come un quid non ancora raggiunto ma come modello completo (metodo + contenuti) da perseguire. E se tutto ciò vi pare poco … Dice … ma che c’azzecca quel titolo “SpA e Politicaâ€? C’azzecca, c’azzecca, perché io, da quando io sono un V.I.P. (Vecchietto In Pensione), dopo avere vissuto e lavorato una vita nelle SpA, ho iniziato a fare un poco di politica attiva e vedo la politica con occhi “da SpAâ€.
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Per inciso; non mi fraintendete: ormai solo le menti più arretrate affermano che obiettivo di una SpA sia il conseguimento del massimo utile di bilancio “a prescindere”. Tant’è che io, che non sono certo fra i più aggiornati ma nemmeno fra gli ultimi retrogradi, credo fermamente che l’obiettivo di una Spa sia la cresciuta delle persone che ci lavorano e di quelle con le quali esse si rapportano. Ma questa è un’altra storia.
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Dice: “Ma insomma, politica e Spa, che c’azzeccano? Ancora non ce lo hai detto anzi scritto”. Scialla raga, eccomi a voi, mi spiego. In politica talvolta si assiste a voltafaccia, a interventi non inseriti in alcuna strategia collettiva di lungo periodo (1), a interventi distruttivi di un sistema in fieri, animati solo da un tornaconto personale … della serie “così o così, altrimenti muoia Sansone con tutti i Filisteiâ€, interventi privi di contenuti, tutte cose che in una SpA porterebbero al licenziamento immediato del manager di turno. Assito a invenzioni di nuovi strumenti politici (contenitori, partiti, movimenti) spesso mono-ideati dal creatore (con la “c†minuscola, per carità !) di turno, anzi, dal creaideatore di simboli che egli dichiara essere mirati – a prescindere dai contenuti – alla riunione del consenso di molti, ma di cui poi egli stesso si appropria trasformando il simbolo – che esiste solo in quanto proprietà di tutti – in una sua personalissima proprietà privata. Il che trasforma il simbolo da fattore di unione a strumento di divisione.
Le minoranze dissidenti: io assimilo gli elettori votanti  e i politici eletti rispettivamente agli azionisti “proprietari” di una SpA e agli amministratori da costoro nominati per la sua gestione.  Orbene, gli amministratori di una spa non possono disattendere le decisioni dell’assemblea, pena il licenziamento. Analogamente, le minoranze in un sistema politico (contenitore, partito, movimento),  non possono pretendere di disattendere le decisioni della maggioranza: meglio se escono dal partito, ovvero se “si auto licenziano”.
Ora chiudo il cerchio del mio ragionamento: se una iniziativa politica è incompleta, priva di contenuti e per di più diventa strumento di divisione, essa ha tre volte fallito nel risultato tipico della politica, che è quello di dare risposte complete, concrete e di unire, riunire, rendere compatibili i diversi contributi. In una SpA un capo, per quanto animato dalle migliori intenzioni, non crea coesione e motivazione sotto di sè e per di più nemmeno si pone l’obiettivo di conseguire risultati di sistema e concreti, viene licenziato. In politica non sempre ciò avviene. Non avviene nemmeno quando la “scissione del pensiero†provocata dal creaideatore avviene a monte, a livello dei contenitori e a prescindere dai contenuti e dai risultati che altri – invece – stanno faticosamente realizzando.
3 – Scrivo
Scrivo il post che avete appena letto.
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(1) Alcide De Gasperi: “Il politico pensa alle prossime elezioni, lo statista alle prossime generazioni”
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TRENTO E TRENTINO IN BICI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 29 Luglio, 2016 @ 5:36 pmDetto altrimenti: bici-news                                             (post 2436)
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Trento
- Una nuova tratta di pista ciclabile urbana.
- Una vecchia  ferrovia (110 anni), quella della Valsugana. I suoi piloni.
- Una bicicletta di mezz’età .
- Il Bondone. Sullo sfondo.
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Trentino
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Alla fontanella è stata applicata una derivazione che sale, sale fino alle stecche dell’ombrellone e vi regala una rinfrescatina di acqua finemente polverizzata!
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Dove? Al Bicigrill di Nomi, il primo Bicigrill d’Italia, sulla pista ciclabile 15 km a sud di Trento!
Good bike everybody in Trentino Bykeland!
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CICLO CONCORSI IN REGIONE TRENTINO-ALTO ADIGE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 26 Luglio, 2016 @ 8:25 am
Detto altrimenti: di che si tratta?                          (post 2435)
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Le due Province Autonome di Trento e Bolzano hanno lanciato un uguale ciclo concorso: si registrano i km percorsi in bicicletta nella stagione in corso da parte di singoli partecipanti e delle relative categorie di appartenenza. Per iscriversi (gratuitamente, come è ovvio che sia) e partecipare basta “cliccare†in internet “ciclo concorso Alto Adige†o “ciclo concorso Trentino†e troverete il necessario.
Oggi sta “vincendo†l’Alto Adige: ecco i numeri loro/nostri:
- Numero di partecipanti: 2.757/2.126
- Km percorsi: 1.408.558/892.165
- Kg di CO2 risparmiata: 255.569/161.874
- € risparmiati: 414.116/262.296
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Perché questo divario? Semplice: perché il “ciclismo urbano†pesa molto e il Comune di Bolzano attua da anni una energica ed intelligente politica in favore della circolazione ciclistica: basta partecipare ad un loro bike-day: tutte le auto ferme, si gira solo a pedali! Noi della Fiab Trento da anni stiamo insistendo per portare a Bolzano, quel giorno, i nostri amministratori comunali: chissà , a forza di insistere, gutta cavat lapidem …
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Nel frattempo Fiab Trento è in testa alla classifica provinciale con 34.501 km percorsi seguito non proprio “a ruota†dal secondo, con i suoi 20.834 km.
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Perché scrivo questo articoletto? Lo faccio nella speranza che sia letto anche da qualche nostro amministratore e comunque che le mie lettrici ed i miei lettori non ancora ciclisti si iscrivano a Fiab Trento (per farlo basta cliccare in internet). Non siete convinti? Ed allora nella casella qui a fianco (riquadro “Cerca nel sito”), sotto il mio curriculum, nella mia home page, scrivete “Fiab†e vedrete quante belle ciclo-pedalate facciamo. Ma sia chiaro, non di sole ciclo-pedalate vivono le donne e gli uomini “fiabbini†ma anche di cultura in genere, di rispetto per la natura e per il prossimo, per l’uso intelligente delle risorse, per la salute propria e altrui.
Ed allora mi resta solo da dirvi: joint us! Unitevi a noi, iscrivetevi a Fiab Trento: diverremo amici!
P.S.: volete maggiori info dirette? Il vostro blogger è il segretario dell’Associazione: che si potrebbe chiedere di più ad un blogger?
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LA FESTA DI MEZZ’ESTATE …
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 26 Luglio, 2016 @ 6:08 amDetto altrimenti: … dell’’Accademia delle Muse                            (post 2434)
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Su questo nostro circolo culturale privato trovate ben tanti post sul blog. Riassumo: sette anni fa la nostra Presidente Cristina … un’idea … ritrovarsi una volta al mese … ognuno esprime la sua arte/“arte†(con o senza virgolette) … due Accademici per sera … nell’intervallo si cena …. Dove? In casa sua. Con chi? Con gli amici e il passa-parola. Gli argomenti? Dicevo, ognuno esprime il suo. E la Musica? Sempre, visto che Cristina è cantante lirica e pianista. Quando? Ogni primo lunedì del mese, estate esclusa e poi Cris non è sola: spesso altri Accademici suonano (chitarra, fisarmonica, arpa, flauto indiano, fino a due anni fa violino – del compianto Ruggero- oppure invitiamo musicisti “ersterniâ€. Insomma, Musica sempre.
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Maccome, ne sem deti …in estate nulla? Eh no, dice Cristina, c’è la festa di Mezz’Estate, tanto per non fare “raffreddare†i nostri entusiasmi. Raffreddare? Be’ di freddo proprio quest’estate ne abbiamo avuto abbastanza, tanto che ieri sera niente festa in giardino co ste goze che pioveva zo …
Mapoi, savè putei, avem dicovert che in estate Cristina compie i so’ ani e siccome che noi sem galantomeni, le fem i auguri de onomastico!
Ma al di là di questi tentativi di botanica di dialetto (che poi un talian come mi chissà quanti erori l’averà fati) mi piace evidenziare alcune sottolineature, nel senso che Accademia è:
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innanzi tutto trovarsi e ritrovarsi, vecchie amici, nuove conoscenze che diventano presto nuovi amici. E poi dicono che i Trentini sono musoni, chiusi! Quando mai? Sapete quanti siamo? 100! Per fortuna nostra, di Cristina e della sua casa ad ogni riunione siamo circa 40 in media, sennò non ci staremmo.
- E poi, la bellezza di ciò che ascoltiamo: pittura, scultura, storia, costume, viaggi, sport, fotografia, libri … chi più ne ha più ne mette!
- Prosaicamente, l’arricchimento culturale nel senso che di molti argomenti prendiamo atto di “sapere di non sapere†e da quel momento invece “iniziamo a sapereâ€.
- Ancora, “L’angolo delle anteprime†nel corso del quale ognuno segnale le iniziative che egli stesso promuove al di fuori dell’Accademia o di cui è a conoscenza: una sorta di bollettino informativo-divulgativo.
- Non basta: l’Accademia è di fatto “gemellata†con altre importanti Associazioni: la  FIAB-Federazione Italiana Amici della Bicicletta (e lì siamo 227 soci!) e alcuni di noi hanno le due tessere, una reale (Fiab) e l’altra virtuale (in Accademia non vi sono formalità di sorta). Fattostassiè che spesso vi è un interscambio di presenze: musicisti che pedalano e pedalatori che fanno/ascoltano musica e tant’altro ancora!
- E poi l’Accademia è di fatto “gemellata” anche con l’Associazione Amici della Musica e il Conservatorio Bonporti di Riva del Garda (Presidenti, rispettivamente, i proff.  Franco Ballardini e Corrado Ruzza): infatti giovani musicisti rivani sono annualmente ospiti “suonanti” nella nostra Accademia qui a Trento!
- Last but not least, l’intermezzo eno-gastronomico, nel quale gustiamo il meglio della produzione delle nostre signore.
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Ecco, questo è tutto raccontato multa paucis, ovvero molte notizie con poche parole che poi più corto è il post più viene letto. La chiudo qui con un Buon Anticiclone “Azzurro†a tutti, che dicono che Lui entrerà il 29 luglio a darci finalmente l’agognata Estate!
P.S.: ma ieri sera, cosa abbiamo fatto? Musica (pianoforte, chitarra, fisarmonica); canto; poesia dialettale; brani semiseri; altri, diciamolo pure, comici. Insomma, una serata dove l’allegria si è sposata alla cultura locale e non.
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DON LORENZO GUETTI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Luglio, 2016 @ 7:12 amDetto altrimenti: commemorato da Marcello Farina     (post 2433)
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Ieri, Vigo Lomaso, Giudicarie Esteriori, inaugurazione della sede della Fondazione Don Lorenzo Guetti, interviene Don Marcello Farina, Marcello per gli amici. Don Guetti, fine ‘800: per far fronte alla povertà ed alla disorganizzazione della povera gente, fonda la Cooperazione trentina e la prima banca cooperativa sul modello delle Raiffeisen tedesche: tutti partecipano sin dall’inizio alla costruzione di un bene che proprio per questo suo modo di nascere è definibile e definito tecnicamente come “Bene Comune†(una piazza, una via sono invece solo beni collettivi, pubblici).
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Don Farina: “La maggiore carenza dell’attuale Cooperazione è non avere sollecitato e provocato la partecipazione della base … le attuali banche cooperative sono come le altre banche …†Io mi permetto di sottoporre all’attenzione delle lettrici e dei lettori una sottolineatura: è la solita storia del top-down e del down-top: anche la politica (così come la stessa fede) può essere somministrata dall’ “alto” o invece deve nascere come frutto di una libera ricerca e partecipazione dal “bassoâ€?
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Mancaffarlapposta ieri sera, al ritorno dalla biciclettata in Val Pusteria (v. post precedente), accendo la TV e vedo l’intervista a Marcello su quanto sopra. Altro canale, un film sulla vita e l’azione di Don Lorenzo Milani. Ed io che ero già un convinto ammiratore dei tre Don (due Lorenzi e un Marcello!): ottima conclusione della giornata!
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P.S.: il quarto  “Don” che ammiro è Don Giuseppe Grazioli del quale potete leggere nel mio post del 1 dicembre 2012. Ma questa è un’altra storia e poi Don Grazioli ha già un post tutto suo, a lui dedicato …
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