L’ORA DELLE GRANDI DECISIONI (ECONOMICHE E SOCIALI) È GIUNTA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Dicembre, 2013 @ 3:22 pmDetto altrimenti: noi Cittadini abbiamo bisogno di grandi decisioni. Nel frattempo la rappresentazione continua – Â Riassunto dei primi due atti (post 1178):
Primo atto – Personaggi ed interpreti:
Berlusconi (sfortunato): mentre governa (i suoi problemi) non si accorge della crisi mondiale e del fatto che l’indebitamento pubblico è arrivato ad un livello massimo non più aumentabile. Fa un generoso passo indietro per consegnare il cerino acceso a Monti.
Entra Monti.
Anzi …â€facciamo cadere Monti!â€. Monti esce.
Entra Grillo. Cerca di spingere fuori tutti.
Larghe intese: entrano quasi tutti ma … “O si fa come dico io oppure io non gioco più”.
Esce Berlusconi.
Entra Alfano.
Entrano i giudici della Corte Cosituzionale.
Esce il Porcellum.
Entra Renzi.
Entrano i Forconi.
Entrano i fantini che vogliono cavalcare i Forconi: il “Cavaliereâ€; i cavalieri del saluto romano; i cavalieri del pugno chiuso.
Entrano Berlusconi e i trasportatori.
Entrano Grillo e i poliziotti senza casco.
Secondo atto – Personaggi ed interpreti:
Lista Civica esce (in parte).
8 dicembre, l’ Immacolata: “Per la Madonna, che vittoria Renzi!â€
Entra Renzi: “Chi si è fregato la cassa del partito?†(Vedi post successivo).
Entra Saccomanni: “Evviva! da crescita –0,1 siamo saliti a crescita 0!â€.
Entrano Berlusconi (che cerca di agganciare Grillo) e Grillo (che non si vuole farsi agganciare).
Entra Letta, bi-fiduciato.
Entrano Renzi e Letta.
Fine del secondo atto – Cala il sipario
(continua)
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LAVIS – SPORT E CULTURA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Dicembre, 2013 @ 5:39 pmDetto altrimenti: Trentoblog? No, anche Trentinoblog!
Con questo post intendo dare spazio anche a realtà locali “non capoluogoâ€. Inizio da Lavis, su espressa richiesta della mia nipotina Sara, tre anni di gioia di vivere, che abita proprio lì, di fronte alla Paganella e che sa anche cantare la relativa canzone … Inizio con lo sport e vi avverto: il prossimo post su Lavis riguarderà l’ Associazione Culturale Lavisana. E quello dopo ancora sulla squadra di calcio Paganella. Forza lavis! Della serie: non di solo Trento vive il Trentino!
Lo Sciclub Lavis nasce il 28 gennaio 1974 e quindi il prossimo gennaio festeggerà 40° anniversario dalla fondazione. Dal 2012 il Club ha un nuovo presidente, veramente nuovo: infatti è “una†Presidente, la “raggiante” Annalisa Fontana.
Lo Sciclub Lavis, come tutti gli sciclub che si rispettino, organizza corsi di sci nella vicina Andalo.
Oltre a ciò, continuando una tradizione pluriennale, il 23 gennaio 2014 organizza i Giochi della gioventù sulla neve (selezione comunale) in collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Lavis. La giornata prevede lo svolgimento di una gara di slalom gigante per gli alunni delle scuole medie che selezionerà tre atleti e tre atlete che andranno alle selezioni provinciali di febbraio.
Visto il successo dell’iniziativa della stagione passata il 16 febbraio 2014 sarà riproposta la gara sociale sul Campo “Rolly Marchi” sul versante Fai della Paganella con la stessa formula in due manche. (valido il miglior tempo tra le due).
A conclusione della stagione, il 22 marzo 2014, si svolgerà la gara promozionale “Trofeo Sciclub Lavis- Sportlifee” di slalom gigante sulla pista Traliccio, in collaborazione con Sportlife.
Ulteriori informazioni e dettagli: http://www.sciclublavis.it
Facebook: https://www.facebook.com/sciclub.lavis?fref=ts
Cosa? Dite che sto preparando il terreno per l’iscrizione di mia nipote Sara allo Sciclub? Ebbè? Anche se fosse? Con un nonno sciatore, la mamma sciatrice e la Paganella a portata di mano …
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FORCONI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Dicembre, 2013 @ 7:48 amDetto altrimenti: tutti contro tutto … e molti poliziotti senza casco (post 1176)
I Forconi iniziano a parlare greco …
Una protesta “mistaâ€, protestanti di diversa estrazione, un mix … è l’inizio di un messaggio totalizzato, cioè che parte da una base tendenzialmente totalizzante e rivolto a criticare una politica globalmente contestata. Non si contesta un partito, ma una politica, indipendentemente dai partiti che la producono. Pressione fiscale troppo elevata. Per ridurla occorre prendere i denari là dove essi si annidiano. Con la governabilità che sotituisca l’ingovernabilità . Ad esempio:
nuovo ordine delle priorità (es.: cuneo fiscale ben prima degli F35 e del TAV);
lotta vera alla evasione fiscale (es.: basta condoni ai gestori delle macchinette mangiasoldi; ri-assunzione del Colonnello della Finanza Rapetto);
riscalettatura delle aliquote fiscali;
eliminazione delle caste;
riduzione dei costi della politica;
verifica della validità dell’attuale “modello di sviluppoâ€:
etc..
E i poliziotti che si sono tolti il casco?
Il casco … io da tempo propongo che ogni casco sia contrassegnato da un numero di riconoscimento che consenta alle Autorità di Polizia ed alla magistratura – e solo a loro – di riconoscere ogni proprio dipendente. Senza casco … un messaggio di pacificazione … così almeno questa è la lettura che spontaneamente mi viene da dare al fatto. Senza casco, tutti … soprattutto i delinquenti che approfittano delle varie manifestazioni per scatenare violenze d’ogni tipo.
Protesta si. Violenza no. Mai. Da parte di nessuno. In Italia, nel mio Stato, in casa mia non ammetto la violenza.
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NELSON MANDELA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Dicembre, 2013 @ 7:24 amDetto altrimenti: un Grande Insegnamento (post 1175)
 Il mondo è piccolo. Il mondo è a portata di mano.
Con tre mosse arrivi al Papa: ti rivolgi al tuo Parroco, con lui al tuo Vescovo, con lui al Papa.
Avevo sette anni: un vecchio zio mi rivolse una frase: â€Bambini .. una vita davanti .. il mondo è vostroâ€. Io misi la mano in tasca … avevo una caramella e dieci lire. Pensai: â€Come posso comperare il mondo con dieci lire?â€
Mio babbo nacque a S. Angelo in Colle (Siena) nel 1912 da un operaio del Comune (S. Angelo, in allora 300 abitanti, oggi 50,  era ed è frazione di Montalcino) e da una casalinga. Finì Maresciallo Maggiore dei CC. Tre figli, uno cardiologo, uno ingegnere, ed io fino a guidare la finanza Italia della più grande finanziaria italiana.
Scusate il riferimento personale, che ho fatto solo per dire che “volendo si puòâ€.
Mandela?
Volendo si può: ce lo insegna Nelson Mandela. Quasi trent’anni in carcere … non ha mai smesso di credere nell’Idea di un mondo più giusto.
Il mondo?
Oggi il mondo va a rendere omaggio alla sua salma, alla sua idea. Ed allora mi chiedo: perché il mondo non opera come lui?
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STATO – PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO: UNO A UNO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 9 Dicembre, 2013 @ 2:14 pmDetto altrimenti, succede anche questo … (Post 1174)
Primo tempo: Stato, 1 – PAT, zero. Infatti:
Ho accompagnato l’ex badante rumena di mia suocera all’ufficio provinciale CINFORMI per avere chiarimenti sulla pratica di acquisto della cittadinanza. La sala d’aspetto è piena di gente in attesa. Ci spaventiamo un po’ … Ci rivolgiamo al bancone ed una signorina straniera che parla benissimo l’italiano, con molto garbo ascolta le nostre esigenze e quindi stampa e mi consegna il numero d’ordine G3, cioè di coloro che hanno bisogno di informazioni sull’acquisizione della cittadinanza. Sul biglietto c’è scritto: “Persone in attesa: 0â€. Esultiamo! Passano i minuti ed anche la mezz’ora. Mi insospettisco e molto timidamente faccio notare che dopo avremmo dovuto recarci al Commissariato del Governo … Mi si risponde, sempre con molta cortesia, che ci sono molte persone prima di noi …
Ma allora, chiedo, la lista d’attesa è unica e molto affollata, anche se a noi avete dato un biglietto che attestava il contrario! Insomma, la bigliettazione è organizzata soprattutto per gestire l’ordine interno dei lavori, non certo per far sì che l’utente capisca quante persone ha prima di sé in lista d’attesa!
Secondo tempo: Stato, zero – PAT, 1. Infatti:
Andiamo al Commissariato del Governo di Trento. Veniamo ricevuti subito. Fatti accomodare in ufficio, la pratica viene ritrovata e gestita in pochi minuti. Ci dicono che spediranno subito la pratica a Roma e che da Roma tornerà dopo due anni (!? Due anni nell’era dei computer? N.d.r.)
La partita Stato-PAT è finita 1 a 1.
GODI, FIORENZA, POI CHE SE’ SÃŒ GRANDE, CHE PER MARE E PER TERRA BATTI L’ALI …
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 9 Dicembre, 2013 @ 9:40 amDetto altrimenti; Godi, Firenze, senza malizia questa volta! (Post 1173)
Firenze, testimone della cultura, della storia e dell’arte italiana nel mondo. Non avrei potuto titolare questo post se non con un verso di Dante. Il Sindaco di Firenze ha vinto. La democrazia del voto contrapposta alla democrazia dell’urlo. Renzi … io non sono iscritto al PD e sono andato a votare, anzi, a votarlo. Code ordinate a far la fila davanti al seggio, tre milioni di persone ordinate … un bel Gruppo del Voto Ordinato che molto si differenzia dal VaffGruppo e dal NeroGruppo capeggiato da uno in “maglietta nera” girocollo, NeroGruppo che si dichiara vittima di ben quattro colpi di Stato! Avete notato? Doppiopetto grigio scuro – maglietta nera – doppiopetto grigio scuro – maglietta nera -etc.. In Europa, doppiopetto, in piazza maglietta nera. Chissà … “Maglietta Nera” … a musicarla … Apicella, dai, datti da fare! Una traccia del motivetto esiste già … (Maglietta nera, sarai romana …)
Gruppo del Voto Ordinato. Primarie PD open, aperte anche ai non iscritti. Sarebbe interessante conoscere le percentuali dei votanti iscritti e non iscritti.
Gruppi dell’urlo: sarebbe interessante conoscere le percentuali della (piccolissima) “massa trainante”, della “massa trainata” a travolgere la “massa schiacciata”. Come al tempo del primo ventennio, che potè instaurarsi in quanto una piccolissima massa di urlatori trainanti (i gerarchi),  trascinò una massa di trascinati (60.000 squadristi)  a travolgere e schiacciare una grandissima massa di persone (i milioni di iscritti ai sinfacati rossi e bianchi).
P.S.: il mi’ babbo e gli era toscano, sicchè tifava per la Fiorentina … e tant’anni fa – s’abitava a Genova – e mi sci portò allo stadio Marassi a vedere Genoa – Fiorentina. E gl’era il 3 giugno 1956 e io e sciavevo dodiscianni, e fu l’ultima partita ch’io vidi in tutta la mi’ vita allo stadio vero. Vinse il Genoa 3 a 1 e finì il campionato imbattuto in casa, ma la Fiorentina aveva già vinto il campionato. La formazione della Fiorentina di Bernardini? E la so’ a memoria, ovia: Sarti, Magnini, Cervato – Chiappella, Rosetta, Segato – Julinho, Montuori, Virgili, Gratton, Prini! Maremma che memoria …
QUO VADIS ITALIA?
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 8 Dicembre, 2013 @ 7:33 pmDetto altrimenti: non ci è bastato “un†fascismo? (post 1172)
Chi ha partorito il Porcellum dovrebbe chiedere scusa, non attaccare le istituzioni generate dalla legge che ha creato lui stesso!
Attacchi al Capo dello Stato?
Attacchi a tutti?
Definire “colpo di Stato†una sentenza passata in giudicato?
I forconi tentano di bloccare il Paese?
Quo vadis Italia?
MENO STATO O PIÙ STATO?
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 8 Dicembre, 2013 @ 7:25 pmDetto altrimenti: liberismo o comunismo? (Post 1171)
In medio stat virtus. Il comunismo ha dimostrato la sua inadeguatezza economica e sociale. Il liberismo sfrenato idem. Ed allora? Allora qui in Italia meno Stato burocratico, meno Stato nelle grandi aziende, più Stato in favore delle piccole-medie imprese, nel senso di agevolare l’imprenditoria italiana di successo, cioè quella di media e piccola dimensione, sia essa industriale, artigianale, agricola, turistica, etc..
Anche perché di fronte ai due colossi dell’esportazione mondiale, Germania e Cina, non potremmo mai sperare di competere. Ed allora, se siamo campioni di tennis, non accettiamo di essere condotti a gareggiare in una discesa libera di sci! Tanto per fare un esempio e capirci … O felè fa ‘l to’ mestè, dicono a Milano, pasticcere fa il tuo mestiere, cioè … ognuno faccia il mestiere per il quale è portato, non quello di altri!
Io credo che l’età della “grande potenza industriale†per noi volga al termine, il che non è un male se sapremo riconvertirci verso la produzione nostra tipica: quella dei prodotti della genialità , dell’inventiva, del bello, del “made in Italy†insomma! Se dalla Cina sono venuto a copiarci persino la nostra “vecchia†Vespa, vorrà pur dire qualcosa!
E le nostre banche … che siano motore di questa riconversione! Come si fa a convincerle? Basta imporre a tutte quelle che hanno ricevuto sussidi dall’UE, cioè da noi, di operare in quella direzione, parametrando gli stipendi del top management a livelli umani e non lunari ed inoltre a questi risultati qualitativi, e non più ai pseudo-successi quantitativi, ottenuti investendo al 4% in titoli del debito pubblico statale i  denari ricevuti dall’UE (cioè da noi) all’1%.
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EUROPA SI/NO E IL NOSTRO DEBITO PUBBLICO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 8 Dicembre, 2013 @ 8:50 amDetto altrimenti: i padri fondatori dell’IDEA EUROPA pensavano che di dovesse iniziare con l’Europa Politica (Stati Uniti d’Europa) per poi riempirla di contenuti omogenei (sistema bancario e fiscale, del lavoro, etc.).(Post 1170)
Così non è stato, ed ora, di fronte alla lentezza ed alla difficoltà di “risalire la china†che deve portare agli Stati Uniti d’Europa, insorgono i difensori degli egoismi nazionali, gli antieuropeisti. Anche in casa nostra, ad iniziativa di un partito del nord, molto “lega … to†all’idea del ritorno ad una sorta di Età dei Comuni che a mio sommesso avviso proprio non reggerebbe all’urto dello tzunami di una globalizzazione sfrenata e quindi barbara.
Chiudersi all’Europa, tornare alla lira, tornare ad essere autoreferenziali? Tornare a dire che la nostra lira vale 100, anche se poi sul mercato internazionale varrebbe 50, per cui quando si andasse a pagare il petrolio o l’energia, ci accorgeremmo del reale valore della liretta …
Autoreferenzialità significherebbe mancanza di confronto, come se una barca a vela da regata di una certa “classe standardâ€, cioè un cosiddetto “monotipo†(io ne ho una, un FUN, di sette metri, l’unica di questo tipo esistente nel medio e alto Lago di Garda, e quindi parlo a ragion veduta!) fosse costretta e/o pretendesse di valutare la propria efficienza continuando a gareggiare contro se stessa, cercando cioè di migliorare via via i tempi conseguiti, ma – e questo è il punto – senza potersi confrontare con altre barche della stessa categoria!
Il nostro debito pubblico è troppo elevato e ci costa troppo, sottraendo finanza agli investimenti e all’occupazione. Stiamo cercando di raggiungere il pareggio e poi il surplus della gestione finanziaria per disporre di risorse da utilizzare alla riduzione del debito. Per fare ciò, si tagliano “costi†che spesso sono anche pensioni e stipendi. facendo così, diminuiscono i consumi e quindi la produzione e quindi etc. etc.. E’ il cane che si morde la coda … Nel complesso, una politica di passi troppo “tardi e lenti†per usare le parole del Petrarca: “Solo e pensoso i più deserti campi/vo’ misurando a passi tardi e lenti/e gli occhi porto per fuggire intenti/ove vestigia uman l’arena stampiâ€. Ugualmente “soli e pensosi†sarebbero i nostri governanti in un’Italia che non volesse nemmeno vedere le “orme†del cammino politico, economico e sociale degli altri stati.
Ma allora che fare? Propongo alcune azioni da mettere in atto contemporaneamente (della serie “a mali estremi, estremi rimediâ€):
1) opera moralizzatrice nel senso della eliminazione di tutti i privilegi di tutte le caste e riduzione drastica dei costi della politica e della burocrazia della pubblica amministrazione. Fatto questo, si ha la necessaria credibilità ed autorevolezza per compiere gli interventi che seguono.
2) Riordino delle priorità di intervento, con sospensione delle grandi spese inutili (TAV, F35 in testa) e vera lotta alla frode-evasione-elusione fiscale e valutaria.
3) Aggiornamento ed anche sostituzione dell’attuale modello di sviluppo, dalle grandi imprese e grandi opere all’economia diffusa, all’agricoltura, al turismo, ai beni culturali, archeologici e storici, all’energia pulita, alla prevenzione dei danni idrogeologici, etc..
4) Rescheduling del debito pubblico: per qualche anno si pagano solo interessi e non si restituisce il capitale. In parallelo, …
5) Emissioni di titoli del debito pubblico irredimibili, con tassi di rendimento leggermente superiori a quello dei titoli redimibili. Chi poi vuole smobilizzare il proprio investimento, lo fa in borsa.
Che ne dite? Siete d’accordo? Non siete d’accordo? No? Evvabbè … ma almeno datemi atto che io ci sto provando. Dice … ma chi sei tu per pretendere di avere le soluzioni a tutto? Io sono io. Non ho soluzioni, ma proposte di soluzioni. Idee, guai se cessassimo di averne. Confronto, guai se cessassimo di comunicare. Intelligenza, guai se cessassimo di cercare di esercitarla: “Cogito ergo sumâ€, e quindi se non penso, se non rifletto smetto di esistere come Cittadino. Resto solo un suddito.
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La CORTE (costituzionale)
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 8 Dicembre, 2013 @ 7:49 amDetto altrimenti: tanti anni. Troppi, per una sentenza, chiara ma non abbastanza, sicuramente non tempestiva … e nel frattempo? Nel frattempo “stipendium decurritâ€, cioè, loro, i giudici, maturano (ugualmente) il loro (elevatissimo) stipendio. (Post 1169).
Il termine “Corte†richiama alla mente qualcosa di medievale, del basso Medio Evo, di come questo periodo storico, peraltro fucina “anche†di molte conquiste, più spesso richiama tuttavia nella mente della gente soprattutto immagini fortemente negative, quali la disuguaglianza sociale e il sistema dei privilegi.
Internet, LINKIESTA (Lavoce. info, a firma di Roberto Perotti): i costi della Corte (importi in €):
Presidente          ITA 549.407 p.a. lordi       GB …….         Canada 234.000       USA 173.000
Giudici                ITA 457.839 p.a. lordi        GB 217.000   Canada 217.000       USA 166.000
ITA: inoltre + un’auto blu con due autisti a testa, costo giornaliero/giudice €750,00 + telefono portatile e di casa + computer con internet + FS, aerei etc..
Pensione media annua giudici: €200.000 – dipendenti: €68.000
Costo annuo pensioni in essere (giudici e dipendenti): €21.000.000,00 (ventunmilioni di euro)
Non sorprende che la Corte abbia bocciato il taglio sia pur minimo alle retribuzioni d’oro. Giuliano Amato si era pubblicamente lamentato che con le sue retribuzioni ammontanti a “soli†€30.000 al mese “non riusciva a far quadrare i contiâ€. Ora che è stato nominato Giudice della Corte Costituzionale, che fa? Rinuncia a quei “miseri†30.000 oppure li cumula?
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Domando: l’Italia si può permettere tutto ciò?
Chi sono io? Un disfattista? Un rivoluzionario? Un grillino? Un extraparlamentare di sinistra? Un esponente dell’estrema destra? Un qualunquista? Un egoista che reclama qualcosa solo per sé? No, niente di tutto questo. Io sono solo una persona che cerca di ragionare con “la testa propria†“in casa propriaâ€, cioè “sulla propria casaâ€, cioè sull’Italia. Sono cioè uno che cerca di continuare ad essere un Cittadino che si scandalizza e che usa solo la penna, cioè la tastiera del computer, per cercare di opporsi a queste mostruosità . Tali infatti sono questi inammissibili privilegi di fronte alla dilagante povertà del Paese. Povertà dovuta a …? Dovuta anche al non-governo di chi si è occupato delle proprie cose (res suae) e non della cosa pubblica (res publica), ed inoltre ha “regalato†al Paese una legge elettorale che lo ha reso ingovernabile. E senza azioni di governo il Paese è andato alla deriva, “nave senza nocchiero in gran tempestaâ€.





















