POST 1088- VENDERE LE SPIAGGE, I MORTI DI NASSIRIA, INSEMINAZIONE ARTIFICIALE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Novembre, 2013 @ 5:50 pmDetto altrimenti: varietas delectat, la varietà (di argomenti) diletta, piace …
Lo Stato …vendere le spiagge? MACCOMESIFA anche solo ad immaginare una cosa simile? Oggi le spiagge, domani i boschi e poi? L’aria? Eh no, cari miei, questo tipo di vendita è brevetato da certi imprenditori fai da te napoletani, che da molto tempo hanno introdotto la vendita ai turisti di barattoli contenenti “Aria di Napoliâ€.
Nassiria. Io (classe 1944) sono figlio di un Maresciallo dei Carabinieri, classe 1912, che fra l’altro si è fatto due anni di prigionia in Germania … Ciò premesso, i Carabinieri morti a Nassiria eroi? Io direi piuttosto vittime. Eroe, secondo lo Zingarelli 1997 e “chi sa lottare con eccezionale coraggio e generosità , fino al cosciente sacrificio di sé, per una ragione o un ideale ritenuti validi e giustiâ€. Quindi onore ai nostri Carabinieri, rispetto massimo per loro e le loro famiglie, anche se per me sono vittime, nobili vittime, ma un po’ diversi dal loro collega Salvo D’Acquisto … un po’ diversi da quei tecnici giapponesi che si sono offerti volontari per scendere nelle viscere della centrale nucleare esplosa, consci che le radiazioni che avrebbero ricevuto li avrebbero uccisi in una settimana.
Inseminazione artificiale. Delle piante, della verdura, della frutta, delle messi … Milena Gabanelli, ultimo Report: le multinazionali chimiche e farmaceutiche si sono brevettati i … semi di mele, altra frutta, verdura, frumento, soia, mais, etc. . Se vuoi coltivare quelle specie, devi comperare da loro i semi e gli antiparassitari “dedicatiâ€; puoi “usare†i semi una sola volta; non puoi riprodurli; puoi vendere solo la quantità di prodotto corrispondete alla quantità di semi acquistati (da loro); se sgarri ti estirpano le piante e/o ti chiedono forti risarcimenti. In Canada, un forte produttore afferma: “Prima per i semi spendevo un dollaro ad ettaro. Ora 75â€. In Trentino, il Presidente di Coldiretti Gabriele Calliari dichiara: “E’ come avere un melo in prestito sul tuo terreno. L’assistenza tecnica ti dice quello che devi o non devi fare, ti dice a chi conferire, a quale prezzo. E’ il ritorno alla mezzadria. Significa lavorare per gli altri e mangiarsi il futuroâ€. Altri (Alessandro Dalpiaz, Direttore Apot) replica che questo fenomeno in Trentino è limitato al 5% e che anche il Trentino ha il suo brevetto, la mela Fem8. Io contro-replico: quante sono le specie brevettate? E in quale percentuale sul totale? Non si rischia di fare altre sette sorelle (questa volta non del petrolio e del tabacco, ma del cibo)? Non si rischia di trasformare l’agricoltura in mala finanza (mala, anche delle mele)? Le mutinazionali accumulano enormi utiki che poi investonio in titoli tossici: leggete il post precedente … che il cerchio si chiude!
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POST 1087 – TASSI, RENDIMENTI, FINANZA … SI PREPARA LA SECONDA BOLLA?
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Novembre, 2013 @ 5:11 pmDetto altrimenti: FINANZA PER TUTTI, ovvero, dopo la prima bolla (immobiliare, made in USA), si sta gonfiando la seconda (mobiliare, made ovunque)?
Errare humanum st, perseverare diabolicum! Ovvero, come la (mala) finanza rovina il mondo. La prima bolla è bene descritta a pagina 64 del bel libro “La felicità in America†di Enrico Deaglio (Serie Bianca Feltrinelli). L’autore ci testimonia un particolare della sua visita alla città di Paterson (New Jersey, un’ora di treno a nord di New York, città che è stata la capitale dei foreclosures, cioè degli sfratti dalle case di tantissimi mutuatari debitori insolventi, al punto che per strada si vedevano moltissimi cartelli “We buy houses cashâ€, ovvero “Comperiamo case, pagamento in contanti!†Al 30% del loro valore, s’intende. Ma questo non c’era scritto.
Cosa era successo? Lo ripeto (da miei post precedenti) …si fa così. Una banca induce alla stipula di mutui molta gente ben sapendo che poi quei mutuatari non saranno in grado di pagare le rate. Quindi, prima dell’insorgere dell’insolvenza, le banche si vendono a cascata l’intero pacchetto dei mutui (cioè dei propri crediti), incassando tutte una commissione, cioè guadagnandoci tutte. L’ultima banca, per non rimanere con il cerino acceso in mano, cartolarizza il credito che ha acquistato, cioè lo frammenta in tante quote che vende a tanti risparmiatori. Alla fine tutte le banche hanno guadagnato, i debitori insolventi perdono la casa, i privati risparmiatori acquirenti delle frazioni del credito complessivo perdono i loro risparmi.
Oggi. Oggi i tassi di rendimento dei titoli pubblici anche esteri scendono, gli investitori corrono ad investire in Italia, in quanto i nostri rendimenti scendono meno degli altri. Bene per lo Stato, male per i singoli investitori. Ma … attenzione … se come sta avvenendo i rendimenti scendono al di sotto del tasso di inflazione, gli investitori si indirizzeranno verso investimenti più redditizi, cioè più rischiosi, tanto rischiosi, troppo rischiosi …cioè presteranno denari a chi prima o poi, forse, non sarà più in grado di restituirli!  Ecco la seconda bolla!
Ecco dove ci ha portato la prima bolla, ecco dove spero che non ci porti la seconda bolla. Come si fa a fermarla? L’unica strada è un accordo fra USA United States of America e USE, United States of Europe o EUE- Etats Unis d’Europe, si vous préférez …, oder VSE- Vereinigten Staaten von Europa, wenn Sie bevorzugen …
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POST 1086 – MUSICA, MUSICA … EDOARDO BRUNI A RIVA DEL GARDA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Novembre, 2013 @ 5:08 pmDetto altrimenti: per “fare Musica” ci vogliono i compositori, gli esecutori, gli organizzatori ed il pubblico. Edoardo Bruni compone musica e la esegue.
Ho sempre pensato che la città di Riva del Garda sia stata fondata da chi vi è arrivato da terra e non via acqua, altrimenti l’avrebbe battezzata Riva del Trentino, o del Sud Tirolo o Riva dei Tiralli, come scriveva Dante quando ci dice che
Suso in Italia bella giace un laco,
a piè de l’Alpe che serra Lamagna
sovra Tiralli, c’ha nome Benaco.
(Inferno, XX, vv. 61 e segg.)
Riva del Garda … se andate sotto i portici della casa comunale vedrete una lapide con incise le varie Signorie della città , dai Ligures ad oggi. I Ligures … vabbè che io sono genovese, ma non è che dalla Liguria i miei avi siano venuti a sfruculiare sino a qui …no! E’ vero il contrario, e cioè che essendo stati abitanti di una ampia regione del nord che sfiorava anche Riva, sino a contenderla ai confinanti Veneti, nei secoli …  cianin cianin, sans’asbriu (pianino pianino, senza fretta) si sono ritirati a godersi la pensione (storica) in Terra Liguria.
Ma veniamo alla Musica. A Riva del Garda, oltre al Conservatorio Bonporti, a MusicaRivaFestival, alla Scuola Musicale e a tante altre prestigiose iniziative “musicali†ve ne è una “privataâ€: l’Associazione Amici della Musica, presieduta e “diretta†da oltre 50 anni dal Presidente Direttore della nostra … compagine, Dr. Comm. Ruggero Polito, Presidente Emerito del Tribunale di Rovereto. Vice Presidente è il M.° Professor Riccardo Giavina, compositore e musicista di fama internazionale.
Ruggero Polito, musicista (violino nella camerata Musicale di Arco; pianista), musicologo, e alla tenera età do 80 anni, alunno del nono anno del Conservatorio! Egli è il motore dell’Associazione, sotto ogni profilo. Può bastare?
 Cosa fa l’Associazione? Organizza concerti, una decina all’anno. Nalla sala dell’Auditorium del Conservatorio Bonporti in Riva del Garda, grazie alla disponiblità del Comune e dei sucecssivi Direttori del Conservatorio, da ultimi  Franco Ballardini e Corrado Ruzza. L’organizzazione ed il finanziamento di tali attività non è cosa semplice, sia per il forte anticipo con il quale si deve programmare l’attività annuale pur in presenza della aleatoria disponibilità dei musicisti su impegni di medio lungo termine, sia per l’aleatorietà della copertura finanziaria delle esigenze operative. Tuttavia anno dopo anno, l’Associazione procede nella sua azione!
L’ultimo concerto organizzato? Il 9 novembre 2013, presso il detto auditorium del Conservatorio, il recital pianistico del Compositore Pianista M° Professor Edoardo Bruni. Edoardo (scrivo così perché è un amico), 38 anni investiti musicalmente (rileggete il post 1072 del 2 novembre).
Come compositore, Edoardo innova. Infatti dal raffronto dell’estetica dell’ingenuità (tonalità  adizionale) con l’estetica del malessere (atonalità estrema) egli ricava (cioè, scrive) il suo Progetto,  il Progetto Compositivo “Ars Modiâ€, L’Arte del Modo. Ne risulta una musicalità moderna e comprensibile (questo è il punto!), complessa  e piacevolmente ascoltata e compresa da tutti. Per aiutarci a comprendere la tecnica della “pan-modalità †che viene utilizzata nell’Arte del Modo e che all’Arte del Modo da il nome, Edoardo ricorre ad una figura: “Non siamo in monarchia, nella quale una Nota, sempre, comanda le altre. E nemmeno in una anarchia, in cui nessuna nota comanda, bensì in una Repubblica Musicale, nella quale la Nota di volta in volta scelta, eletta, di volta in volta guida le danze delle altreâ€. Dalle sue parole e dalla sua musica emergono: la ricerca e la complessa articolazione della costruzione musicale da un lato; la comprensibilità e la gustabilità dall’altro. Edoardo avverte: “Diffidate di chi vi dice che Voi … non riuscite a gustare una Musica perché non la potete capire, perchè non siete preparati … aggiornatiâ€. La Musica non è artificio snobistico riservato ai pochi che la comprendono o, peggio, ai molti pochi (o ai pochi tanti) che fanno finta di comprenderla.
Edoardo, oltre a brani di Debussy, Chopin e Rachmaninov, ha eseguito sei suoi preludi: Evocativo, Lontano, Fluttuante, Cupo, Narrativo, Disteso.
A fine concerto, l’intervento congiunto dell’Autore e del Presidente Polito ha ulteriormente contribuito alla godibilità del concerto. E poi … tutti in pizzeria … perché non di sola Musica vive l’uomo!
Grazie Edoardo, grazie Ruggero! E grazie ai tanti spettatori che sono intervenuti. Il prossimo concertyo dell’Associazione? Il 23 novembre 2013 ad ore 17,30, stessa sala:Â Concerto dei migliori diplomati del Conservatorio: duo Daniel Roscla (clarinetto) e Diego Cavada (pianoforte). NON MANCATE!
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POST 1085 – ITALIA, PROBLEMA POLITICO O ANTROPOLOGICO?
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Novembre, 2013 @ 4:23 pmDetto altrimenti: riusciamo ancora ad essere una Res Publica?
Dice … senza i partiti non si arriva a nulla. Concordo. Ma quali partiti? Per arrivare ad avere una “visione d’insieme†e quindi a “soluzioni d’insiemeâ€, occorre una visone europea, al cui interno ciascun partito si riconosca come “partito europeoâ€. Si riconosca, ma soprattutto si strutturi ed agisca come tale. Il solo riconoscimento non basta.
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Ma veniamo all’antropologia. Cioè “parliamo dell’uomo. degli uominiâ€. Spesso noi ci domandiamo come mai il popolo italiano (cioè tutti noi) non “reagisce†(democraticamente, s’intende!) alla mancanza di una visione d’insieme da parte della politica; alla mancanza di un riordino delle priorità ; alla presenza di tanti scandali; al mancato superamento della (anche attuale!) visione e concezione “ragionieristica†della politica (soprattutto economica)?
Provo a rispondermi. Forse, l’Italiano fa fatica a pensarsi in una prospettiva pubblica. Cioè, non si sente parte della Res Publica, ma al contrario la interpreta come ciò che “sta intorno a se stessoâ€. In altre parole: lo Stato è ciò che circonda il mio privato, e quindi uno scandalo (ad esempio, il furto del denaro pubblico) non è un danno arrecato a me, bensì ad un soggetto diverso da me, allo Stato, appunto. Lo scandalo attacca ciò che non mi riguarda.
Questo atteggiamento mentale spiega come sia stato possibile, nella storia più recente, che l’Italiano si sia affidato al guru di turno (Mussolini, Berlusconi, Bossi, Grillo, tanto per non fare nomi). In questo modo, infatti, si è bypassato il problema della immedesimazione del privato nel pubblico, per cui io “lavoro, non faccio politica†e rimetto tutto nelle mani dl guru. In tal modo io non sono più tenuto a farmi carico di alcunchè. “Ghe pensi miâ€, anzi lu, cioè lui.
Questo è inoltre il motivo per cui nei dibattiti interni ai partiti si fa molta fatica a guardare i programmi, i quali sono le cornici che definiscono la misura del riconoscimento della persona nella Res Publica, e ci si concentra invece sui nomi e sulle “pose†dei candidati, riducendo l’opzione politica ad una intesa fra privati: il votante ed il votato, l’elettore e l’eletto, il cittadino delegante e l’amministratore locale delegato.
Contro questo stato di (mentale) di cose si erano mossi alcuni Politici (la maiuscola non è utilizzata a caso): Moro con la sua DC; Pertini con il suo PSI; Berlinguer con il suo PC. Tutti costoro si posero il problema di riagganciare la politica al circuito della corresponsabilità fra Stato e Cittadini. Ma commisero un errore, quello di credere che il processo potesse essere condotto dall’alto e fallirono, in quanto non si accorsero che nel frattempo, dalla base, l’antropologia della pancia stava riprendendo il sopravvento. Infatti in vario modo affermarono che “La lega non durerà †(Craxi); “Il Berlusconi ’94 non durerà †(Occhetto); “Noi del PD abbiamo stravinto, Berlusconi è finito†(PD, inizio 2013).
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POST 1084 – POVERA LINGUA ITALIANA!
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Novembre, 2013 @ 11:07 amDetto altrimenti: o … poveri noi che la maltrattiamo?
Domenica. 10 novembre 2013, ore 16,55, Radio 3, trasmissione “Il concerto della Domenica” (o giù di lì …). Il conduttore, nel preannunciare la trasmissione di un concerto do Mozart, ha detto: “Vorrei che voi, giovani musicisti, siate all’ascolto …â€. Detto questo …
Problema
Premesso che fra le seguenti forme sintattiche ve ne è una sola giusta …
• vorrei che siate
• vorrei che sarete
• vorrei che foste
• vorrei che siete
… a tutti  coloro che avranno dato la risposta esatta, NON sarà inviata una copia della sintassi della lingua italiana.
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POST 1083 – AMMIREVOLE LETTA, MA …
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Novembre, 2013 @ 8:18 amDetto altrimenti: … ma, Presidente Letta, nella vita non esiste limite al meglio …
Ammirevole, Enrico Letta. Innanzi tutto per una piccola grande decisione, quella di rinunciare al doppio stipendio (di Presidente del Consiglio dei Ministri) visto che “ricevo già quello da parlamentareâ€. Ma non basta … infatti l’intervistatore (a RAI News 24) Massimo Giletti ieri lo ha incalzato: “Ma Lei deve “far fare†oltre che “fare†… e il Presidente di una piccola Provincia, la Provincia Autonoma di Bolzano prende 25.000 euro al mese … ben più di Lei …, mentre, stante le differenti responsabilità , sarebbe semmai corretto il contrario …†(cito fra virgolette ma a memoria, n.d.r.). E poi … incalza Giletti … “Come si fa a non trovare 2 miliardi in un bilancio di 900 miliardi? E i700 euro al giorno del costo delle auto blu della Cassazione?”, etc., etc… Letta ha risposto con la “riduzione del 25% delle auto blu†e con la riforma in fieri della Costituzione … Bene ma. Ma …
… ma io mi permetto di sottoporre all’attenzione delle lettrici e dei lettori alcune sottolineature:
1) bene il “fareâ€, ma occorre anche “far fare agli altri†visto che si è alla guida degli altri;
2) l’argomentare “ho ridotto del 25%†non mi convince. Infatti se il 100 è esagerato, nel senso che sarebbe giustificabile una spesa pari a 30, ridurre del 25% da 100 al 75 è ancora troppo poco!
3) l’argomentazione di cui al numero prevedente vale anche nei confronti dell’affermazione del ministro Lupi, quando dice che attraverso il TAV verrà movimentato “il 30% delle merci†(sic!). Il 30% di quanto, dico io? Di un totale che da 20 anni sta sempre diminuendo, e che comunque satura solo al 25% la capacità di trasporto dell’attuale linea ferroviaria?!
4) Ammirevole Letta per come, con prudenza, tenacia, lodevole ottimismo, positività , calma, equilibrio, cristiana fiducia, etc. sta conducendo una politica dei piccoli passi. Ma, dum Romae consulitur … mentre a Roma di discute … milioni di persone sono senza lavoro, migliaia di aziende chiudono, scandali d’ogni sorta dilagano giornalmente … le caste resistono nelle loro torri granitiche di privilegi medievali … E allora, direte voi, cosa pretendi tu, piccolo blogger? Hai forse la bacchetta magica? No, amici, non ce l’ho quella bacchetta, … solo che mi piacerebbe sentire parlare di 1) verifica della idoneità dell’attuale modello di sviluppo; 2) esame completo ed eliminazione di tutti i privilegi di tutte le caste; 3)  leggi economiche eccezionali per far fronte ad una situazione eccezionale (praticamente quasi peggio di un dopo-guerra-persa); 4) un riordino delle priorità del Paese; 5) confezione di un modello completo di Stati Uniti d’Europa, da presentare all’UE se non altro come provocazione, come base per un discorso serio …
Ricordate? Più volte vi ho parlato della visione d’insieme che del mare si ha ove si sia seduti in cima ad un’alta scogliere e dalla contemporanea assenza della sua percezione sensoriale; e – al contrario – della massima percezione sensoriale che si ha del mare nuotando fra le onde, quando sentiamo in bocca il sapore del sale, in contemporanea dell’assoluta mancanza di una sua visione d’insieme … E noi? Noi non possiamo solo concentrarci sulla percezione sensoriale dei vari singoli parziali provvedimenti e perdere di vista la visione d’insieme …
Utopie le mie? Siano pure Utopie (e la scrivo a bella posta con la lettera maiuscola, questa parolaâ€!), ma senza Utopie l’umanità non va da nessuna parte. L’Utopia rappresenta il massimo, il Modello Perfetto al quale tendere. Ecco, “tendereâ€, cioè “cercare di raggiungere, di realizzareâ€. Ma, appunto, “cercare†… e a me pare invece che non si stia cercando, non si stia “cercando di realizzare†una Utopia. Perchè? Innanzi tutto per “mancanza di Utopiaâ€. Poi, forse, da parte di alcuni, anche per malafede ed egoismo. E allora, amici, ben venga la teorizzazione di una Utopia, l’Utopia di una società più â€moraleâ€, cioè più indirizzata al conseguimento del Bene Comune e non al sempre maggiore arricchimento di pochi a danno del sempre maggiore impoverimento di un numero sempre più elevato di molti.
POST 1082 – DALLE NOSTRE TASCHE AI CONCESSIONARI DEI VIDEOGIOCHI …
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 9 Novembre, 2013 @ 3:37 pmDetto altrimenti: “Ma vi par possibile che si aumenti la benzina, per far fronte ai minori incassi sulle multe (peraltro già abbondantemente scontate) comminate agli evasori … ops, ai gestori delle macchinette mangiasoldi?” (la Repubblica, 9.11.2013, pag. 3).
Il gioco può rovinare le persone.
Molti per di più si ammalano.
Lo Stato ci guadagna.
I gestori evadono il fisco e sono multati per 1, 165 miliardi euro.
Il fisco li ammette al concordato al 20% del dovuto.
La Corte dei Conti contesta e decide per il 30%, pari a 350 milioni di euro.
“Pare†tuttavia che il fisco non riuscirà ad incassare più di 100 milioni di euro.
Gli altri 250 saranno recuperati con aumento delle accise sulla benzina.
Senza (altre) parole.
P.S.: navigando nel blog troverete ampi articoli sui successi del Colonnello della Guardia di Finanza Rapetto (poi … “promosso” ad altro incarico!); sulla mafia dei videogioci; su dove vanno a finire le monetine; sulla Banca Popolare di Milano connection (Ponzellini – Corallo affair), etc..,
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POST 1081 – MAMMA LI TURCHI!
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 9 Novembre, 2013 @ 11:52 amDetto altrimenti: quando i Turchi imperversavano nel Mediterraneo …
Dalla Turchia di oggi, tanti anni fa, dopo la distruzione di Troia, partì Enea e andò nel Lazio per dare inizio al processo che porterà alla fondazione di Roma. Quindi Roma è stata fondata dai Turchi.
I Turchi. Nel Medio Evo la gloriosa Repubblica di Genova li combatteva … ma siccome business is business, allo stesso tempo le veniva concesso di mantenere propri fondaci (dal greco πάνδοκος, albergo, e poi, attraverso l’arabo: funduq, letteralmente “casa-magazzino”) cioè zone franche commerciali, “aperte” (come era Roma, città  “aperta”, nella seconda guerra mondiale) anche nei porti dell’odiato nemico.
Ecco, pure oggi … mi pare che anche oggi, fra “nemici†politici, si sia concordata una sorta di “tregua commercialeâ€, nel senso che tutti (o quasi tutti) i partiti, l’un contro l’altro armati, affermano che l’attuale legge elettorale, il famigerato Porcellum, sia da modificare, ma poi nessuno in realtà prende davvero quell’iniziativa. Infatti, ogni parte interessata si comporta come i Turchi: concede cioè all’avversario, a condizioni di reciprocità , la possibilità di “commerciare†nei vari “fondaciâ€, zone franche dell’intelligenza e dell’onestà politica, perché … ciò è “commercialmente utile†(per loro, non certo per il paese!)
Oggi … oggi poi come la chiamano? Trasversalità … mi pare, ecco … sì, trasversalità , con il che si svuota ciascun partito di quel poco “senso del dovere verso la popolazione†che gli era ancora rimasto appiccicato, quasi per caso, praticamente “a sua insaputaâ€.
Eppure i partiti politici servono, anzi, servirebbero, perchè senza di loro le idee, per quanto buone, non traghettano verso la prpria realizzazione …
“A sua insaputa†ho scritto? Ecco, Natalia Ginsburg scrisse “Lessico familiareâ€. Oggi potrebbe scrivere un altro “lessicoâ€, quello dei partiti politici: vi ricordate le “convergenze parallele†dell’altro ieri? E il famoso “a mia insaputa†(eccheellà … a rieccoci …. per dirla in romanesco) di ieri? Oggi poi, impera la “persecutio contra personamâ€. E domani? Domani, quale sarà il nuovo lessico che si inventeranno a Roma? Forse “ulteriori sacrifici ai soliti noti perché così si esce dalla crisiâ€?
Quindi, nessuno si meravigli se noi ancora oggi gridiamo “Mamma li Turchi!â€
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POST 1080 – CORRUZIONE E FURTI “DIRETTI” DI DENARO PUBBLICO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 8 Novembre, 2013 @ 11:15 pmDetto altrimenti: anche Papa Francesco, contro la corruzione e i furti del denaro pubblico e avverte …
…”Non di sola corruzione vive l’uomo” … Infatti vive anche di furti “diretti” di denaro pubblico (tipo “Corrotto io? Quando mai! Nessuno mi ha corrotto, io rubo da solo, cribbio!) Un furto al giorno leva la speranza di torno. La speranza di uscire dalla crisi. Ogni giorno ne salta fuori una: ieri, le stesse forniture sanitarie di Napoli agli ospedali pubblici pagate più volte, le stesse fatture presentate dai fornitori più volte, pagate e quindi incassate più volte! Pareva che avessimo toccato il fondo. E invece no, oggi il “Genio Italico†si è inventato, a Roma, la fabbricazione e la vendita di … biglietti del tram falsi! Falsi? Quando mai!? Infatti erano veri, stampati cioè dalla “zecca ufficiale†quella della ATAC, solo che poi se li vendevano “in neroâ€. Pare per 70 milioni di Euro negli anni. Se non ci fosse da piangere verrebbe da ridere. Riso amaro, però … Ma è mai possibile? E allora, controlliamole tutte queste “stamperie†… hai visto mai che non sia un caso isolato …
Sentite questa. Il Sindaco di una grande città del nord (magistrato prestato alla amministrazione pubblica) mi inserì nel Consiglio di Amministrazione della nuova società comunale della sosta per rilevare la gestione di una cooperativa … Facemmo pulizia … su dodici miliardi (di lire)  l’anno ne mancavano “regolarmente” nove! Ma è mai possibile? E allora, controlliamole tutte queste gestioni … hai visto mai che non sia un caso isolato …
In altra occasione … messo a capo di una società di parcheggi in altra città (del nord) di piccole dimensioni, per prima cosa misi in assoluta sicurezza l’incasso e la gestione del denaro. Al centesimo. Della serie: volendo si può.
Nel frattempo in Sardegna sono arrestati alcuni politici regionali perché si comperavano orologi e penne stilografiche di lusso e quadri d’autore con i soldi pubblici. Uno di essi, poi, ci si è pagato il banchetto di nozze per trecento invitati. Ma è mai possibile? E allora, controlliamole tutte queste gestioni … hai visto mai che non sia un caso isolato …
In Lombardia è stato arrestato il sindaco di una città che aveva cacciato dalla mensa i ragazzini le cui famiglie non erano in grado di pagare la retta (poi pagata da un benefattore): pare che ignorasse la legge Merloni e che affidasse i lavori pubblici direttamente ad amici. Pare. Ma è mai possibile? E allora, controlliamole tutte queste gestioni … hai visto mai che non sia un caso isolato …
Io, ai miei dipendenti, nelle varie SpA d’ogni tipo che mi sono state affidate nella mia lunga vita di manager e amministratore, ho sempre detto: “Se vedete una cosa che non va in un singolo caso, verificate che non si tratti di un fatto seriale, intervenite su tutti i casi simili per garantire la sicurezza dell’intero sistemaâ€. Vennero quelli della certificazione di qualità e ci dissero che noi ci eravamo già certificati da soli.
Insomma, non se ne può più … L’Italia, un paese splendido, ricco di risorse culturali, storiche, artistiche, naturalistiche, di creatività , di tante persone oneste, capaci … di tutto ciò che servirebbe per essere felici … e invece viene disastrato da bande di ladri … (Marino, il sindaco di Roma, correttamente parla di “criminalità organizzata” che opera, aggiungo io, con una “intelligente inventiva criminale” che fa impallidire la malavita di “Suburra”).
E la politica … quando tornerà ad essere Politica, con la P maiuscola, quella della Polis della cittadinanza, di tutti noi? Italia Grecia, “mia†faccia, “mia†razza … facciamo attenzione a che non sia anche “mia†fine. Per chi non ha studiato il greco: “mia†significa “una sola, la stessaâ€. La stessa fine … pertanto.
P.S.: A proposito di fine … che fine ha fatto la storiella di quello yacht scovato in un porto del Nord Africa, usualmente utilizzato dal figlio di un noto capo politico, yacht che risulterebbe acquistato con i denari del partito, cioè dello Stato, cioè nostri? Se posso scegliermi la proprietà privata riservata di una parte di quella nostra proprietà “condominiale”, opto per il GPS di bordo!
POST 1079 – MUSIC TOGETHER
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 8 Novembre, 2013 @ 2:32 pmDetto altrimenti: fare Musica insieme, a Trento e non solo, per i più piccoli e non solo.
Più volte ho accompagnato la mia nipotina Sara “a musicaâ€. Questa volta ho deciso di dedicare un breve post a questa (meritevolissima) iniziativa di musica (e non solo), per i più piccini ( e non solo!), parlandovi un po’ dell’organizzatore Music Together. Infatti Music Together è un’Associazione Culturale che opera a Trento con il patrocinio del Comune di Trento e dà vita ad un programma di educazione musicale per la prima infanzia nato al Center For Music and Young Children di Princetown N.J. USA nel 1987 e da tempo diffuso in tutto il mondo.
Detto ciò, chiariamo subito che un’ora al Mucic Together non è un’ora di lezione di musica. Piuttosto è un’occasione per “fare musica†insieme ai propri figli (e nipoti!), un’esperienza rilassata, gioiosa , partecipativa e di esplorazione che permette ai bimbi di sviluppare l’intelligenza musicale ponendo le fondamenta per un loro eventuale futuro maggiore avvicinamento alla Musica. Rilassante … ma non solo per i bimbi: infatti anche noi “grandi†ci lanciamo nelle danze e nei cori, ci abbandoniamo nell’assimilare e nell’adottare la tonalità che l’ottimo giovane e giovanile Maestro Max ci indica con un accordo della sua chitarra, ci rilassiamo nel giocodanzare con i nostri figli/nipoti … il tutto senza scarpe, sull’apposita moquette.
Si inizia con la scansione del ritmo della musica, si gioca a suonare questo o quello strumento, si ascoltano e cantano canzoncine e filastrocche, si ballano danze anche “moderne†quali i twist, si mimano suono e movimenti di animali! Il divertimento istruttivo e l’istruzione divertente sono assicurati!
Il Maestro Max? A sentire come lo citano, a casa, i nostri piccoli, è il “settimo genitore” (dopo due genitori e quattro nonni): il Maestro Max canta così, fa cosà , ha detto che … etc.. Insomma, un vero e prorio punto di riferimento culturale ed educativo! Bravo Max, grazie … Max!
L’età dei partecipanti? Da zero sino ai miei ormai quasi compiuti 70 anni!
Ne volete sapere di più? Fatto! www.musicTogetherTrento.it ed anche info@musicTogetherTrento.it
P.S.: Mi chiedo … ma i partecipanti ad una iniziative che gode del formale Patrocinio  del Comune … non hanno diritto ad un buono parcheggio utilizzabile anche nelle aree altrimenti riservate?
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