POST 908 – BICI UISP TRENTO: DOBBIACO – LONGARONE – BELLUNO – FELTRE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 29 Luglio, 2013 @ 10:06 am

Detto altrimenti: “La Risalita della Memoria”, tre giornate in bicicletta per risalire la Memoria degli Eventi: 9 ottobre 1963, la strage del Vajont (crimine annunciato). E non solo.

Dati tecnici del bici-viaggio

Le nostre “ragazze” in riposo a Cima Banche

Giornate: 26, 27, 28 luglio 2013
Partecipanti: il 30% degli iscritti Bici Uisp (fra i quali alcuni “cugini” Fiab) , cioè in 30. Grandi assenti: Guglielmo, convalescente e Guerra neo infortunato sulla soglia di casa, praticamente un lieve infortunio domestico: auguroni ad entrambi, vi vogliamo di nuovo e presto fra di noi!
Pullman noleggiato: Ditta Osvaldo Fruner, Riva del Garda, condotto dall’ottimo Simone Fruner
Km. pedalati: 17+55+45+31 = 148
Percorso: primo giorno, Dobbiaco Perarolo (72 km); secondo giorno, Longarone, pedalata sulla frana del Vajont, Belluno, km. 45 (un gruppetto, fra cui Edoardo, Pio e Bortolo: + salita alla diga, + 5 km al 7%!); terzo giorno, Belluno – Lentiai, km 31 (un gruppo + Lentiai-Feltre, +7 km; un solo ardimentoso + Feltre –Trento, + 82 KM!).
Biciclette utilizzate: no corsa. Una sola foratura.
Meteo: ottimo, temporale schivato a Cortina d’Ampezzo; indi sole e (molto, molto) caldo.
Guida nel Bellunese: l’ottimo amico Bortolo Calligaro, Presidente FIAB Belluno, accompagnatore turistico, cicloturista esperto, Piazza Borgo Pra, 51 – I 32100 Belluno Tel. 0437 34673 – 333 2175846 bortolo.calligaro@alice.it
Musei e siti visitati: a Perarolo, il Museo degli Zattieri realizzato dagli enti locali e delle “chiuse”, cioè “cìdoli” di Perarolo, Piave e Boite: trattasi di sbarramento per fermare e fare ammucchiare i tronchi; sempre a Perarolo, Museo della Pietra e degli Scalpellini. a Codissago, frazione di Castellavazzo: Museo Etnografico degli Zattieri del Piave (tel. e fax 0437 772373 – fameja@zater.it – www.zater.it), realizzato dalla locale Associazione privata. Gli zattieri erano i costruttori e conduttori delle zattere. I menadàs, erano coloro che muniti di lunghe pertiche uncinate e di una sorta di rudimentali ramponi applicati sotto gli scarponi, riconoscevano e smistavano il legname, preventivamente marchiato, alle segherie di appartenenza. Belluno, centro storico e quindi poco fuori città Villa Dino Buzzati www.villabuzzati.com (ASSOCIAZIONE CULTURALE   VILLA BUZZATI S.PELLEGRINO – IL GRANAIO VIA VISOME, 18 32100 – BELLUNO).
Documentazione fotografica: molti hanno scattato foto. Io una ventina (Iphone Nokia 510). Edoardo (edoapel@gmail.com) 450 (quattrocentocinquanta!). Organizzatori Bici Uisp: Presidente Monica; Consiglieri Claudio, Guglielmo (cui va il nostro GRAZIE!!)

Posti di ristoro fisico e culturale da segnalare in quanto molto meritevoli

Il lago a Calalzo di Cadore

• Longarone, Albergo Ristorante De Bona Luigi, Via Roggia, 26 – I 321234 Longarone BL, tel. 0437 770171 info@albergoristorantedebona.it www.albergoristorantedebona.it. Accoglienza ottima sotto ogni profilo.
• Belluno, Casa per ferie “Al Centro” tel. 0437 944460. Posizione centralissima, ottimo il sistema di ricovero delle bicilette.
• Mel (Belluno), Bruschetteria El Mighelon Snc, Via Nave, 30, tel. Matteo 349 4536789 – Michele 347 1283649 info@elmighelon.com, www.elmighelon.com. Presto anche con stanze per dormire. Uei, raga! Da non perdere! Bruschette veloci, diversificate, squisite, vino frizzante e birra fresca a gogò … ah, dimenticavo, el Mighelon è alpinista e guida e vi può condurre a piedi e in canoa nei profondissimi canjon della zona, chicche riservate a pochissimi conoscitori e intenditori!
• Belluno, VILLA BUZZATI, Bed & Breakfast– Via Visome, 18 – I 32100 tel. e fax 0437 926414 www.villabuzzati.com di Valentina Morassutti, valentinamorassutti@gmail.com pronipote dello scrittore Dino Buzzati, 0039 333 6486024;
• Levico (TN), Bicigrill per sosta radler pre-finale.

Costo medio giornaliero pro capite, circa 60-70 euro comprensivo di pullman privato (peraltro sempre al seguito) per le tratte Trento-Dobbiaco; Perarolo-Longarone; Lentiai/Feltre – Trento; pernottamenti (Longarone, Belluno); musei; pranzi, cene, pic nic e frequentissimi ristori.

Là dove c’era un lago ora c’è … il Monte Toc!

Questo mio post non vuol essere una relazione ciclo-turistica, ma una sottolineatura di alcuni aspetti del cicloturismo e dei siti visitati. Infatti sulla pista ciclabile Dobbiaco-Calalzo di Cadore ognuno può trovare in internet moltissime relazioni e commenti. Qui aggiungo solo che è in corso di sistemazione il tratto in salita Dobbiaco-Cima Banche. Bellissimo il lago artificiale vicino a Calalzo di Cadore. La differenza fra la ciclabile Dobbiaco-Lienz a la ciclabile Dobbiaco – Cortina – Calalzo? La seconda è molto, molto più bella. La prima è molto più frequentata perché è tutta in discesa, continua, assistita da un perfetto sistema di noleggio bici e soprattutto di “risalita ferroviaria”.

La nostra Prima Risalita della Memoria. La tragedia (annunciata) del Vajont, a 50 anni dal crimine commesso. Una mia poesiola, scritta dopo il pellegrinaggio che resi a quel Santuario il 28 febbrai 1999, e ripresa oggi dopo il pellegrinaggio  di questi giorni.

VAJONT

Bici Uisp e Fiab Trento, per non dimenticare!

Va giù …
va giù …
dapprima silente
e poi improvviso
cade
pesante nell’acqua ristretta e profonda
un monte ucciso dagli anni
e da un progetto assassino.

Bagliore di cavi tranciati.

Lampeggia sul monte!
Cos’è? Temporale?

Valanga di aria compressa
strappa i panni di casa
dai fili distesi
fluido maglio d’annuncio mortale
soffoca i muri indifesi
di una indifesa città.

Dalla sommità della frana, dentro l’ex lago, quel che ne resta d’acqua …

Cos’è questo tuono?
Un Foen improvviso?
Chiudete le porte!
Non vedi ch’è solo?
Ormai superato il terzino!
Fa goal lo spagnolo!

Sibilante
più volte annunciato
maremoto alpino
interrompe violento
azione
partita
la vita.

Dolori scheggiati
infangati
parole ormai mute
non legano più fra di loro
sbriciolati frammenti
di una impazzita ragione.

Pochi oramai gli occhi ancor vivi
tristi cavalli di frisia
a sbarrare la strada ed il passo
al nulla rimasto
svuotati di lacrime
dal troppo dolore
come il lago dal Toc.

Ed io
pellegrino tardivo
posso solo indagare il Ricordo
affinchè il Ricordo non muoia.

Bici Uisp e Fiab Trento hanno voluto commemorare questa tragedia, rendendo omaggio alle Vittime e alla loro Memoria. Ma anche alla memoria di un crimine annunciato. La salita alla diga, cinque km al 7% non è da tutti i cicloturisti. Piuttosto suggerisco di riservare le energie per percorrere l’anello di 16 km (asfaltato e transitabile anche dalle auto) che è stato tracciato sulla frana, cioè sul monte (sic!) che si trova là dove avrebbe dovuto esserci un lago (!), e che, percorso in senso antiorario, porta ad attraversare un ardito ponte su una profonda gola (sul cui fondo riposavano – al fresco – gli stambecchi) e quindi, prima di iniziare la discesa a Longarone, il paese di Erto. E questa è stata la nostra Prima Risalita della Memoria.

Menadès o zattieri del Piave

Molto interessanti i due Musei degli Zattieri del Piave, i quali, fino all’avvento della ferrovia ed alla costruzione degli sbarramenti idroelettrici sul fiume, riuscivano a trasportare via acqua milioni di tronchi dal Cadore a Venezia. Questa Seconda Risalita della Memoria, memoria rievocata da una replica moderna in anni recenti in occasione delle regate storiche delle quattro Repubbliche Marinare a Venezia, giustifica, anzi merita – anche da sola – un viaggio.

Prima di Belluno, sosta al Cimitero delle Vittime del Vajont: “La mattina del 10 ottobre 1963, di fronte alla spianata livida di fango lasciata dall’onda, ci si rende conto della necessità di individuare un’area dove seppellire le numerose Vittime. Il cimitero delle Vittime viene dunque collocato a 4 km a sud di Longarone, a Fortogna, frazione del comune non colpita dall’onda, su un campo di granoturco, consacrato”.

a
Villa Buzzati e Valentina Morassutti

Belluno – Lentiai. Che dire? Solo grazie all’infaticabile e paziente amico Bortolo  abbiamo scoperto tratti di ciclabile assolutamente incredibili! Belli, naturali, fra casette e frazioncine, brevi risalite in nascosti boschetti, molte provvidenziali fontane d’acqua freschissima. Peccato che non tutte le amministrazioni comunali del tracciato si siano preoccupate di utilizzare i vecchi ponti sui torrenti affluenti di sinistra del Piave, il che avrebbe reso “continuo” il tracciato. In particolare una menzione merita la visita (improvvisata e quindi non organizzata) alla Villa Buzzati, resa possibile dall’iniziativa di Bortolo e dalla cortese disponibilità della pronipote dello scrittore, Signora Valentina Morassutti. Gioielli di Memoria veri e propri … grazie, Valentina, torneremo preavvisandoti. Nel frattempo, Valentina, ti segnalo su questo blog, il blog di Mirna Moretti, nostra Grande Lettrice, la quale sicuramente vorrà aggiungere un commento sul tuo bisnonno Dino. Questa è stata la nostra Terza Risalita della Memoria.

Dal Mighelon: quando la se ghe vol … la se ghe vol!

Quindi Trichiana, il Paese del libro, in quanto dotato di una preziosa biblioteca civica (www.comune.trichiana.bl.it) donata nel 1972 dai fratelli librai trichianesi Angelo Aldo, Mario e Renzo Cortina e Beatrice Merlin. Il che mi ricorda analoga biblioteca donata da un mio ex capo (di lavoro) che io considero il mio “terzo Genitore”, Dr. Ruggero Cengo Romano al suo paese natìo, Ternengo, vicino a Biella.

Sullo sfondo, le Dolomiti Bellunesi. Qua e là, Ville Venete. Fra le tante, Villa Gaggia, sede dell’incontro fra tali Benito e Adolfo, incontro nel quale parlò solo Adolfo, accordo (mancato)  che avrebbe dovuto e potuto portare alla resa dell’Italia dopo lo sbarco alleato in Sicilia, e che invece “regalò” all’Italia due anni di dominio nazista e di guerra civile (Quarta Risalita della Memoria).

In piscina a Lentiai

Infine, sulla strada del ritorno, sosta radler al Bicigrill di Levico. La bicicletta, il cicloturismo, ti fanno rivalutare e riscoprire la bellezza di una zona d’ombra, di una fontanella, di tratti alberati, della musicalità del silenzio, del piacere di una conquista (di una salita) del sollievo di una discesa, di quanto poco sia, in realtà, l’ “essenziale” di cui abbiamo bisogno per essere felici. Alcuni di noi sono bravissimi (pedalatori da 13 volte lo Stelvio, per intendersi!); altri bravi; altri bravini; altri alle prime armi: ma fra tutti nessuna competitività, nessun confronto, nessun antagonismo ma solo solidarietà, comprensione ed aiuto reciproco. E questa è stata la nostra Quinta ed ultima Risalita della Memoria, di noi che con le nostre pedalate vogliamo mantenere viva e fare rinascere la Memoria, e quindi la Realtà, di un tempo in cui le persone erano solidali; non si misuravano reciprocamente attraverso i cavalli di potenza della rispettiva automobile; di un tempo in cui l’acqua era un incontestato bene di tutti e il migliore sistema di aria condizionata era l’ombra di un filare di alberi lungo la strada. Nella speranza di un Nuovo Rinascimento, nel quale il Volto dell’Altro non sia quello delle foto delle vittime di crimini pubblici e privati ma quello di chi ti chiede ciò che è giusto gli sia dato ed al quale, a sua volta, il tuo Volto dà l’attesa risposta di uguaglianza sociale, rispetto, considerazione, dignità, speranza, pace.

Viva la bicicletta, Viva Bici UISP, Via Fiab!

La nostra Presidente Monika, alla guida del gruppo

BICI UISP TRENTO, PRESIDENTE MONIKA GIACOMOZZIBICI UISP, Unione Italiana Bici Pertutti (si, Pertutti, così quadra con l’acronimo!), è un’associazione che vuole diffondere l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto, di svago, di turismo lento, salutare e culturale, alla scoperta della nostra Regione (Trentino Alto Adige), del Paese intero e dell’Europa. Usualmente percorriamo piste ciclabili o strade a basso traffico, dormiamo in ostelli ed abbiamo sempre con noi accompagnatori esperti, tutti volontari. Le nostre gite sono preparate sotto ogni profilo: tecnico, paesaggistico, storico-culturale, gastronomico. A BICI UISP ci si iscrive via mail scrivendo a biciuisp.tn@hotmail.it oppure presentandosi in sede, Largo Nazario Sauro, 11, tel. 0461 231128. Il costo della tessera annuale è di €10,00 (con copertura assicurativa €33,00). E’ possibile iscriversi anche “on …pedali” e cioè in occasione della partecipazione alla prima uscita! Per l’iscrizione occorre esibire un certificato medico attestante l’idoneità allo sport non agonistico. Per scaricare i moduli di iscrizione e per ulteriori informazioni visitate il sito http://slowbiketrento.xoom.it Volete altre notizie, foto etc.? Cliccate nell’apposito riquadro del mio blog, un po’ sotto la mia foto, la parola “uisp” o “bici uisp” o “bici” o “biciletta” e troverete molti miei post con molte foto!

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POST 907 – IN TRENTINO CI SI INCONTRA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Luglio, 2013 @ 8:31 am

Detto altrimenti: quando le associazioni si incontrano …

Un mio amico affermava: “Spesso qui in Trentino non si va d’accordo non perché si abbiano idee diverse, ma perché non ci si confronta, non si discute, non ci si “incontra”. In breve, a suo avviso mancherebbe la “comunicazione”, la “communis actio”, l’azione comune. Egli si riferiva soprattutto alla politica ed alla economia.

Una riunione di Mirna Moretti

Ed allora ben venga l’associazionismo, in qualunque forma esso si manifesti, quindi non necessariamente “economico” o “politico”. Ora, è pur vero che Il movimento federativo ed il volontariato rappresentano sicuramente componenti fondamentali dell’associazionismo. Ma è altrettanto vero che esistono tante, molte altre forme di associazionismo privato e spontaneo, prive di formalità, in settori ludici, della cultura, dello sport, dell’arte. Il Trentino né è pieno. Io stesso mi sono (felicemente) trovato a far parte di ben cinque di esse: il Gruppo di Lettura di Mirna Moretti; quello della Prof.ssa Maria Lia Guardini; l’Associazione Amici della Musica di Riva del Garda (Presidente il Presidente Onorario del Tribunale di Rovereto, Dr. Comm. Ruggero Polito); l’Accademia delle Muse, Trento (Presidente la Prof.ssa Cristina Endrizzi); Bici UISP Trento (Presidente la Sig.a Monica Giacomozzi).

Una riunione di Maria Lia Guardini (la Prof. è di spalle)

Mirna Moretti è una mia collega blogger di TrentoBlog (cfr. ivi): Gran Lettrice, ci intrattiene con incontri quindicinali presso il Bar Libreria-Caffè “Controvento” (ex Libreria Caffè Il Papiro) di Via Galilei, a Trento. Trovate ampi resoconti della sua attività navigando sul suo blog.

La stessa navigazione, ma questa volta sul mio blog, vi illustrerà la nostra attività sotto la guida di Maria Lia Guardini, nelle riunioni di lettura dei classici che si tengono presso la Biblioteca Comunale di Trento.

Cosa facciamo nelle altre Associazioni? Anche in questo caso navigate nel mio blog ed avrete ampie risposte! Comunque, a Riva (100 iscritti) organizziamo circa 8-10 concerti l’anno, grazie alla collaborazione della locale sezione del Conservatorio Musicale Bonporti ed alla disponibilità del suo Direttore Prof. Franco Ballardini, che ci mette a disposizione la propria sala dell’auditorium. Per iscriversi, potete telefonare a me 335 5487516 (€30 all’anno, per l’ingresso gratuito all’80% dei concerti).

Ripido raccordo fra due piste ciclabili (Asiago)

Con Bici UISP Trento (100 iscritti) scorazziamo a pedali per la regione ed oltre: ad esempio, domani partiamo in bus da Trento, iniziamo a pedalare a Dobbiaco e in tre tappe tocchiamo Cortina d’Ampezzo, Calalzo di Cadore, Longarone, Belluno, Feltre, Valsugana. E non “facciamo” solo bici, ma ci fermiamo in luoghi d’arte, storici, naturalistici: insomma, si tratta di “cultura a pedali”.

BICI UISP, Unione Italiana Bici Pertutti (si, Pertutti, così quadra con l’acronimo!), è un’associazione che vuole diffondere l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto, di svago, di turismo lento, salutare e culturale, alla scoperta della nostra Regione (Trentino Alto Adige), del Paese intero e dell’Europa. Usualmente percorriamo piste ciclabili o strade a basso traffico, dormiamo in ostelli ed abbiamo sempre con noi accompagnatori esperti, tutti volontari. Le nostre gite sono preparate sotto ogni profilo: tecnico, paesaggistico, storico-culturale, gastronomico. A BICI UISP ci si iscrive via mail scrivendo a biciuisp.tn@hotmail.it oppure presentandosi in sede, Largo Nazario Sauro, 11, tel. 0461 231128. Il costo della tessera annuale è di €10,00 (con copertura assicurativa €33,00). E’ possibile iscriversi anche “on …pedali” e cioè in occasione della partecipazione alla prima uscita! Per l’iscrizione occorre esibire un certificato medico attestante l’idoneità allo sport non agonistico. Per scaricare i moduli di iscrizione e per ulteriori informazioni visitate il sito http://slowbiketrento.xoom.it Volete altre notizie, foto etc.? Cliccate nell’apposito riquadro del mio blog, un po’ sotto la mia foto, la parola “uisp” o “bici uisp” o “bici” o “biciletta” e troverete molti miei post con molte foto!

Due Presidenti all’opera: Cristina e Ruggero

E l’Accademia delle Muse (80 amici)? E’ un circolo privato aperto solo ad amici, che si riunisce presso l’abitazione della sua Presidente. All’Accademia non ci si iscrive: si è introdotti da un Accademico: insomma, l’Accademico garantisce per ogni nuovo amico. Normalmente alle 8-9 riunioni annuali siamo presenti in 40-45 amici, il che rappresenta la capienza massima della “sede”: ed è solo per questo motivo che stiamo frenando nuovi ingressi. Ogni autunno redigiamo il programma del nostro anno accademico (ottobre-giugno): ognuno di noi propone il contributo dell’”arte sua” e la presente nel corso delle serate che iniziano alle 20,15 e terminano alle 11,30: le serate non sono né un prima né un dopo cena, bensì un “durante”, nel senso che ognuno contribuisce con “argomenti” solidi o liquidi che vengono consumati fra le due relazioni della serata. Si parla di -  e si fa musica, teatro, letteratura, pittura, fotografia, sport, viaggi, storia, cucina, ricamo, etc. etc..

Festa da “sogno di (un pomeriggio di) mezz’estate”

Ecco, ieri sera due gruppi si sono incontrati per la Festa di Mezz’estate. l’Accademia e Bici Uisp. Ovviamente non al completo, non eravamo certo 180 persone … molti sono in vacanza, altri avevano altri impegni, tuttavia è stata assicurata una qualificata rappresentanza. La festa si è protratta dalle 17.30 alla 11,00, compreso un tuffo nella piccola piscina del “giardino sociale”. “Ovviamente” si è fatta musica, si sono letti alcuni testi, si sono scattate foto, si è danzato (valzer) sull’erba, ma soprattutto ci si è “incontrati”, cioè si è “comunicato”. L’età dei partecipanti andava dai 7 (sette) ai 90 (novanta) anni, e tutti si sono divertiti, saziati e dissetati.

Musica, musica …

Ecco, termino qui. Volevo solo sottolineare quanto (tanto) si può realizzare grazie all’iniziativa ed al volontariato di chi non ha “paura” di aprirsi al vicino, quanto (tanto) vale il lato umano in tutti i rapporti, quanto (tanto) vale lo zusammen sein, cioè lo stare insieme senza spirito di competizione, senza rivalità, senza pregiudizi, ma semplicemente lieti di donare agli Altri il frutto della propria esperienza di vita, professionalità ma soprattutto umanità e ricevere dagli Altri altrettanto.

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POST 906 – TRUFFE VIA INTERNET

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Luglio, 2013 @ 8:21 am

Detto altrimenti: se le conosci le eviti

Mi racconta un amico (Tizio 1). Ha messo un annuncio di vendita della sua moto su uno di siti più conosciuti. Prudentemente lascia come indirizzo e-mail un account nuovo (“A”), creato ad hoc, diverso dal suo solito account (“B”), sapendo che l’indirizzo “A” potrà essere conosciuto dagli interessati all’acquisto solo se egli avrà deciso di rispondere alle loro mail.

Dopo pochi minuti dalla pubblicazione dell’annuncio sul sito internet Tizio 1 riceve domande del tipo: “E’ ancora in vendita la moto?”. Il che lo insospettisce. Tuttavia risponde “Si”, e con ciò fornisce agli interlocutori il proprio indirizzo mail “A”.

Subito dopo Tizio 1 riceve dimostrazioni di interesse scritte in cattivo italiano da chi (Caio) afferma di abitare e lavorare in Africa come cardiologo, di essere di madrelingua francese e di avere assoluto bisogno di quella moto, etc..; dalla moglie di Caio e da un suo amico (Sempronio), che gli chiedono età, professione, sua identità, IBAN per fare l’accredito del prezzo (!?) per potere interloquire meglio!

Tizio non risponde e mi racconta che un altro suo amico, Tizio 2, ha risposto, per sentirsi offrire un prezzo maggiorato di €1.000 per le spese di spedizione in Africa che l’acquirente prega volere organizzare per suo conto. Tizio 2 accetta e si vede accreditare la somma richiesta + i mille euro per la spedizione. Sembra tutto regolare. Dopo una settimana, prima che Tizio 2 spedisca la moto, gli perviene una mail con la qual si chiede di sospendere la spedizione, perché l’acquirente sarebbe venuto di persona a ritirare la moto. Pertanto gli si chiede di restituire i 1000 euro della spedizione. Tizio 2 esegue e bonifica la somma richiesta, trattenendo la somma che rappresenta il pagamento anticipato dell’acquisto della sua moto. Dopo due settimana la somma incassata da Tizio 2 per la vendita della moto gli viene stornata dalla banca in quanto derivata dall’utilizzo di una carta di credito rubata o clonata. Tizio 2 è stato truffato per 1000 euro.

A saverle, le robe ….

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POST 905 – SCANDALO AL SOLE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Luglio, 2013 @ 8:03 am

Detto altrimenti: spending review? Ma mi faccia il piacere …!

Scandalo al sole made in USA (titolo originale “A Summer Place”): film statunitense del 1959, diretto dal regista Delmer Daves e tratto da un romanzo di Sloan Wilson.
Scandalo al sole made in Italy: inchiesta dell’Espresso. Gli stenodattilografi del parlamento arrivano a percepire uno stipendio annuo lordo di €260.000 ed un commesso €8.000 netti al mese.  Oltre tredicesima, quattordicesima e quindicesima ed altri benefit pensionistici.

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POST 904 – CACCIABOMBARDIERI F 35

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 21 Luglio, 2013 @ 6:54 pm

Detto altrimenti: ogni giorno ne scopri una nuova

La nostra ammiraglia “Cavour”

Ma perché non lasciarli al venditore … dai … che non vanno bene per tanti motivi (cfr. tanti miei post precedenti)! Oggi ve ne dico un’altra: il ponte di volo della nostra nave da guerra ammiraglia, la portaerei Cavour, è collaudato per sopportare la spinta del decollo verticale degli aerei Harrier, che pesano molto meno degli F35. Mi chiedo: si è pensato a questo “piccolo” particolare, oppure è scontato che si debba anche intervenire a modificare quella nave, rinforzandone il ponte, sempre che sia un intervento possibile, s’intende …

Harrier in fase di decollo verticale

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POST 903 – IN RICORDO DELL’AMICO ROBERTO MELINI, AMANTE DEI MONTI E DEL MARE … ( a seguito del post 898)

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Luglio, 2013 @ 8:42 pm

Roberto …  (come me Ligure diventato Trentino), ci hai lasciati  il 16 luglio scorso … sul Lagorai. Roberto, queste poesiole le dedico a te … le avevo scriite da tempo, ma ora “hanno un fine, uno scopo”, quello di mantenere vivo in tutti noi il ricordo di te, anche attraverso l’amore che portavi alla Liguria ed al Trentino, le tue due Regioni di Confine, Confine di Mare e Confine di Terra …

Dolomiti, la prima volta

Si sale pian piano
con una seicento che sbuffa
fra nuvole stanche
sedute nei prati
rossi di umori
e di foglie.

E sotto il maglione d’autunno
compare
dapprima ogni tanto
e quindi ogni poco
il bianco sparato di neve.

D’un tratto
si apre dorata
dal sole
una torre
adagiata su coltri
di freddo vapore d’argento.

Il ricordo di Lei
profuma nei sogni nascosti
di un solitario turista
un po’ fuori stagione
che ha spalancato per caso
la porta del camerino
e s’innamora alla vista
della Prima Donna
intenta a rifarsi il trucco
per lo spettacolo d’inverno.

Marzemino

Profumo di viole
liquidi rubini perlati
respiri stordito
e plachi la sete
del tuo sguardo
che scala rupi dorate
incastonate in prati smeraldo
talamo alpestre ad un sole
da sempre sposato al Trentino

ed al suo vino.

 

Scogli di Liguria

Taglienti
lambiti da onde insistenti di vita
forti come mani in tempesta
a stringere scotte alla furia,
incastonate il diamante del sole
su sfondi di opale lontani
sostegno al serto prezioso
su testa regale

di Mare Liguria.

 

 

Mareggiata in Liguria

Lo sguardo

assapora il respiro di sale
e ascolta l’orchestra di luci
dai mille strumenti trapunti
di candide spume di smalto
frangenti.

Il vento

dall’alto
scolpisce, colora, accarezza
la forza del Mare
rallenta improvviso l’ebbrezza
e rapisce
al Suo tempestivo orchestrare
il tuo sentimento.

La ghiaia

lucente d’un velo d’opale
percuote in crescendo i tamburi
ritratta dall’onda
che sale
imponente
con liquidi muri.

L’onda

la figlia dei venti
sorella del tuono
frantuma i colori silenti
preziosa marea
cosparge con furia
di perle lucenti
rocciosa platea

di Terra Liguria.

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POST 902 – DALL’INDIA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Luglio, 2013 @ 8:28 pm

Detto altrimenti: due miei amici, due sposi,  sono in viaggio verso l’India. Vanno a prendere la bimba che hanno adottato. A loro e soprattutto alla loro bambina dedico questa mia poesiola.

Dall’India

Granello di riso
scagliato dal monsone
insieme a milioni di piccoli steli
nelle paludi dell’umanità,
un raggio di sole ti ha colto
dalla solitudine affollata di vuoto
e ti ha deposto in un nido.

Nutrito d’amore
tu nutri d’amore i ricordi
ed alzi lo sguardo ad un cielo
che specchia la terra lontana.

E lontana una madre
ti pensa
e prega
piangendo la gioia
per te.

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POST 901 – LEGGE ELETTORALE E CRISI DI GOVERNO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Luglio, 2013 @ 8:44 am

Detto altrimenti: sono due “cose” correlate

L’attuale legge elettorale (il porcellum) genera situazioni di ingovernabilità o di “governabilità a rischio di crisi”. Ed allora due sono le cose da fare: cambiare la legge elettorale ed inoltre introdurre una norma che vieti di provocare una crisi di governo “al buio”: cioè chi propone di sfiduciare o sfiducia il governo, può fare ciò solo se ha pronta una maggioranza alternativa. In altre parole: siamo su un veliero nel bel mezzo di una tempesta. Alcuni passeggeri  non hanno fiducia nello skipper (che è anche timoniere) e nel suo equipaggio e propongono di sollevarli dall’incarico, cioè propongono di affidare ad altri la conduzione della nave. Appunto, ad altri. Ma esistono a bordo altri in grado di farsi carico di quel ruolo? No. Ed allora lo skipper timoniere resta al suo posto, con il suo equipaggio. Altrimenti sì che l’Italia sarebbe “nave senza nocchiero in gran tempesta”!

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POST 900 – KA … ZAKI AMARI e altre amarezze

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Luglio, 2013 @ 8:18 am

Detto altrimenti: maccome (maccome) si fa a stare zitti?

Kazakistan (paese ricco di petrolio e di gas naturale …): 1)  Occorre non solo ricercare (e punire) chi ha agito, ma soprattutto ricercare perché si è agito: cui prodest? Cui bono? A chi giova tutto ciò? 2) Meglio, molto meglio, sarebbe stato se il ministro degli interni si fosse dimesso e se il Parlamento avesse accetttato o respinto le sue dimissioni. In ogni caso senza alcuna crisi di governo.

Diritto penale: se un imputato viene assolto (vedi processo per la trattativa Stato-mafia), il giudice trasmette alla Procura della Repubblica gli atti riguardanti le testimonianze rilasciate contro l’imputato, per verificare se da parte dei testimoni non si sia perpetrato il reato di falsa testimonianza.
Diritto civile: se Tizio cita Caio per 1.000.000 e Caio viene assolto, Caio può agire in via riconvenzionale contro Tizio per il danno che ha subìto essendo stato citato in giudizio “temerariamente”.
Diritto Amministrativo: 1) si viene citati per un danno erariale di 350.000. Si è assolti o si viene condannati “pro forma” a pagare 10.000. Tutto finisce qui. “2) Gara pubblica d’appalto lanciata da un Ente/SpA pubblica. Un concorrente che non ha vinto fa ricorso. Il TAR gli dà torto. Lui fa appello. Il Consiglio di Stato gli dà ragione e condanna l’Ente/SpA pubblica a pagare una forte somma al ricorrente. L’Ente/SpA pubblica ricorre allo stesso Consiglio di Stato per revocazione della propria sentenza (!?), unico, ulteriore e ultimo ricorso possibile, e perde il ricorso. L’Ente/SpA pubblica paga la forte somma al ricorrente, il che costituisce un danno erariale. La Corte dei Conti interviene per verificare se l’Ente/Società pubblica si sia resa colpevole del danno che il sistema pubblico ha subito, e non ne riscontra colpa o omissione alcuna. Ma allora, occorrerebbe verificare in parallelo il comportamento del TAR e del Consiglio di Stato: chi ha ragione dei due? Forse il TAR, visto che la Corte dei Conti non ha riscontrato alcun difetto nell’azione dell’Ente/SpA pubblica. Comunque tutto finisce qui. Quis custodiet custodes ipsos? (VI Satira di Giovenale).

Scandali. Uno scandalo al giorno (oggi è il FLD, Family Ligresti Day) leva la credibilità (nazionale e internazionale) di torno (e leva di torno anche lo scandalo precedente, che viene quasi dimenticato). La morale qual è? Che il primo problema da risolvere è la QM, la Questione M …. no, non quella Meridionale, che pur esiste, bensì quella Morale, la Questione Morale.

Ligresti? Assicurazioni! La legge impone che l’amministratore di SpA pubbliche si assicuri a sue spese per il danno erariale che egli potrebbe provocare all’ente pubblico. Egli si assicura per il periodo in cui è amministratore. Dopo la fine del suo mandato, viene citato in causa dalla Corte dei Conti (che ha 10 anni di tempo per intervenire) per danno erariale . L’assicurazione non lo copre, perchè “essa ha assicurato l’evento denuncia e non il comportanento dell’assicurato (!?)”, a meno che l’amministratore non abbia stipulato una ulteriore  polizza, detta  “postuma”, per coprire anche il periodo sucecssivo alla cessazione del prprio ruolo. Il che vuol dire che per il primo periodo l’Assicurazione ha percepito il premio senza fornire alcuna controprestazione. Ma c’è di più. Con la postuma, l’assicurazione lo copre al massimo per cinque anni. Egli quindi resta comunque scoperto per gli ultimi cinque anni. Ora mi dico: la legge dovrebbe stabilire la responsabilità delle assicurazioni anche senza la postuma. In subordine, la legge che gli impone di assicurarsi, dovrebbe anche imporre alle assicurazioni di assicurarlo (per dieci anni e non solo per cinque).

Lo Scandaliere: ecco il nuovo quotidiano di cui lamentiamo la mancanza. Un quotidiano che segua non solo l’insorgere di tutti gli scandali, ma anche lo svolgimento della loro trattazione giudiziaria/amministrativa. Il quotidiano dovrebbe avere anche la “pagina economico-finanziaria” nella qual tenere la contabilità dell’ammontare del danno erariale generato dalla successione degli scandali. E’ di ieri lo scandalo Mose Venezia, di oggi il Ligresti, etc. etc… Per non dimenticare, per non dimenticarli!

Lo so, uffa, basta co’ ‘sti scandali, direte voi,  non se ne può più … d’accordo, ma forse questo è proprio ciò che “quelli” vogliono: che noi ci si stufi, che noi ci si annoi, perchè ormai è immer die gleiche Geshichte, sempre la stessa storia … E invece no: io non mi stanco di denunciarli. Anzi, vi dirò di più, rincaro la dose: SCANDALI DEL “DOPO” E SCANDALI DEL “DURANTE”. Infatti noi veniamo a conoscere queste situazioni ben “dopo” il loro insorgere, cioè conosciamo gli scandali nel loro “dopo”. Ed allora mi viene da chiedermi: in questo monento, mentre io sto scrivendo, cos’altro sta maturando? Quali altri scandali stanno perfezionandosi “durante” i minuti che io sto usando per scrivere queste righe? Ecco, sarei curioso di conoscerli sin d’ora, questi “scandali del durante”. E voi?  Volete un suggerimento? Leggete l’Espresso. Ha appena pubblicato un’inchiesta sul come il nostro Bel Paese non stia utilizzando i fondi che l’UE le regalerebbe. Se non è uno scandalo questo … !

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POST 899 – ACQUISTARE I CACCIABOMBARDIERI F 35, OVVERO FARE I F….URBI CON IL C….ONTANTE DEGLI ALTRI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 18 Luglio, 2013 @ 6:55 am

Detto altrimenti: fare gli spendaccioni con i soldi degli altri

Paul A. Samuelson: “Burro o cannoni?”

Acquistare o non acquistare (gli F 35)? Questo è il problema. E con quali soldi? Con quelli degli altri, ovviamente! Ora, esiste un’altra espressione, molto volgare ma efficace, che suona così: “fare i f….. con il c … degli altri”. Non vi dico di più ma avete capito lo stesso. Il Governo spende soldi (altrui), anzi, forse si rimette alla decisione del Parlamento, cioè di parlamentari non eletti dal Popolo ma nominati dai partiti. Costoro possono decidere di spendere i soldi dei cittadini, molti dei quali non hanno lavoro o hanno pensioni da fame o non intravedono un futuro e che quindi meglio vedrebbero impiegati quei soldi in investimenti per la ripresa e nel welfare. E invece il debito pubblico aumenta, le tasse anche, la disoccupazione anche etc.. E’ un cane che si morde la coda. Occorre quindi interrompere questo circolo vizioso, riscrivere l’ordine delle priorità, intervenire sui tantissimi privilegi delle tantissime caste e investire su ciò che l’Italia ha in più rispetto agli altri Paesi: siti naturalistici, storici, artistici, archeologici, culturali; sul design, etc. Ed inoltre investire su scuola e università, sulla ricerca, sull’arte, sulla musica, sulle cooperative giovanili etc..

F 35. Dicono e non dicono. Dicono che costano 14 miliardi. Non dicono che gli USA hanno calcolato che il loro utilizzo e manutenzione costerà altri 28 miliardi. Non dicono che non funzionano, che hanno mille difetti, che sono pericolose, costose ed inutili macchinette mangiasoldi (nostri). Non dicono quali paesi vi hanno già rinunciato (Canada, Turchia, Olanda, etc.). Perché “non dicono”? Cui prodest? Cui bono? Direbbe Cicerone … Chi ci guadagna in tutto questo affare?

Un buon ministro (della Difesa) è tale non perchè insiste per “spendere tanto e comunque”, ma perchè sa quando e come spendere con oculatezza e sa quando e come non sprecare risorse pubbliche.

E per il debito pubblico? Ma perchè non ragionare su emissioni di titoli irredimibili? (cfr. infra, in tanti miei post precedenti!)

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