CABINOVIA TRENTO-MONTE BONDONE: SPA AD AZIONARIATO TOTALMENTE O PARZIALMENTE DIFFUSO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Luglio, 2023 @ 9:44 am

Una SpA che appartenga ad una moltitudine di azionisti in inglese si definisce Public Company e viene quotata alla borsa valori. Da noi al contrario il termine SpA pubblica indica che i suoi azionisti sono solo enti pubblici.

Ora accade che nostre grandi società pubbliche vogliano aumentare il proprio capitale sociale lanciando suoi aumenti sottoscrivibili dal pubblico dei risparmiatori, o che emettano titoli di debito con uguale destinazione.

Da qui un concetto: chi destina i propri risparmi ad una iniziativa – ad esempio infrastrutturale – non deve essere necessariamente cittadino residente nella zona nella quale l’infrastruttura – ad esempio una nuova cabinovia – si realizza, né deve essere necessariamente cittadino italiano.

Dico questo perché oltre alle SpA private e alle SpA pubbliche, esistono le SpA miste, i cui azionisti sono in parte enti pubblici e in parte soggetti privati (italiani ed esteri).

In questo spirito, dall’art. 35 della L. 23.12.1994 sono stati creati i titoli BOC-BOP-BOR, Buoni Ordinari Comunali, Provinciali, Regionali i quali nascono come titoli di debito con un rendimento superiore di un punto rispetto ai titoli statali, durata non inferiore a cinque anni, convertibili in azioni della società di scopo costituita dall’Ente Pubblico per la realizzazione di una infrastruttura.

Prendiamo il caso del progetto cabinovia Trento-Monte Bondone. La sua progettazione, realizzazione e gestione potrebbe essere affidata ad una SpA pubblica multiservizi, la quale comprenda attuali SpA pubbliche con forti utili di bilancio, quali farmacie e parcheggi e rilevanti pagamenti di imposte all’erario: in tal caso, l’eventuale perdita gestionale della cabinovia sarebbe coperta da questi utili a valere sui notevoli risparmi fiscali e comunque la SpA pubblica sarebbe sempre in attivo.

A questo punto, o in tale ottica, l’Ente pubblico potrebbe lanciare i titoli sopra citati, convertibili in azioni (magari privilegiate) della SpA pubblica multiservizi che diverrebbe quindi una SpA mista pubblico privata. Questi titoli potrebbero essere reclamizzati dalla rete dei nostri alberghi e – attraverso la rete dei tanti sportelli bancari presenti in provincia – offerti in sottoscrizione anche ai nostri turisti non residenti, italiani ed esteri.

Una impostazione finanziaria del genere indirizzerebbe volontariamente la ricca finanza privata, italiana ed estera, verso il settore pubblico e sarebbe attrattiva per due categorie di risorse finanziarie: quelle della massa dei piccoli risparmiatori, alla ricerca di un rendimento maggiore rispetto al livello di titoli di stato; quella di imprenditori privati, alla ricerca di entrare a far parte dell’azionariato della SpA multiservizi,  per contribuire alla massima funzionalità della sua gestione, anche in relazione alle esigenze dele proprie aziende, pur non escludendosi il loro interesse alla percezione di dividendi azionari.

Gli Enti pubblici emittenti i Buoni Ordinari potrebbero essere, a fianco del Comune, anche la Provincia e, ove il progetto della cabinovia potesse innescare un nuovo prodotto ciclo turistico regionale – sull’esempio del Tirol Bike Safari- anche l’altra provincia della regione e la stessa Regione, progetto particolarmente necessario a causa della crisi climatica che rende difficile la pratica dello sci in molte stazioni invernali e che consente di sviluppare il cicloturismo anche in primavera ed autunno.

Last but not least, il peso del pagamento da parte dell’ente pubblico del rendimento sui titoli non convertiti in azioni sarebbe in parte o totalmente bilanciato dal rendimento delle azioni della SpA mista multiservizi rimaste di sua proprietà.

L’idea è complessa, ma attiva molti temi e comunque merita di essere trasformata in un vero e proprio progetto, per essere poi a buona ragione (totalmente o parzialmente) attuato oppure motivatamente (totalmente o parzialmente) scartato.

Riccardo Lucatti, ITALIA VIVA TRENTINO.

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CABINOVIA TN-BONDONE: SPA AD AZIONARIATO TOTALMENTE O PARZIALMENTE DIFFUSO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Luglio, 2023 @ 7:35 am

Una SpA che appartenga ad una moltitudine di azionisti in inglese si definisce Public Company e viene quotata alla borsa valori. Da noi al contrario il termine SpA pubblica indica che i suoi azionisti sono solo enti pubblici.

Ora accade che nostre grandi società pubbliche vogliano aumentare il proprio capitale sociale lanciando suoi aumenti sottoscrivibili dal pubblico dei risparmiatori, o che emettano titoli di debito con uguale destinazione.

Da qui un concetto: chi destina i propri risparmi ad una iniziativa – ad esempio infrastrutturale – non deve essere necessariamente cittadino residente nella zona nella quale l’infrastruttura – ad esempio una nuova cabinovia – si realizza, né deve essere necessariamente cittadino italiano.

Dico questo perché oltre alle SpA private e alle SpA pubbliche, esistono le SpA miste, i cui azionisti sono in parte enti pubblici e in parte soggetti privati (italiani ed esteri).

In questo spirito, dall’art. 35 della L. 23.12.1994 sono stati creati i titoli BOC-BOP-BOR, Buoni Ordinari Comunali, Provinciali, Regionali i quali nascono come titoli di debito con un rendimento superiore di un punto rispetto ai titoli statali, durata non inferiore a cinque anni, convertibili in azioni della società di scopo costituita dall’Ente Pubblico per la realizzazione di una infrastruttura.

Prendiamo il caso del progetto cabinovia Trento-Monte Bondone. La sua progettazione, realizzazione e gestione potrebbe essere affidata ad una SpA pubblica multiservizi, la quale comprenda attuali SpA pubbliche con forti utili di bilancio, quali farmacie e parcheggi e rilevanti pagamenti di imposte all’erario: in tal caso, l’eventuale perdita gestionale della cabinovia sarebbe coperta da questi utili a valere sui notevoli risparmi fiscali e comunque la SpA pubblica sarebbe sempre in attivo.

A questo punto, o in tale ottica, l’Ente pubblico potrebbe lanciare i titoli sopra citati, convertibili in azioni (magari privilegiate) della SpA pubblica multiservizi che diverrebbe quindi una SpA mista pubblico privata. Questi titoli potrebbero essere reclamizzati dalla rete dei nostri alberghi e – attraverso la rete dei tanti sportelli bancari presenti in provincia – offerti in sottoscrizione anche ai nostri turisti non residenti, italiani ed esteri.

Una impostazione finanziaria del genere indirizzerebbe volontariamente la ricca finanza privata, italiana ed estera, verso il settore pubblico e sarebbe attrattiva per due categorie di risorse finanziarie: quelle della massa dei piccoli risparmiatori, alla ricerca di un rendimento maggiore rispetto al livello di titoli di stato; quella di imprenditori privati, alla ricerca di entrare a far parte dell’azionariato della SpA multiservizi,  per contribuire alla massima funzionalità della sua gestione, anche in relazione alle esigenze dele proprie aziende, pur non escludendosi il loro interesse alla percezione di dividendi azionari.

Gli Enti pubblici emittenti i Buoni Ordinari potrebbero essere, a fianco del Comune, anche la Provincia e, ove il progetto della cabinovia potesse innescare un nuovo prodotto ciclo turistico regionale – sull’esempio del Tirol Bike Safari- anche l’altra provincia della regione e la stessa Regione, progetto particolarmente necessario a causa della crisi climatica che rende difficile la pratica dello sci in molte stazioni invernali e che consente di sviluppare il cicloturismo anche in primavera ed estate.

Last but not least, il peso del pagamento da parte dell’ente pubblico del rendimento sui titoli non convertiti in azioni sarebbe in parte o totalmente bilanciato dal rendimento delle azioni della SpA mista multiservizi rimaste di sua proprietà.

L’idea è complessa, ma attiva molti temi e comunque merita di essere trasformata in un vero e proprio progetto, per essere poi a buona ragione (totalmente o parzialmente) attuato oppure motivatamente (totalmente o parzialmente) scartato.

Riccardo Lucatti, ITALIA VIVA TRENTINO.

Gli Enti pubblici emittenti i Buoni Ordinari potrebbero essere, a fianco del Comune, anche la Provincia e, ove il progetto della cabinovia potesse innescare un nuovo prodotto ciclo turistico regionale – sull’esempio del Tirol Bike Safari- anche l’altra provincia della regione e la stessa Regione.

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CAROSELLO BONDONE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 8 Luglio, 2023 @ 7:51 pm


Qualche decennio fa mi inventai e creai la Carosello Tonale, con la quale ristrutturai il sistema delle società trentine di impianti di risalita del Passo del Tonale.
Adesso, dopo tanti anni, sto proponendo di replicare con la creazione della CAROSELLO BONDONE, cioè della nuova cabinovia Trento-Monte Bondone, quale anello fondamentale del carosello ciclo-turistico che unirà le Valli dell’Adige e dei Laghi alla zona dell’Altogarda Trentino nei due sensi di marcia.
In questi giorni a Bressanone hanno inaugurato la nuova telecabina alla Plose: ogni cabina ha un sistema di allacciamento automatico anche delle pesanti E-bike che ogni cicloturista potrà effettuare in completa autonomia e senza fatica.
Non ci resta che copiare.

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IL CAMBIAMENTO CLIMATICO, LE ALTITUDINI, I DISLIVELLI.

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 6 Luglio, 2023 @ 10:34 am

Si sta calcolando che entro qualche anno, a causa dell’innalzamento della temperatura, a causa della ,limitata altitudine, un terzo delle stazioni sciistiche della provincia avrà seri problemi quanto alla pratica dello sci alpino.

Al che credo che occorra organizzarsi per tempo e se il clima cambia e le altitudini nostrane non sono più sufficienti per lo sci, a noi resta un bene importante che possiamo trasformare in un nuovo prodotto turistico: i nostri “dislivelli” che dobbiamo prepararci a vendere anche al di fuori della pratica dello sci invernale, nelle tre restanti stagioni: primavera, estate, autunno. E vendere questo nuovo prodotto ai cicloturisti ed aiciclo escursionisti, il cui numero è in costante, notevole ascesa.

L’Austria ci ha già pensato e da anni esiste il Tirol Bike Safari, un insieme di impianti di risalita che mette in rete oltre 700 km di ciclo discese. Al ciclo-turista-escursionista si offre (e si vende): la risalita meccanica, la ristorazione e l’alloggio, il noleggio e la riparazione delle bici, la ricarica elettrica celle e bike, il servizio di guida turistica e cicloturistica, tutti i prodotti locali, etc.. insomma, si vende il territorio in ogni sua sfaccettatura.

In Trentino molti sono i singoli casi di località che si stanno muovendo in questa direzione: quello che manca è la loro riunificazione organizzata a sistema per la vendita di un Trentino Bikeland, tale sia per il sistema delle piste ciclabili di valle che per l’auspicato sistema di ciclo discese.

L’iniziativa può ben partire dalla città di Trento, con la realizzazione della nuova cabinovia al Monte Bondone, alla quale si affianca l’imminente collegamento ciclabile della Valle dell’Adige con il sistema ciclabile della Valsugana. Infatti, la nuova cabinovia collegherà tre importanti sistemi ciclabili: quello della Valsugana, quello della Valle dell’Adige e quello della Valle dei Laghi-Altogarda. Non sta a me in questa sede descrivere i percorsi fattibili, i quali attirerebbero cicloturisti da ogni dove.

L’investimento sul ciclo turismo va poi fatto anche da stazioni sciistiche a quote elevate, quale ad esempio il passo del Tonale, ove, a prescindere da eventuali carenze o abbondanze di nevicate, si potrebbe incrementare il turismo delle due stagioni che ancora richiedono (e possono sostenere!) maggiori presenze di ospiti: la primavera e l’autunno.

Una iniziativa trentina in tal senso potrebbe poi coinvolgere anche la Provincia di Bolzano e anticipare una sua azione in tal senso che sarebbe collegata più con il sistema austriaco che con il nostro: in altre parole, avrebbe anche una valenza politica.

Riccardo Lucatti, ideatore e fondatore della Carosello Tonale e attuale responsabile del Tavolo di lavoro Finanza ed Ecomonia mista di ITALIA VIVA TRENTINO

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CICLOTURISMO E CICLO ESCURSIONISMO TRENTINO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 2 Luglio, 2023 @ 2:39 pm

Ieri, 1° Luglio 2023, la TV ha (ri)trasmesso due documentari “nella bellezza” sul fenomeno ciclo turistico toscano de L’Eroica e sul circuito cicloturistico bolognese BOMBA-Bologna Montana Bike Area, evidenziando il forte sviluppo che le due iniziative stanno dando alle economie locali in tutte le quattro stagioni e citando inoltre i molti miliardi di euro di fatturato che questo nuovo turismo genera in tutto il paese.

Sullo stesso tema i nostri quotidiani locali spesso riportano le numerose, (ma purtroppo ancora separate!)  iniziative che alcune nostre località turistiche stanno assumendo in materia.

Al che insisto sulla funzione strategica che avrà la nuova cabinovia Trento-Monte Bondone, quale innesco di un progetto provinciale “sistemico”, mirato alla realizzazione del Trentino Bike Safari, sull’esempio del Tirol Bike Safari che in Austria ha messo in rete numerosi impianti di risalita per complessivi 700 km di ciclo discese. Il progetto che potrebbe essere esteso all’Alto Adige per la realizzazione del Trentino Sud Tirol Bike Safari.

In altre parole: occorre organizzare e mettere in rete due sistemi: quello delle ciclabili di fondo valle e quello delle ciclabili “in discesa”, creando e vendendo un nuovo prodotto turistico, il dislivello, anche nelle stagioni non ancora sature di turismo e cioè la primavera e l’autunno.

La nuova cabinovia Trento-Monte Bondone innanzi tutto realizzerà un primo importante “anello”, il circuito Trento/Rovereto – Valle dei Laghi – Altogarda nelle due direzioni, anche in previsione di captare i sempre più numerosi cicloturisti del Lago di Garda.

In sintesi: si tratta di pensare ed operare per sistemi di area e di captare i forti segnali di cambiamento che il turismo sta subendo, ad esempio verso il ciclo-turismo, soprattutto con l’avvento delle biciclette a pedalata assistita (le cosiddette e-bike) che si stanno sviluppando presso utenza di tutte le età e in particolare sono sempre di più utilizzate anche turisti sempre meno giovani (la popolazione sta invecchiando!) ma dotati di maggiori mezzi finanziari di spesa.

Quanto alla regolamentazione dell’uso delle biciclette in montagna, si vedano i Quaderni di Ciclo-turismo e di ciclo-Escursionismo editi dal CAI centrale, reperibili in internet.

Dice … ma come realizzare questa nuova cabinovia? Rispondo: occorre trasformare il progetto che ITALIA VIVA ha proposto già alle “comunali” in un progetto anche provinciale.

  1. Per dare una risposta straordinaria a eventi e concorrenza straordinaria, e cioè
    1. per fronteggiare i cambiamenti climatici e vendere i nostri “dislivelli” anche in primavera e autunno;
    2. per sfruttare l’enorme sviluppo del cicloturismo;
    3. per connettere il cicloturismo di valle con quello verticale;
    4. per iniziare a realizzare il Trentino Bike Safari sull’esempio del Tirol Bike Safari austriaco (700 Km di ciclo-discese in rete);
    5. nel rispetto delle indicazioni dei Quaderni di ciclo turismo e ciclo escursionismo editi dal CAI Centrale. uaderni di ciclo
    6. nella prospettiva anche politica di ampliarlo a livello regionale in Trentino Sud Tirolo Bike Safari.
  2. La Cabinovia è da realizzare all’interno di una Spa multiservizi
    1. per recuperare le rilevanti imposte che oggi Farmacie e Parcheggi versano allo Stato, utilizzabili per coprire sue eventuali perdite di gestione del settore.
  3. La SpA multiservizi si apre ad una partecipazione della PAT azionaria di minoranza ma finanziariamente significativa
    1. a saldo di quanto ancora non finanziato;
    2. finanza che la PAT potrebbe eventualmente raccogliere anche con la emissione di
  4. BOP-Buoni Ordinari Provinciali ex art. 35 della L. Finanziaria 23.12.1994 n. 724
    1. con rendimento +1% rispetto ai titoli pubblici;
    2. rendimento garantito da un pool di banche locali;
    3. convertibili in azioni privilegiate della SpA multiservizi.

F.to Riccardo Lucatti, Responsabile del tavolo di Lavoro Finanza ed Economia Mista ITALIA VIVA TRENTINO

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DONATELLA CONZATTI – ITALIA VIVA TRENTINO INTRODUCE …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 29 Giugno, 2023 @ 2:46 pm

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SPA MISTA PUBBLICO-PRIVATA OPPURE SPA IN HOUSE?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 17 Giugno, 2023 @ 5:50 am

Quando per l’esercizio di attività economiche il settore pubblico utilizza la forma della SpA, ci si chiede: Spa “mista” ovvero a capitale pubblico e privato oppure Spa “in house”, cioè a capitale interamente pubblico? La questione va esaminata caso per caso, tuttavia, in linea generale, la mia lunga esperienza di lavoro anche in società dei due tipi in discorso, mi porta a difendere la forma mista per una serie di ragioni. Infatti, è corretto che il pubblico adotti la forma delle Spa per le sue attività economiche, ma non è coerente che poi le trasformi in SpA a capitale interamente pubblico perché, così facendo:

  1. si esclude l’apporto privato soprattutto in materia di capacità e tecnica gestionale;
  2. i soci privati di minoranza possono essere tenuti a fornire alla Spa le cosiddette prestazioni accessorie ex art. 2345 del C. Civile, e cioè diventare fornitori di prestazioni di qualità alla loro stessa società;
  3. la forma della Spa mista rende più funzionali le procedure di selezione, assunzione, coinvolgimento, MOTIVAZIONE e gestione del personale;
  4. stante l’attuale normativa, nelle Spa in house il potere è in larga misura concentrato in sedi pubbliche esterne alla SpA (organismi di indirizzo e controllo, ma che spesso sforano nella gestione), ed è separato dalla responsabilità dei risultati, la quale invece resta in capo agli organi societari. In altre parole, in queste società si realizza quello che nelle SpA a capitale interamente privato sarebbe un “monstrum” e cioè che agli azionisti si attribuissero poteri decisionali che invece competono al potere e alla responsabilità del Consiglio di Amministrazione e ai suoi delegati;
  5. attraverso le SpA miste si può convogliare volontariamente verso il settore pubblico la ricca finanza privata, la quale in Italia ha un volume circa doppio dell’intero debito pubblico, rendendo attrattive anche partecipazioni azionarie di minoranza con l’attribuzione agli azionisti privati di azioni privilegiate;
  6. 6) la Spa mista tende ad operare per area funzionale e non limitatamente all’area territoriale amministrativa d’origine;
  7. quanto all’estromissione egli azionisti privati presenti i una SpA mista, rimando alle motivate, documentate e condivisibili ragioni che hanno di recente escluso la trasformazione della Società di gestione dell’A22 da Spa mista a SpA in house.

Parlando di partecipazione azionaria privata in una SpA che gestisce un servizio pubblico, occorre poi fare una distinzione fra azionisti privati portatori di quote rilevanti di capitale e/o di know how e società aperte ad un azionariato privato diffuso, quelle che nel mondo anglosassone sono chiamate “public company”, cioè aperte all’azionariato del pubblico dei privati: infatti in inglese “privatizzare” (sino a quotare in borsa una Spa) si traduce con l’espressione “to go public”.

Riccardo Lucatti, già amministratore di SpA pubbliche, private, miste e in house, responsabile del Tavolo di Lavoro Finanza ed Economia mista di ITALIA VIVA TRENTINO.

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LE SOLUZIONI NAZIONALI POSSONO ANCHE NASCERE LOCALMENTE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 14 Giugno, 2023 @ 3:35 pm

Pier Luigi Celli, top manager e imprenditore, nel suo prezioso libro “Il potere, la carriera e la vita – Memorie di un mestiere vissuto controcorrente” (Ed. Chiarelettere, 2019) fra le molte testimonianze che offre al lettore, una: nelle aziende, occorre dare spazio e far vivere le periferie, perché sono quelle a contatto diretto con i problemi e le opportunità che si formano nel mondo, ove per “mondo” si intende l’insieme delle relazioni umane.

Ho preso lo spunto da questa sua proposta per formularne una circa la crisi degli alloggi per gli studenti e per o giovani in genere: gli Enti Pubblici, Stato in testa, mettano in vendita il loro enorme patrimonio immobiliare oggi non a reddito (si tratta di centinaia di miliardi di euro in valore!), conferendolo ad un fondo Immobiliare che – al fine di non disturbare il mercato – lo collochi sul mercato a tranche annuali, con due caratteristiche:

  • impegno dell’acquirente (garantito da fidejussione bancaria) di investire sull’immobile acquistato a fini economici e/o sociali;
  • prezzo ridotto che tenga conto dell’impegno di cui sopra.

Questa idea nasce localmente, ovvero in “periferia” ed in periferia potrebbe avere una sua prima attuazione, ma ha una portata che va ben oltre i confini del Trentino.

Riccardo Lucatti – Tavolo di Lavoro Finanza ed Economia mista Italia Viva Trentino.

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ITALIA VIVA TRENTINO E’ VIVACISSIMA!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 14 Giugno, 2023 @ 2:38 pm

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2 GIUGNO, FESTA DELLA DEMOCRAZIA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 2 Giugno, 2023 @ 1:54 pm


Non sono mai stato monarchico.
Oggi io festeggio soprattutto la democrazia.
Poi, anche la repubblica.
La democrazia del 1946: voto alle donne; altissima percentuale di votanti.

– Voto alle Donne, per la prima volta.
– Le Donne erano (e sono!) vittime di un pregiudizio.
– Il pregiudizio è frutto di ignoranza e/o timore e/o interesse.
– Normalmente è espressione di una classe numericamente maggiore rispetto ad una classe numericamente minore: fa eccezione il pregiudizio contro le Donne che erano e sono più numerose degli uomini.
– Norberto Bobbio, “Elogio della mitezza” pag.100: “Il superamento del pregiudizio contro le Donne sarà la maggiore se non l’unica rivoluzione del nostro tempo”.

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