MIA LETTERA ODIERNA AL DIRETTORE DEL QUOTIDIANO TRENTINO “il T”, SIMONE CASALINI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 5 Novembre, 2024 @ 8:29 amEgregio Direttore,
in attesa delle elezioni americane (forza Kamala!”), mi permetto di sottoporre all’attenzione Sua, delle lettrici e dei lettori alcune sottolineature. Infatti, mi pare che da una parte dell’elettorato e di alcuni governanti non si vogliano o non si sappiano collegare fra di loro alcuni indicatori di una vera e propria involuzione del mondo, cioè dell’’insieme delle relazioni umane: personali, politiche, economiche, finanziarie.
A – Sul piano interno nostro.
– Pars destruens: l’assenza di una reazione organizzata alla gravissima carenza di lavoratori (ben quantificata da Confindustria!) alla quale non si sopperisce con l’accoglimento e l’integrazione degli immigrati! Il continuo aumento del debito pubblico che per ora si traduce in riduzione dei servizi pubblici e degli investimenti produttivi e aumento reale del costo della vita (ad iniziare dalla sanità e dalla spesa al supermercato, aumento che proseguirà con altri tagli pesanti fino a non essere più in grado di rispettare i parametri finanziari UE. Ed allora, cosa succederà? L’UE ci manterrà al suo interno? Avremo ancora l’euro o dovremo tornare ad una valuta nazionale e patriottica tragicamente molto svalutata? Oppure ci sentiremo dire dal governo la frase micidiale: “Si è venuta a creare una situazione per cui si impone una reazione forte (sovranismo) … del resto noi del governo abbiamo solo dato esecuzione alla tua volontà: o popolo, di che ti lamenti (populismo)”. Già sin d’ora ci si ripete frequentemente “Noi del governo stiamo solo dando esecuzione al mandato elettorale ricevuto”.
– Pars construens: emettere titoli pubblici Irredimibili Rendita per attrarre la ricca finanza privata italiana ed estera, con l’espressa esclusione del loro riscatto unilaterale il che li fa classificare non di debito, con i quali si riduce il debito pubblico ed al contempo si aumenta la liquidità del Tesoro, non intaccare il principio della separazione dei poteri; dire sin d’ora ai cittadini la verità e tracciare una linea politica strategica di breve, medio e lungo periodo che ci mantenga nella rotta europeista, anti dittatoriale e democratica parlamentare tracciata dalla nostra Costituzione.
B- Sul piano internazionalcontinentale.
– Pars destruens: le guerre vicine ci distraggono da quella industrial-economico-commerciale e di mercato attuata dal BRICS, unione che oltre ai fondatori Brasile, Russia, India; Cina, Sud Africa ricomprende ormai alcune decine di altri paesi (fra i quali Corea del Nord e Iran!) Non si presta più la dovuta attenzione alla micidiale diffusione delle criptovalute, quale potenziale incontrollabile strumento di destabilizzazione finanziaria, economica e politica.
– Pars construens: realizzare una UE politica, quale soggetto che possa dire la sua nello tzunami dell’involuzione continentale in corso: non ci basta il campanello d’allarme della crisi VW in Germania? Mettere al bando le criptovalute.
Egregio Direttore, io credo nella saggezza popolare che afferma: “lavorare per il meglio; prepararsi al peggio; gestire ciò che viene”. La ringrazio per le Sue eventuali considerazioni.
Riccardo Lucatti, Responsabile del Tavolo di lavoro Finanza ed Economia mista ITALIA VIVA TRENTINO- Trento, 5 novembre 2024, mattina presto.


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FINANZA MISTA PUBBLICO-PRIVATA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Novembre, 2024 @ 4:39 pmInsieme all’economia mista, è il nome del Tavolo di Lavoro Italia Viva Trentino che gestisco da anni.
Il totale della richezza finanziaria privata italiana è circa 5000 miliardi, due volte e mezzo il PIL nazionale. Gli Stati (esteri) cercano di attrarre queste risorse. Oggi leggo sulla stampa che in occasione della giornata del risparmio, i presidenti delle associazioni bancarie e il Presidente della Repubblica avvertono che molti risparmi privati vanno all’estero.

Da anni ho scritto che l’Italia potrebbe/dovrebbe emettere Titoli Irredimibili Rendita con l’espressa esclusione al diritto unilaterale di riscatto quindi titoli non di debito.
Se emessi in sostituzione volontaria di tranche di titoli di debito in scadenza, riducono il debito pubblico senza ridurre la disponibilità finanziaria del Tesoro. Ogni ulteriore emissione, aumenta la liquidità del Tesoro senza aumentare il debito pubblico.
Quando l’investitore rivuole indietro il suo capitale, vende i titoli in borsa. Quando lo Stato vuole diminuire la quatità di Irredimibili in circolazione, si presenta acquirente in borsa come un qualsasi privato. Un tasso di rendimento in parte fisso e in parte variabile mantiene il valore dei titoli pari a 100.
Il maggior flusso per i maggiori interessi corrisposti è più che compensato dal minore flusso di rimborsi in linea capitale.
Emissioni di questo tipo sarebbero attrattive anche della finanza privata estera.
Ogni calcolo finanziario si può fare con una piccola calcolatrice HP12 dal costo di €70,00. #ItaliaViva #italiavivatrentino #italiavivatrento


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INCONTRI – DANIELA DENY CARLONI, Trento
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 29 Ottobre, 2024 @ 5:22 amDaniela Carloni, una giovane signora con la chitarra in mano, collega dell’Accademia delle Muse presieduta dalla cantante lirica e pianista Cristina Endrizzi, come lei amante della musica e come lei anche “nostra” concertista: già, perché “quelli gli Accademici” (napoletanese!) ognuno ci mette l’arte sua. E non solo chitarra e canto: Daniela fa anche parte del Gruppo di Lettura Librincontri di Mirna Moretti. Inoltre last but not least, Daniela opera molto nel volontariato: infatti è Presidente dell’Associazione Estuario.

Daniela, o forse devo dire Deny?
Deny va benissimo, grazie, e anche “signora”. Magari sorvolerei sul “giovane”: ho marito, quattro figli, un cane e, soprattutto, un imminente compleanno a cifra tonda che – ahimè – ha di un bel po’ superato quello compiuto … nel mezzo del cammin di nostra vita.
Deny, ho “scoperto” che una tua sorella era compagna di classe di mia figlia Valentina … come sono vecchio!
Mia sorella e tua figlia hanno frequentato insieme il Liceo Prati, è vero, ma tu non sei vecchio: al massimo sei diversamente giovane!
Che non si sappia: io sono un mod. ’44 (ma del 1900 non del 1800!) Ma veniamo al tuo cognome: come sai … io sono un velista e a Riva del Garda ho un collega della Fraglia … un ingegnere con il tuo cognome …
Sì, Andrea è mio cugino. Le mie origini paterne sono, infatti, della Busa.
E poi, tu hai rapporti “musicali” con Cristina Endrizzi, la nostra presidente dell’Accademia …
Proprio così. Sono curiosa, mi piace sperimentare e mettermi in gioco, motivo per cui, affidandomi alla professionalità e bravura di Cristina, ho intrapreso lo studio del canto lirico, avventura molto affascinante che, tuttavia, non toglie il primato ad un’esperienza corale che parte da molto lontano ed ancor oggi è viva più che mai.

Come è nata la passione per la musica e come la coltivi?
Mi sono avvicinata al canto da bambina, entrando a far parte del coro della basilica di S. Maria Maggiore sotto la guida del bravissimo maestro Toniolatti. E’ stato il primo approccio, semplice ma ben curato, con la polifonia. Alle medie ho avviato lo studio del pianoforte e nell’adolescenza ho “abbracciato” la chitarra. Mio padre suonava il violino e aveva doti musicali che, devo ammettere, gli ho sempre invidiato. Negli anni in cui studiavo pianoforte, talvolta duettavamo in casa, ma, nel tempo, lui ha avuto modo di esibirsi in diverse formazioni e con tanti amici. A trent’anni dalla sua scomparsa, gli sono ancora profondamente grata per avermi trasmesso, oltre alla sua stessa passione, il desiderio e la gioia di condividere questo dono con altre persone, soprattutto con chi può trarre anche qualche beneficio ascoltando e, magari, partecipando in diversi modi ad un’esecuzione musicale.
Quindi la musica è la tua principale attività. Gli ambiti in cui ti trovi ad esercitarla?
Principalmente i cori. Ne dirigo uno parrocchiale e, da corista e presidente, faccio parte del polifonico “I Musici Cantori” di Trento. E poi i laboratori musicali di socializzazione e inclusione rivolti a persone – bambini e adulti – con disabilità psicofisica. Esperienza, questa, che considero come straordinaria opportunità di arricchimento e crescita personale, terreno adatto a coltivare, far fruttare e condividere il talento che ho ricevuto in dono e la passione che mi è stata tramandata. In questo senso mi ritengo molto fortunata.

Il tuo impegno su vari fronti si svolge sempre e comunque a titolo di volontariato?
Assolutamente sì. Credo nella forza del volontariato che considero risorsa per la comunità e, nel contempo, contesto formativo e di crescita, sia individuale che collettiva. Il fatto che Trento sia stata eletta “Capitale del Volontariato 2024” non può che essere di sprone a proseguire su questa strada, riempiendoci di orgoglio per la lunga tradizione di gratuità e generosità che fa ancora più bella la terra in cui viviamo. Se mi permetti, desidererei sottolineare come “I Musici Cantori”, coro sensibile alle tematiche sociali, attraverso i propri concerti contribuisca a far incontrare e, talvolta, a far conoscere alla cittadinanza realtà associative e di volontariato che operano sul territorio. Per esempio, il 21 novembre in S. Lorenzo, accanto alla nostra esecuzione polifonica, verrà presentata brevemente l’attività di Trentino Solidale, importante e assai nota realtà con sede sul lungo Fersina.
Conosco bene Trentino Solidale, perché per anni sono stato un aiutante della sua Presidente Francesca Ferrari nella sua azione di volontariato esterno. Ma restiamo a te: oltre alla musica, c’è Estuario, di cui pure sei Presidente, giusto?
Sì. Tra, tante, belle esperienze fatte sin qui, c’è il cammino con “Estuario”, in cui sono entrata inizialmente per collaborare alla creazione del coro “Note per caso”, uno dei laboratori in cui parlavo poco fa. Successivamente sono stata anche eletta presidente.
Puoi spiegarci brevemente come è nata e di cosa si occupa?
Estuario è un’associazione di volontariato, con sede in via Sighele 9, a Trento. Dal 1990, svolge attività di sostegno e mutuo aiuto nel disagio psichico. Ha cinque dipendenti, circa un’ottantina di fruitori (persone singole o familiari) e oltre trenta volontari attivi (tutti, Consiglio Direttivo e Presidente compresi, sono impegnati a titolo di volontariato). Attraverso attività di ascolto, socializzazione e inclusione, offriamo a persone fragili e alle loro famiglie l’occasione per cercare di superare situazioni di emarginazione e di vivere la propria esistenza con maggiore dignità e consapevolezza. Attività di ascolto in gruppo e individuale, ginnastica, camminate, calcio, laboratori artistici arte, teatro, musica, sono le nostre principali proposte. Anche il soggiorno marino di inizio estate riscuote gradimento.
Parallelamente, nell’ottica di costruzione di una comunità coesa, solidale e inclusiva, cerchiamo di porre l’attenzione su pregiudizi, tabù e vari tipi di stigma e sulla necessità che questi atteggiamenti vengano superati. Per sensibilizzare la cittadinanza su queste e altre problematiche legate alla salute mentale, un paio di volte all’anno promuoviamo serate aperte al pubblico nelle quali, accanto agli interventi di professionisti dell’ambito medico e sociale, il pubblico può chiedere chiarimenti o condividere riflessioni personali. Anche in questo contesto non manca la musica. Solitamente ci fanno compagnia gli allievi della Scuola Musicale “Il Diapason”.

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I prossimi appuntamenti, dunque?
Per martedì 12 novembre, alle 20.15, nella sala circoscrizionale S Giuseppe in via Giusti 35, promuoviamo una serata dal titolo “Com’è verde la mia età. Invecchiamento sano e fattori di rischio nella salute mentale dell’anziano.”
Ma sai che quasi quasi vengo anch’io? L’argomento mi attira.
Ci farebbe molto piacere. Anzi, sono certa che potresti dispensare ottimi, preventivi consigli su come invecchiare bene. Allora… ti aspettiamo?
Ci sarò con piacere e grazie dell’impegno che dedichi agli Altri!
Grazie a te, Riccardo, per lo spazio concesso ad argomenti che mi stanno particolarmente a cuore! E complimenti per il servizio che fai anche attraverso il tuo blog!
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DESTAGIONALIZZAZIONE DEL TURISMO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 28 Ottobre, 2024 @ 7:51 am(Mia lettera odierna al quotidiano trentino ilT)
Egregio Direttore, al giornale radio locale sento che si inizia a parlare sulla necessità di “destagionalizzare” gli impianti di risalita, nel senso che siano utilizzati dai turisti non solo in estate e in inverno, stagioni ormai sature di presenze, ma anche nelle altre due stagioni.
Al riguardo, da tempo io sto insistendo a che il Trentino copi quello che è già stato realizzato da anni in Tirolo, terra nella quale è stato creato il Tirol Bike Safari (safari = viaggio) con la messa in rete di oltre700 km di ciclo-discese, attirando una massa crescente di ciclo turisti e ciclo escursionisti anche in primavera e autunno, turisti la cui presenza è in generale forte crescita e che ormai frequentano con soddisfazione anche la nostra la rete di piste ciclabili di fondo valle, peraltro da completare quanto a collegamento fra alcune tratte.
L’avvio del nuovo prodotto turistico TRENTINO BIKE SAFARI, vendita del “dislivello anche in primavera e in autunno”, potrebbe essere dato dalla nuova cabinovia Trento-Monte Bondone, ed innescare un progetto di dimensioni sempre più ampie: provinciale, regionale, interregionale, cabinovia che era ed è nel programma dell’attuale sindaco di Trento FRANCO IANESELLI. Noto che mentre si discute tanto pro e contro la pista circumlacuale del Garda, nulla di dice a proposito di questa enorme possibilità di crescita dell’economia turistica locale e non, la quale potrebbe prendere le mosse proprio da una iniziativa del nostro Capoluogo.
Quanto all’impatto delle bici in montagna, rimando ai Quaderni di Ciclo-turismo e Ciclo-escursionismo editi dal CAI Centrale e reperibili in internet, secondo cui la materia non va lasciata libera né vietata, bensì regolamentata.
Riccardo Lucatti – Responsabile del Tavolo di Lavoro Finanza ed Economia mista ITALIA VIVA TRENTINO, già alpinista dolomitico e regatante gardesano, attualmente sciatore, cicloturista, cicloescursionista.

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TRENTO CITTA’ INSICURA? QUANDO MAI!?
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 27 Ottobre, 2024 @ 8:22 amQualche aspetto di insicurezza c’è, ovviamente, ma qui si vive molto meglio che altrove.
Tuttavia qualche aspetto c’è, la gente reclama comunque che si provveda e lo reclama dal Sindaco, non dai capi delle diverse Forze dell’Ordine nè tanto meno – quel che è più grave – dal Presidente della Provincia.
Mi spiego, la cosa è semplice. Infatti si è trattato si tenere separato il potere dalla responsabilità: la Provincia ha avuto il potere di concentarre su Trento tutti gli immigrati che prima erano sparsi nelle valli. Inoltre ha azzerato le risorse finanziarie destianate a inegnanti trentini per insegnare l’italiano agli immigrati.
Se poi ad opera di qualche immigrato si incrina la nostra sicurezza, bè … è semplice: la responsabilità è del Sindaco.
Semplice, che vi avevo detto?
E alle prossime elezioni comunali io continuerò a votare il “mio” sindaco FRANCO IANESELLI.

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TO HOLD, TRATTENERE, TENERE E LE AUTONOMIE SPECIALI AMMINISTRATIVE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 26 Ottobre, 2024 @ 8:42 am– Tasto “hold” sulle vetture, quello che se attivato mantiene ferma l’auto anche se non si agisce sui freni;
– “hold the line”, resta in linea (al telefono);
– SpA holding, finanziaria di partecipazione (che possiede le azioni di altre società).
Le SpA holding sono di tipo diverso:
a) holding pura, che si limita all’acquisto, possesso e vendita delle azioni delle società controllate (del cui capitale detiene oltre il 51%) e di quelle solo partecipate;
b) holding operativa, che in tutti i settori agisce operativamente nei confronti dell’esterno su mandato delle SpA controllate;
c) holding mista, che agisce su mandato delle controllate, limitatamente ad alcuni settori, ad esempio la finanza.
Il rapporto della holding con le controllate varia a secondo della dimensione di ognuna di esse: sarà tendenzialmente solo finanziario nei confronti delle maggiori; tendenzialmente anche operativo, nei confronti delle minori.
Ecco a cosa penso io – uomo cresciuto anche in Spa holding – quando analizzo il rapporto della Provincia Autonoma di Trento (che detiene il potere finaziario) rispetto ai comuni maggiori (Capoluogo in testa) e nei confronti dei (tanti) comuni (molto) minori, ai quali (Capoluogo in testa), fa capo la responsabilità dei risultati locali.
Invece in ogni caso occorre fare coincidere in capo allo stesso soggetto il potere delle decisioni (finanziarie in testa!) con la responsabilità dei risultati. #italiavivatrento#italiavivatrentino
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TRENTO: IL MIO SINDACO, FRANCO IANESELLI.
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 26 Ottobre, 2024 @ 8:07 am
Già cinque anni fa lo votai convintamente.
Persona che sia pure indirettamente conoscevo da anni, sostenuto da alcune liste fra le quali quella alla quale io stesso appartengo, persona dell’età giusta, da me votata sulla base di principi e di un programma condiviso anche perché io stesso vi avevo dato un piccolo contributo.
Molte delle iniziative previste sono state realizzate, altre sono in corso, altre di imminente avvio: non c’è motivo per interrompere la sua azione soprattutto da parte chi cinque anni fa lo ha votato, se non un calcolo sul piccolo potere personale che qualcuno potrebbe scavarsi anche a rischio di interrompere i lavori in corso e/o di lasciare spazio a chi le precedenti elezioni le aveva perse.
Invito i miei colleghi cittadini ad andare tutti a votare e a tener conto del ragionamento che qui mi permetto di sottoporre alla loro attenzione. #italiavivatrento
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ELEZIONI COMUNALI A TRENTO.
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 26 Ottobre, 2024 @ 6:23 amMentre a Roma si discute sul numero massimo dei mandati dei sindaci, qualcuno opera in direzione opposta: cerca di crearsi un piccolo spazio personale di potere anche se ciò può comportare qualche difficoltà alla prima riconferma di un sindaco onesto, capace, con una positiva esperienza quinquennale.
L’esperienza, già … alcuni negozi espongono avvisi del tipo “Cercasi personale con esperienza”; altri, all’opposto: “Cercasi pesonale anche senza esperienza”.
Un comune, soprattutto se capoluogo, non è un negozio: ha bisogno di un sidaco con esperienza, non di uno improvvisato.
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CARA GIORGIA TI SCRIVO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 26 Ottobre, 2024 @ 6:14 amIl gran numero di gravi problemi da affrontare e risolvere non giustifica e non consente
- un disordinato attivisvmo;
- la serie di autocelebrazioni TV tue o dei tuoi tanti portavoce, sempre senza contraddittorio;
- la mancanza di una considerazione sul futuro del nostro debito pubblico e del sistema geopolitico intercontinentale.
Io vengo da una vita passata come capo azienda. I miei azionisti hanno sempre preteso che io elencassi tutti i problemi, stabilissi le priorità quanto al loro peso specifico e, contemporaneamente, alcuni li affrontassi direttamente, gli altri li facessi affrontare dalla mia struttura alle quale avessi delegato potere e responsabilità. Sempre in contraddittorio con l’azionariato.
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UN FUTURO INTERNAZIONALE DIFFICILE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Ottobre, 2024 @ 12:32 pm(Mia lettera odierna al quotidiano trentino ilT)
Egregio Direttore, ero direttore a Trento di una grande holding finanziaria di partecipazioni e operativa. Il mio presidente, Senatore Bruno Kessler, un giorno mi disse: “Chi fa le connessioni, comprende e prevede gli eventi”. Ed io da quel lontano giorno sto facendo le connessioni. Quella che faccio qui oggi è limitata a pochi diversi fatti:
1) Le “guerre con le armi” che sottraggono energie e attenzione alle “guerre politiche ed economiche e finanziarie”: mi riferisco all’espansione di un BRICS molto allargato; alla crisi dell’auto tedesca ed europea in genere (solo per citare un settore); al fatto che non si riservi più la necessaria attenzione al micidiale fenomeno delle criptovalute;
2) I’ allarme denatalità e il saldo negativo arrivi/partenze dei giovani, lanciato dall’ISTAT;
3) l’allarme circa la mancanza di manodopera lanciato da Assindustria, secondo cui dal prossimo anno servirebbe un incremento annuo di 120.000 lavoratori immigrati, per i quali comunque sino ad oggi manca una politica di accoglimento,
4) il crescente indebitamento pubblico di pari passo con un rallentamento del PIL e degli investimenti produttivi.
Le conclusioni che mi permetto di trarre sono che sarebbe necessario:
a. creare una UE politica quale soggetto strategico – cioè letteralmente indispensabile e insostituibile – per fronteggiare la rivoluzione continentale in corso;
b. lanciare e finanziare un Piano per l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro con un intervento che comprenda un piano casa e retribuzioni adeguate alla formazione di una famiglia;
c. invertire la fuga dei cervelli dall’Italia e del personale medico dal settore pubblico;
d. attrarre volontariamente la ricca finanza italiana (ed estera) verso il nostro settore pubblico con titoli rendita non di debito, quali sarebbero Titoli Irredimibili che escludano espressamente il diritto al loro riscatto unilaterale. Con ciò si ridurrebbe l’indebitamento pubblico ed al contempo se ne aumenterebbe la liquidità per finanziare investimenti produttivi e competitivi.
In sintesi: mi auguro che il governo riveda tempestivamente l’ordine delle priorità secondo il “peso specifico” e la portata strategica di ogni sua componente.Riccardo Lucatti, Responsabile del Tavolo di Lavoro Finanza ed Economia mista di ITALIA VIVA TRENTINO. ItaliavivaLonato#italiavivatrentino#italiavivatrento
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