U FIGGHIU D’U CURTU

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Aprile, 2016 @ 5:33 am

Detto altrimenti: Salvo Rijna, il figlio di Salvatore u curtu o la belva. U curtu per via della statura; la belva per come uccideva i suoi nemici.                                       (post 2342)

Salvo, il Rijna nico (nico = piccolo, giovane),  in TV due volte: da Vespa ed analizzato da Roberto Saviano nella trasmissione di Fabio Fazio. Saviano ci ha spiegato:

th7SLGYHG5“Da parte del figlio del capo dei capi, il mandante dell’assassinio del generale Dalla Chiesa e mandante ed esecutore di un altro centinaio di omicidi, tutto abbiamo sentito tranne che la condanna della mafia. Oggi di tutto si parla tranne che della mafia e della lotta contro di essa. La mafia ha percepito questo “spazio vuoto” si fa avanti con sue iniziative. L’intervista a Salvo Rijna contiene forti messaggi alla magistratura e alla nuova mafia. Eccoli:

Alla domanda “Cosa pensa di suo padre” risponde “Dovete chiederlo a lui” (idem il figlio di Bernardo Provenzano). Ciò significa che lui non giudica il padre perché non ne ha preso il posto. Il capo è ancora u curtu.

Alla domanda “Come giudichi i tuoi genitori”, risponde “Bene, mi hanno allevato bene, con sani principi”. Ciò significa che il mafioso giudica una persona per il bene che ne ha ricevuto personalmente: non importa se quella persona poi in altra sede ha ucciso 100 persone.

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thDT0NZS7MAlla domanda “Cos’è la mafia” risponde “Io non conosco la mafia e poi perché etichettare una delinquenza?” Il che significa che loro due si vogliono dissociare dalla mafia. Dissociazione, istituto tipico del terrorismo, significa “io mi distacco da quel gruppo ma non faccio la spia, non divento un collaboratore”. Questo per sperare di avere l’abolizione del 42 bis (carcere duro).

Salvo afferma di non conoscere la mafia, ma quando Vespa lo conduce a parlare dei pentiti collaboratori di giustizia, Salvo mostra di conoscerli benissimo, nome e cognome e afferma che “Non è giusto che a loro sia abbonato il carcere come premio della loro delazione”. Il che significa che lui la mafia la conosce e come, e che spera che ove non siano esentati dal carcere il loro numero diminuisca.

Messaggio di Salvo alla nuova mafia: “Voi siete diversi da noi. Noi oggi paghiamo per le vostre azioni ma noi ci dissociamo da voi, noi siamo diversi, mi padre viveva in modo semplice, senza sfarzo, tutto il contrario di come vivete voi.”

Ecco, credo che tutti noi, magistratura in testa, dobbiamo ringraziare Roberto Saviano.

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FIAB FEDERAZIONE ITALIANA AMICI DELLA BICICLETTA – TRENTO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Aprile, 2016 @ 8:43 am

Detto altrimenti: Fiab è cultura, civiltà, convivenza. Iscrivetevi!                   (post 2341)

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Amici non (ancora) iscritti alla FIAB, vi allego i link per i depliant di due nostre uscite a pedali. Che ne dite? Vale o no la pena di iscriversi? Se poi andate sul nostro sito (indicato nei depliant) vedrete il nostro programma annuale.

Foglio notizie bici+terme

Resistere Pedalare Resistere 25 apr

JOINT US, UNITEVI A NOI!

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L’HAYDN A RIVA DEL GARDA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 9 Aprile, 2016 @ 9:38 pm

Detto altrimenti, quattro solisti ospiti dell’ Associazione Amici della Musica, ovvero note e commenti di un blogger non critico musicale-non musicologo-semplice musicofilo. (post 2340)

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                       Franco Ballardini

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Poche sere e pochi post fa, 4 aprile: musica di Bach presso la nostra Accademia delle Muse a Trento (cfr. ivi); indi il 7 aprile, ho inneggiato all’ Orchestra Regionale Haydn, esibitasi a Trento il 6 aprile in un concerto d’eccezione (cfr. ivi). Questo pomeriggio 9 aprile, a Riva del Garda, quattro suoi solisti ci hanno regalato ulteriori emozioni. Già quattro … e fanno sei, sei amici Infatti io ero solito ricordare che nell’Haydn avevo due amici, il violinista Renzo Michelini e la viola Maura Bruschetti. Da questa sera posso dire (l’ho chiesto loro: sono d’accordo!) di annoverare come tali anche Francesca Sgobba e Stefano Ferrario (violini); Gabriele Marangoni (viola) e Alejandro Biancotti (violoncello). Grazie quindi, amici! Inoltre una ulteriore graditissima sorpresa: la Presidente dell’Orchestra, Professoressa Chiara Zanoni, scesa da Trento per assistere al concerto! E già qui il pomeriggio  prometteva più che bene …

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             Ferrario, Sgobba, Marangoni, Biancotti

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Il programma di sala, preceduto da una esposizione del Presidente della locale Associazione ospite, Professor Franco Ballardini: W. A. Mozart (1756-1791), Divertimento in re maggiore K 136 – Fritz Kreisler (1875-1962), Liebesfreud, Liebesleid, Schoen Rosmarin – Samuel Barber (1910-1981), Adagio per archi, op. 11. Dopo l’intevallo, un inedito (per me!) di G. Verdi (1813-1901), Quartetto per arci in mi minore. Il bis, dal Divertimento in si bemolle di Mozart,  “Allegro diurno”.

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                Con i  Presidenti Zanoni e Ballardini

Ottima la scelta dei brani. Infatti Kreisler non sembra affatto separato da Mozart da un secolo, ma solo da pochi anni! Più arduo per me valutare Barber. Di Verdi, che dire … il quartetto per archi ha una struttura settecentesca, della quale Verdi ha dovuto tener conto anche se ogni tanto gli “scappava” qualche impeto di gioventù (musicale sua): infatti si tratta di una scrittura eseguita da un Verdi “pensionato”, quasi a riposo dopo la composizione dell’Aida. Se non mi fosse stato detto che si trattava di una sua scrittura io mai l’avrei riconosciuto. Da notare infine che i brani, magistralmente eseguiti, hanno consentito centralità ad ognuno dei tre strumenti “in campo”, il che ha arricchito l’esecuzione con grande soddisfazione dell’uditorio (e di ciascun musicista).

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Di Mozart, che dire? E’ già stato detto tutto il possibile … forse mi posso azzardare a dire che il brano in questione è un  secondo “capriccio italiano”, questa volta austriaco e non più russo! Kreisler, connanzionale di Mozart, naturalizzato USA e vissuto anche a Parigi, non smentisce l’origine viennese nei suoi “quasi valzer” con l’aggiunta di una leggerezza tipica della Padam (crasi fra “Paris” e “Madame” con la quale oggi i parigini amorevolmente chiamano la loro città). Dice …  e di Verdi, del nostro Verdi … che altro ci dici? Cosa altro riesco a dire? Nulla, infatti spero che dicano qualcosa i miei assai più qualificati lettori in un loro apprezzatissimo commento.

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Applausi da standing della ovation. Unico neo: la sala non è sbarrierata per consentire l’accesso ai portatori di handicap non deambulanti anche al di fuori degli orari di apertura del Conservatorio.

Prossimi concerti dell’Associazione Amici della Musica, stessa ora e luogo (Sala del Conservatorio di Riva del Garda, 17,30, salvo diversamente indicato:

Sabato 7 maggio 2016  duo Mauro Tonolli chitarra e Alessandro Bianchini vibrafono, musiche di Piazzolla e altri.

Lunedì 30 maggio, ore 20.45, Arco, Chiesa Collegiata con il Südtiroler Vokalensemble e i fiati dell’Orchestra Haydn, direttore Giampaolo Pretto – Festival regionale di musica sacra, musiche di Brahms e Bruckner.

Domenica 10 luglio, ore 20.45, Riva del Garda, Auditorium del Conservatorio, Recital pianistico di Evgenij Brakhman, vincitore del Concorso internazionale Città di Verona, Musiche di Schubert, Schumann, Skrjabin, Debussy, Liszt.

Domenica 31 luglio, ore 21.00, Bolognano (Arco), Chiesa dell’Addolorata, con il Gruppo Concerti Bolognano, Trio Nadia Bortolamedi clarinetto, Roberto Pangrazzi marimba, Stefano Rattini organo.

Domenica 7 agosto, ore 21.00, Bolognano (Arco), Chiesa dell’Addolorata, con il Gruppo Concerti Bolognano, Duo Roberto Trainini violoncello e Gabriele Pezone organo.

Venerdì 12 agosto, ore 21.00, Bolognano (Arco), Chiesa dell’Addolorata, con il Gruppo Concerti Bolognano, Duo Ivano Ascari tromba e Leonardo Carrieri.

Sabato 10 settembre, ore 20.45, Riva del Garda, Auditorium del Conservatorio, Recital pianistico di Mladen Dabizljevic, vincitore del Concorso Roberto Melini, Musiche di Bach, Mozart, Chopin, Skrjabin.

Venerdì 14 ottobre, ore 20.30, Arco, Palazzo Panni, con il Circolo culturale La Palma e il Comune di Arco – Assessorato alla cultura, Omaggio a Garcia Lorca.

Sabato 12 novembre, ore 17.30, Riva del Garda, Auditorium del Conservatorio, Concerto dedicato ai migliori diplomati del Conservatorio.

Giovedì 8 dicembre, ore 18.00, Arco, Chiesa Collegiata, con la Camerata musicale Città di Arco, direttore Giorgio Ulivieri, concerto sinfonico.

L’iscrizione annuale all’Associazione Amici della Musica costa solo €30,00 e dà diritto al libero ingresso di tutti i concerti e ad uno sconto per i concerti Haydn nel proprio calendario, ma soprattutto sostiene l’attività di un gruppo di volontari che si prodigano per diffondere una delle più nobili Arti che la mente e l’animo umano sappia produrre: la Musica.

F.to: il vostro blogger, tesoriere dell’Associazione Amici della Musica

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TORTURA!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 8 Aprile, 2016 @ 12:55 pm

Detto altrimenti: purtroppo!                                   (post 2339)

 

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La tragedia Regeni … già, perché di tragedia si tratta, non di “vile assassinio” perché non esistono assassinii vili ed altri meno, ha richiamato l’attenzione di molti – me compreso – sulla pratica della tortura, purtroppo  da sempre presente nella storia dei secoli. Gli  imperatori romani bruciavano vivi i cristiani, l’Inquisizione coloro che essa dichiarava eretici. Il Manzoni (come scrittore non come poeta, altra mia passione insieme a Dante), nella sua “Storia della Colonna Infame” (in appendice ai Promessi Sposi), condanna la tortura praticata dai giudici del ‘600 per far confessare i presunti untori, accusati di essere i diffusori della peste, anche perchè i giudici volevano comunque trovare capri espiatori, colpevoli o non che fossero.

La tortura invece è (ovviamente) da condannare senza se e senza ma, talchè Papa Giovanni Paolo II chiese scusa per quanto operato anche dalla Chiesa nel “settore”. Ma. Ma cosa? Ma c’è un “ma”. Infatti la “Commissione Teologica Internazionale” presieduta dall’allora cardinale Ratzinger, affermò che la Chiesa avrebbe dovuto scusarsi e chiedere perdono solo se all’epoca dei fatti il suo operato (i roghi e le torture) non fosse stato giustificato dal comune senso del sentire di allora, ovvero se tale operato non fosse stato giudicato accettabile relativamente (“relativamente”!) al comune sentire di allora. Solo che poi lo stesso Ratzinger, diventato Papa, contraddistinse il suo mandato dalla crociata contro il relativismo. Il relativismo degli altri, devo intendere, non certo il proprio. E se mi sbaglio, mi corrigerete!

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MULTA PAUCIS

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 8 Aprile, 2016 @ 8:27 am

Detto altrimenti: molti concetti con poche parole                     (post 2338)

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Condannati in appello i vertici di Finmeccanica per corruzione internazionale, per i soldi che “avrebbero pagato, intascato, etc,” a fronte di una vendita di elicotteri all’India. “Avrebbero”? Al condizionale? Ma il “fatto” è accertato! La Cassazione potrà solo eventualmente intervenire sul “diritto” del tipo “applicazione dell’articolo del codice penale giusto o sbagliato”. E poi: dove è la “fabbrica del denaro nero”? Come si erano procurati quei denari?

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Il figlio di Riina da Bruno Vespa: non ho parole! RAI: “Dal 1 settembre controlleremo”: e per il passato?

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L’assassinio di Giulio Regeni: ci stiamo perdendo nelle “percezioni sensoriali” e dimentichiamo la “visione d’insieme”: quale banda di criminali rapisce e tortura per giorni, fino ad ucciderla, una persona per … già: per ottenere quale utilità? Ma quale delinquenza comune d’Egitto!? Sono stati i servizi segreti egiziani. Almeno ammettetelo, offrite un forte risarcimento alla famiglia e chiedete scusa. Punto.

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            Bravi! (Si fa per dire!)

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L’Austria minaccia di chiudere il Brennero perché dice che “l’Italia e l’Europa devono fermare i flussi dei migranti”. L’Italia? Ecchè, deve farli affogare in mare? L’Europa? Ecchè, non sei anche tu, Austria, parte integrante dell’Europa? Almeno non insultare la nostra intelligenza, Austria tu che nelle canzoni alpine “sei la più forte, fatti avanti se hai del coraggio …” Ma a me mi (“a me mi”) pare che il coraggio di affrontare civilmente le situazioni ti manchi proprio. E poi, fammi capire, Austria: vuoi l’Euregio, vuoi unire il Tirolo e poi chiudi il Brennero? Posso ammettere gli stupidi e i malvagi, ma non gli incoerenti!

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PRIMAVERA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Aprile, 2016 @ 1:06 pm

Detto altrimenti? Ma “Primavera!” e come diversamente?                         (post 2337)

SENZA PAROLE

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Primavera

 

 

 

 

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Primavera FIAB

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 THE END

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PADRONI  DELLA BELLEZZA OVVERO MUSICA A TRENTO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Aprile, 2016 @ 7:06 am

Detto altrimenti: l’Orchestra regionale Haydn ha superato se stessa!           (post 2336)

 

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Normalmente non lo faccio, non commento i concerti della Haydn, anche se vi suonano amici cari (Renzo Michelini e Maura Bruschetti), anche se la Haydn accetta di venire a suonare a Riva nell’ambito dei concerti nel calendario dell’ Associazione Amici della Musica della quale sono tesoriere (del che la ringraziamo!). Normalmente no, questa volta si.

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Questa volta, ieri sera … la Haydn ha superato se stessa! In programma Busoni, Mozart e Schumann.

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thQPAQ8JDOFerruccio Busoni (1866-1924), quello del famoso Concorso Bolzanino, padre italiano, madre austriaca, durante la prima guerra mondiale negli USA e in Svizzera. Comprensibilmente. Dagli USA ha portato gli echi delle melodie indiane, come aveva fatto Dvorak con la sua “Sinfonia dal nuovo mondo”. Certo che fare seguire il suo “Canto della ronda degli spiriti, op. 47” dal concerto per pianoforte e orchestra n. 20 in re minore K 466 di tale Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791) e poi ancora dalla Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore op. 97 “Renana” di tale Robert Schumann (1810-1856) (ottoni alle stelle!) non ha molto giovato al nostro Musicista.

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          Lorenzo Viotti

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Il concerto della serata? Esecuzioni splendide. Come al solito, direte voi. E invece no. Infatti veniamo all’eccezionalità della serata. Innanzi tutto il giovane Direttore: Lorenzo Viotti, nato nel 1990. Avete fatto il conto? Ha 26 anni e tutta l’energia della sua età! Ma non basta. il pianista Dmitry Mayboroda, nato a Mosca nel 1993: 23 anni forse non ancora compiuti!

Ecco, largo ai giovani, è proprio il caso di dirlo! Ai giovani, al loro impegno, alla loro energia, alla loro capacità, la loro Musica, la nostra Musica: la Musica, la sua bellezza, la sua complessità … sono sempre più convinto che il cervello e l’animo umano siano il “computer” più complesso ed avanzato che esista. Scrivere, leggere, dirigere ed eseguire “questa” musica, milioni di note, di sfumature, gestire milioni anzi miliardi di importantissime combinazioni di “piccole” variabili e generare Armonia, Coinvolgimento, Passione, Commozione, Emozioni diverse, ha semplicemente dell’incredibile.

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            Dmitry Mayboroda

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Il pianista poi … “non è umano” ho sussurrato a mia moglie Maria Teresa, bensì “sovrumano”. Fra l’altro  Dmitry ci ha concesso un secondo concerto di ben ben tre bis: due improvvisi di Schubert ed un preludio di Rachmaninov. Gli applausi? Un terzo concerto! Grazie ragazzi (e mi riferisco a Lorenzo e a Dmity), grazie Orchestra Haydn, grazie, Musica! E tutti noi? Grazie a tutti loro, tutti noi “Padroni della bellezza”: la bellezza della Musica.

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Dmitry, espressione del viso impassibile, di ghiaccio,  corpo che “segue la musica”, mani che la dipingono alla maniera di “Fantasia” di Walt Disney, tecnica perfetta, risultato semplicemente “travolgente”.

P.S.: Uei, raga! Sabato prossimo 9 aprile ad ore 17,30 presso la sala del conservatorio Bonporti in Riva del Garda, concerto di quatto solisti della Haydn organizzato dall’Associazione Amici della Musica di Riva del Garda presieduta dal Prof. Franco Ballardini. Non mancate:

Stefano Ferrario, violino – Francesca Sgobba, violino – Gabriele Marangoni, viola – Alejandro Biancotti, violoncello, eseguiranno: Wolfgang Amadeus Mozart (1756-191) - Divertimento in re maggiore, KV 136 // Fritz Kreisler (1875-1962) -  Alt-Wiener Tanzweisen (1905) - Liebesfreud, Liebesleid, Schön Rosmarin // Samuel Barber (1910-1981) - Adagio (1936) // Giuseppe Verdi (1813-1901) - Quartetto (1873)

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VIVA LA MUSICA, VIVA LA HAYDN!

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BICI, PERCHE’?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 6 Aprile, 2016 @ 2:44 pm

Detto altrimenti: perché con la bella stagione si riprende!                 (post 2336)

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FIAB, una fiab … a vera! FIAB, Federazione Italiana Amici della Bicicletta, in Italia siamo 20.000, qui a Trento 200. E se 200 vi sembran pochi …. Non facciamo sport agonistico, ma cultura della bicicletta: prima in città e poi fuori. In città … e quando la città è Trento a maggior ragione ne diventi il padrone! Già, perché i tempi della bici sono compatibili con molte tue esigenze: muoversi di più, riuscire a fare molte più commissioni, sentirti libero (senza problemi di parcheggio!), respirare aria migliore (soprattutto se i ciclisti sono sempre di più e le auto sempre di meno!), “vedere” e non solo ”guardare” le bellezze della tua città.

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E poi c’è dell’altro. Il mio parrucchiere, ormai amico da anni, nella saletta adiacente a dove opera, ospita mensilmente mostre. Gli ho proposto – ed ha accettato – una piccola mostra di mie fotografie sulla FIAB. Potete visitarla durante tutto il mese di aprile. Ingresso e uscita liberi. Oggi sono andato a farmi “rasare”: mi ha detto che la gente apprezza le foto e che soprattutto si sofferma sulla mia poesiola che risulta molto “fotografata”. Eccola qui, mi permetto di sottoporvela:

 

BICI, PERCHE’?

thFQBN1MYIPerché / in una chiesetta al Ghisallo / riposa sospesa / antica reliquia a pedali. / Perché / insieme a lei / tu scali la vetta / compagno soltanto a te stesso. / Perché / ti ha insegnato / ad alzare più spesso lo sguardo / a scrutare che cielo farà. / Perché / sempre incontri qualcuno / che non ha timore / di aprire la sua vita al vicino. / Perché / con il vento dei sogni / giocando / ritorni un poco bambino. / Perché / restituisce / ad un uomo affannato / profumi di suoni e colori. / Perché / in salita / ricorda ad ognuno / che volendo e insistendo si può. /E poi … perché no?

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WP_20160406_005Che ne dite? Vi è piaciuta? Se si, andate a visitare la mostra, dai! E’ nel Salone Uomo Donna “Pedron” Via Dietro Le Mura B, 4, a Trento of course! Fra tutti coloro che la avranno visitata sarà estratto il diritto di portarsi a casa una delle foto!.

Cosa? A questo punto volete iscrivervi alla Fiab? Uaooo! Siete i benvenuti! Andate in internet www.slowbiketrento,xoom.it, oppure telefonate a Franco Rizzi 3284691683 o scrivete a adbtrento@libero.it oppure venite in sede, Via al Torrione, 6 il venerdì dalle 17,30 (terzo piano). Per invogliarvi, leggetevi sul nostro sito il ricco programma di gite dell’anno!

Quanto costa l’’iscrizione annua? Dimenticavo, scusate. Socio ordinario con rivista, €23,00 – senza rivista, €20,00 – Familiare, €12,00 – Minore di 14 anni, €5,00. L’iscrizione dà diritto a partecipare alle nostre iniziative a pedali e all’assicurazione. Il versamento della quota si può fare in sede oppure sul nostro conto corrente IBAN IT 12 T 08316 01800 000010004253.

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E ALLORA, DAI …JOINT US, UNITEVI A NOI!

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PADRONE DELLA BELLEZZA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 5 Aprile, 2016 @ 12:47 pm

Detto altrimenti: la bellezza è lì, basta coglierla ….. (post 2334)

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Per Trento, a passeggio in bici da passeggio, senza fretta. Sono Associato Fiab. Alzo lo sguardo, i bei palazzi, gli affreschi, le chiese, il cielo, i monti: mi sento padrone di una bellezza a km e costo zero. Sono appena uscito dalla lectio magistralis della mia Prof senza puntino Maria Lia Guardini. Oggi è stato il turno delle Odi di Orazio. E ce le siamo godute, queste Odi, anche grazie al lavoro preparatorio di organizzazione della nostra lettura fatto da Lia e al suo successivo commento. 

Orazio oggi

th17DCCEJFOrazio sarebbe stato un ottimo poeta blogger: infatti le sue odi sono bellissime e – ciò che conta per un blogger – corte! Osservazione e caratteristica banale, dirà taluno. Evvabbè … Ma andiamo avanti. Dice … un antico poeta latino? Ma io non ho fatto studi classici. E allora, dico io, a maggior ragione devi leggere queste mie poche righe. Già, perché l’uomo e il poeta Orazio sono assolutamente attuali. Non lo sapevate? E chi mai ha inventato il carpe diem se non lui (Odi, I, 11)? Carpe diem, vivi pienamente ogni giorno, riempi la tua giornata di qualcosa di interessante, avvincente … non è il “godi, divertiti” come spesso viene interpretato l’invito. Il carpe diem fa parte della dottrina filosofica epicurea (e di Lucrezio), secondo la quale il copro è formato da un insieme di atomi: quando essi si separano, è la morte. Ma vita e morte non convivono, quindi non si deve avere paura della morte perché quando c’è lei non ci siamo noi e viceversa. Insomma, la sua poetica filosofica aiuta a vivere ogni giorno. Anche l’oggi. Il suo carpe diem lo troviamo anche in Virgilio (tempus fugit irreparabile) e il Lorenzo de’ Medici con il suo chi vuol essere lieto sia, anche se in questo caso l’invito risuona piuttosto sul carnascialesco.

Carpe diem, perché fugit hora, il tempo passa … e si dovrà lasciare ogni cosa: la casa, i campi, la dolce moglie, gli alberi di cui siamo padroni solo per poco tempo tranne che dell’odioso cipresso. La morte, uguale per tutti (cfr. La livella, di Totò). Anche Catullo, morto a 33 anni, cantava la brevis lux dopo la quale dovremo dormire un’unica notte senza fine. Catullo, un bambino ad un’età alla quale Orazio per contro era un vecchio saggio che non consente al lettore di conoscere il proprio animo sino in fondo, a differenza del fanciullo Catullo che è un libro stampato ed aperto.

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    “O fons Bandusiae, splendidior vitro …” (Odi III, 13)

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Carpe diem … ma c’è dell’altro, c’è anche la aurea mediocritas (Odi II, 10 – che taluno avvicina impropriamente all’ in medio stat virtus). Una “mediocrità” fatta di vita in una villa in campagna con accanto la Fons Bandusia. Non male. Tuttavia, quanto all’arte sua, il poetare, altro che mediocritas! Bensì cime eccelse, tanto che “con la sommità del capo ferirò il cielo”. Aurea mediocritas, una callida junctura, così come la strenua inertia …

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Non basta: non omnis moriar ed exegi monumentm aere perennius (Odi III, 30): non tutto di me morirà perchè la mia poesia vivrà fino a quando vivrà l’impero di Roma (e qui si sbagliava perché la sua poesia ha superato di gran lunga quel traguardo, n.d.r.), in quanto ho edificato un monumento più duraturo del bronzo.

Omnis indica la totalità di una pluralità di soggetti. Totus,  indica l’interezza di un solo soggetto: non ho mangiato tutte-omnes le ciliegie; ho mangiato totam-tutta la torta. Anche da ciò si deduce la filosofia epicurea di Orazio alla quale ho prima accennato, di un corpo formato da una pluralità di atomi, che non tutti moriranno.

Leggere le Odi in latino? Siamo sicuri? Già, perchè la metrica è molto complessa, ben oltre l’esametro ed il distico elegiaco. La musicalità la si coglie ugualmente, anche se i suoi versi non erano da leggersi con accompagnamento musicale, a differenza dei versi greci.

“Odi ed Epodi”. Ma poi si leggono quasi sempre le Odi. E le Epodi? Sono un po’ critiche, aggressive … vedremo se ne avremo il tempo.

Ecco, concludo con un ringraziamento personale a Orazio e alla mia Prof: finalmente, dopo tanti anni so a chi devo essere grato per quelle splendide espressioni latine che molte volte ho usato nel parlare e nello scrivere! E dire che pure aveva fatto studi classici, ma si sa … erano altri tempi, altri alunni e altri professori!

Prossimo appuntamento fra quindici giorni martedì  19 aprile, con Catullo. Stessa ora e luogo (ore 10,00, Biblioteca Comunale di Trento, primo piano, aula accanto alla Sala degli Affreschi. Entrata libera. Uscita anche).

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ACCADEMIA DELLE MUSE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 5 Aprile, 2016 @ 6:27 am

Detto Altrimenti: MusIca e Libri a Trento e … tanto altro!        (post 2333)

Ed eccoci di nuovo al nostro consueto appuntamento del primo lunedì del mese. Eccoci chi? Ma noi, raga! Noi del Circolo CULTURALE privato  Accademia delle Muse … chi frequenta il blog lo sa bene. Per chi si fosse messo in ascolto in questo momento, basta che “clicchi” questo nome sotto il mio breve CV e ne vedrà delle belle!

Ieri sera, Riccardo presenta la nuova Accademica Gloria Zeni, pittrice, artista del vetro, insegnante di arti figurative all’Istituto delle Arti in Trento, autrice del volume di Storia e Costume locale “Patrum domus revirescit”, opera che sarà oggetto di illustrazione in una nostra serata della prossima stagione.

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E poi, Musica e Libri. Musica da due musiciste che si sono fatte in quattro: infatti la nostra conosciutissima Letizia Grassi e Veronica Postinghel, diplomata in flauto traverso e che tra pochi giorni – 18 aprile – completa il suo studio ottenendo il titolo di laurea magistrale in flauto traverso. In due hanno ricoperto i ruoli di soprano, pianoforte e oboe (Letizia) e flauto traverso (Veronica): scusate se è poco! Per cosa? Per eseguire brani di J. S. Bach e di uno dei suoi venti figli. Già perché il nostro Bach tanti ne ebbe da due mogli successive (solo dieci sopravvissuti). Brani preceduti da spiegazioni circa l’autore, il periodo, il brano stesso: una vera e propria lectio magistralis: applauditissime! (Aprite i pdf qui sotto!)

copertina bach

Accademia 4 aprile (Bach)

Intermezzo gastronomico e Angolo delle Anteprime. Viene segnalato quanto segue (occasioni aperte a tutti, Accademici e non):

  • IMG_3817Serie di conferenze organizzate da FARE-Formarsi Assieme Responsabilmente, Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, tel. 0461 902876, conferenze incontri 1, 6, 20 aprile, Fondazione Caritro, ore 17,00 in merito ai contributi offerti dalle associazioni di volontariato a famiglie e singoli in difficoltà.
  • 23 aprile 1616: muoiono tali W. Shakespeare e Cervantes. Per commemorare l’evento, recital di Alfonso Masi & C.: 19 aprile al Circolo Rosmini di Via Dordi ad ore 17: “Don Chisciotte” con un Sancio Panza che parla in dialetto romanesco; 26 aprile stesso luogo ed ora, “Essere o non essere”, monologhi shakesperiani.
  • Mostra fotografica di Riccardo: Fiab-Federazione Italiana Amici della Bicicletta, per tutto il mese di aprile presso il salone Pedron. Via Dietro le Mura “B” n. 4.
  • Il 23 aprile, in occasione della Fiera del Libro, uscirà il secondo libro di Nadia Ioriatti dal titolo “Aria che allenta i nodi” con prefazione di Marcello Farina, opera che segue il primo libro “Io tinta di aria”.
  • 28 aprile ad ore 11,00, Conservatorio di Trento: Letizia in concerto con brani di “Così fan tutte” di tale W. A. Mozart.
  • Venerdì 8 aprile, Cena con delitto, beneficenza pro Nepal, presso la Capanna degli Alpini di Povo in Località Moroner, prenotazioni al numero 0461 260490. Si ripete una settimana dopo al Blue Sax di Viale Verona.
  • Viene anticipata la prossima recensione su l’Adige del libro di Gloria Zeni “Patrum domus revirescit”, opera che sarà presentata da Luigi Sardi e Alfonso Masi in due importanti occasioni pubbliche: Biblioteca di Trento; Associazione Culturale Lavisana.

IMG_3820Seconda parte della serata: Mirna Moretti – organizzatrice e mattatrice di Librincontri al Caffè Galilei e blogger Trentoblog “Tra un libro e l’altro” gestisce i commenti sulle letture comuni e non. in particolare di “Olive Kitterridge” di Elizabeth Strout da lei stessa consigliato. Intervengono: Daniela, per la quale il libro è stato un “catturatore di attenzione” tal che l’ha conquistata con il suo ritmo cadenzato, provocando in lei molte emozioni. Maria Teresa, al contrario, è stata catturata progressivamente ed ha particolarmente apprezzato la scoperta di una provincia USA uguale alla nostra: stesse situazioni, stessi personaggi, caratterizzati dal loro essere, dal loro comportarsi e non dall’essere espressamente descritti dalla scrittrice. In  particolare una “mamma insegnante di matematica genitrice di figlio unico e maschio”(!”). E poi, apprezzabilissima la mancanza di un giudizio sulle persone, persone “semplicemente” fatte vivere ed agire.

Mirna ha poi parlato del “suo” secondo libro suggerito, “Il club delle lettere segrete” di Donate Angeles (Feltrinelli).

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Le Scrittrici: da sinistra, prima in prima fila Nadia. Seconda in seconda fila, Gloria.

Elena ci parla de “L’ultimo arrivato” di Marco Balzano (Sellerio ed.): anni ’50 – ’60, migrazione dalla Sicilia a Milano di un bimbo di nove anni. Per certi aspetti, mutatis mutandis, molto attuale non trovate?

Riccardo che poi sono io ha brevemente citato la sua lettura di “Laicità, grazie a Dio” di Stefano Levi Della Torre (Giulio Einaudi Editore) delle serie: “Di che fede sei? Ma io non sono credente? Non credente di quale religione?” – Seriamente: laicità come rispetto del pluralismo. religione laica è quella che rispetta le altre sue “colleghe”. La persona prevalentemente religiosa si sforza di rispettare certe leggi. Quella soprattutto laica si sforza di capirne la ragione.

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E alla fine … Cristina per tutti: ovetti di Pasqua in gentile regalo! Dice … auguri in ritardo? Eh no, raga, mica è colpa sua se la Pasqua quest’anno l’hanno anticipata tanto!

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Prossima nostra riunione, riservata agli Accademici: 2 maggio, Omaggio ad Hendel e Marisa De Carli in Scorci di Trento.

BUONA ACCADEMIA A TUTTE E A TUTTI!

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