MARO’ AFFAIR

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Febbraio, 2014 @ 2:57 pm

Detto altrimenti: la mamma degli stupidi è sempre in hoffnung (dal tedesco: letteralmente in speranza. Nel significato figurato: incinta).   (post 1399)

Si apprende che l’ambasciata e il consolato indiano in Italia sta ricevendo e-mail di insulti e di minacce. Bravi …

Quando due coniugi iniziano a pensare di separarsi,  niente di peggio che le due rispettive famiglie di origine si schierino l’una contro l’altra armate … quello che può essere un problema rimediabile o di pacifica soluzione diventa una guerra di religione. La prova di ciò? le nostra “bravate” contro l’amnbasciata indiana via mail sono tate attribuite dalla stampa indiana a tutti gli Italiani, al Governo italiano. Ed ecco la guerra di religione. Insultate, insultate, bravi!

A parte le condivisibili osservazioni fatte dal lettore Marco Bernardi su “Per posta”di Michele Serra (su “Il Venerdì di Repubblica del 21 febbraio) … a parte ciò, la strada diplomatico-politica per una soluzione del problema esiste. O almeno va tentata. Quale? Io ho provato a descriverne una in post precedenti, che qui ripeto:

1)    pena di morte per pirateria …

2)    … pirateria ma non pena di morte …

3)    … non pena di morte, per altro reato …

4)    … altro reato? Cinque anni … (ad esempio, massimo della pena in Italia per omicidio colposo)

5)    … cinque anni? Due già scontati …

6)    … due già scontati? Tre condonati per il risarcimento danni pagato …

7)    … risarcimento danni pagato? I nostri tornano a casa.

Coraggio, coraggio, nostra diplomazia! C’è una lettrice o un lettore che può suggerire alla nostra diplomazia questa strada? Si tratta della C&CS, Capra e Cavoli Solution …

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TRENTINO: SVILUPPATI, CORAGGIO! ANCHE SUI TUOI LAGHI!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Febbraio, 2014 @ 2:50 pm

Detto altrimenti: Sui tuoi laghi! Coraggio, Trentino! Sviluppati! (post 1398)

Post precedente. Ieri pomeriggio concerto e festa in Fraglia Vela Riva a Riva del Garda.

Della Fraglia ne scrivo da privato, a titolo personale. Io sono un “fragliotto” da 25 anni. Paticamente un socio semi-storico, visto che i soci storici hanno oltre 50 “bollini” sulla tessera … La Fraglia, la nostra Fraglia. Per quattro anni nel passato ho fatto parte del suo direttivo. La Fraglia. Apprezzata a livello mondiale (dire internazionale è poco). Fa molto. Ogni anno di più. Comune e Provincia la sostengono nei suoi programmi. Ma non abbastanza, a mio avviso. Infatti qui non si tratta di sostenere un club di “siori”, quei de le barche …. ma di capire che la Fraglia, insieme agli altri circoli velici dell’Alto Garda Trentino, può rappresentare una componente dell’ulteriore sviluppo del Trentino.

COME SI FA PER LA COSTRUZIONE DEL TUNNEL DEL BRENNERO E DELL’OSPEDALE DI TRENTO, SI FACCIA UNA GARA PUBBLICA PER TROVARE UNO SPONSOR PRIVATO DI ALTISSIMO LIVELLO PER LO SVILUPPO DEI PROGETTI DI CUI IN APPRESSO.

Infatti occorre “pensare alla grande”, ricercare un main sponsor internazionale privato, che possa contribuire al finanziamento di una ulteriore e diversificata dimensione internazionale, basate su “cose nuove”, quali il Film Festival Internazionale della Navigazione a Vela (non esiste una cosa simile in Europa e forse anche nel mondo!) e una Trentanodi SpA – Scuola Superiore di Perfezionamento velico Classe Crociera. Il Festival della Montagna e dell’Economia già ci sono, a Trento. E funzionano ottimamente da tempo. E Allora, perché no? Le Scuole di vela già ci sono, ma non hanno rilevanza internazionale come i Glenans Francesi. Ed allora, perché no? E che dire di una Mostra Mercato del naviglio minore?

Abbiamo le capacità tecniche e manageriali. Occorre attivare capacità politica, di marketing e di general management. Le risorse finanziarie potranno arrivare, dovranno arrivare, arriveranno in gran parte da privati esterni, internazionali. A cofinanziare idee innovative che utilizzano importanti avviamenti già esistenti e non ancora del tutto sfruttati.

Dice … sono progetti ambiziosi, difficili … Ok, ma almeno, li abbiano approfonditi?

Presto ci sarà il rinnovo della Presidenza e del Direttivo della Fraglia Vela Riva. L’auspicio che formulo è che vengano affrontati anche questi temi.

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FRAGLIA VELA RIVA … IN MUSICA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 21 Febbraio, 2014 @ 3:09 pm

Detto altrimenti: Concerto di Carnevale in Fraglia Vela Riva a Riva del Garda (post 1397)

Riva del Garda: “Currit Benacum libere Ripa lacum”, I Rivani possono percorrere liberamente il Lago di Garda …. Così qualche centinaio d’anni fa, il Principe Vescovo …

La skipper Miairead al ponte di comando del veliero “Ristorante Fraglia Vela Riva” (3482339018 -mrdoriordan@gmail.com)

Ecco cosa succede (di bello) quando si partecipa più sodalizi, circoli, associazioni …
Infatti, per iniziativa di un socio Fraglia (detto altrimenti “fragliotto”), che poi è anche Vicepresidente dell’Accademia delle Muse di Trento e Segretario della FIAB – Amici della Bicicletta Trento, per sua iniziativa, dicevo, una pianista, la professoressa Signora Cristina Endrizzi, Presidente della citata Accademia e socia FIAB con la presenza di alcuni soci FIAB (fra cui il Presidente Guglielmo Duman) e di alcuni “Accademici”, oggi pomeriggio, nella sede della Fraglia Vela di Riva del Garda … la Professoressa Cristina Endrizzi – dicevo – si è generosamente prestata ad eseguire il

CONCERTO DI CARNEVALE

offerto innanzi tutto a tutti i Fragliotti (quattro anni fa Cristina aveva già offerto alla Fraglia un concerto “Musiche da film”).  E’ seguita una spaghettata offerta dalla Presidenza della Fraglia. Al bar la gentile Signora Miairead, una “autentica bionda” irlandese, che si occupa della direzione del Ristorante Fraglia, ristorante che sarà “attivato” presto, in occasione dell’avvio della stagione delle regate. Il programma del concerto? Eccolo:

G. F. HAENDEL (1685-1759)
–La Follia – Tema con Variazioni
W. A. MOZART (1756-1791)
–Fantasia sulle Opere “Don Giovanni”
–“Le nozze di Figaro”
F. SCHUBERT (1797/1828)
–2 Momenti musicali Op. 94
J. STRAUSS – 4 Valzer:
— Sangue viennese
— Voci di Primavera
— Vino, donne e canto
— Rose del Sud
4 Tanghi:
— SANDERS – Adios muchachos
— LACALLE – Amapola
— DONATO – A media luz
— YRADIER – La paloma
V. MONTI (1868/1922) – Czardas – danza ungherese
Libera Fantasia sui Temi delle Operette più famose.

Di tanto in tanto la pianista ha replicato i momenti degli spartiti per consentire agli astanti di danzare! Si, avete capito benissimo: abbiamo anche danzato! Che altro dire se non viribus unitis, a forze, circoli, club, associazioni “riunite”? Questo “intersecarsi” di presenze di persone appartenenti a club diversi è senza dubbio un arricchimento notevole, un confronto di umanità e culture diverse, uno splendido esempio di “comunicazione”, cioè di communis actio, cioè di azione comune. Del resto, nel mese di maggio è prevista una visita dei ciclisti trentini della FIAB alla sede della Fraglia, con il possibile “battesimo della vela” per alcuni di loro.

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Il Presidente della Fraglia, Mauro Stanga, ha gentilmente  offerto a Cristina un omaggio floreale.

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Cristina portata in trionfo dai calciatori della VFB Franken di Schillingsfuerst

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E cioè, non di sola vela vive la Fraglia; non di sola bici vive FIAB; non di sola cultura vive l’Accademia! E soprattutto … grazie Cristina per la tua disponibilità! E grazie, Fraglia, per l’occasione che ci hai offerto (e anche per la spaghettata, s’intende!).

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P.S.: mi permetto di aggiungere qui una mia poesia: “VELE RIVANE” (in inverno)

Il cielo è pulito, fa freddo. / Il Vento del nord respinge la nebbia. / Le palme e gli ulivi son scossi e muovon le foglie / qual ali che voglian migrare. /C’è Vento sul Lago da giorni. /Le cime nevose dei monti / dipingono l’aria di candidi sbuffi. /Nel porto un’orchestra. /Ascolta /tintinna di magico timpano / sartia d’acciaio / e insieme a folate impetuose / dà fiato ad un oboe solenne. / E l’onda/  smorzata dal molo/ applaude il concerto / lambendo gli scafi seduti in poltrona / nel proprio teatro di luci e di suoni. / In alto un gabbiano galleggia nel fiume sospeso. / Sull’acqua reali due cigni attendono il tempo. / Dal seno materno del porto si stacca una prora: / s’avanza invelata e scruta l’invito del vento. / Dapprima procede più lenta / poi prende vigore sull’onda che s’apre e l’accoglie/ nell’umido abbraccio d’amante in attesa. / Carena sussulta /  si slancia / respira lo stesso respiro del cielo / e all’acqua regala la forma. / Le creste dell’onde s’uniscono all’aere in spume rapite. / Lo scafo ormai vola /e mentre ti portan sue ali / Lo senti vibrare, gioire e chiederti / “Ancòra!” / Ma devi tornare / e volti la rotta in faccia alla furia che avverti più vera. / Non lotta con l’onda la prora che s’alza: / l’affronta, ricerca un’intesa, la trova, procede: / la senti che parla di te con l’acqua e col vento.

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PANEM ET CIRCENSES

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 21 Febbraio, 2014 @ 8:26 am

Detto altrimenti? Al popolo … che dare? Date quel poco di cibo e i giochi … (post 1396)

UCRAINA – OLIMPIADI DI SOCHI. … I giochi, del circo al tempo dell’antica Roma. Quelli olimpici di Sochi, oggi. Ieri, le morti per terrorismo alle Olimpiadi in Germania …. oggi quelle di Kiev durante le Olimpiadi di Sochi … But, scialla raga! It doesn’t matter: the show must go on … Ma, tranquilli ragazzi, non importa. Lo spettacolo deve andare avanti.

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ITALIA – GRECIA, “MIA” FACCIA, “ MIA” RAZZA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 21 Febbraio, 2014 @ 8:12 am

Detto altrimenti: Italia Grecia, una stessa faccia, una stessa razza (post 1394)

Pericle, Periklès, “Circondato dalla gloria”

Repubblica ateniese di Pericle, quinto secolo avanti Cristo. Un anonimo (famoso nella storiografia e nella letteratura, non me ne chiedete il nome perché è veramente un anonimo!), su un documento originale pervenuto sino a noi, criticava tale (finta, n.d.r.) repubblica nella quale i sudditi erano 250.000, gli aventi diritto al voto 30.000, i partecipanti all’Assemblea 5.000, chi prendeva la parola 10 e chi decideva era sempre e solo uno (Pericle).

La criticava ma al contempo spiegava perchè tale forma di governo, con un capo che si era fatto rieleggere annualmente per trent’anni (Pericle) senza mai rendere in dovuto rendiconto annuale … perché tale forma resistesse al tempo e nel tempo.

 “Perché, scriveva, il popolo preferisce essere “libero” (e sregolato) sotto un mal governo piuttosto che “regolato” da un ottimo governo”.

Ecco, il popolo delle libertà. Quello dell’antica Grecia, s’intende … cosa avevate capito? Mica quello di oggi, che poi non si chiama più così, ha cambiato nome … in vista dei mondiali di calcio: forza azzurri, forza Italia! Dai … vinci ancora una volta, i mondiali di calcio, dico io. Qualcos’altro, dicono loro!

E Grillo? Nessun problema,  Beppe è stato chiaro: se volete una dittatura, votatelo. Altrimenti no. Lo ha detto lui stesso …

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AI SERVIZI SOCIALI O AGLI ARRESTI DOMICILIARI?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 21 Febbraio, 2014 @ 7:48 am

Detto altrimenti: agli arresti domiciliari o ai servizi sociali? (post 1393)

Ai servizi sociali o agli arresti domiciliari? A meno che … non serva di contrappeso politico contro  chi, da un’altra destra, sta semi-appoggiando il governo.

Ero responsabile della finanza di una importante finanziaria. Un mio amico, numero uno di una grande banca, aveva un figlio che faceva l’arbitro di calcio. Il mio amico mi diceva: “Sai … in certi finali di partita … in casi importanti … strategici … l’arbitro deve tener conto di considerazioni “politiche” che talvolta sono prevalenti sulla verità dei fatti”.

In allora non capivo. Oggi comincio a capire, anche se non condivido.

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ALLA GUIDA DELL’AUTO (e della convivenza civile!)

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 21 Febbraio, 2014 @ 6:26 am

Detto altrimenti: alcune regole spesso – anzi, troppo spesso – ignorate e violate (post 1393)

 1) Distanza di sicurezza. Alla velocità di 100 kmh si percorrono circa 28 metri al secondo. Normalmente, stante i tempi di reazione dei riflessi di un guidatore normale, prima di iniziare a frenare per l’improvviso insorgere di un ostacolo, si percorrono 20 metri. Questi i dati. Eppure, quante volte mi/vi è capitato di essere tallonati dall’auto che segue alla distanza (sarebbe meglio dire alla “vicinanza”!) di soli pochi, pochissimi metri? Tali guidatori “tallonanti” io sono solito chiamarli “Fittipaldi”! Se solo vi scappasse il piede dall’acceleratore, se solo rallentanste anche di un kmh, sareste tamponati! Ed io lo sono stato, in autostrada, durante una mia fase di sorpasso a 120 kmh da un’auto che procedeva dietro di me a 121 kmh! Per fortuna a sinistra vi era un ampio spazio spartitraffico erboso privo di gard rail nel quale mi sono fermato, senza alcun danno! Si vede che non era la mia ora …

E poi, se voi la mantenete questa distanza, quante volte vi hanno tallonato per “spingervi” ad annullarla, per indurvi a “farvi sotto” al veicolo che vi precede? Oppure, quante volte vi hanno sorpassato, inserendosi fra di voi e l’auto che vi precede, annullando la distanza di sicurezza che voi stavate rispettando, costringendo voi  a rallentare per ricreare tale area, con il che vi ritrovate ad essere ri-tallonato dalla ulteriore auto che vi stava ulteriormente seguendo?

2) La guida nelle rotatorie. Le rotatorie sono percorse tutte in senso antiorario. Su tutte le strade di accesso è posto il segnale “dare la precedenza”, il che significa che l’auto che entra in rotatoria deve dare la precedenza a chi vi si sia già immesso, e ciò per due motivi: tale auto proviene da destra; l’auto che si immette per seconda, deve dare la precedenza segnalata dal citato cartello.

Ma … che dire di una colonna di auto che si immette in rotatoria velocemente, ciascuna auto molto vicina alla precedente (cioè: non rispettando la distanza di sicurezza: vedi punto precedente!), quasi che il “procedere in colonna serrata ” annullasse quel doppio obbligo di dare la precedenza ad una singola auto la quale, provenendo da destra, cercasse di immettersi in rotatoria dopo la prima e/o la seconda auto della citata colonna, ma sicuramente – avendone ampio diritto – ben prima delle auto successive?

A me è capitato più volte ci cercare di farmi dare tale dovuta precedenza da quelle “auto successive”. Ieri sera poi, alle ore 18,30, nella rotonda in cima a Via Fiume, per essere io già dentro la rotatoria ed essendomi quindi preso la dovuta precedenza sulla  settima od ottava auto di una lunga teoria di veicoli provenienti ovviamente da sinistra ed entrata in rotatoria ben dopo di me, sono stato seguito e quindi insultato e minacciato (“Ti vengo a trovare, so dove abiti…”) da un esagitato automobilista (Panda bianca) che poi è entrato nel cortile del Liceo Galilei (persona addetta alle pulizie del liceo?) … Che faccio? Sporgo denuncia contro ignoti per minacce?

Insomma, il paradosso è che per “viaggiare  ( e vivere) non contestati dagli altri” dovete adeguarvi alle regole del sistema di traffico (e della vita) nel quale vi trovate, anche se tali  regole cono contrarie a quelle del codice della strada (e del viver civile). Infatti, il paradosso è che se avete regole morali, se vi comportate lealmente ed onestamente in un sistema nel quale vige l’ “arricchirsi comunque”, il “farcela comunque”, il “potere comunque”, l’  “aver ragione comunque”,  be’ … voi siete “out” … siete contestato, siete una anomalia del sistema, siete sabbia nei suoi ingranaggi! E fino a quando non ci modifichiamo, noi Italiani abbiamo ben poche speranze …

Che dire? Che le mie lettrici ed i miei lettori mi diano una mano a diffondere il rispetto di queste regolette della strada e del vivere civile  e che, forse, l’attenzione della Polizia Locale non dovrebbe essere riservata solo alla violazione delle regole della sosta o del limite di velocità …

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PIANI COMUNICANTI E NON

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 20 Febbraio, 2014 @ 10:09 pm

Detto altrimenti: chi muore nella crisi; chi cerca di risolverla; chi pensa solo a se stesso (post 1392)

Oggi un pizzaiolo, padre di tre figli, non riuscendo a sopportare lo stress di una multa di €2.000,00 comminatagli perchè faceva lavorare “in nero” i suoi familiari. si è ucciso con l’ossido di carbonio della sua auto.

La legge va rispettata, ma. Ma una legge che produce questi effetti è efficiente ma non efficace. Efficace è infatti una legge che ottiene il risultato che si prefigge: in questo caso che quel pizzaiolo regolarizzasse la posizione fiscale dei suoi dipendenti. Non che si uccidesse.

Un ragazzo in piedi di fronte ai carri armati, li ferma; un ragazzo  si dà fuoco a Praga; un cittadino  si dà fuoco in un paese arabo del Mediterraneo; un ragazzo  scaglia un sasso contro i soldati dell’esercito occupante (Che linse?) … Paesi diversi, situazioni diverse … tempi diversi. Singoli gesti che hanno cambiato la Storia.

E la nostra Storia, quando cambierà? Quando la politica darà centralità anche ad un solo episodio quale quello tristissimo del pizzaiolo? Quando la politica cesserà di pensare alla propria rielezione ed inizierà a farsi carico dei problemi della gente?

Ieri uno diceva che “va tutto bene, anche quello che va male: la crisi non c’è”

Oggi un altro dice che “va tutto male, anche quello che va bene”.

La difficilissima governabilità del nostro Paese, dovuta al porcellum. Oggi i creatori del monstrum, cioè della mostruosità, cioè del porcellum (e le loro costole), seduti su di un piano non tangente nè intersecante la realtà, pongono pesanti condizioni a chi operando sul piano della responsabilità e della concretezza, sta cercando di iniziare ad occuparsi dei problemi della gente e di salvare la Nave Italia ed i suoi Passeggeri dal naufragio.

Ed anche chi, seduto nello stesso piano concreto di chi sta cercando di lavorare, magari avrebbe voluto un altro regista, oggi dovrebbe sostenere il regista che si è dato la maggioranza. Hic Rhodus, hic salta … qui, ora … occorre affrontare i problemi … qui, ora occorre lavorare e lasciar lavorare. Basta con i “distinguo”, con i “avrei voluto altrimenti” … “io quello non lo aiuto”. Altrimenti ci si avvicina alle posizioni negative dei creatori del porcellum … e delle loro costole.

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GRILLOCRAZIA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 20 Febbraio, 2014 @ 7:08 am

Detto altrimenti: grillocrazia? Dicesi “grillocrazia” il contrario della democrazia. Multa paucis. Vediamo un po’ se mi riesce di esprimere molto con poche parole. (post 1391)

Italiani, l’ora delle consultazioni irevocabili è scoccata …

• Grillo: non andremo alle consultazioni con Renzi
• Molti dei suoi: andiamoci
• Grillo: decide la rete
• La rete: andiamoci
• Grillo; ci vado e gli dico “Non ti faccio parlare”. E lo fa.
• Grillo ai giornalisti: “Non c’è democrazia, io voglio una dittatura sobria. Tutti i giorni chiamo Di Maio e gli dico devi fare questo, chiamo i capigruppo… Decido tutto io”.

Ma insomma, non ci sono bastati i due ventenni? Ecchè … vogliamo il terzo?

P.S.: … Grillo? Ma forse invece è democratico … già, perché la rete è composta solo da circa 30.000 “retaioli” su 8-9 milioni di votanti. Quindi, se Grillo ha potuto riscontrare che la maggioranza di queste milionate di persone non voleva che lui “fosse consultato” da quel “carrierista” di Renzi, bene ha fatto ad andare alla consultazione senza farsi consultare. Insomma la sua, in tal caso, è vera democrazia, solo che è una democrazia “occulta”, che non si vede. Bisogna aver Fede in Lui, ecco, avere Fede. Già Uno prima di Lui ha avuto Fede (Emilio), ed ha pervaso di sé il Paese per 20 anni e l’effetto ancor dura (parzialmente). E allora, già che ci sei, Beppe, il tuo movimento chiamalo Forza Frillo!

Frillo? No, ve lo giuro! Volevo scrivere Grillo, ma … sapete … il correttore automatico del computer … e chi ci capisce in queste diavolerie, ti fanno scrivere fischi per fiaschi e Frillo per Grillo … ma vabbè, avete capito … non c’è malizia da parte mia … ! E poi, belandi, u sciu Grillo u’ l’è de Zena cumme mi, che manchieiva atru … E poi, ca … spita, il Signor Grillo è di Genova come me, ci mancherebbe altro …

Repetita iuvant (“giova ripetere le cose”): Democrazia ateniese di Pericle, quinto secolo avanti Cristo: popolazione dell’impero coloniale ateniese: 250.000 persone –  Aventi dirito di voto: 30.000 (come i retaioli di Grillo) – Partecipanti alla assemblea: 5.000 – Intervengono a parlare: 10 – Decide: uno solo, Pericle, il quale avrebbe dovuto redigere il rendiconto ogni anno, il che egli supera facendosi rieleggere anno per anno per ben trent’anni (trentennio? E noi ci lamentiamo dei nostri ventenni? Ma via ….)

Grillini lend me your ears, datemi ascolto! Sapete … – non in particolare di voi, ma in generale – sapete come si dice qui in Trentino? Si dice “L’è pezo ‘l tacon del bus” … è peggio la pezza del buco che si vuole riparare …

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SOLIDARIETA’ SPA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Febbraio, 2014 @ 10:15 am

Detto altrimenti: solidarietà a due “velocità” … (post 1390)

Quotidiano locale l’Adige di oggi, pagg 1, 14, 15: “Cinque associazioni di volontariato sociale accusate di truffa/malversazione”.

Il dopoguerra …

Guerra in Bosnia appena finita. Insieme ad amici di una Associazione di volontariato, sono stato circa cinque volte nella Repubblica Serba di Bosnia. Ci pagavamo noi stessi il viaggio, il soggiorno, il cibo, gli aiuti che portavamo. Tutto. In Bosnia incontrai personaggi dipendenti di organismi stati e internazionali di volontariato, “gratificati” da stipendi elevati, che vivevano e lavoravano in un paese dove anche il nostro più basso stipendio consentiva una vita da signori. La guerra … una mia poesia, senza maiuscole, senza punteggiatura … capirete … chi l’ha “scritta” non ne ha avuto certo il tempo …

Guerra in Bosnia 

la testa schiacciata / la bocca ricolma / di sangue e sudore / nessuno richiude / la mia ferita / di luce del giorno che fugge / nemici colpiscon da terra / amici dal cielo / vicino al mio viso / un’ape /  senza ricordi / che altri le possan rubare / sugge il suo fiore / respiro il sapore / di guerra / è freddo / il cuscino di terra / mi copre soltanto / la voglia del tempo / un’ape d’acciaio / precipita al suolo / un miele che incendia / svanisce il frastuono / ma no / non cambiate canale / perdono / chi ha regalato / gioielli di piombo e di fuoco / ad un corpo ormai di nessuno / ed esco di scena / in fretta / in silenzio / da solo

Recentemente sono stato invitato ad una cena di sostegno di un’Associazione di volontariato che opera in Africa. Ho pagato la cena, ho versato un contributo, mi sono offerto di fare loro un po’ di propaganda (gratuita, ovviamente!) su questo blog. A tal fine ho chiesto loro qualche dato: quanti fossero ad operarvi, quali investimenti avessero realizzato, quali fossero in progetto, se vi fosse o meno la copertura finanziaria. Non mi hanno risposto.

Concludo. Il volontariato va fatto. La solidarietà va incentivata. Solo, mi permetto di chiedere che i bilanci siano trasparenti, verificati, certificati, che vi siano verifiche puntuali e periodiche sulla raccolta e sull’impiego del denaro. Ciò su tutte le associazioni e fondazioni a finalità umanitarie-socio-assistenziale, grandi e piccole, nessuna esclusa.

Nel frattempo, quando deciderò di contribuire con risorse mie personali a interventi umanitari, lo farò direttamente in favore dell’interessato finale. Come ho fatto quando mi recavo a Prijedor e a Banja Luka, nella Repubblica Serba di Bosnia. Prijedor? Le avevo dedicato una mia poesia:

Prijedor 

Prijedor di pietra / scalzata / bruciata / stupita / perché / ti domandi / e lanci il tuo urlo / di rabbia /al cielo di tutti / ma solo per te / da troppo / lontano …/ perché / mi domando / e ti prendo per mano / e ascolto la voce /di spazi / ricolmi di muto dolore / e mentre sorridi / al piccolo gesto d’amore / io smetto / di esser straniero / a me stesso/ e mi sento più vivo / grato del dono / che offri / al tuo pigro / distratto / amico tardivo.

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