PSICOSI, by FRANCESCO GINANNESCHI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 3 Febbraio, 2014 @ 6:26 pmDetto altrimenti: open blog? Ecco un post “open†a firma di Francesco Ginanneschi (post 1359)
Inizia
“PSICOSI
È iniziata la guerra totale alle istituzioni repubblicane, ultima fase della strategia antidemocratica pervicacemente perseguita dal MoVimento 5 stelle fin dalla sua genesi. Nel brevissimo volgere di pochi giorni i gruppi pentastellati ed il braccio armato online hanno:
– duramente diffamato il Presidente della Repubblica;
– presentato una formale richiesta di messa in stato di accusa del medesimo per la fattispecie penale di attentato alla Costituzione;
– innescato tumulti nell’Assemblea e nelle commissioni della Camera dei deputati in seguito alla conversione in legge del decreto sulla ricapitalizzazione di Banca d’Italia;
– scatenato un’offensiva senza precedenti contro il Presidente Boldrini, violentemente replicato mediante post firmato dai diarchi alla presa di posizione del Capo del Governo sui gravissimi incidenti parlamentari.
È casuale che questo inferno sia stato immediatamente preceduto dall’epocale intesa tra PD e Forza Italia sulla nuova legge elettorale e le grandi riforme costituzionali? Molti analisti credono di no, e non è difficile individuare il nesso di causalità legante i due momenti. Presso i cosiddetti grillini si è diffuso il terrore che Camere finalmente chiamate ad esaminare provvedimenti maestosamente riformatori possano inviare all’opinione pubblica il messaggio che la classe dirigente è uscita dal torpore ed ha inaugurato una stagione di cambiamento.
Forse siamo sul punto di ottenere quello che ne “La favola del Grillo e della democrazia†chiamavo “la (auto) riforma che prosciughi il serbatoio della rabbia popolareâ€. Loro non possono permettere che questo avvenga, perché determinerebbe un improvviso peggioramento delle condizioni ambientali nelle quali prosperano e proliferano, cioè la palude dell’immobilismo e della debolezza politica. Inoltre, dato che l’accordo definito Italicum contiene un’oggettiva spinta verso assetti bipolari e maggioritari premiando le coalizioni di partiti, un soggetto atipico come il M5S, se il progetto diventasse legge dello Stato, avrebbe serie difficoltà a raggiungere il potere (inteso come maggioranza parlamentare e pertanto capacità di esprimere un governo), dal momento che molto difficilmente riuscirebbe a posizionarsi almeno secondo al primo turno per affrontare poi il ballottaggio.
È comprensibile quindi che la forza di Grillo e Casaleggio abbia perso il controllo immaginando la configurazione di scenari come quelli descritti. Se essa fosse un normale partito, e non una setta di predicatori allucinati, avrebbe la capacità di adattarsi al contesto e di affrontare il futuro con il pragmatismo e la sicurezza che derivano dalla fede nel proprio progetto. Invece la scommessa rivoluzionaria che lo scorso anno ha catturato 9 milioni di cittadini è drammaticamente prigioniera della secca alternativa tra il potere assoluto (ricordiamo l’aspirazione ad avere l’intero Parlamento in mano?) e l’uno contro tutti dell’attuale opposizione. Ignorano, o meglio non concepiscono, i cosiddetti grillini, che nel mezzo ci sono spazi sconfinati in cui agiscono i compromessi, le mediazioni, le alleanze, le coalizioni, le spartizioni, gli avvicinamenti, i contatti, tutte categorie e formule da essi reputate impure, contaminatrici e addirittura ripugnanti.
Confidano nello stallo affinché le vele dell’antipolitica non si affloscino ed alzano il tiro contro i vertici istituzionali perché dalle bordate più brutali si generi un ritorno d’immagine che galvanizzi l’elettorato. La strategia della distruzione, però, contiene elementi di grottesca farsa. Prendiamo una delle ultime fisse, quella sulla messa in stato di accusa del Presidente Napolitano. Sanno fin troppo bene che non ha nessuna possibilità di essere approvata dalle Camere, vista la schiacciante maggioranza di potenziali contrari, ma ugualmente l’hanno incardinata per adempiere ad un obbligo di natura simbolica o norma non scritta che impone alla forza antisistema di attivare una procedura eccezionale perfino in presenza di condizioni che la rendono oggettivamente estemporanea e velleitaria.
Non parliamo delle ragioni addotte che secondo costoro giustificherebbero niente di meno che un giudizio per attentato alla Costituzione, ma basti pensare che vi includono finanche la nomina di un Presidente del Consiglio piuttosto che di un altro (ancora non hanno elaborato il lutto per il fatto che Napolitano non abbia incaricato uno di loro lo scorso febbraio) e la commutazione della pena ad un giornalista che rischiava la restrizione della propria libertà per un reato d’opinione (una barbarie inaudita che è stata scongiurata dall’esercizio di un potere sostanzialmente presidenziale e discrezionale).
Ultimamente si è anche accentuato il loro schematismo. Il classico “noi siamo i puri, voi siete i corrottiâ€, che ha contribuito a fare la loro fortuna elettorale, si è evoluto nel “voi non siete niente†pronunciato da un’esponente di spicco del MoVimento nota per i suoi componimenti in poesia, che fa il paio con l’ancor più inquietante “noi non sentiamo le parti sociali, noi siamo le parti socialiâ€, detto all’inizio dell’avventura nel palazzo e splendida sintesi del neo -totalitarismo neanche tanto strisciante.
Stiamo assistendo ad un salto di qualità del MoVimento ed è prevedibile che nel futuro prossimo avremo altri episodi crudamente antiistituzionali. Sappiamo come questi assalti si svolgono: dapprima un impulso dal vertice, poi l’ostruzionismo violento dei gruppi in Parlamento, cui fanno seguito scene di vittimismo ed interventi di supporto sul blog, sempre seguiti da migliaia di commenti riversati da schiere di fiancheggiatori che così provano l’ebbrezza della democrazia virtuale diretta (ma è virtuale perché non reale, cioè non è democrazia).
Le turbolenze forse sono il segno che qualcosa di buono si muove dalle parti della maggioranza, ma ugualmente provocano inquietudine in chi diffida dei profeti e dei sobillatori.
Finisce
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STRAGE DEL CERMIS: 3 FEBBRAIO 1998 – 3 FEBBRAIO 2014
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 3 Febbraio, 2014 @ 4:09 pmDetto altrimenti. per non dimenticare (post 1358 . 108/20114)
I “nostri” piloti americani li abbiamo lasiati riportare in USA. I nostri marò sono ancora in India …
Se andate a leggere i post dei precedenti 3 febbraio … be’ … lì c’è tutto. Che altro aggiungere, se non un pensiero ed una preghiera per le vittime e i loro familiari?
Per non dimenticare loro ed anche per non dimenticare che Vis legibus inimica, cioè che la violenza è nemica della legge, come quella di certi parlamentari in parlamento. Scusate, ma mi è venuta così, di getto … come una voce dal sen fuggita … Cermis, vi riscrivo qui la mia poesiola dell’epoca …
3 febbraio 1998 – Cermis
Sospese nel vuoto
arroganti contraddizioni
ubriacano menti ribelli
salde al buon senso
ed alla ragione.
Inutile veritÃ
sui metri da terra
inutile rotta
del libro di bordo.
Verrà anche il tempo della giustizia.
Fredde le mani protendono
a stringere un corpo
per dare calore
agli ultimi istanti.
Pavide
altre
nascondono
la scatola nera dei dati
turpi alla vista.
Leggiamo violata
la legge
scritta col sangue
su fogli di neve
Urliamo
in faccia all’abisso profondo
schiacciati
fra i piccoli atti
del nostro quotidiano dovere
e l’osceno dispregio assordante
alla vita.
Vis legibus inimica …
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L’AMORALITA’ DELLA NORMALITA’
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 3 Febbraio, 2014 @ 1:40 pmDetto altrimenti: quando la “normalità †è un male, addirittura assenza di morale … (post 1357 – 197/2014)
A noi sembrava tutto normale … dicevano gli abitanti delle case confinanti con i campi di sterminio nazisti …
No, io conduco una vita normale … non mi occupo di politica (frase ripetuta da molti sotto ogni dittatura).
Milioni di euro per pochi mesi o anni di “lavoro†(“lavoro�) quale buonuscita a super manager/burocrati di turno, emolumenti tripli rispetto alle medie europee … è normale, si è sempre fatto così …
Il 10% della popolazione possiede ormai il 50% della ricchezza nazionale (e continua ad arricchirsi) mentre il resto del Paese continua ad impoverirsi … è normale, è il libero mercato, zompa chi può …
Dal post precedente: bar-postriboli svizzeri. Ma, dice … anche qui da noi, fino a qualche decennio fa … le “case chiuse …â€. Si, ho capito, ma sentite un po’: intanto si chiamavano “chiuseâ€, cioè in qualche modo riservate, nascoste … perchè implicitamente si riconosceva che ci fosse qualcosa di poco pulito … e poi, sin dall’antica Grecia e Roma, venivano limitate a zone circoscritte (la suburra di Pompei e dell’antica Roma) … e ci risiamo con il “nascondimentoâ€, il paludamento … Ancor oggi, sulla stampa, “AAAAA massaggi riservatissimi†… nella stessa direzione di occultare qualcosa che proprio pulita non è. Ecco, almeno questa parvenza di pudore noi latini l’abbiamo avuta: eravamo dei “sani immorali”.
In Svizzera no. Lì tutto ciò è “normaleâ€. Caffè chantant, night club, bar con lotteria e “ragazza disponibile” in premio al vincitore. Nulla da nascondere. Che male c’è? Dopo tutto, ogni attore della sceneggiata paga le sue tasse, e poi, sapete … non immaginate nemmeno quanti italiani arrapati arrivano da oltre confine … La cosa è perfettamente normale!
Ah, be’ … ho capito … se le cose stanno così … Tuttavia, perdonatemi, sono testardo … resto della mia idea: in questi casi la normalità è amoralità .
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LA SVIZZERA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 3 Febbraio, 2014 @ 1:19 pmDetto altrimenti: maccomesifà a non scriverne … (post 1356 – 106/2014)
Sapete, si dice “la goccia che fa traboccare il vasoâ€, oppure, l’occasione … un’occasione che ti riconduce a riflettere … Ecco, ho riflettuto. In Svizzera vi sono locali pubblici, nei quali, acquistando il biglietto di ingresso (100-150 Franchi Svizzeri) hai diritto alla consumazione e partecipi ad una lotteria. Premio: mezz’ora con una ragazza disponibile.
Dice … vabbè, di che ti stupisci … mercificazione delle donne in Svizzera? Ma se da noi i parlamentari in parlamento incitano allo stupro!
Si, vabbè, ho capito, ma almeno qui da noi – in questo caso – ci siamo fermati al livello dell’immoralità . In Svizzera ci hanno superano: loro sono già arrivati all’amoralità .
Dice … ma che t’hanno fatti ‘sti Svizzeri?
Che m’hanno fatto? hanno lucro sull scambio “vita degli ebrei-denaro” e per tantissimi anni hanno fatto da sponda ai nostri evasori fiscali. Per me può bastare e ce ne avanza, anca (dialetto trentino; “ancheâ€).
Dice … ma ognuno deve essere libero di gestire il proprio corpo, anche le “ragazze disponibiliâ€. OK, ho capito, ma in questo caso sono “altri†che organizzano la gestione del corpo “altruiâ€. Infatti, nella sostanza (guardiamo alla sostanza!) quale differenza passa tra questo tipo di organizzazione e quella dei papponi nostrani? Ve lo ciso io. Quella svizzera è amorale e legale. La nostra è immorale e illegale. Quella svizzera è più precisa, più organizzata, più sicura sotto il profilo medico … certo, ma non è di questo che si tratta. Qui si tratta dell’ampliamento dell’offerta commerciale e finanziaria svizzera: a fianco degli orologi, della cioccolata, della caramella Ricola, delle banche facili, dell’evasione fiscale, ora c’è anche la carne umana.
Papa Francesco, sciogli il corpo della tue Guardie Svizzere: prendine un altro, te le diamo noi, trntine che parlino tedesco o direttamente bolzanine di lingua tedesca … ma non svizzere, ti prego! O almeno, alle tue guardie di adesso, cambia nome!
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FESTIVAL DELL’INCOERENZA POLITICA … ovvero “I FRANCHI TIRATORIâ€, VARIE ED EVENTUALI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 3 Febbraio, 2014 @ 10:16 amDetto altrimenti: preferisco la malvagità all’incoerenza … (post 1355)
…che poi i franchi tiratori non sono fucilieri francesi, no … sono persone che violano le regole della correttezza, della democrazia e della coerenza e poi … poi  la “fanno francaâ€.
- Dice …
- Voto segreto ci vuole, per lasciare liberi i parlamentari …
Voto segreto sì, ma se voti liberamente sei un franco – “traditore” - Ma allora … allora eliminiamo il voto segreto!
- Si agisce secondo la decisione della maggioranza …
Sì, ma tanto poi il voto è segreto, quindi la minoranza può sconfiggere la maggioranza (Prodi affair). - Ma allora? (V. sopra)
- Senza vincolo di mandato …
Ma se cambi partito vuol dire che ti sei ammalato di scilipotite - Ma allora: se tradisci il mandato parlamentare, dimettiti!
- Piccoli partiti non ammessi “in entrata†in parlamento …
Ma piccoli gruppi in uscita dalla maggioranza, sì! - Ma allora? Vietiamo le crisi di governo al buio!
- Piccoli partiti no … no buono …
Però crisi di governo al buio sì. - Ma allora ? V. sopra.
-
Tanta fatica per regolare l’entrata in parlamento per creare una maggioranza …
Nessuna attenzione per regolare il disfacimento di una maggioranza. -
Ma allora? Vedi sopra.
Ma … come dicevano i nostri antichi padri latini? Ah, si … ora ricordo: “Ad impossibilia nemo teneturâ€, a nessuno si può far carico (al governo, n.d.r.) di compiti impossibili … ecco, sì, dicevano proprio così. E allora, prima rimuoviamo queste incoerenze. Dopo potremmo pretendere la sollecita costituzione di maggioranze di governo autorevoli e  durature.
Fino a qui i fatti. Ma nel frattempo? Nel frattempo mi permetto di sottoporre all’attenzione delle lettrici e dei lettori una sottolineatura: a mi avviso … chi sono i “franchi tiratoriâ€? E’ presto detto: sono la peggio gioventù (che poi, gioventù … mica tanto gioventù …). Perché? Perché violano il principio democratico del rispetto delle decisioni della maggioranza del gruppo al quale appartengono. Vergona, franchi tiratori! Mi ricordate la figura del “cecchino” della prima guerra mondiale (e guerre successive), il quale, dal sicuro di una posizione imprendibile, con calma, miete “coraggiosamente” le sue vittime: “ta-pum, ta-pum, ta-puuum ….”
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SALVE PIEMONTE (Salta il camoscio, tuona la valanga)
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 2 Febbraio, 2014 @ 2:25 pmDetto altrimenti: ricordi di un blogger che domani compie 70 anni!
(post 1354 – 104/2014)
Salve, Piemonte! Ricordi? Da Genova, fine anni 1950? Le prime sciate. si partiva in pullman noleggiato da noi ragazzi, ore e ore di viaggio, qualche sciata a Frabosa Soprana: inizialmente s’andava solo lì, era la stazione sciistica più¹ vicina. Poi ci siamo “allungati” a Limone Piemonte (360 km fra andata e ritorno, e in autostrada solo la tratta Voltri-Savona-Ceva). La sveglia per me che ero l’organizzatore era alle 03,50! Avevo 15 anni. Il fascino di una giornata di libertà con amici e amiche: liberi! Sulla neve, per risalite con lo sklift, si facevano i biglietti di volta in volta. Finiti i soldi, su e giù a piedi per il campetto. E le soste … soprattutto nel ritorno a casa. Ne ricordo una a Mondovì. Era buio, una leggera nebbiolina velava le case di mattone, i portici illuminati da una luce soffusa, umida anch’essa: quattro passi per sgranchirsi le gambe: una finestra al primo piano, luce accesa, ragazzi, cìè una festa! Volete salire? Si, il tempo di un “lento”, guancia a guancia a 15 anni, e poi via, il pullman riparte! Con chi ho ballato? Non ve lo dico, sono un gentleman, che poii ha sposato un medico famoso …
Salve, Piemonte! Ricordi? Da Genova, anni 1960. L’alpinismo nelle tue vecchie valli solitarie, le Alpi Marittime: la Torre e la Rocca Castello, la Cima Maubert, la Cima Margherita, la Cima Jolanda, il Corno Stella, la Cresta Savoia. Valli ancora poco frequentate, non turisticizzare, stradine sterrate sulle quali era difficile ma non impossibile fare arrampicare le nostre auto. Si partiva da Genova nel pomeriggio del sabato e dopo ore di auto e poi di cammino (pila frontale accesa) verso mezzanotte si arrivava nei rifugi incustoditi (Rifugi Questa, Remondino … ricordo bene?). Alle quattro in piedi, si va all’attacco della parete, e finalmente il sole, il muschio e il granito, il profumo della corda che si scaldava al sole e la musica del chiodo bel conficcato nella roccia: deve cantare come il martello sull’incudine!
Salve, Piemonte! Ricordi? Ricordi quel gruppo di universitari spiantatissimi che in 20 affittarono una casa a Cretaz di Valtournache, da tale Carrel, nipote del Jan Antoine il quasi conquistatore del Cervino? E le sciate sul Plateau Rosa, su Furgen, e poi a “casa”, che non aveva impianto di riscaldamento, a bruciare tronchi su tronchi (“trovati” nei boschi, roba da galera!) nella stufa a legna, e poi a cena dalla Chicchi Formento, a Cervinia, ristorante Capanna Alpina, la Chicchi lei che era campionessa mondiale di una certa disciplina sciistica, a cena, quasi gratis per noi: si era impietosita, la Chicchi, grazie ancora, Chicchi! E le serate con i bobbisti nazionali (De Florian?) e con i Tenenti di carriera del corso sci (tenente Malpaga, ora sarà generale!).

Infra Setrier e Mongenev (sullo sfondo) s’adima/una Cesana bella et ospitale/ ove sciator perviene da la cima/dop’aver fatto il dì lo ski totale. (Riccardante Lucattieri, “Paradiso” … degli sciatori!)
Salve, Piemonte! Ricordi? Fine anni 60. Io, sSergente AUC alla Brigata Alpina Taurinense, e poi a poi, a lavorare a Torino, alla Stet, Via Bertola, 28. Mi ero sposato, la famiglia si trasferisce da Genova a Torino. Casa? In cità in affitto. I pochi soldi racimolati? Casa acquistata in montagna, a Cesana Torinese, dove da militare avevo subito un attacco aereo simulato (esercitazione). Ricordo quel giorno; 19 marzo 1969, S. Giuseppe. Dopo essere saliti al Colle del Sestriere, ne siamo discesi sul versante opposto, quello di Cesana Torinese e Monginevro. Giunti a Cesana avremmo dovuto imboscarci, nascondere uomini e mezzi all’ incursore aereo che ci avrebbe sorvolato per cercare di fotografare il repaerto. Ma c’era un sole splendido, la neve candida, tutti spaparanzati: le foto sono venute anche troppo bene. Il Colonnello no, non è rimasto molto bene!
Salve, Piemonte! Ricordi? Gli anni della Stet, magici. E le sciate sulla Via lattea, stagionale al collo e via, tutti i week end, quasi tutte le ferie. Quasi 80 impianti fra le Stazioni di Pragelato , Sestriere- Salice d’ulzio – S. Sicario – Monti della Luna Claviere ev Monginevro! Per non parlare poi che se scendevi in auto fino alla vicina Briancon, potevi raddoppiare sulla Serra Chevalier!
Salve, Piemonte! Ricordi? Le scalate in bicicletta … il Sestriere, l’Izoard e poi, una per tutte … tutti di fila, nello stesso giorno, da Cesana: Monginevro, Lautaret, Galibier, Telegraf, Moncenisio, con la mia “vecchia” (oggi vecchia, ma allora …) bici da corsa 52-42 e dietro 28-12 …
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Salve, Piemonte! Ricordi? Il lavoro mi ha portato a Milano e poi a Trento, dove vivo felice da 25 anni. E lo amo, questo Trentino, che all’inizio conoscevo solo per le sue Dolomiti: i miei Gruooi erano il Brenta e le Pale di S. Martino, nelle quali ultime feci amicizia con il capo del Soccorso Alpino gestore del rifugio Rosetta Michele Gadenz Micel. Micel, che prima di ogni scalata ci faceva ” i schizzi”, cioè la cartina dettagliata, metro per metro della salita e della discesa! Grazia, Micel! Grazie … ricordo la discesa dal Campanile Pradidali (eravamo saliti per la via Castioglioni): senza le tue indicazioni saremmo ancora lଠa cercare la via di discesa!
Salve, Piemonte! Comprendi? Capisci quanto ti ho amato e vissuto, e quant mi addolorano oggi le vicende dei tuoi politici? Salve, Piemonte! Ti auguro che tu possa avere governanti migliori. Te lo meriteresti!
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Salve, Piemonte! Ricordi? Si? E fai bene perchè presto con il mio amico trentino doc Claudio C. vengo a sciare qualche giorno sulle tue piste, le mie piste di una volta. Aspettami: arrivo!
SALVE PIEMONTE N. 1
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 2 Febbraio, 2014 @ 8:47 amDetto altrimenti: i rimborsi illegali non ti bastano? (post 1353)
Salve, Piemonte! Ora ti sei votato la restituzione ai tuoi politici dei contributi previdenziali versati, restituzione che avviene poco prima che venga abolito il loro vitalizio. Mi chiedo: sicuramente si tratta di una applicazione locale di una legge nazionale che mi sarà sfuggita … ma d’altra parte non potrebbe che essere così: infatti la legge è uguale per tutti. Cioè, anche gli esodati … anche loro che oggi non hanno pensione, possono ricevere la restituzione dei contributi (altrimenti inutilmente) versati. Sarà certamente così, ne sono sicuro …
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ALLARMI SIAM GRILLINI …
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 2 Febbraio, 2014 @ 8:19 amDetto altrimenti: non mi stancherò mai di citare Gaetano Salvemini … (post 1352)
Gaetano Salvemini, chi era costui? Se leggete queste righe vuol dire che avete internet … quindi non sto qui a ricopiarne la biografia. In particolare vi suggerisco la lettura del suo libro “Le origini del fascismo in Italia – Lezioni di Harward” – A cura di Roberto Vivarelli (Feltrinelli 1966)
Grillo, chissà che delusione, anche fra i tuoi Grillini … avreste potuto portare avanti importante riforme … alcune cose che avete propugnato sono condivisibili, ma tu non accetti il confronto, la discussione, il compromesso (che non è sempre e necessariamente un malanno! Leggi “I conti con la storia, di Paolo Mieli!). E allora vien da chiedersi: qual è la differenza fra il tuo modo di procedere e quello di Benito Mussolini? Io non sto facendo un discorso “a panciaâ€: sto solo confrontando – fatti alla mano – quanto sta succedendo oggi con quanto vissuto e storicamente documentato da Salvemini nel libro citato.
E poi, vuoi riformare? Ma come? Creando una forza che indebolisce le grandi forze politiche del Paese, impedendo ad entrambe le forze di raggiungere una maggioranza? Non sarebbe stato meglio se tu avessi accettato di operare dall’interno del sistema democratico? Avresti già portato a casa qualche risultato concreto. Ieri avevamo uno che si occupava dei propri affari personali. Non mi pare che oggi la cosa sia cambiata per quanto ti riguarda: anche tu ti stai occupando dei tuoi fatti personali, cioè del “tuo” partito, del “partito persona” entro il quale democraticamente votano “30.000 eletti, unti dal signore, abili utilizzatori del computer” e non gli altri otto milioni …
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MPS – MASTRAPASQUA VA IN PENSIONE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 2 Febbraio, 2014 @ 7:50 amDetto altrimenti: “Non mi dimetto, non mi dimetto, mai! Anzi si!†(post 1351 – 101/2014)
MPS non vuol dire più solo Montepaschi, ma anche Mastrapasqua: d’ora innanzi dovremo fare attenzione …
MPS va in pensione. Mi chiedo: ci sarà dentro l’INPS un funzionario così bravo e preparato da riuscire a fare la “ricostruzione†della sua carriera, per arrivare alla riunificazione dei suoi contributi? Mi pare infatti una mission quasi impossibile …
 MPS. Sue eventuali “malefatte� Accerterà la magistratura.
Certo che una condanna a dieci mesi per avere falsificato il libretto degli esami universitari … ma via … siamo seri … basterebbe questo … Mi domando: ma chi è che “non†se ne è accorto prima?
Commenti: il commento “Ha fatto bene a lasciare!†forse avrebbe potuto essere più netto, nel senso “Dimissioni dovute!â€
Le dimissioni non bastano. Occorre capire chi è responsabile del fatto che abbia mantenuto in capo a se’ tutti (troppi) gli incarichi che ricopriva spesso in conflitto di interessi. A me è successo questo: che la Corte dei Conti mi abbia contestato di essere contemporaneamente Presidente, Amministratore Delegato e di fatto anche direttore di una piccola SpA pubblica, posizioni nelle quali altri (ben quattro sindaci della città , in sucecssione!)  mi avevano messo soprattutto per risparmiare emolumenti e stipendi che la società non avrebbe potuto permettersi, potendo avere da me tutte le prestazioni delle tre posizioni al costo inferiore di una sola di quelle che mi erano state affidate! La cosa fu contestata a me che avevo “ricevuto†nomine e non a chi, Ente Pubblico, le aveva deliberate!
E gli incarichi alla moglie e al fratello di MPS? Molti, moltissimi. Ma è solo una combinazione … che mala lingua che sono io … lo ammetto! D’altra parte sono mezzo toscanaccio … il mi’ babbo gli era di Montalcino … ovvia …
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BANKITALIA, REGALO ALLE BANCHE?
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 2 Febbraio, 2014 @ 7:19 amDetto altrimenti, cioè raccontata per i non addetti ai lavori … (post 1350 – 100/2014, ovvero centesimo post del nuovo anno 2014!)
 1. Io sono azionista di una SpA.
2. La SpA possiede – fra gli altri beni immobili e in denaro – un appartamento che ha pagato 100 ed che ha correttamente inserito nel proprio bilancio a 100.
3. Il mercato immobiliare cresce di molto e l’appartamento acquista un valore di mercato di 300.
4. La SpA mantiene a bilancio il valore di 100.
5. La SpA ha di fatto una “riserva occulta†di 200.
6. Se e quando la SpA decide di aggiornare (rivalutare) in bilancio il proprio bene da 100 al valore di mercato di 300, ha un utile di 200 e paga 100 di imposte.
7. La Spa potrebbe decidere di rivalutare (creando un utile) anche se non vende il bene, ad esempio per far emergere un utile (anche se senza procurarsi nuovi incassi finanziari) e fronteggiare perdite economiche, con il che (legittimamente) non fallisce e (legittimamente ) non paga imposte.
8. La SpA può decidere di non rivalutare, ma quando decide di vendere il bene (ovviamente al prezzo di mercato di 300) realizza l’utile di 200 che le viene tassato.
9. Quando la SpA rivaluta il bene, le azioni che io azionista possiedo si rivalutano, e su quelle io pago imposte.
Ora, Bankitalia è posseduta in parte da banche ordinarie, che ne sono azioniste. Se Bankitalia rivaluta “se stessaâ€, ad esempio “passando a capitale sociale le proprie riserveâ€, o semplicemente rivalutando i propri beni, lei stessa non si arricchisce di nuove risorse finanziarie in quanto le riserve erano già in cassa, a bilancio, solo che ora sono diventate capitale sociale, e cioè – ad esempio – ora sarebbe molto più difficile distribuirle agli azionisti, rispetto alla possibilità di distribuire riserve.
Piuttosto, cresce il valore delle azioni possedute dai suoi azionisti (banche ordinarie). E su questo incremento di valore, le banche ordinarie azioniste pagano imposte, il cui gettito va a coprire il mancato incasso dell’IMU prima casa.
Questa, grosso modo (molto grosso modo, sia chiaro!), la questione, la quale non comporta un “regalo alle bancheâ€, almeno per quanto risulta a me che a dire il vero non ho seguito con tutta l’attenzione dovuta questa faccende (e se mi sbaglio, mi corrigerete!).
Prima osservazione. A me pare che l’anomalia sia un’altra, e cioè che le banche ordinarie siano azioniste di Bankitalia. La cosa mi richiama un’altra situazione “analogaâ€, quella secondo al quale i guardiacaccia, almeno qui in Trentino, sono dipendenti della federazione dei cacciatori, cioè sono pagati da chi essi dovrebbero controllare e sanzionare …
Seconda osservazione. Così come anomalo mi pare, in tempi di ristrettezze finanziarie ed economiche, mantenere le numerose sedi di Bankitalia negli attuali palazzi storici, immobili di assoluto prestigio ma che forse oggi sono un lussso che non ci possiamo permettere, tenuto anche conto del fatto che molti dei movimenti di deanro oggi sono “elettronici” e non più “fisici”, il che condurrebbe alla utilizzazione di uffici più “normali” e asssolutamente molto, molto meno costosi da mantenere. Vendendo i quali, per di più, lo Stato farebbe un po’ di cassa, il che non viene mai male …
Terza ed osservazione: gli stipendi e i benefit di dirigenti e dipendenti: da rivedere, ma tutti, proprio tutti da rivedere … ne ricordo alcuni di tanti anni fa che mi vergogno a menzionare (cabina al mare pagata, compreso il noleggio di piccoli natanti …!)
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