ITALIA-GERMANIA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 3 Febbraio, 2013 @ 7:37 pmDetto altrimenti: non è una partita di calcio!
La materia del rapporto fra i due paesi non può essere affrontata e liquidata con affermazioni superficiali del tipo: “la Germania ci comandaâ€. Agire così vuol dire fermarsi ad enunciazioni di principio, espresse con la pancia più che con l’intelletto, espresse gratuitamente e non a seguito di un preciso lavoro di esame, confronto ed analisi di tutte le situazioni.
A fare questo tipo di affermazioni sono capaci tutti: in Parlamento, al bar, fra appartenenti allo stesso partito politico (cioè fra “amiciâ€) o a partiti diversi (cioè fra “competitoriâ€: noterete che non uso i termini “nemici†o “avversariâ€). A noi cittadini invece serve ben altro.
Dalla Germania abbiamo imparato cosa non fare e cosa fare.
Sul cosa non fare è tornata la stessa Merkel, additando a loro responsabilità perpetua la politica di aggressione militare ed il genocidio degli Ebrei. Quindi, non è il caso, anche per questo motivo, di rivalutare – sia pure anche solo parzialmente – figure nostrane del tutto compromesse con quel passato.
Sul cosa fare … bè, che ne direste se da tempo avessimo imitato Plutarco?
Plutarco (Cheronea, 46 d.C./48 d.C. – Delfi, 125 d.C./127 d.C.), è stato un biografo, scrittore e filosofo greco antico, vissuto sotto l’Impero Romano, di cui ebbe anche la cittadinanza e ricoprì incarichi amministrativi. Studiò ad Atene e fu fortemente influenzato dalla filosofia di Platone. La sua opera più famosa sono le Vite parallele, biografie parallele dei più famosi personaggi Greci e Romani dell’antichità riunite in coppie per mostrare vizi o virtù morali comuni ad entrambi.
Ecco, noi avremmo potuto scrivere non tanto le vite parallele, ma il modo di essere parallelo di due Stati: la Germania e l’Italia, raffrontando come nei due Paesi si risolvono in modo uguale ma più spesso diverso problemi comuni ai due Stati.
In ogni caso, we are to big to fail, l’Italia è troppo grande per essere lasciata fallire o anche solo “retrocedere troppo nella scala del benessere. infatti siamo un popolo di consumatori, anche di prodotti tedeschi. Ve lo immaginate quale sarebbe il contraccolpo per la Germania se improvvisamente noi Italiani smettessimo do acquistare prodotti tedeschi? Questa constatazione gioca a nostro favore, ma non può e non deve costituire un alibi per abbassare la guardia, per non attuare tutte le riforme necessarie a riprendere la marcia verso la crescita.
Al riguardo, mi permetto di sottoporre all’attenzione delle lettrici e dei lettori tre sottolineature:
1) La prima riforma da effettuare è il ripristino dei Valori Morali a tutti i livelli. E non mi riferisco alla morale dell’inizio e fine vita, del matrimonio omosessuale, della contraccezione, della Comunione ai divorziati. Mi riferisco alla Morale Pubblica ed alla Morale Sociale, a tutti i livelli ed in tutte le sedi, pubbliche e private. Il “fare giustizia†deve essere sempre meno “giudicare, assolvere o condannareâ€, e sempre di più “agire con giustizia†rendendo inutili i processi.
2) Crescita … ma all’interno di quale modello di sviluppo? Siamo sicuri che quello attuale sia quello giusto, adatto ai tempi, quello che ha realmente un futuro? Ci siamo posti il problema?
3) Una volta scelto il modello di sviluppo da adottare, occorre superare la contraddizione fra l’esigenza dei tempi medio-lunghi della sua attuazione con i tempi medio-brevi della durata di ogni nostro governo. Altrimenti, nel migliore dei casi, potremmo avere una serie di inizi di ottimi piani di sviluppo ma nessun piano completato.
La parola alle lettrici ed ai lettori.
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“Ceterum censeo familiam Riva de possessione ILVAE deiciendam esseâ€, e cioè ritengo che occorra espropriare l’ILVA alla famiglia Riva, per evitare di essere costretti a scegliere fra due mali: la perdita di posti di lavoro o della salute pubblica. Il prezzo potrebbe essere corrisposto in “Monti bond Serie Speciale ILVA irredimibile 2%â€, al netto delle somme trattenute per il risarcimento dei danni provocati, per l’adeguamento degli impianti, per il ripristino ambientale e per pagare gli operai anche se – nel frattempo – costretti a casa.
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IL NOSTRO MODELLO DI SVILUPPO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 3 Febbraio, 2013 @ 7:06 amDetto altrimenti: siamo sicuri che l’ attuale è quello giusto?
Mi pare che nessun partito politico abbia inserito nel proprio programma elettorale la verifica della validità dell’attuale modello di sviluppo e il suo eventuale aggiornamento.
Un esempio di un modello diverso? Ad esempio, dare priorità a:
Siti culturali, storici e naturalistici
Difesa del territorio
Fonti energetiche rinnovabili
Agricoltura
Piccola media e piccola impresa e artigianato
Scuola pubblica, università , ricerca
Sanità pubblica
Rivalutazione delle pensioni della fascia bassa
Reddito di cittadinanza
Proposizione all’UE di un modello di Stati Uniti d’Europa
Massima limitazione delle eccezioni di legge, a causa della quali la legge – purtroppo –  “non†è uguale per tutti
Come finanziare tutto ciò? Ad esempio attraverso
Centralità alla Questione Morale e attivazione di un sistema correttivo e sanzionatorio a tutti i livelli e in tutti i settori
Riduzione dei costi della politica
Ridimensionamento dei super emolumenti in ogni settore
Abolizione di tutti i privilegi di tutte le caste
Riscalettatura delle aliquote fiscali con sgravi decrescenti man mano che si sale dalla fascia più bassa e aggravi decrescenti man mano che si scende dalla fascia più alta
Sospensione dei mega progetti (TAV, F35, etc.)
Rinegoziazione delle condizioni del debito pubblico (“reschedulingâ€)
Non va? No vi pare possibile? Il mio è soprattutto un tentativo di impostare un metodo, anche se, nella sostanza, non esiterei certo a confrontarmi con chi la pensa diversamente. Chi apre il dibattito?
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“Ceterum censeo familiam Riva de possessione ILVAE deiciendam esseâ€, e cioè ritengo che occorra espropriare l’ILVA alla famiglia Riva, per evitare di essere costretti a scegliere fra due mali: la perdita di posti di lavoro o della salute pubblica. Il prezzo potrebbe essere corrisposto in “Monti bond Serie Speciale ILVA irredimibile 2%â€, al netto delle somme trattenute per il risarcimento dei danni provocati, per l’adeguamento degli impianti, per il ripristino ambientale e per pagare gli operai anche se – nel frattempo – costretti a casa.
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WEB E CARTA STAMPATA – UN PROPOSTA AL “SISTEMA ITALIAâ€
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 2 Febbraio, 2013 @ 11:51 amDetto altrimenti: inizio della collaborazione fra i due settori (cfr. miei post del 13 novembre 201; 7 e 29 dicembre 2012. 21 gennaio 2013).
i Motori di ricerca Rimandano a notizie della carta stampata? Occorre stabilire le regole per questi accessi, altrimenti alla carta stampata i costi ed al web i ricavi. No buono.
Dum Romae consulitur … mentre a Roma si discute …la Francia si è mossa! Infatti a Roma il 25 ottobre scorso gli editori francesi, tedeschi ed italiani hanno sottoscritto un appello ai rispettivi governi affinchè remuneri l’utilizzo delle “loro†notizie da parte di chi le “usa†per attrarre pubblicità remunerata.
Nel frattempo, la Francia si è mossa! Infatti Il Presidente francese Hollande e il Presidente di Google Eric Schmidt si sono accordati: Google (50 miliardi di dollari USA di fatturato l’anno), per un periodo fra i tre e i cinque anni, verserà 60 milioni di Euro l’anno ad un fondo francese, il Digital Publishing Innovation Fund il quale che finanzierà progetti in grado di aiutare la carta stampata alla transizione verso il web in materia di informazione. Poi si vedrà .
Quindi, le notizie via web saranno sempre più numerose e la carta stampata sarà sempre più di approfondimento. Come affermava l’Ing. De Benedetti. Attraverso Google? Attraverso altri motori di ricerca?
E perché la carta stampata italiana non si consorzia e crea il proprio motore di ricerca “made in Italy�
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“Ceterum censeo familiam Riva de possessione ILVAE deiciendam esseâ€, e cioè ritengo che occorra espropriare l’ILVA alla famiglia Riva, per evitare di essere costretti a scegliere fra due mali: la perdita di posti di lavoro o della salute pubblica. Il prezzo potrebbe essere corrisposto in “Monti bond Serie Speciale ILVA irredimibile 2%â€, al netto delle somme trattenute per il risarcimento dei danni provocati, per l’adeguamento degli impianti, per il ripristino ambientale e per pagare gli operai anche se – nel frattempo – costretti a casa.
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DALL’ALPI ALLE PIRAMIDI …
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 2 Febbraio, 2013 @ 9:05 amDetto altrimenti: facciamo giustizia, in tutta Italia, in ogni settore
Fare giustizia nel senso di indagare, eventualmente giudicare, eventualmente punire. Ma soprattutto, fare giustizia nel senso di “operare in modo giustoâ€, secundum jus, secondo la legge, nell’ordine: morale e civile. Evitando che siano necessari i processi.
Quando ero a capo di Spa solevo dire ai miei collaboratori: “Di ogni vostro intervento, fate un intervento seriale: se vedete una cosa che non va bene, domandatevi se e dove il fatto si può ripetere e intervenite a livello di sistemaâ€.
MPS. Ora l’esame si allarga a molte altre banche del Regno. A molte altre? A tutte si deve allargare, dico io. Del Regno? Ma quale Regno, direte voi! Ve lo spiego subito: al “regno†delle banche, della finanza fatta da chi non avrebbe dovuto farla.
Lo stesso esame a tappeto va fatto su tutti i costi e spese della politica, su tutti i furti della politica, su tutti i finanziamenti – anche privati – ai partiti, su tutte le gestioni delle grandi società pubbliche, su tutti i grandi appalti, su tutte le Fondazioni e Associazioni (almeno le maggiori).
E “facciamo giustizia†anche sull’ordine delle “priorità â€: Vi sembra prioritario il TAV (decine di miliardi di euro) e i cacciabombardieri F35 (idem) oppure gli investimenti per: occupazione, sanità , ricerca, istruzione, difesa del suolo, differenziazione delle fonti energetiche, rivalutazione delle pensioni minime, riduzione della pressione fiscale su imprese e famiglie, etc.?
No, non sono un novello Savonarola il quale, come è noto, il 6 aprile 1491, mercoledì di Pasqua, secondo tradizione, predicò a Palazzo Vecchio in Firenze, davanti alla Signoria, affermando che “il bene e il male d’una città provengono dai suoi capi, ma essi sono superbi e corrotti, sfruttano i poveri, impongono tasse onerose, falsificano la moneta”.
Solo che o risolviamo la Questione Morale o non se ne esce. Tutto qui. Che credete? Che io sia un idealista? Ma va … molto egoisticamente, voglio solo che vi siano le condizioni a che sia tolto il blocco della rivalutazione della mia pensioncina … tutto qui.
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“Ceterum censeo familiam Riva de possessione ILVAE deiciendam esseâ€, e cioè ritengo che occorra espropriare l’ILVA alla famiglia Riva, per evitare di essere costretti a scegliere fra due mali: la perdita di posti di lavoro o della salute pubblica. Il prezzo potrebbe essere corrisposto in “Monti bond Serie Speciale ILVA irredimibile 2%â€, al netto delle somme trattenute per il risarcimento dei danni provocati, per l’adeguamento degli impianti, per il ripristino ambientale e per pagare gli operai anche se – nel frattempo – costretti a casa.
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ACCADEMIA ROVERETANA DEGLI AGIATI: MITO E ATTUALITA’ NEI GENERI DIONISIACI AD ATENE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 2 Febbraio, 2013 @ 7:15 amDetto altrimenti: il Trentino di Rovereto, una entusiasmante lectio magistralis del Professor Bernhard Zimmermann presso l’Accademia Roveretana degli Agiati, Presidente il Professor Fabrizio Rasera.
(In collaborazione con l’Associazione Italiana di Cultura Classica, Delegazione di Trento, nella splendida Sala – stracolma per l’occasione! – del Palazzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, Rovereto)
L’Accademia Roveretana degli Agiati di Scienze, Lettere ed Arti è un’istituzione culturale nata a Rovereto nel 1750. Venne fondata da alcuni giovani studiosi vicini a Girolamo Tartarotti e guidati da Giuseppe Valeriano Vannetti. L’Accademia aggregò sia studiosi locali sia esponenti della cultura italiana ed internazionale, fra cui Carlo Goldoni, Antonio Rosmini, Alessandro Manzoni, Riccardo Zandonai, Fortunato Depero, Vigilio Inama. Bernhard Zimmermann è professore di letteratura greca presso l’Albert-Ludwigs-Univertitaet di Freiburg (D), e Presidente federale del Deutscher Altphilologenverband e Vicepresidente dell’Akademie der Wissenschaftn di Heidelberg.
Avevo appena finito di leggere il libro “Il mondo di Atene†di Luciano Canfora (Ed. Laterza) e ascoltato le conferenze sull’origine della commedia e della tragedia greca presso l’Accademia delle Muse a Trento, per cui non potevo mancare alla conferenza del Professor Zimmermann, grazie all’invito estesomi dall’amico Ruggero Polito, Presidente Emerito del Tribunale di Rovereto.  Materia da specialisti, dirà qualcuno. E invece no. Riflessioni per tutti. Eccole.
La cultura affascina. Tanto per cominciare, l’impressione che si ricava dall’ascoltare Zimmermann è la stessa che ho provato nell’ascoltare l’esecuzione al fortepiano (da parte della splendida Stefania Neonato) o alla chitarra classica (da parte dell’eccezionale Carlo Fierens) di un difficilissimo brano di musica classica: la molteplicità dei toni, la pluralità degli argomenti, la ricchezza delle sfumature che Zimmermann gestisce con assoluta naturalezza – e per di più in un ricco italiano – lascia semplicemente affascinati.
La cultura è universale. Noi “Latini†giustamente ci sentiamo eredi della cultura greca e conseguentemente latina (Graecia capta ferum victorem cepit) … anche se poi scopriamo che gli iscritti alle nostre università diminuiscono a decine di migliaia e che vi è chi afferma che “il latino ed il greco” sono lingue morte, non servono …â€. Eredi “ingrati†di quella cultura (“insieme di conoscenzeâ€) ecco che facciamo un’altra “scopertaâ€: non siamo gli unici eredi, gli eredi universali di quel tesoro.
La cultura unisce. Personaggi come Zimmermann sono quello che sono grazie al fatto che amano l’oggetto del loro interesse. E persone che amano lo stesso oggetto non possono essere reciprocamente “lontane, assentiâ€, bensì strettamente legate fra loro. Anche attraverso questa via si arriverà , mi auguro, agli Stati Uniti d’Europa.
La cultura è sempre attuale. E veniamo alla materia della relazione. Siamo in Atene, nel quinto secolo a. C.. Le feste “Grandi Dionisie” (Dionisie Cittadine) erano organizzate in onore del dio Dioniso al quale era consacrata la città . Cinque giornate di festeggiamento incentrati sulla rappresentazione di quattro generi letterari: ditirambo, tragedia commedia, dramma satiresco. Una esaltazione di molti valori: del cittadino ateniese, della Polis (città stato), della democrazia, delle gloriose tradizioni nazionali, nella loro “attualizzazione†(ecco il titolo dato alla conferenza), cioè, esaltazione del passato quale strumento per la valutazione e guida per il presente, per il “loro†presente (V° sec. a. C.), che io mi permetto di estendere sino ad essere strumento di comprensione e di valutazione del “nostro†presente (2013 d. C.).
Nota del redattore
Luciano Canfora, op. cit.: Atene democratica. Alla maniera di Pericle. La popolazione dell’ â€impero†ateniese, e cioè di tutte le popolazioni delle città “alleate†(rectius, sottomesse alla dominatrice Atene) era di circa 300.000 persone. I cittadini ateniesi con diritto di partecipazione e voto all’assemblea generale cittadina solo 30.000. All’assemblea prendevano parte solo in 5.000 e quando l’araldo annunciava che si poteva prendere la parola, interveniva Pericle e diceva: “Possono parlare tutti, si … anche voi, poveri contadini (ignoranti, n.d.r.)â€. Quindi, una democrazia sui generis, tuttavia una democrazia. Come la nostra attuale del resto, “grazie†all’attuale legge elettorale … che ha retrocesso i cittadini a “contadini d’una voltaâ€, nobilissime persone – ci mancherebbe altro! – ma relegate “nell’impotenza da ignoranza e nell’ignoranza da impotenza†(impotenza politica, s’intende!).
Ma torniamo alla conferenza.
La cultura è confronto civile. Le rappresentazioni teatrali mettevano in evidenza la tribù cittadina che le aveva organizzate e finanziate (oggi potremmo paragonarle alle “feste†dei vari partiti politici), l’autore (poeta, tragediografo, commediografo) e comunque, indistintamente, erano motivo di orgoglio per ogni cittadino rispetto a chi cittadino non era. Si trattava di una “gara letteraria†(oggi diremmo “competizione politicaâ€) nella quale ogni tribù cittadina metteva in evidenza il “proprio meglio†e non il “peggio dell’avversarioâ€. Non proprio come accade oggi, purtroppo …
La cultura ammaestra. Infatti, le varie rappresentazioni, nelle loro varie forme letterarie, si rifacevano ai miti o alla storia passata per valutare, gestire e migliorare il presente: il passato svolgeva un ruolo fondamentale in quanto dettava il criterio per la valutazione del presente. E l’insegnamento principe che impartiva (ed impartisce!) alle generazioni è che uniti si vince e che il male peggiore possibile è la guerra civile (oggi, l’esistenza di caste che si contrappongono e schiacciano gli “altri”).
La cultura è memoria. E veniamo alla “seconda attualità â€, quella che ci riporta ai giorni nostri. Anche noi abbiamo i nostri “mitiâ€: Giuseppe Garibaldi, ad esempio, sicuramente personaggio “storico†ma anche “mitico†o quanto meno anche “miticizzatoâ€. E con lui il “mito†dell’Unità d’Italia, la quale “storicamente†è consistita in una sola “liberazione†(quella del Trentino) e in tre “conquisteâ€(lo Stato della Chiesa, l’Alto Adige, ed il Regno delle due Sicilie). Ma soprattutto abbiamo la nostra “Storia†con la S maiuscola: il Rinascimento, lo spirito autentico del Risorgimento; il coraggio della resistenza pur nella sconfitta; la Storia delle nostre Menti Letterarie, Scientifiche, Politiche, Sociali.
La cultura ci sprona. Ecco il richiamo che ho personalmente tratto dalla esposizione di Zimmermann: anch’io voglio (ritornare ad) essere orgoglioso della mia Polis; anch’io voglio che alla “Assemblea Generale†(cioè a votare alle prossime elezioni) vadano tutti gli equivalenti di quei 30.000 cittadini (e non solo quei 5.000 aficionados); anch’io voglio che presto, a votare, vadano tutti gli equivalenti di quei 300.000 e cioè tutti i cittadini degli Stati Uniti d’Europa.
Vielen Dank, Herr Professor Zimmermnann und herzliche Glückwunsch Ihrer Kenntnis der italienischen Sprache. Molte grazie, Accademia degli Agiati. Invitatemi ancora alle Vostre iniziative, trovate il mio indirizzo sull’elenco del telefono di Trento (oppure: riccardo.lucatti@virgilio.it).
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“Ceterum censeo familiam Riva de possessione ILVAE deiciendam esseâ€, e cioè ritengo che occorra espropriare l’ILVA alla famiglia Riva, per evitare di essere costretti a scegliere fra due mali: la perdita di posti di lavoro o della salute pubblica. Il prezzo potrebbe essere corrisposto in “Monti bond Serie Speciale ILVA irredimibile 2%â€, al netto delle somme trattenute per il risarcimento dei danni provocati, per l’adeguamento degli impianti, per il ripristino ambientale e per pagare gli operai anche se – nel frattempo – costretti a casa.
DENTRO GLI AVVENIMENTI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Febbraio, 2013 @ 3:38 pmDetto altrimenti: scaviamo alla ricerca dei significati profondi, ben oltre le apparenze. Con qualche breve “pillola†di verità .
Anteprima
Non ho certo la pretesa di paragonarmi ai grandi personaggi, ma posso bene avere il diritto di cercare di imparare da loro. E Don Milani insisteva a che tutti capissero il reale significato delle scelte politiche e sociali: “Capire solo la pagina sportiva di un giornale significa continuare ad essere analfabeti”. E io quindi mi sforzo di capire anche oltre la pagina sportiva …
Fine dell’anteprima. Ora possiamo cominciare
“Panem et circensesâ€. Cibo e giochi del circo. Così dicevano gli antichi romani: per avere il consenso della popolazione, basta darle un po’ di cibo e gli spettacoli del circo. Togliere l’IMU e acquistare Balotelli.
Pinocchio. Attualissimo. I bambini vengono attratti verso il Paese dei Balocchi, dove tutto è bello, facile, gratuito. Poi, improvvisamente, si scoprono ignoranti e schiavi, ridotti allo stato “animaleâ€.
Il sistema bancario italiano è sano. Con alcune eccezioni. Il Banco di Sicilia, che perdeva 1.000 miliardi (di lire, non di euro!) l’anno ed è stato inserito all’interno di un grosso gruppo bancario che ora lo gestisce. La Banca Popolare di Milano, che ha visto arrestato il suo presidente. Il MPS. Nord, Centro e Sud. Tutta l’Italia è rappresentata. Evviva la par condicio! Speriamo ora che la serie sia finita.
La Svizzera. Emerge che a Lugano esistono società finanziarie che intermediano grosse operazioni finanziarie che coinvolgono banche, incassano ricche commissioni e ne retrocedono l’80% a amministratori e dirigenti delle banche stesse. Anche italiane.
Banche. Fanno finanza (rischiano con il nostro denaro che non credevamo di avere depositato in un casinò – con l’accento sulla o, mi raccomando!) e non la banca. Nel breve periodo possono anche guadagnare. Poi emergono forti perdite. Nel frattempo pagano stipendi, bonus e buonuscite fuori scala(milionarie in euro!) al proprio top management. Che ne dite di una buonuscita di 40 milioni di euro (ottanta miliardi delle vecchie lirette)? Bankitalia blocca i bonus in caso di perdite e suggerisce di contenere il livello delle buonuscite. E’ già qualcosa, ma non basta … d’altra parte se il Presidente dell’INPS riceve 1.200.000 euro l’anno, loro chi sono, i figli della serva?
Banche. La loro associazione (ABI) le ha impegnate a fare la banca e non più la finanza per cinque anni. E prima? E dopo?
Banche. Gestiscono il top management con MBO, Management By Objectivies, gestione attraverso la fissazione di obiettivi. Due osservazioni: gli obiettivi fissati sono sbagliati e il livello del premio è comunque troppo elevato. Fino a quando le cose staranno così, il top management raggiungerà tutti gli obiettivi (sbagliati, ma premiati).
Banche. Un esempio (in piccolo) di un obiettivo sbagliato. Premiare il direttore sul numero dei nuovi conti correnti accesi. Il Direttore sguinzaglia i suoi “sviluppatori†ad aprire conti a tutti gli impiegati di supermercati, uffici comunali, etc.: tutte persone che non hanno liquidità . Risultato: Lui prende il premio. La banca si è arricchita di … costi!
Tasse. Solo due aliquote, la superiore al 35%. Ma che dici? E’ un ulteriore regalo a chi oggi, essendo gravato solo dal 43%, dovrebbe contribuire maggiormente alle pubbliche entrate.
Tasse. Io le ridurrò. Ah … mi sto dimenticando di dire come rimpiazzerò le minori entrate fiscali … ma questa è un’altra storia.
Propaganda elettorale. La si fa parlando alla pancia della gente o parlando al cuore ed alla intelligenza della gente. Purtroppo spesso vince chi parla alla pancia.
Uso del denaro contante. “Occorre alzare il limite. Perché? ve lo dico io: oggi, persone che vogliono acquistare beni di lusso, sono costrette ad acquistarli all’estero†(sic!). Ma allora … è questa una tua priorità ? E poi, la soluzione che ci proponi presuppone che uno abbia disponibilità all’estero … dai, confessa. che si è trattato di un lupus lingua .. o lapsus linguae, come si dice … ma tanto avevi capito lo stesso … La prossima volta ricorda: “Il bel tacer non fu mai scrittoâ€.
Non di sole banche, tasse contanti, Svizzera, panem, circenses vive l’uomo. Anche di parlamentari, impiegati bancari e neolaureati.
Alcuni parlamentari non ricandidati hanno dichiarato: “Io tornerò a fare il mio mestiere: avvocato, Presidente di Sezione del Consiglio di Stato, etc.â€. In ogni caso, a tutti costoro, indistintamente, oltre al vitalizio (ci mancherebbe altro!) è corrisposta una ricchissima buonuscita a titolo di “reinserimento nel mondo del lavoro†dell’ordine di centinaia di migliaia di “euri†a testa. Anche a chi passa dal parlamento italiano e quello europeo. A tutti. Infatti, “La legge è uguale per tuttiâ€. In internet gira l’elenco dei benefit dei parlamentari. Ha dell’incredibile. Credetemi. Non mi credete? Procuratevelo!
Gli impiegati bancari: una vecchia canzone degli anni ‘60 recitava:
Io vado in banca, stipendio fisso
così mi piazzo e non se ne parla più.
L’utilitaria la compro a rate
e per l’estate mi faccio un vestito blu.
Voglio andare a Como ogni domenica
le mie ferie le passo tutte a Rimini
giocherò a totocalcio tutti i sabati
per parlarne con i colleghi al lunedìâ€
Non era una grande ambizione, ma tant’è … quello richiedeva il sistema … quelli erano i tempi … tempi felici per chi si “accontentavaâ€. Oggi pare che vi sia un esubero di 50.000 (o più) dipendenti bancari. Chissà se anche a loro daranno l’indennità per il reinserimento nel mondo del lavoro …
I nuovi laureati? Stanno diminuendo le iscrizioni alle Università ed uno “stipendio†di 800 euro al mese è già considerato una fortuna. Questi sono i problemi, altro che ridurre l’aliquota massima al 35%!
Scusate, ma non ce la faccio a stare zitto …
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“Ceterum censeo familiam Riva de possessione ILVAE deiciendam esseâ€, e cioè ritengo che occorra espropriare l’ILVA alla famiglia Riva, per evitare di essere costretti a scegliere fra due mali: la perdita di posti di lavoro o della salute pubblica. Il prezzo potrebbe essere corrisposto in “Monti bond Serie Speciale ILVA irredimibile 2%â€, al netto delle somme trattenute per il risarcimento dei danni provocati, per l’adeguamento degli impianti, per il ripristino ambientale e per pagare gli operai anche se – nel frattempo – costretti a casa.
LA RAGAZZA CHE HA SFIDATO I TALEBANI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Febbraio, 2013 @ 6:31 amDetto altrimenti: Malala Yousafzai, una eroina moderna da sostenere firmando la petizione su  www.change.org
Giovanna Fiume (Palermo) ha lanciato questa petizione:
“Il 9 ottobre 2012 Malala Yousafzai, una ragazza pakistana di 15 anni, è stata gravemente ferita con un colpo alla testa sparato da un uomo talebano dentro al pullman scolastico in cui si trovava.
Malala è stata attaccata per la sua battaglia contro la distruzione delle scuole per ragazze in Pakistan. Ha rischiato la sua vita per aver difeso i diritti delle ragazze in tutto il mondo. La storia e il coraggio di Malala hanno ispirato un movimento globale e siamo convinti che debba vincere il Nobel per la Pace per il coraggio dimostrato.
Per prima cosa dobbiamo aiutare Malala affinchè venga nominata per il Premio Nobel per la Pace. Solo alcune persone, come ad esempio i Parlamentari, possono proporre le candidature. Per dimostrare che anche noi italiane e italiani sosteniamo l’incredibile lavoro di Malala, dobbiamo convincere tutti i leader dei partiti politici a sostenere insieme la candidatura di Malala per il Premio Nobel per la Pace. Malala non rappresenta solo se stessa, ma parla per tutti coloro ai quali è negata l’istruzione esclusivamente in base al loro sesso.
Mi chiamo Giovanna Fiume, insegno Storia moderna all’Università di Palermo; ho fatto parte del movimento delle donne degli anni ’70, dei movimenti per i diritti civili e del movimento antimafia. Ho sempre considerato l’istruzione e, per suo tramite, la cultura tra le più potenti armi di avanzamento della società in generale e della condizione delle donne in particolare. Per questo non posso restare indifferente di fronte al coraggio di Malala in Pakistan, e ho lanciato questa petizione perchè voglio che la politica italiana dimostri il proprio sostegno verso questa causa. Il Nobel per la Pace a Malala manderà un messaggio inequivocabile e darà coraggio a tutti coloro che si impegnano per la parità di genere e per il rispetto dei diritti umani universali, tra i quali il diritto all’istruzione per le ragazze.”
Coraggio, amici del blog, diamo una mano anche noi! Firmiamo la petizione!
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“Ceterum censeo familiam Riva de possessione ILVAE deiciendam esseâ€, e cioè ritengo che occorra espropriare l’ILVA alla famiglia Riva, per evitare di essere costretti a scegliere fra due mali: la perdita di posti di lavoro o della salute pubblica. Il prezzo potrebbe essere corrisposto in “Monti bond Serie Speciale ILVA irredimibile 2%â€, al netto delle somme trattenute per il risarcimento dei danni provocati, per l’adeguamento degli impianti, per il ripristino ambientale e per pagare gli operai anche se – nel frattempo – costretti a casa.
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MPS E ALTRE AMENITA’: ITALIA MIA, BENCHE’ ‘L PARLAR SIA INDARNO …
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 31 Gennaio, 2013 @ 3:41 pmDetto altrimenti: Italia mia, benchè sia inutile parlare delle piaghe mortali che affliggono il bel corpo tuo …
Così scriveva il Petrarca. Inutile. Forse il parlare. Meno lo scrivere. Assai memo fare chiarezza. Per nulla inutile poi, chiedere ed ottenere giustizia. Infatti alla fine del post trovate una mia pro-post-a, cioè una proposta formulata attraverso un post, appunto!
Giuseppe Mussari, già Presidente del MPS e dell’ABI. “A mia insaputaâ€Â dice Mussari (chissà se Scajola chiederà i diritti di autore … dovrebbe sentire cosa ne pensa la SIAE …). E prosegue:  “Il Responsabile estero Gianluca Baldassarri aveva la firma per operazioni sino a 2 miliardi di euro ed operava a mia insaputa, riferiva solo al Direttore Generale Antonio Vigni†(multato da Bankitalia di “ben†€64.555! Che lui nemmeno se ne accorge visto che ha incassato 4 milioni di euro di buonuscita che ora Bankitalia chiude la stalla “dopoâ€, nel senso che persegue i Consiglieri di Amministrazione che hanno deliberato tale corresponsione).
Ci hanno derubato. Ma che almeno non pretendano di offendere la nostra intelligenza!
Nel frattempo. Nel frattempo emerge che alcuni amministratori e dirigenti avrebbero sottratto “in proprio” decine di milioni di euro e provocato centinaia di milioni di perdite alla banca e che decine di amministratori e dirigenti della banca MPS nell’ultimo decennio avrebbero versato oltre 1,5 milioni di euro alla politica.
Nel frattempo. A Napoli i bus del Trasporto Pubblico locale sono fermo perché mancano i fondi per “fare il pienoâ€.
Nel frattempo. Che malalingua che sono io! Ce l’ho su con questi signori che accuso di avere emolumenti e pensioni milionarie! Ma via … Se leggete Corsera 31 gennaio 2013 pag. 10, vedrete ben che l’ex sottosegretario alla Regione Calabria Alberto Sarra, operato nel 2010 per choc emorragico e perfettamente guarito tanto che fa politica (Capolista Grande Sud Calabria!), lavora, partecipa a convegni e gioca a basket (v. foto su Capolista Grande Sud Calabria), percepisce una pensione di invalidità di soli €7.490,33 al mese, lordi per di più! E che quando la stampa locale lo ha “scoperto†lui ha “onestamente†chiesto che la pensioncina gli venisse sospesa. Mi chiedo: Sospesa fino a quando? Perché non revocata? E che dire dei 225.000 euro che ha incassato di arretrato, visto che la delibera è del giugno 2012 ma la decorrenza è il gennaio 2010?
MIA PRO-POST-A
Ecco la manovra correttiva: la magistratura ordinaria e quella contabile-amministrativa accantoni le decine di migliaia di processi per fatti tutto sommato assai meno rilevanti e si dedichi ad una indagine a tappeto circa l’operato delle caste politiche, bancarie e della grande industria pubblica. Si ricaverà molta più giustizia ( e denari) che non disperdendo le forze in mille rivoli minori. Dice … ma se nel frattempo la miriade di processi “sospesi†si interrompe per intervenuta prescrizione? A parte che si potrebbe fare una leggina che interrompa il decorrere della prescrizione, in ogni caso, anche in assenza di tale legge, nessun problema, dico io. Infatti, se non altro per una ragione di par condicio, anche i piccoli delinquenti e i piccoli contravventori hanno ben il diritto anche loro di giovarsi di un istituto che fino ad oggi è stato appannaggio solo dei grandi delinquenti, dei grandi contravventori, dei grandi processi assistiti dai grandi avvocati … e non facciamo nomi! Â
Fine del post
“Ceterum censeo familiam Riva de possessione ILVAE deiciendam esseâ€, e cioè ritengo che occorra espropriare l’ILVA alla famiglia Riva, per evitare di essere costretti a scegliere fra due mali: la perdita di posti di lavoro o della salute pubblica. Il prezzo potrebbe essere corrisposto in “Monti bond Serie Speciale ILVA irredimibile 2%â€, al netto delle somme trattenute per il risarcimento dei danni provocati, per l’adeguamento degli impianti, per il ripristino ambientale e per pagare gli operai anche se – nel frattempo – costretti a casa.
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CI DIRANNO CHE OCCORRE UNA NUOVA MANOVRA CORRETTIVA …
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 31 Gennaio, 2013 @ 7:47 amDetto altrimenti: … e che la colpa è degli “altri” (sempre e comunque degli altri). Me la sento colar giù dal naso …
Troppi scandali, troppi buchi nel … colabrodo Italia! Il partito “A†accusa il partito “B†di essere corresponsabile del MPS affair. L’accusato risponde: se insisti nell’accusarmi, ti sbrano. La sensazione che ne traggo che il partito “B†conosca elementi per accusare “A†di scandali, e che abbia inteso lanciargli un avvertimento. Ma se le cose stessero così, non mi andrebbe bene. Cosa sarebbe? Il mercato degli scandali?
Io temo che da questo gioco a “a calar gli assi dalla manicaâ€, a questo emergere di scandali, che poi sono furti a danno del Sistema Italia, il Paese ne esca così tanto “ufficialmente†impoverito che qualcuno prima o poi ci dirà : che volete? Che si fallisca? Qui ci vuole una nuova manovra correttiva. E io pago …
Ma allora, “troncare e sopire, sopire e troncare, padre molto reverendo?†No di certo.
Afferriamo gli iceberg per la loro parte emergente e facciamoli emergere completamente, tutti. Come far fronte al costo dell’operazione? Innanzi tutto riducendo il costo della politica e la spesa pubblica, a cominciare dai super benefici di tutte le caste. Quindi redigendo una diversa scala delle priorità di spesa (ad esempio, cos’altro di meglio si può fare con i fondi TAV?). Infine, contribuendo all’iniziativa dall’UE nei confronti della Svizzera, la quale è stata diffidata ad addivenire ad un accordo anti evasione fiscale entro sei mesi, pena l’iscrizione nella lista dei paesi malandrini.
Già , ma se poi vanno in GB? Fabio Riva si è costituito in GB, non in CH!
E allora, costituiamo gli Stati Uniti d’Europa, accordiamoci con gli USA e chiudiamo ogni possibilità di rapporto con i paesi che non rispettano diritti umani e civili, le norme fiscali, bancarie e finanziarie, le regole per la sicurezza sul lavoro, le norme per il rispetto dell’ambiente e per il risparmio energetico. e la libertà religiosa.
Fine del post
“Ceterum censeo familiam Riva de possessione ILVAE deiciendam esseâ€, e cioè ritengo che occorra espropriare l’ILVA alla famiglia Riva, per evitare di essere costretti a scegliere fra due mali: la perdita di posti di lavoro o della salute pubblica. Il prezzo potrebbe essere corrisposto in “Monti bond Serie Speciale ILVA irredimibile 2%â€, al netto delle somme trattenute per il risarcimento dei danni provocati, per l’adeguamento degli impianti, per il ripristino ambientale e per pagare gli operai anche se – nel frattempo – costretti a casa.
SOLO DUE ALIQUOTE IRPEF? ABOLIRE IL FINANZIAMENTO PUBBLICO DEI PARTITI?
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 31 Gennaio, 2013 @ 7:07 amDetto altrimenti: due “promesse elettorale†di Silvio. Cui bono? Cui prodest? A chi giova?
TG3 ore 19,00, 30 gennaio 2013: Silvio promette ma. Ma che vuol dire, due sole aliquote? A quali Livelli sarebbero fissate? Chi ci guadagna e chi ci perde? Nel mio post del 10 gennaio scorso io sottolineavo l’esigenza diversa e cioè suggerivo di aumentare l’ampiezza della scala delle diverse aliquote fiscali, ed applicare sgravi decrescenti man mano che si sale dalle fasce di reddito più basse a quelle più alte, e sgravi crescenti man mano che si scende dalla fasce più alte alle fasce più basse. Sino ad incontrarsi a metà percorso. Andate a rileggere il post citato. La proposta di Silvio appiattisce la tassazione dei redditi medio bassi, con probabili svantaggi per i redditi infimi e probabili vantaggi per il ceto medio, ma sicuramente con enormi vantaggi ai redditi alti.
Normalmente si dovrebbe fare il conto delle risorse disponibili e su questa base decidere le spese. Invece nei decenni precedenti si è speso ” a prescindeer” e si è finanziato il tutto con il successivo aumento del debito pubblico. Ora si vuole ridurre l’indebitamento, ed allora si aumenta la tassazione. Orbene, fermo restando che occorre ridurre la spesa e rivedere le priorità di  spesa, l’aumento della tassazione va fatto in maniera da incidere di più sulle fasce alte e di meno su quelle basse.
Abolire il finanziamento pubblico dei partiti? Silvio promette (o minaccia?). Minaccia … minaccia … infatti in tal modo si avvantaggiano i partiti che possono contare su di un presidente ricco. Andate a leggere il mio post del 17 gennaio scorso!
Fine di questo post.
“Ceterum censeo familiam Riva de possessione ILVAE deiciendam esseâ€, e cioè ritengo che occorra espropriare l’ILVA alla famiglia Riva, per evitare di essere costretti a scegliere fra due mali: la perdita di posti di lavoro o della salute pubblica. Il prezzo potrebbe essere corrisposto in “Monti bond Serie Speciale ILVA irredimibile 2%â€, al netto delle somme trattenute per il risarcimento dei danni provocati, per l’adeguamento degli impianti, per il ripristino ambientale e per pagare gli operai anche se – nel frattempo – costretti a casa.
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