ANTOLOGIA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 31 Marzo, 2015 @ 2:05 pm

Detto altrimenti: anzos legein; florilegio; raccolta di fiori … mazzo di di fiori d’ogni tipo!   (post 1989)

Post 1989, anno 1989 – Cina, Piazza Tiennamen – Berlino: il muro cade. Io a Milano, Estero Imprese SpA, Amministratore Delegato.

Trento: Polizia Locale e le rotatorie. L’automobilista che sta per entrare in una rotatoria deve dare la precedenza a chi l’ha già impegnata. Tuttavia molti automobilisti non rispettano questa norma del codice della strada. Una per tutte: Trento, oggi 31 marzo 2015 ore 08,00. Provengo lungo la Via De Gasperi direzione nord, arrivo alla rotatoria, la impegno per mezzo metro. Un flusso ininterrotto di auto proveniente da sinistra (da nord) vicinissime le une alle altre, velocissime quasi a formare un treno, continuano a non concedermi la pur dovuta precedenza. Ne lascio passare una decina, poi mi decido e avanzo di un poco, segnalando con il lampeggio il mio diritto di precedenza: rischio di essere investito da un’auto (che è entrata in rotatori alcuni minuti dopo di me!) e  sono investito dagli insulti di chi la stava guidando. Lo stesso problema si pone a Piazza Venezia, alla rotatoria sul Fersina, etc..

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Andare in strada a farsi il ….? Quando mai!?

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Ho appreso che Roma ha circa 6000 (6000!) Poliziotti Urbani e che nelle ore di punta sono in servizio sulle strade ben 150 (150!). Mi domando: quanti  ne ha Trento? Quanti sono in servizio sulle strade (alle rotatorie in primis!) nelle ore di punta?

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Pilota suicida su aereo tedesco. Per fortuna non era italiano, altrimenti li avremmo sentiti quei tedeschi!. Io ho la patente auto mod. B+E, ovvero auto + rimorchio. Ogni tot anni mi fanno la visita medica di controllo … e i risultati vanno direttamente alla motorizzazione civile …

CONCORDIA, un nome, una garanzia: dalla nave alla cooperativa rossa che aveva il nero … e che andava in vacanza a Ischia, per realizzarle la rete del gas metano: nove arresti … o undici?

Corruzione: adesso si stabiliscono pene più severe, prescrizioni più lunghe … Ma una revisione delle regole colabrodo che a monte consentono di delinquere … no? Non si diceva che era meglio prevenire che reprimere?

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Inciviltà urbana. Senza parole, basta la foto accanto.

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Pietro Mennea. Ho visto la fiction TV. bella. Volendo, si può. Un mio amico, gamba lesionata dalla polio. Ha vissuto per anni con pesi da sub legati alla gamba. Ora è maestro di sci.

Un mio amico si è sfogato con me. Lui e un partito politico. Molte riunioni per raccogliere le idee per la campagna elettorale (comunali). Nell’ultima riunione  – bontà sua – fa la sua comparsa il coordinatore cittadino e avverte che il programma lo sta facendo lui in separata sede. A saverle le robe … dice il mio amico … tutte quelle sere avrei fatto altro …

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Edilizia antica, di ieri, di oggi: tre palazzi in fila da sinistra a destra … excelsior, sempre più in alto (v. foto accanto).

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CARLO FIERENS ALLA CHITARRA CLASSICA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 31 Marzo, 2015 @ 1:34 pm

Detto altrimenti: un amico … cliccate un po’ il suo nome qui sul mio blog e vedrete …  (post 1988)

Post 1988, anno 1988 – “Italia sole mio, spaghetti, fanculo, tangenti” le prime parole che un turista straniero impara quando arrivava qui da noi

.13 OTT 2012 (1),.

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Un amico, lo confesso. Io ve l’ho già “raccontato” ma ora lo ri-racconto. Trent’anni o giù di lì, che a me piace presentare come “affermato chitarrista classico a livello internazionale”. Non dico a bella posta “giovane chitarrista … ma già affermato …”, perché a trent’anni si è già pienamente maturi e Carlo lo è anche professionalmente. Che poi frequenti corsi di specializzazione a Trento e negli USA, è un di più, è un volere continuare a perfezionarsi  un modo per farsi conoscere.

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Oggi ha suonato  nella sala della Filarmonica di Trento, illustrandoci ed eseguendo brani di H. Villa-Lobos (1887-1959); Giulio Regondi (1882-2000); Ginastera (1917-1983); A. Barrios (1885-1944); F. Tarrega (1852-1909). Bis: una dolcissima canzone venezuelana.

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Con la Signora Maria Carla Mihelcic

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Carlo. Nonno (e cognome) fiammingo (si pronuncia Firens); padre soprattutto argentino discepolo di Andrés Segovia (!); lui nato ligure. Sala stracolma, applausi a  non finire! La chitarra … pochi sanno che Paganini ha iniziato con la chitarra, come compositore e chitarrista! E Carlo – per fizio – ha riscritto alcuni suoi capricci adattandoli alla chitarra, così, tanto per fare un omaggio ad un chitarrista così famoso ma poco conosciuto come tale.

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Con la pianista Cristina Endrizzi

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In sala, fra gli altri, la Signora Maria Carla Mihelcic, la mamma del celeberrimo violinista Teofil Milenkovic (15 anni!) e del più giovane violoncellista Atanassie (11 anni!): vedi qualche post fa alla voce “Musica a Riva”. Presente anche la Presidente dell’Accademia delle Muse, professoressa (di pianoforte) Cristina Endrizzi (già, perché Carlo è anche membro di questo circolo culturale privato).

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APPLAUSI!

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Subito dopo il concerto, Carlo è ripartito per la Liguria. Noi lo aspettiamo a braccia aperte! Carlo, Trento is your home too! Carlo, anche Trento è casa tua!

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CONCERTO FIAB DI PRIMAVERA. FIAB MA NON SOLO …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 28 Marzo, 2015 @ 9:23 pm

Detto altrimenti: quando si incontrano culture diverse …    (post 1987)

Post 1987, anno 1987 – Italia governo Goria – Opinione pubblica contro il nucleare. Io, Direttore dell’ISA-Istituto Atesino di Sviluppo SpA, Trento, presidente il Sen. Bruno Kessler.

 

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FIAB: salute, cultura, ambiente, amicizia a … pedali!

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Cultura =  insieme di conoscenze. I soggetti della cultura: FIAB, Federazione italiana Amici della Bicicletta – Accademia delle Muse – SOSAT – Associazione Ars Modi

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Monika Giacomozzi, Edoardo Bruni, Cristina Endrizzi, Guglielmo Duman, Tino Sangiorgi

Molti soci FIAB sono anche Accademici  dell’Accademia delle Muse e viceversa. Molti sono anche soci SOSAT. Tutti vanno ai concerti di Edoardo Bruni (Ars Modi). Ed allora la FIAB (Presidente Guglielmo Duman) chiede a Cristina Endrizzi (pianista, Presidente dell’Accademia delle Muse) di tenere un concerto pianistico (il concerto della primavera FIAB)  nella sala della SOSAT messa a disposizione grazie all’iniziativa del tri-socio dei tre sodalizi Tino Sangiorgi (Buon compleanno “tondo”, Tino!), potendo suonare su un pianoforte a coda messo a disposizione dal Prof. M° Edoardo Bruni.

Tutto qui.

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Cristina illustra i vari brani che eseguirà

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Cristina esegue brani di Haendel, Mozart, Chopin, Rjmsky Korsakov, Jann Tiersen, G. Verdi, Monti. Applauditissima, con fiori offertile dalla Vicepresidente Fiab Monika Giacomozzi.

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Alessandro Bezzi

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Indi il Dr. Alessandro Bezzi  (SOSAT) ci intrattiene con una bella conferenza-proiezione sulla Fioritura di primavera, illustrandoci le qualità delle “nosse piante” officinali, edule, velenose. Amante della natura, gran camminatore, ha colto le meraviglie delle sassaie, dei prati incolti, dei rovi … piccole gemme nascoste, spesso trascurate e che invece costituiscono un tesoro inestimabile di varietà naturali.

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Edoardo Bruni

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Ancora, il M° Prof. Edoardo Bruni ci anticipa che il 18 aprile ad ore 18,00 in quella stessa sala, terrà un concerto per  pianoforte (Bruni) e armonica a bocca (Albertini), con musiche di Morricone, Bruni, Piazzolla, nell’ambito dei concerti organizzati dalla Associazione Ars Modi  www.arsmodi.it

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Carlo Fierens

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Infine, con io stesso  ricordo che martedì prossimo ad ore 09,00 presso la sala della Filarmonica  Trento, si terrà il concerto del nostro collega Accademico, il chitarrista classico Carlo Fierens, freco fresco di  ritorno dagli USA.

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Applausi SOSAT

Che dire? Viribus unitis, a forze ed entusiasmi riuniti, queste “presenze incrociate” di interessi inizialmente diversi, si fondono in un comune sentire, in uno splendido zusammen sein, un essere insieme, una “comunicazione” pura, communis actio, sensibilità comune: la bellezza di scoprirsi reciprocamente interessati ed amanti delle conoscenze praticate da ognuno e di quelle che altri ti conducono ad gustare. Traducendo il tutto in termini di comunicazione moderna, potremmo dire che i diversi hardware sono gestiti da un software comune: la reciproca attenzione e disponibilità, ingredienti che animano una Associazione di secondo livello, una Associazione di Associazioni, l’   “Associazione dell’Amicizia e della Cultura Trentina”!

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OMICIDIO STRADALE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 27 Marzo, 2015 @ 7:54 am

Detto altrimenti:  pare che arrivi una nuova legge ….    (post 1986)

Post 1986, anno 1986 – Cernobyl – Sono chiamato a lavorare a Trento, Direttore dell’ISA-Istituto Atesino di Sviluppo SpA (v. post “La mia ISA”)

th5U4DS1L9Dice … sarà punito come “omicida stradale” chi uccide con l’auto, guidando sotto l’effetto di droga (alcool in testa). Dico: già che ci siamo, diciamo anche “chi uccide guidando a velocità di molto superiore al previsto limite di velocità”. Infatti … provate un po’ anche voi, amiche lettrici ed amici lettori, provate un po’ a guidare la vostra auto per qualche ora, rispettando i limiti imposti dalla segnaletica stradale. E pregate un amico di venire in auto con voi, di prendere posto nel sedile posteriore e di registrare (video e sonoro) le “sollecitazioni” di chi protesta contro il vostro rispetto delle regole! Al limite – in effetti – rischiate di creare una situazione di pericolo, perchè siete l’unico anello anomalo della catena, con una velocità in disaccordo con la velocità di tutti gli altri! Mi spiego: su una bretella stradale ove vige il limite dei 70 kmh sulla quale tutti procedono a 100 kmh e oltre, se voi guidate a 60-70 kmh siete un elemento pericoloso che rischia di essere tamponato!

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CHI FINANZIA L’ISIS?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 27 Marzo, 2015 @ 7:14 am

Detto altrimenti:  c’est l’argent qui fait la guerre …     (post 1985)

Post 1985, anno 1985 – Franceco Cossiga – Mikhail Gorbaciov – Enzo Tortora. Io in Italtel, Milano.

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Oggi si apprende: la Guardia di Finanza ha scoperto 4.000 tonnellate di gasolio importate illegalmente in Italia:  sette arresti. Mi chiedo: che non si tratti di gasolio acquistato (a metà prezzo) dall’Isis? (Quattroruote stima che il totale dell’evasione risalga a 1,5 milioni di tonnellate)

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“IL CHRISTO PASSO”

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 27 Marzo, 2015 @ 6:23 am

Detto altrimenti: tragedia sacra dl 1629, oggi by Alfonso Masi                          (post 1984)

Post 1984, anno 1984 – Muore Enrico Berlinguer. Il 18 febbraio il secondo “uomo del destino” tale Craxi Bettino, firma il secondo concordato fra Stato e chiesa … il 18 febbraio, sette giorni dopo l’11 febbraio, quello del 1929, firmato dal “primo uomo del destino”, tale Mussolini Benito. Io in Italtel, Milano.

WP_20150326_005Un amico, Alfonso Masi. Uomo di grande cultura e passione per la cultura. Ricerca, riesuma, studia testi antichi e non, li riduce a testi teatrali, ne cura la regia, li rappresenta. Ieri, nella bella Sala degli Affreschi della Biblioteca Comunale di Trento, introdotta e presentata da Paolo Malvinni, funzionario dell’Ente ospitante, è andata in scena una tragedia sacra del 1629, il “Il Christo Passo” di Francesco Pona, medico e poligrafo (Verona 1594 – ivi 1655), membro dell’Accademia degli Incogniti di Venezia, scrisse romanzi, tragedie, commedie e La lucerna (1626), in cui finge che un’anima, reincarnatasi in una lucerna, gli narri strane e licenziose vicende; infine l’Antilucerna (1648) che racconta invece storie edificanti.

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5,5 - Cristo passo - Copia - Copia - Copia

(olio su tela)

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Le voci sono state di Mariabruna Fait, Chiara Turrini, Vito Basiliana, Alfonso Masi, Luigino Mongera, Fiorenzo Pojer, Michele Tabarelli – Interventi musicali di Angel, nativo di Cuba e residente a Cadine.  I quali tutti hanno interpretato i personaggi di Cristo, Pietro, la Madonna, la Maddalena, Giuda, Giacomo, alcuni farisei, alcune guardie, alcuni aguzzini, Caifa, Anna, Pilato. Ed io? Io ho fatto il vil meccanico manzoniano, ovvero l’addetto alle “macchine” anzi alla “macchina”, ovvero al computer per la proiezione delle immagini sacre che hanno accompagnato la recita, fra le quali quella del dipinto del volto del Cristo sofferente eseguito dal giovane pittore Bruno Fantelli (foto a lato).

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Il valore dell’opera e della sua rappresentazione: il significato testimoniale, se così si può dire, ovvero la testimonianza dell’intensità della Pasqua come era sentita e vissuta nel 1600. Oltre a questa, una seconda testimonianza: quella dei tesori conservati nella Biblioteca di Trento, nascosti ai più, autentiche gemme che Alfonso, scavando nella miniera degli archivi, riporta alla luce a beneficio di tutti noi. Grazie quindi da tutti noi a tutti voi!

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QUELLE FRASI, DETTE A MEZZA VOCE O URLATE A GRAN VOCE …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Marzo, 2015 @ 1:48 pm

Detto altrimenti: evvabbè, ma però (ma però) accà nisciuno e fesso …     (post 1983)

Post 1983, anno 1983 – Craxi al governo. Boom dei computer, definiti “macchine da calcolo” e quindi per venderli occorreva la licenza di “fornitore di attrezzature d’ufficio” e un negozio di almeno 200 mq di superficie, mentre il Francia e in Germania li vendevano al supermercato! Io dalla “piccola” Siemens Data Milano, passo alla grande Italtel Milano.

Dette a mezza voce

th7XJ6UUQN1) Ero Direttore di una grande Società, regolarmente invitato a partecipare alle riunioni del Consiglio di Amministrazione benchè ciò non fosse previsto (né peraltro nemmeno  escluso) dallo Statuto. Al mio fianco sedeva  il rappresentante degli azionisti di minoranza, persone che avrebbero voluto impadronirsi della maggioranza della società, conscio tuttavia che l’attuale maggioranza azionaria mai avrebbe accettato di perdere il proprio controllo (51%) sulla società. Costui era una persona assai importante, personaggio di fama internazionale, il quale assai raramente mi rivolgeva la parola: costui infatti parlava solo con Dio e pochi altri a Lui vicini. Un giorno, durante una riunione, quasi parlando di per lù (dal dialetto milanese; fra se e se, da solo), ma in modo che io potessi sentire, disse: “Io la vedrei bene quotata in borsa questa società …”

Ed io (da finto) tonto, feci lo gnorri, feci quello che non aveva capito ma che invece aveva capito benissimo il messaggio subliminale: “Io mi lascio scappare un pensiero great, grande, importante: il direttore se ne innamora, lo copia, ci vuol fare il figo sopra, lo fa suo, divulga l’idea come sua … e se la società si quota in borsa i miei mandanti – pieni di soldi – con una bella OPA-Offerta Pubblica di acquisto – ne acquisiscono il controllo, magari anche solo con un 30%!” E invece, caro il mio azionista di minoranza,  accà niusciuno è fesso!

Si vabbè, ma però ..." - "Ma però non si dice"  - "Ah già, devo dire solo ma" - "No, ma però va bene, sono le altre cose che stavi dicendo che non sono da dirsi!"-

Si vabbè, ma però …” – “Ma però non si dice” – “Ah già, devo dire solo ma” – “No, ma però va bene, sono le altre cose che stavi dicendo che non sono da dirsi!”-

2) Anche in certe sedi politiche. “Si, quella segretaria è brava, pensa ai contenuti, noi la sosteniamo, certo che però … la vera leadership …”. basta una frase del genere per instillare il germe del dubbio e catturare all’amo persone distratte e/o senza esperienza. Ma per persone attente e con esperienza quelle parole sono un vero e proprio atto di accusa (alias di tradimento) di quella segretaria che si sta dichiarando di coadiuvare,  sono un preavviso che qualcosa bolle in pentola anche se “ancora non ve lo dico …” L’attuale simbolo del partito poi … quanti lo riconoscono? Vediamo un po’ se non sia il caso di cambiarlo …” Evvabbè … dico io … lasciamoli giocare con le parole, tanto anche in questo caso     accà niusciuno è fesso!

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A casa. Mi vogliono vendere una enciclopedia: “Ma lei, gli scaffali, li vuole di legno bianco o naturale?” L’attenzione sul simbolo … No, scialla raga, calma ragazzo, io è proprio “quella l’enciclopedia” che non desidero acquistare”..

Urlate a gran voce

Avete notato i cagnolini? Più sono di stazza piccola, più abbaiano ringhiano, salvo essere lesti a ripararsi fra le gambe del padrone alla vostra prima reazione. E così fra le persone. Più uno è piccolo (e non mi riferisco alla statura, per quanto … a Roma, uno in particolare …), più uno è “nenti ammiscatu con nuddru” (dialetto siciliano: “niente mescolato con nessuno”), tanto più costui - cane o persona che sia – abbaia, urla, grida o anche se fa chiasso, tanto più comunque  vi aggredisce, come per  dire al suo padrone “Vedi come come attacco li inimici tui? Io sì che sono bravo e fedele … “

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RAI TRENTO, AGENZIA DELLE ENTRATE DI TORINO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Marzo, 2015 @ 9:42 am

Detto altrimenti: e parliamone …  quando le cose funzionano bene!   (post 1982)

Post 1982, anno 1982 – Pio La Torre assassinato. Il generale Dalla Chiesa anticipa il suo arrivo in Sicilia. Io lavoro in Siemens Data a Milano e abito a Monza. mi “sacrifico” e passo due mesi sul Chiemsee a studiare tedesco (Siemens hat alles bezhalt!)

  • Nella seconda casa il canone RAI non è dovuto.
  • Per un certo periodo, in occasione del suo trasloco, mia suocera ha risieduto  nella mia seconda casa. In questo caso il canone RAI  è dovuto. Io l’ho pagato.
  • Successivamente, quando mia suocera non è stata più residente nella mia seconda casa, mi sono dimenticato di interrompere i pagamenti.
  • Me ne sono accorto dopo anni.
  • Ho chiesto il rimborso tramite RAI Trento -gentilissima Sig. a Monica.  (Ufficio Abbonamenti).
  • Dopo poco più di un mese ricevo dall’Agenzia delle Entrate di Torino l’avviso che mi stavano spedendo l’assegno (oltre €1.000,00)  di rimborso.
  • Ricevo l’assegno.

Una considerazione e due ringraziamenti

  • Oh, finalmente qualcosa che funziona, e bene, sia persone che uffici pubblici!
  • Grazie alla Gentilissima Sig.a Monica di RAI Trento per le precise indicazioni.
  • Grazie all’Agenzia delle Entrate di Torino che NON  mi ha chiesto copia dei pagamenti da me effettuati (non li avrei mai potuti  ritrovare!) ma che ha verificato nei suoi conti.

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IL LEADER E I SUOI SEGUACI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 23 Marzo, 2015 @ 9:28 am

Detto altrimenti. una piccola analisi pscicologica delle diverse figure …. (post 1981)

Post 1981, anno 1981 – Nasce mio figlio Edoardo. Vengo promosso e trasferito da Stet Torino a Stet Roma: rifiuto (errore). Vengo trasferito a   Milano (Siemens) – Non passa l’abolizione della legge sull’aborto – Si registrano i danni dello spopolamento del sud, delle campagne e della piccola media impresa a fronte del gigantismo di alcune grosse industrie.

Il leader “troppo leader”, dotato di una (eccessiva) autorevolezza, esercita (troppa) autorità. C’è chi reagisce e cerca di creare una alternativa. C’è chi lo approva, sostiene o più spesso – nella speranza di trarne vantaggi – chi lo subisce.

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Opportunismo?  Interesse? Pigrizia mentale? Sta di fatto che anch’io io sono rimasto affascinato da un leader, un leader del pensiero, uno fra i tanti, tale Josif Brodskij, premio Nobel russo per la poesia sepolto a Venezia, il quale all’inizio del suo libro “Il canto del pendolo”, (Ed. Adelphi), rivolgendosi ad un gruppo di universitari, dice loro “Diffidate dei pareri uniformi, delle masse osannanti, delle unanimità acclamanti, dei bilanci ben assestati, degli eserciti poderosi … se non altro perché dentro i grandi numeri più facilmente può allignare il male”.

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Trentoblog  ospita i miei post, qui a Trento, ovviamente! E a Trento, in Trentino, abbiamo l’ Autonomia Amministrativa. Autonomia che significa necessità – desiderio – volontà – capacità di autogoverno: un’Autonomia Amministrativa così marcata da essere anche Autonomia (quasi) Politica.  Mi sta bene, anzi, benissimo. Ma a monte vi è una ulteriore Autonomia, una “Autonomia pre-politica”, quella del pensiero: autonomia di e del pensiero di ognuno anche rispetto al Leader-Pensiero, autonomia di pensiero che si manifesta attraverso una critica costruttiva, una analisi propositiva che vive di originalità, indipendenza, comunicazione, ovvero di communis actio – azione comune – dialogo bidirezionale e non di “vieni qui che ti dico come devi pensare”.

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RAFFAELE CANTONE IN TV

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 23 Marzo, 2015 @ 8:51 am

Detto altrimenti: a “Che tempo che fa”  ….     (post 1980)

Post 1980, anno 1980 – Prosegue il mio lavoro in STET, a Torino. Strage di Bologna e di Ustica. Da tempo, ormai, gli anni che “ricordo” qui sui miei post sono anni che ricordo personalmente! Al proposito due osservazioni:

  • mi accorgo di capire a fondo aspetti significativi di quegli anni solo ora. In allora, infatti, la preoccupazione del lavoro, della “carriera” e della famiglia che cresceva occupavano troppo spazio della mia mente.
  • Che succederà quando avrà superato il post n. 2015? Cosa dirò degli “anni futuri”? Ci ho già pensato: farò come Orwell, me li inventerò!

WP_20150322_001Raffaele Cantone. Ospite di Fabio Fazio a “Che tempo che fa”, fra l’altro a presentare un suo libro. Avrei preferito di no. Che non ci fosse andato, il presidente dell’autorità nazionale anticorruzione, a farsi intervistare da Fazio. No. Proprio avrei preferito che non si fosse mostrato, con la sua logica, il suo modo di ragionare, di essere. Non che ci sia nulla di male nella persona, anzi! Ma a mio sommesso avviso molto meglio sarebbe stato se Cantone fosse rimasto più “nascosto”, più enigmatico, meno “svelato”, e quindi più imprevedibile e pericoloso per la malavita.

Mi vengono alla mente certe facce di iraniani. Qualche anno prima (del 1980) – s’era al tempo dello Scià – ero a Teheran per affari: trattavo con ministri e personaggi dell’alta finanza e industria locale, per offrire loro la vendita di piccole centraline solari da utilizzare a macchia di leopardo nel deserto, apparati costruiti in Italia da una importante Società del gruppo IRI che mi aveva conferito quel mandato. Ecco, le facce delle persone che avevo dinnanzi erano imperturbabili, imperscrutabili, non lasciavano trasparire emozione alcuna, nessun segno di approvazione, incertezza o contrarietà rispetto al progetto di cui si stava discutendo. Io non riuscivo a capire quale fosse il loro orientamento: ciò rendeva loro più forti nella trattativa e me più debole.

P.S.: il “paragone iraniano” di cui sopra non deve essere inteso nel senso che io, a Teheran, fossi la “malavita di turno” da combattere … per carità … ma solo nel senso del “valore, funzione e peso dell’imperscrutabilità” di un interlocutore.

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