POST 921 – UNA BARCA A VELA, IL MIO FUN WHISPER, FRA LE NUVOLE DEL GARDA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 14 Agosto, 2013 @ 10:33 am

Detto altrimenti: un mio amico velista, Angelo Capello di Salò,  “funnista” come me, mi ha “rimproverato” di trascurare la vela nei miei post. Ed ecco che cerco di farmi perdonare.

La mia barca (ovviamente a vela!)  è un FUN di nome Whisper -  numero velico per le regate ITA 526 – sette metri e mezzo lft per 1000 kg. di dislocamento, stazza sotto le tre tons, un natante da regata. A lei, pensando al sole che la sveglia la mattina presto ed alle planate con il Vento (vento da nord) del Garda Trentino,  ho dedicato una poesia che ha fatto ingelosire mia moglie Maria Teresa: eccola

Amare = prendersi cura di –

WHISPER (“sospiro, bisbiglio, sussurro”)

S’illumina al sole/ti aspetta./La prendi/la porti nel vento/respira il tuo stesso respiro/sussulti/lei freme/sospira.

Poesie? Eccone un’altra … questa però non è mia … l’ha scritta direttamente Whisper dedicandola alle sue nuvole!

FUN FRA LE NUVOLE

Nuvole amiche del ciel vagabonde
che non restate mai ferme un momento
onde d’un lago ch’è privo di sponde
madrine dell’Ora e figlie del Vento;

nuvole dolci se il sole v’irrora
voi sempre riuscite ad essere nuove
calde la tramonto più fredde all’aurora
liete col bello e un po’ tristi se piove;

nuvole diafane ai raggi solari
che v’arricchite di porpora e d’oro
e nel chiaror di regate lunari
fate del cielo un cangiante traforo;

Riva del Garda: bolina invernale in solitaria

nuvole buone che ‘l Garda ombreggiate
e che lenite l’arsura de’ campi
del Nastro Azzurro oppur corrucciate
dell’Intervela fra fulmini e lampi;

nuvole alte dai bianchi contorni
diademi regali a cime rivane
nuvole sparse in cui volano storni
nido incantato di cigni e poiane;

di tutte voi dal meriggio allorquando
io nacqui sul lago mi innamorai
da molti anni ormai sto veleggiando
senza potere raggiungervi mai!

Rotte fra i monti io vo’ percorrendo …

E la mia randa io sempre l’ho indosso
la tuga consumo al sole ed al gelo,
ma in Fraglia Vela star fermo non posso:
non voglio aver altro ormeggio che il cielo!

Rotte fra i monti io vo’ percorrendo
e in questo un poco ci assomigliamo:
nulla vi chiedo io nulla pretendo
se non poter dire quanto vi amo.

Eterna meta di tutta la vita
è il vostro porto che mai ho raggiunto,
è questa dura bolina infinita
che mi sospinge pur sempre a quel punto.

Quando dall’alto del monte Brione
la vela mia bordeggiar non vedrete
ed intonar questa alata canzone
voce planante di Fun non udrete,

amiche nuvole non lacrimate
poiché veliero del ciel diverrò
fra Dolomiti di neve imbiancate
prora di nuvole e cielo sarò.

Con 30 nodi di vento, in solitaria a nord di Spargiotto (Sardegna, Bocche di Bonifacio): qui io sono al timone, ma …

Whisper

 

 

 

 

 

 

 

 

 

… ma sul Garda il mio Fun si timona da solo!

 

 

Note per i non velisti

Ora: brezza termica da Sud tipica del Lago di Garda
Vento: tramontana (a Riva del Garda la chiamiamo così)
I “campi” sono quelli di regata
Nastro Azzurro ed Intervela: due regate rivane
Randa: vela principale, main sail
Tuga: il ponte, la coperta della barca
Bolina: andatura per risalire il vento
Bordeggio: andatura a zig zag per risalire il vento
Planare: scivolare sull’acqua come un surf, come un sasso piatto che rimbalza
Prora: rotta, direzione della barca (spesso erroneamente intesa come “prua”, parte anteriore della barca)

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POST 920 – LA “QM” ED ENRICO LETTA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 14 Agosto, 2013 @ 7:38 am

Detto altrimenti: la Questione Morale

Il “buono” (si fa per dire)

Nei libri di storia, a scuola, ad un certo punto del programma, trovavamo la Questione Meridionale. Il meridione depresso, l’emigrazione, etc.. E il Nord che avrebbe dovuto prendersi cura del Sud. Il Nord che quel Sud lo aveva conquistato e depredato. E’ un po’ come nel Nord America la conquista del West … per tanti, troppi anni, i bianchi conquistadores erano i buoni e gli indiani, cacciatori nomadi in casa loro, i cattivi da sciabolare da parte dei “nostri”, cioè dai cavalleggeri del famoso “Settimo cavalleria”. “Carica …!” E chi più ne ha più ne metta. E tutti noi ragazzi, anche nei cinema parrocchiali, ad esultare, una standing ovation di approvazione e di sollievo di fronte a quelle sciabolate, dopo avere visto un film nel quale il parroco aveva scrupolosamente fatto tagliare la scena del solo, unico bacio fra l’eroe bianco e la eroina bianca di turno: la morale, si sa, ha le sue esigenze! Poi, piano piano, anche nei film hanno cominciato a raccontarci la verità. Ed oggi il problema USA al riguardo è di nascondere ai nostri occhi lo stato di miseria e di sfacelo culturale nel quale i “buoni” bianchi hanno relegato i “cattivi” pellerossa.

Qui da noi, oggi la Questione Meridionale è stata assorbita nella più ampia Questione Morale. La nostra Questione Morale … che riguarda l’intero paese, non solo il Sud. Al sud, infatti, esiste la sede delle varie criminalità organizzate. La sede, dicevo, la loro l’attività non ha confini e comprende, ovviamente, anche il Nord.

Ma questa è la “immoralità ufficiale”, quella che viola la legge sapendo di violarla. Oggi poi esiste una seconda immoralità, quella che si nasconde dietro leggi ad personam o ad castam, dietro cosiddetti “diritti acquisiti”, dietro scelte di priorità superate, quella della iniqua distribuzione delle risorse, quella che si nasconde a se stessa in quanto ormai si è trasformata in amoralità, cioè “io non violo la legge, perché la legge mi consente di fare ciò che faccio, e poi, che volete, se anche la legge mi fosse contraria, ciò avverrebbe solo perché si tratterebbe di una cattiva legge che mi perseguita, di una legge che occorre cambiare al più presto”.

Ecco, il primo obiettivo è che dalla amoralità di torni alla immoralità, e cioè che chi oggi sacrifica il bene altrui al proprio vantaggio, si renda conto di essere un immorale. Quindi dovremo agire sulla immoralità, eliminando le condizioni del suo insorgere e sanzionandola quando comunque sia insorta.

“Festina lente” … affrettati lentamente, Enrico!

Il premier Enrico Letta sta agendo in questa direzione. lo sta facendo gradualmente, né potrebbe fare altrimenti. Lui stesso si è sicuramente reso conto che quei 50 milioni risparmiati sulle auto blu e sugli aerei di stato e destinati ai canadair antincendio sono solo un intervento poco più che simbolico, ma sa anche che se avesse premuto troppo e d’improvviso sull’acceleratore, quantomeno le strutture burocratiche ministeriali lo avrebbero sabotato. La struttura … un governo parallelo del paese, c’è da pensare che almeno parte di essa sia a libro paga di qualcuno … sapete, a pensar male si fa peccato ma s’indovina …

Una sola sbavatura, Enrico: quando hai detto che la tua azione va nel senso di “diminuire i privilegi”. Ecco, se hai individuato un privilegio, questo va eliminato, non “diminuito”. Ma nessuno perfetto, e poi io credo che sia stato un “lupus lingua” cioè un “lapsus linguae” freudiano, cioè … che la frase giusta tu la stessi dicendo ma che poi il tuo subconscio ti abbia (giustamente, n.d.r.) frenato: non c’è che dire, hai un subconscio politico!

A proposito: Enrico, stai agendo sui super stipendi … bene ma. Infatti leggi quello che ho scritto un paio di post fa … dai, leggilo e commentalo … diverremo amici! E poi, Enrico, le super pensioni, i super cumuli … via, i super investimenti non più attuali né prioritari … via … è “ora di finiamola!” …

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POST 919 – VELA RACCONTO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Agosto, 2013 @ 1:29 pm

Detto altrimenti: l’altro giorno un amico mi ha detto … ma di vela, non ne parli più?

 

Elizaveta Ivanova al pianoforte …

Eh no caro, se non ne parlo è perché la pratico! In questi giorni, per esempio, ho praticato tre tipi di vela: musicale, didattica e parentale. Chevvordì? Ve lo spiego subito.

 

 

Vela musicale: qui a Riva del Garda, nell’ambito dei concerto organizzati dalla locale Associazione Amici della Musica, presieduta da Ruggero Polito e che mi vede come umile tesoriere, abbiamo invitato la vincitrice del concorso pianistico internazionale di Verona, Elizaveta Ivanova (concerto splendido, vedi apposito post).

 

 

… e “a vela” sul Fun Whisper!

 

 

Se non che Elizaveta si è fermata qualche giorno e – Garda Garda, guarda guarda – ha gradito una veleggiata sul mio FUN Whisper, da Riva del Garda a Limone e ritorno.

 

 

 

 

 

 

L’aspirante skipper Carlo al timone

Vela didattica: un mio cario amico, Carlo, vuole comperare una barca a vela, ma prima vuole imparare ad usarla. Detto fatto: lezioni a ripetizione sul Fun, della serie “se si impara su di un Fun a Riva del Garda, si è a posto!”

 

 

 

 

Nipote Enrico (1,90 x 90 kg!) di bolina verso Riva del Garda

 

 

 

Vela parentale: mio nipote Enrico, 28 anni, esperto pescatore e marinaio sardo- ligure a motore,  in visita presso lo zio si è gustato la bolina contro il Vento (da nord) da Limone a Riva del Garda.

 

 

 

 

Bolina bagnata, bolina fortunata!

 

 

 

 

 

 

 

Right or wrong, I’m still the captain!

 

 

Ma tu dove sei, direte voi! Sui vabbè, ci sono anch’io ma che volete, pareva brutto mettere una foto propria … ma ora, se insistete, ce la metto: ecco the old man … Garda!

 

 

 

 

 

Qui a sinistra, una foto dal mio Fun al lasco con il Vento (Vento = vento da nord). Sulla catena del Monte Baldo potete vedere le prime nuvolette di caldo, quella che poi saranno i “Baloni del Baldo”: la loro presenza sta a significare che la montagna si sta riscaldando, l’aria calda sale e si condensa in nuvole di bel tempo, il che vuol dire che il Vento andrà via via a diminuire fino a lasciare il posto alla famosa “Ora” del Garda,  brezza termica da sud che spesso raggiunge i 20 nodi di velocità salvo superare abbondantemente in alcune giornate tale valore. In lontananza, là dove il monte finisce in acqua, Punta San Vigilio, che segna la fine della parte stretta del lago il quale quindi si “allarga” per ospitare a sinistra la città di Garda etc. etc. etc.. Con Vento sostenuto, cioè che sia bello robusto e che duri, il che avviene dopo una giornata di tempesta, cioè in occasione di un fronte freddo, con il Fun da Riva del Garda si arriva  a Punta San Vigilio in tre ore, quasi in planata! Altrimenti, se il vento cessa e arriva l’Ora, occorre bolinare  controvento  e “tirare bordi” il che richiede molto più tempo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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POST 918 – GOVERNO DI LARGHE INTESE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Agosto, 2013 @ 6:02 am

Detto altrimenti: facciamo un po’ di chiarezza …

Comunque … FORZA LETTA E … CORAGGIO, ITALIA, RESTIAMO IN EUROPA!

1 – IMU PRIMA CASA

Con una legge elettorale diversa dal truffaldino “porcellum”, la coalizione “A” avrebbe vinto le elezioni. Con il porcellum le ha “quasi vinte” e comunque ha ricevuto il mandato di provare a costituire il governo.
La coalizione “B” , da subito, insiste per un governo di larghe intese.
La coalizione “A” si presenta in parlamento con un programma di governo che fra l’altro prevede una ristrutturazione dell’IMU sulla prima casa e chiede ed ottiene la fiducia anche dalla coalizione “B”.
La coalizione “B” vota la fiducia ma dice che l’IMU va tolta del tutto. Da quel momento in poi la coalizione “B” afferma che l’abolizione dell’IMU sulla prima casa fa parte degli accordi di governo e che se la coalizione “A” non fa ciò, il governo salta per colpa della stessa coalizione “A” e non della coalizione “B”:
Osservo: 1) ma la dichiarazione programmatica sulla quale è stata ottenuta la fiducia è della coalizione “A”, non della coalizione “B”! 2) La coalizione “B” vuole fare risparmiare denari ai cittadini, ma se non si applica l’IMU sulla prima casa si deve inventare una nuova imposta, e poi se il governo salta, il costo per tutti i cittadini (tutti) sarà ben più pesante dell’IMU sulla prima casa.

2 – MENO AUTO BLU E VOLI DI STATO E PIU’ DENARI PER I CANADAIR ANTINCENDIO

Letta: “Meno auto blu e sette aerei di stato in luogo di dieci (dieci? Ma eravamo matti? N.d.r.). Risparmio 50 milioni di euro e li destino al rafforzamento della flotta dei canadair antincendio”.  Osservo: Bene ma. Bene ma, cosa significa? Ma insomma, sono briciole di “bene”, infatti un solo F35 costa – fra acquisto, gestione e manutenzione oltre 390 (390) milioni di euro! E ne stiamo comperando ben 90 (90)! Quanto fa 390.000.000 x 90? Fa 35 miliardi di euro, fa …

3 – I SUPERSTIPENDI OLTRE I 300.000 EURO DEL PRESIDENTE DELLA CORTE DI CASSAZIONE SONO RIDOTTI DEL 25%

Letta riduce i superstipendi. Osservo: bene ma. Bene, ma non basta. Infatti se il presidente dell’INPS riceve 1 milione l’anno di stipendio (oltre gli emolumenti degli altri “20 incarichi 20” che ha!). ridurlo a 750.000 non è sufficiente. E poi, è giusto che un operaio del parlamento a fine carriera abbia uno stipendio di circa 130.000 euro? O che il segretario generale riceva uno stipendio di 420.000 euro? O che il nostro capo della polizia sia pagato il triplo del suo collega USA? O che in Italia esistano pensioni da 90.000 euro al mese? Dice … ma sono diritti acquisiti … eh no, caro mio, nessuna legge riconosce questi “diritti acquisiti” … e poi eventualmente sarebbero “diritti acquisiti” anche quelli di chi vorrebbe ricevere una pensione superiore a 500 euro al mese … o quelli di chi vorrebbe che quelle risorse fossero destinate alla creazione di posti di lavoro.

4 – STIPENDI DELLA STRUTTURA DEL PARLAMENTO ON LINE

A Letta dico: bene ma.  Infatti osservo: Letta, adesso devi far mettere in rete ogni tipo di stipendio, pensione, retribuzione. tutti ma proprio tutti devono essere in rete. TUTTI! DELLO STATO, DELLE REGIONI E DELLE PROVINCIE E DI TUTTE LE SPA ED ENTI PUBBLICI O FINANZIATI DAL PUBBLICO, BANCHE COMPRESE.

5 – DECRETO DEL FARE

Letta si da da fare.

Osservo: bene ma. Bene, ma vedo interventi per migliorare il “vecchio” e poco – quasi niente – di veramente nuovo e diverso sotto il sole. Un esempio? Rinunciare a TAV e F35 e destinare quelle risorse aal finanziamento dell’avvio (star up) di decine di migliaia di cooperative giovanili per la manutenzione, gestione, vendita di siti archeologici, storici, naturalistici oggi in completo degrado. Un altro esempio: mettere mano all’ENIT che invece di reclamizzare il turismo, reclamizza se stesso, visto che riceve 15 milioni di euro l’anno e ne spende 13 per i propri stipendi.

6 – ENIT?

Ente Nazionale per il Turismo? Quando mai!?

Osservo: in Francia esiste un sistema di reclamizzazione del prodotto turistico unico, centralizzato. In Italia ogni comune, ogni provincia, ogni regione gioca a farsi il suo giocattolino. Il risultato? A St. Paul De Vence (Provenza), dieci ristoranti e tantissimi visitatori l’anno. A Luni (Lunigiana), rovine romane, nessun ristorante e la biglietteria del sito archeologico vende in un anno ben 10.000 euro di biglietti (diecimila euro!?).

7 – ESPORTAZIOINE CLANDESTINA DI CAPITALI

Ormai i buoi sono scappati … chiudere le stalle è un po’ tardi, non vi pare?

Osservo: occorre fare attenzione, molta attenzione, agli attuali investimenti esteri in Italia. ve ne sono di due tipi, entrambi pericolosi: tipo A). quelli veri, degli stranieri che ci stanno comperando tutto, e poi iniziano con il licenziare gli esuberi. B) quelli finti, degli italiani che fanno rientrare capitali precedentemente esportati clandestinamente e non fatti rientrare in modo legale (cioè non scudati).

Dai, per oggi basta, il resto alla prossima puntata

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POST 917 – INCENDI IN FRIULI E IN SARDEGNA: CI MANDIAMO GLI F35?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Agosto, 2013 @ 5:55 am

Detto altrimenti: ma è mai possibile che non ci si accorga di quali siano le vere priorità?

Sardegna brucia. I pochi Canadair arrivano da Roma. Sono in numero insufficiente (la spending review ha colpito anche loro), presto esauriscono il il carburante e devono andare a Cagliari a fare il pieno e intanto “Sardegna brucia”.

Friuli brucia. I fulmini stanno facendo bruciare centinaia e centinaia di ettari di bosco, i  Canadair sono in numero insufficiente (questi qui non so da dove decollano) e intanto Friuli brucia. Qualche aiuto ci viene dall’Austria che teme per i suoi boschi …

Ma è mai possibile che non si riesca a decidere di acquistare una flotta di Canadair invece di una flotta di F35?

L’economista Samuelson, quello dell’alternativa “burro o cannoni” oggi direbbe “F35 o Canadair”

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POST 916 – LE ASSICURAZIONI … TI ASSICURANO … O NO?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 9 Agosto, 2013 @ 8:13 am

Detto altrimenti: marchingegni perversi da smantellare, i quali  semplificano la vita alle assicurazioni ma  scaricano tutto sugli assicurati!

Ecco qui copia della lettera inviata da un assicurato alla sua assicurazione e, per conoscenza, all’Amministratore Delegato della Compagnia ed alla propria agenzia:

“In data (x), invitato presso l’Agenzia che mi legge in copia per rinnovare al polizza in oggetto, apprendo con sorpresa quanto segue:
1) in data (y, sette mesi prima della data x, n.d.r.) sarebbe stata presentata una denuncia di risarcimento per un danno che si asserisce provocato dalla mia vespa targa … assicurata presso di , la quale, parrebbe, essendo parcheggiata, sarebbe caduta (spostata dal vento?) e avrebbe danneggiato altro scooter targato parcheggiato a fianco della mia vespa, vespa che io ho sempre trovata regolarmente parcheggiata e non in posizione abbattuta;
2) a seguito di ciò Voi avreste risarcito il danneggiato;
3) nessuna notizia dei fatti sopra descritti mi è stata inspiegabilmente da VV.SS. né da altri fornita sino alla data (x), né esiste prova alcuna che tale notizia mi sia stata data da VV.SS.o da altri, direttamente o tramite la mia Agenzia (perché mai non avete avvisato quanto meno la mia Agenzia?) che mi legge in copia, impedendomi in tal modo il Vs/comportamento di contro dedurre ed eventualmente di liquidare direttamente il danno ove esso fosse anche da me riscontrato come a me realmente imputabile;
4) a quanto mi dice la mia Agenzia, per la spedizione delle lettere raccomandate Voi sareste soliti utilizzare il corriere TNT il quale non lascia avvisi nella cassetta della posta come invece fa il Servizio Postale dello Stato, bensì è solito lasciare dei bigliettini adesivi sui citofoni, bigliettini che si staccano da soli per il vento o che vengono distrattamente asportati dal personale di pulizia o da altri condomini;
5) ora, che nell’età dei telefoni, dei computer, delle mail e delle Agenzie voi pretendiate di costituirvi un alibi attraverso l’invio di una raccomandata TNT, appare essere un comportamento quanto meno singolare, sicuramente superficiale e certamente colpevole;
6) a seguito di ciò mi avete arbitrariamente modificato la classe di rischio, passandomi dalla classe … alla classe … ed aumentandomi il premio assicurativo da … a …
Ciò premesso, poiché io ho necessità di usare la mia vespa, sono comunque costretto ad assicurarla temporaneamente alle nuove più gravose condizioni che VV.SS. mi state arbitrariamente imponendo. Detto ciò, Vi invito a riaccreditarmi la classe di rischio precedente e cioè la classe … e di accreditarmi la differenza fra il nuovo (illegittimo) premio ed il vecchio (inferiore e legittimo) premio, entro 30 giorni dalla data della presente. In mancanza di ciò, denuncerò il fatto alla stampa locale, all’ISVAP e all’Associazione Consumatori ed adirò le vie legali per la difesa del mio diritto e soprattutto per la correzione con rilevanza e portata nazionale della singolare procedura da VV.SS. adottata.

Infatti, pur essendo io convinto che tale non è stato il Vostro intendimento e che ciò esula completamente dalla Vostra volontà, il comportamento da VV.SS. adottato configura di fatto un possibile “espediente” semplicemente mirato ad innalzare comunque il livello del premio, in presenza di un danno da VV.SS. liquidato senza che sia stata data alcuna preventiva informativa al Vostro assicurato del fatto dannoso e della sua liquidazione. Inoltre, il Vostro comportamento può dare estro ad una prassi truffaldina anche ai danni delle Compagnie di assicurazione ( e quindi degli assicurati onesti), potendosi instaurare una prassi di finti danneggiati che reclamano illegittimamente l’indennizzo, contando sulla mancanza assoluta di un contraddittorio con il presunto autore del danno.”

 

Ecco, e voi, lettori del blog,  cosa ne dite?

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POST 915 – MAGISTRATURA, ANZI, “UN” MAGISTRATO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Agosto, 2013 @ 5:42 pm

Detto altrimenti: purtroppo vi sono anche negatività …


Dico purtroppo perché io credo nella Magistratura, nella legge, nella legalità. Ecco, ci credo ma però. Ma però (che poi “ma però” non si dovrebbe dire ma vabbè …) ma però se c’è un caso da riprendere, lo riprendo, senza per questo condannare l’intera categoria dei magistrati e nemmeno – come afferma una parte politica – “una parte della magistratura”.

Il giudice Antonio Esposito. Mi vien da chiedermi: a che pro? Cui bono? Cui prodest? A chi giova tutto ciò?

Un Magistrato, Presidente della Sezione Feriale della “Suprema Corte di Cassazione”, quella che ha recentemente confermato la legittimità della condanna di un noto politico, due giorni dopo avere correttamente reso pubblico il dispositivo della sentenza, ma due mesi prima del termine per la pubblicazione della stessa, completa delle motivazioni, ha accettato di essere intervistato da un giornalista del Mattino di Napoli ed ha incredibilmente fornito “in anteprima” ampi particolari sulle motivazioni della stessa.

Io non sono un magistrato, un giurista, un avvocato. Sono solo un laureato in legge, ma quando ho appreso la notizia ho fatto un alto sulla sedia! Come può essere? Non ci posso credere. Sarebbe cosa inaudita, inimmaginabile nemmeno da parte di un uditore giudiziario, figuriamoci da un Magistrato della Suprema Corte! Infatti il Magistrato ha smentito, salvo essere a sua volta smentito dalle registrazione dell’intervista. Doppiamente incredibile, doppiamente inaudito! Insomma, l’è sta pezo ‘l tacon del bus! Peggio la toppa del buco!

Mi chiedo: cosa deciderà in merito il CSM, Consiglio Superiore della Magistratura, che ha aperto un fascicolo a carico di quel giudice? Non certo il manzonizano “tacere e sopire,  sopire e tacere molto reverendo padre” … voglio sperare …

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POST 914 – LA MAFIA DEI VIDEOGIOCHI, E NON SOLO DI QUELLI …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 5 Agosto, 2013 @ 4:12 pm

Detto altrimenti: andate a rileggere il mio post del 23 febbraio 2103

Fonte internet: “Milano: Si è costituito dopo oltre 14 mesi di latitanza Francesco Corallo, il cosiddetto re delle slot machine attraverso la sua società Atlantis, destinatario nel maggio 2012 di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Milano su presunti finanziamenti illeciti concessi dalla Banca Popolare di Milano quando era guidata dal Presidente Massimo Ponzellini, il quale, il 29 maggio 2012, era finito agli arresti domiciliari accusato, tra le altre cose, proprio di un finanziamento sospetto da circa 150 milioni di euro concesso alla società Atlantis/B-plus – attiva nel settore dei giochi d’azzardo e di cui era titolare Francesco Corallo, in cambio di una presunta mazzetta da oltre 1 milione di euro girata all’ex presidente di Banca Popolare di Milano e la presunta promessa di 3,5 milioni di sterline. Corallo deve rispondere anche di associazione per delinquere”.

Ciò premesso, scandalosi sono i seguenti fatti:

Il colonnello Rapetto è stato … “promoveatur”!

• che lo Stato consenta il video gioco d’azzardo;
• che la maggiore concessione per gestire tali giochi sia stata assegnata a una società e ad un personaggio in odore di mafia;
• che Atlantis, grandissimo evasore fiscale, sia stata ammessa attraverso un concordato a pagare al fisco somme ridicole;
• che a farne le spese sia stato il Colonnello della Finanza Rapetto, che aveva scoperto il tutto;
• che i sistemi di controllo bancario, interni e di Bankitalia, servano solo a chiudere le stalle (Montepaschi, Banca Popolare di Milano) quando i buoi sono scappati.

 

P.S.: dalla lingua latina, quando si vuol allontanare un soggetto scomodo: “Promoveatur ut amoveatur”, cioè pur di levarcelo dai piedi, promuoviamolo pure, ma che se ne vada. In altre parole: sia pur promosso, se la promozione lo farà allontanare dal presente incarico. Oppure: se per allontanarlo occorre promuoverlo, che sia promosso e destinato ad altro incarico.

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POST 913 – UNA BIMBA DALL’INDIA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 4 Agosto, 2013 @ 2:07 pm

Detto altrimenti: un gesto d’amore

Ecco, finalmente è arrivata. L’hanno tanto desiderata, ricercata, hanno superato mille difficoltà burocratiche e finalmente il loro amore è stato premiato. Raffaella ed Andrea hanno potuto recarsi in in India a prendersi la loro cara Saraswathi. Quanti anni ha? Nove? Da pochi giorni è una Trentina! Da pochi giorni ha una famiglia che le vuole bene! Ora inizia un percorso non facile: dovrà imparare a capire e a farsi capire, dovrà vincere la nostalgia della terra che ha lasciato, ma in tutto questo suo percorso sarà accompagnata dall’amore dei suoi genitori ed anche dal nostro piccolo aiuto, nel senso che già ora la vogliamo con noi tutti, noi che siamo tanto amici dei suoi genitori e che vogliamo diventare amici suoi cioè tuoi, cara Sara … posso abbreviare così il tuo bel nome, vero? Almeno per il momento … poi mi dirai tu stessa cosa significa il tuo bel nome nella tua lingua: potrebbe essere solo un nome, oppure potrebbe rappresentar una cosa (un fiore? Noi abbiamo nomi come Rosa, Viola, Margherita), un sentimento, un desiderio, una gioia, ce lo dirai tu stessa.
Per adesso ti dico solo BENVENUTA SARA, ANZI SARASWATHI!

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POST 912 – LA LOGICA SOTTO LE SCARPE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 3 Agosto, 2013 @ 7:50 am

Detto altrimenti: ecco dove ce la siamo messa …

Una maggioranza non si può costituire “grazie” al nostro porcellum.

Noi non abbiamo la maggioranza né assoluta né relativa. Noi vogliamo un governo di larghe intese. Noi salviano il paese. Larghe intese? Si, però. Però se si fa come vogliamo noi, bene. Altrimenti se gli “altri” non ci accontentano, il governo cade e la colpa è loro.

La sentenza? Si vabbè, ma però. Ma però non si dice? E vabbè, noi lo diciamo lo stesso, ma però se gli altri … allora la colpa è loro.

In sintesi e detto altrimenti: “Io ci sto, ma però”.

QUIZ DEL GIORNO:  dov’è il “salto logico”, cioè l’illogicità dei ragionamenti sopra descritti? Fra tutti coloro che avranno inviato la risposta esatta sarà sorteggiata un buono (“trasferibile” per girata) per ottenere un’ assoluzione in un eventuale procedimento fiscale a proprio (o altrui) carico.

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