POST 1048 – LEGGE DI STABILITA’ SI-NO?
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Ottobre, 2013 @ 10:26 pmDetto altrimenti: visione d’insieme e percezione sensoriale
Ho già scritto su queste due visioni. Se siete in cima ad un’alta scogliera, avete la massima visione d’insieme del mare e la minima percezione sensoriale. Man mano che scendete verso il mare le due percezioni cambiano. Quando poi vi immergete in acqua, avete la massima percezione sensoriale del mare (acqua salata in bocca) e la minima visione d’insieme del mare. Ecco, a me interessa “restare in alto” e cercare di avere la massima visione d’insieme e non fermarmi a valutare la percezione sensoriale di una singola legge, sia pure “di stabilità â€.
E la visione d’insieme mi dice che è tato calcolato che ogni anno in Italia si perdono 150 miliardi di euro a causa della corruzione ed altri 120 per l’evasione fiscale. La stessa visione mi dice poi che l’esistenza di caste, corporazioni etc. vincola lo sviluppo e la crescita organica e democratica del paese … e che si sta distruggendo il Ceto Medio (1) . Solo per citare alcuni contenuti di una attenta visione d’insieme. Mi parrebbe che una loro correzione sarebbe più che sufficiente a rimettere in sesto la Nave Italia… e dire che non sono i soli aspetti su cui si potrebbe/dovrebbe intervenire!
Corruzione ed evasione fiscale quasi sempre di accompagnano al falso in bilancio. Sono tuti reati odiosi, in quanto “furti di futuro” del futuro di intere popolazioni, di intere generazioni e non dovrebbero mai potere usufruire di amnistie ed indulto.
Ecco, vedete, non affermo questo perché “io ce l’ho contro una persona†(il che peraltro è anche vero, visto i guai che combinato se non altro con il Porcellum che ha reso ingovernabile il Paese!). Lo affermo perché una legge di amnistia o indulto che “lo” beneficiasse, automaticamente beneficerebbe anche, direttamente o indirettamente, quella moltitudine di evasori fiscali, di corrotti e corruttori che stanno affossando il paese.
Ed allora le carceri? Le carceri vanno svuotate di chi non avrebbe nemmeno dovuto entrarci: la maggior parte dei detenuti in attesa di giudizio; i carcerati ex legge Bossi-Fini e Fini-Giovanardi. Inoltre pare che il Ministro possa accorciare i termini della carcerazione preventiva. E poi, abbiamo molte altri modo alternativi di applicare pene che non sia la detenzione all’interno di quelle vere e proprie Scuole Superiori di Perfezionamento alla Delinquenza, quali sono ormai purtroppo, le nostre attuali carceri.
Ma insomma, mi piace o no questa legge di stabilità ? Rispondo: al momento, visti i condizionamenti ai quali è sottoposto il Governo, anzi, il Primo Ministro, mi pare “il miglior inizio possibileâ€. Dice … ma poi il Parlamento la migliorerà , “ a saldi invariati†… Mi domando: migliorarla o semplicemente cambiarla? Sono due cose ben diverse: un cambiamento non implica necessariamente un miglioramento …
I condizionamenti? essi sono: la maggioranza tipo “Porcellum†e cioè una non-maggioranza formata da due minoranze; l’alto livello del debito pubblico. Quindi occorrerebbe cambiare la legge elettorale e poi intervenire con assoluta energia verso la moralizzazione del Paese  (2). Dice … si … ma il debito pubblico? Be’ dico io, se avessimo una maggioranza vera ed il ripristino della moralità , potremmo anche utilizzare emissioni di titoli di debito pubblico  irredimibili, il rescheduling del debito etc.. Ma di questi interventi parliamo una prossima volta.
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(1) Distruzione del Ceto Medio: seguirà apposito post dedicato
(2) iniziamo con un primo miglioramento: passiamo dalla amoralità (sono convinto della assenza di regole morali) alla immoralità (le regole morali esistono, lo so, ma decido di violarle). Poi faremo il secondo passo: dalla immoralità alla moralità .
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POST 1047 – RIVA DEL GARDA, RIVA DEI FIORI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Ottobre, 2013 @ 5:19 pmDetto altrimenti: fiori nuovi per Riva ndel Garda  …
Riva del Garda, Viale Pilati. In quella strada ci ho lavorato molto … praticamente sono stato un “ragazzo (un po’ cresciuto, lo ammetto) di strada” … per realizzare il parcheggio interrato Terme Romane. Scavi, pietre, cemento … per anni. Ed ora, di fronte al bel Piazzale (“Piazzale della Costituzione”, di quella di oggi, intendiamoci bene!) che ricopre il tutto, un nuovo splendido centro floreale. Direte … un negozio di fiori, una fioreria … Si, vabbè, dico io, fate presto voi … ma la sua storia … la conoscete? Infatti è molto di più! Disturbato dai “miei†scavi, sfrattato dalla ristrutturazione del nuovo palazzo, si è ristretto, ha resistito ed oggi, 19 ottobre 2013 madre e figlia hanno inaugurato la nuova sede  di “Tulipà ’â€.
Un trionfo di bianco! Locali ampi, luminosi, spaziosi … e i fiori … i fiori come quadri in una esposizione. Marina e Valentina, madre e figlia dicevo prima – ad uno occhio non proprio attentissimo sorella maggiore e minore e non intendo certo invecchiare Valentina, che poi ha un nome bellissimo, quello di mia figlia! - Marina e Valentina, dicevo, insieme alla loro amica Roberta, mi hanno spiegato molto, troppo perché io abbia potuto assimilare tutto, delle meraviglie esposte.
Bianco, ovunque. Rose White Hoara, bianche e profumatissime; bianche come le loro cugine Rose Avalance e Rose Mondial; bianco anche l’ Anthurium Whisper (“Sa come si scrive?” …” Whisper? Ma scherziamo? E’ il nome della mia barca a vela, diamine … so bene dove mettere quell’ “hâ€!”); Orchidee Phalaenopsis, gli altrettanto bianchi Eucharis, i Mont Blanc alias Amarillis, ovviamente bianchi e …. e moltissimi altri autentici gioielli floreali.
Tuttavia la “coppia†che maggiormente mi ha affascinato era di due colori diversi: il rosa delle Protee King e il nero dei Zantedeschi Hot chokolat.
Un pensiero finale? In questo nostro Paese, stravolto dai mega progetti, dai mega processi, dai mega sprechi, vi sono Persone come Marina e Valentina che – partendo da zero – sono state capaci di creare. Creare non solo un’attività commerciale, ma anche e soprattutto bellezza, buon gusto, garbo, sensibilità accoglienza. Già , perché da loro puoi entrare anche se poi non ti decidi all’acquisto. Ti accoglie sempre un sorriso, un nuovo fiore quasi ti parla attraverso le loro parole … insomma, ne esci arricchito di umanità . Quello che è successo a me. Particolarmente oggi. All’improvviso. Inaspettatamente.
Un simpatico rinfresco ha suggellato il successo della cerimonia d’inaugurazione.
Bei Fiori a tutti!Â
(foto scattate con il mio solito Nokia di base … perdonerete la qualità …)
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POST 1046 – MALASANITA’ (anche) A NAPOLI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Ottobre, 2013 @ 5:31 amDetto altrimenti:
1) mai amnistia ed indulto per corruzione, concussione, truffa ai danni dello Stato ed evasione fiscale. Mai, per favore … non fateci anche questa …
2) Scandali e furti a ripetizione: ormai è chiaro: l’Italia è un paese molto ricco e molto, molto derubato, tutti giorni!
Come si fa a dire che un provvedimento di clemenza che escluda una certa tale persona, sarebbe “contra personamâ€, cioè contro una singola persona? E gli altri? I molti altri che ne sarebbero esclusi? Sarebbe anche contra illos homines, cioè contro costoro? Si, certo, escluderebbe dal beneficio di legge anche costoro. Ma allora NON sarebbe “contra personamâ€, ma “non etiam pro illos ceteros multos hominesâ€, cioè  “non anche a favore di quelle altre molte persone …”
Dice … ma la pacificazione politica lo richiede: ma qua’ pacificazione? Con chi ha gestito il covo nel quale è germogliato il Porcellum che ha reso ingovernabile il Paese? Ma mi faccia il piacere, direbbe il napoletano Totò …
Napoli? Eccomi .. arrivo! Dal 2002 in poi all’Azienda sanitaria di Napoli sono stati soliti pagare più volte le fatture a loro carico (cioè: una stessa fattura – e sono migliaia – è stata pagata più volte!). Danno erariale accertato sino ad oggi, oltre 30 milioni di euro. Danno stimato rispetto alle montagne di carte ancora da esaminare, oltre 500 milioni di euro: sono 1.000 miliardi delle vecchie lire!
Maccomesifa!? Sento sorgere in me sentimenti diversi, in successione: incredulità , stupore, ribellione, rabbia.
Le fatture passive, quelle a carico dell’Azienda, venivano pagate, il pagamento non veniva registrato, e poi le fatture venivano letteralmente “buttate†alla rinfusa, accatastate in assoluto disordine in stanzini quasi come carta da macero. E il fornitore, dopo alcuni mesi, rimandava la stessa fattura che gli veniva ri-pagata, e così via.
Ora sono inquisiti tutti, gli amministratori ed il personale della ASL, i revisori, il collegio sindacale, i fornitori. Al riguardo, mi permetto di sottoporre all’attenzione delle lettrici e dei lettori alcune sottolineature:
1) Per realizzare questa truffa, occorre una organizzazione a delinquere ampia e ben articolata, ad ogni livello, dall’impiegato al Presidente della ASL, una vera e propria associazione a delinquere, altrimenti la cosa sarebbe trapelata subito.
2) La responsabilità per il risarcimento. E mo’? Ce la farà lo Stato (cioè: ce la faremo noi Cittadini) a recuperare quanto è stato rubato? Dagli amministratori e dagli impiegati, non credo: infatti 500 milioni di euro di patrimonio aggredibile non ce l’hanno di certo. Dai fornitori, forse. Ma no … nemmeno da quelli: infatti gli incassi multipli … mica li avranno messi a bilancio! Quindi … denaro nero! E ci risiamo: truffa, evasione fiscale, falso in bilancio …
3) Nel frattempo, 500 milioni di euro sottratti alle esigenze della somministrazione del servizio pubblico napoletano. Napoli? Ed allora diciamolo in dialetto napoletano: cornuti e mazziati … i Napoletani onesti, sani e malati, intendo! E noi Italiani tutti!
4) Ecchè … ora vogliamo amnistia e indulto anche per costoro, al traino di quella certa persona? Da questo punto di vista sì che sarebbe meglio, fra i due mali, il minore, e cioè una legge ad personam, in favore di una singola persona …
Ecco, io penso che qui ci vorrebbe una manifestazione di piazza da parte di tutti noi, pacifica, ovviamente, a testimonianza dello “scandalo†che suscita in noi non tanto il furto napoletano (e tutti gli altri, anche, napoletani e non!), quanto l’incredibile mancanza di controlli, cioè l’esietnza di un “sistema colabrodoâ€. Ma è mai possibile, mi domando? Io per una vita ho gestito società grandi e piccole, italiane ed estere, private e pubbliche: la prima cosa che ho fatto è verificare la messa in sicurezza del contante e dei pagamenti. E in questo caso, che ha dell’incredibile … come è stato possibile questo “Vajont†della mala gestione?
Al Nord, lo scandalo della Fondazione Mauceri (Pavia-Milano-Formigoni). Al Sud Napoli … ed ora taluno torna a gridare: “Forza, Italia!” Ma qua’ forza Italia? Di questo passo non ce la faremo mai!
Infatti mi domando: se il “sistema Italia†permette questi abominii, quante altre “sorprese†del genere ci dobbiamo attendere? Se tanto mi dà tanto, usciremo mai dalla crisi?
Dice .. il primo problema da risolvere è il Lavoro … No, dico io, il primo problema è la QM, la Questione Morale!
Amnistia e indulto … ecco, io spero proprio che non riguardino mai e poi mai reati di questo tipo: corruzione, concussione, truffa al danni dello Stato ed evasione fiscale: infatti si tratta di reati odiosi, di furti di risorse ai danni di ciascuna famiglia, dei disoccupati, degli esodati, dei sotto pensionati, dei malati, dell’istruzione, degli investimenti, dei giovani senza futuro (specie al meridione), etc..
P.S.: Questo post è stato catalogato nelle seguenti categorie: attualità (infatti, purtroppo per noi gli scandali sono “attuali”!); politica; giustizia; morale.Â
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POST 1045 – BICIALTELEFONO, e poi in Valsugana!
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 18 Ottobre, 2013 @ 6:09 pmDetto altrimenti: “Pronto , Edoardo … che ne dici … domani … Levico- Bassano del Grappa?â€
Telefonata di ieri pomeriggio, 17 ottobre. Edoardo accetta. La notte … era una notte di luna piena … come quella manzoniana, quella che ha visto Renzo traversare il lago di Como per fuggire dal Milanese. Penso: domani (oggi 18 ottobre per chi legge il 18 ottobre) ci sarà il sole, anche se la mattina sarà “freschinoâ€. E ‘sta mattina (18 ottobre, appunto!) Edoardo cala in auto da Cavareno (+4 gradi) a Levico (+8 gradi). Ci troviamo alle ore  10 al distributore Esso poco prima di Levico. Si parte. Dopo cento metri, Edoardo fora un pneumatico! In un quarto d’ora rimediamo. Si riparte. Fino a Borgo Valsugana, molta ombra e abbastanza freddo. La pista ciclabile .. spostatela sul versante sud della valle, cioè sulla riva sinistra orografica … diamine!
Comunque, ci meritiamo un bel cappuccino e brioche. Sosta al Bar del Borgo. La titolare, Nadia de Concini ci accoglie con simpatia ed onori di solito riservati a chi scala un ottomila senza ossigeno: ardimentosi che sfidano il freddo! Molto gentile. “Io sono di Tuennoâ€, dice.
Ora che ci penso … anni ’60 … mio babbo maresciallo maggiore dei CC a Cles … amico di tale de Concini di Tuenno, pittore. Ci regalò una natura morta con una lepre … quadro che poi a nostra volta regalammo alla Gina Nessler del Falchetto (Regole di Malosco). Chissà se Nadia, leggendo questo post, potrà chiudere il cerchio … Poi, ricordiamo insieme un personaggio famoso, l’ex Sindaco di Cles Giacomo Dusini. Com’è piccolo il mondo!
Si riparte. Sole, ombra, sole, ombra, sole, sole, sole. Il Cornale. Finisce la ciclabile. Si prosegue sino a Oliero (famoso per le grotte). Alt. si mangia, su una panchina “al fiume e al sole”, con il Brenta davanti. Due panini dopo 60 km di pedale sono il miglior pasto del mondo! Ecco, ora si sta meglio e si riparte. Ormai “sentiamo l’odore della stallaâ€.
Rischiamo, acquistiamo i biglietti (€8,80 a testa, bici compresa), li obliteriamo (che brutta parola … credo che molti credano che significhi “dimenticareâ€: “Cara, non obliterare di prendere il tuo telefonino, come al solito …â€), saliamo. il capotreno non si vede, e non si è visto per tuto il viaggio. Peccato, però, che al capolinea di un percorso ciclabile così bello, ogni treno sia predisposto per due sole biciclette. Ci par ‘na talianada … per dirla in dialetto trentino, cioè una cosa fatta mica tanto bene … Speriamo che la Provincia Autonoma di Trento che prenderà in gestione la linea veda e provveda (contiamo sulla figlia di Nadia che è candidata alle prossime elezioni provinciali …)
Sul treno incontriamo un giovane trentino, studente di Scienza Forestale a Padova. Gli faccio omaggio di un mio biglietto da visita da blogger, e lo aspetto qui, nel blog, a commentare i post o a scriverne lui stesso uno.
Levico, si scende! In totale, a pedali, 80 km. Bici usate: due mountain bike, la mia un po’ più pesante, con i pneumetici lisci. Quella di Edoardo più leggera, freni a disco, pneumatici semi scolpiti. E domani? Edoardo, Nomi – Borghetto e ritorno (circa 80 km), ed io … a godermi la mia deliziosa nipotina Sara,  di soli tre anni ma che ci ha già fatto capire chi comanda!
Buona Bici a tutti!
P.S.: Quest’anno è andata maluccio, causa una primavera ed un autunno capricciosi: io 3000 km, Edoardo 4000.
POST 1044 – I SIGNORI DEGLI ALTIPIANI …
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 17 Ottobre, 2013 @ 6:54 pmDetto altrimenti: … della Vigolana, di Lavarone e d’Asiago (ovvero, caro diario ti scrivo)
I signori? No, non sono i discendenti dei Cimbri … ma molto più semplicemente Maria Teresa (che per chi non lo sapesse è mia moglie da 43 anni!) e il sottoscritto. Già , ci siamo concessi una gita. Dopo tutto, siamo due pensionati, suocera e nipotina oggi non avevano bisogno di noi, sole splendido, giornata feriale, che volere di più? Il perché di questo titolo? Perchè eravamo quasi solo noi sulle strade: pochissimo traffico, ci sentivamo veramente i padroni! Ma questa è solo l’anteprima. Ora possiamo cominciare.
Da Trento al lago e poi al paese di Caldonazzo e poi su, per la Kaiserjaegerweg, la strada dei Cacciatori (delle Alpi) dell’Imperatore Francesco Giuseppe, strada militare austriaca della prima guerra mondiale. Un’opera d’arte, che io anni fa avevo percorso con la moutain bike (in salita! Che vi credevate?) quando ancora era sterrata, per poi arrivare al Passo della Fricca, scendere su Rovereto e tornare a Trento. Oggi l’hanno allargata ed asfaltata. Tuttavia sono state rispettate due splendide, corte gallerie storiche, per cui “altezza e larghezza massima 2,5 metriâ€. Si tratta della strada più breve, panoramica e pittoresca per salire sugli Altipiani. Peccato che sia poco segnalata (scriverò al Sindaco di Caldonazzo) e peccato anche che si sia perso il nome originario: localmente è stata ribattezzata (ma non sui cartelli stradali) il “Menador, cioè colui/colei che accompagna, che porta a-, ma volete mettere con “Kaiserjaegerwegâ€?
Saliamo. Il paesaggio verso i laghi di Caldonazzo e Levico è splendido. Attraversati i primi boschi, eccoci alla Malga Vezzena (1350 m. slm, circa). Sosta per acquisti di formaggio. La malga sta chiudendo, riapre a giugno. Vi si può andare per un pranzo molto “natureâ€: ti porti da casa pane, vino e frutta, e alla malga acquisti ottimi formaggi ed affettati. Tavolini e le panche all’aperto non mancano. Siamo accolti da due cagnotti allegri e scodinzolanti, madre e figlia. A dire il vero la figlia, EMI, ieri è stata punita perché … si è mangiata un coniglio … ma che volete, i cani la carne è il loro cibo preferito! Qualche scatto a mia  moglie, alla Signora della Malga (che per l’inverno trasferisce l’attività a Levico) e via, verso nuove avventure. Meta Asiago.
Asiago La Bella. Chi lo ha scritto? io, venti battute fa, spazi compresi. Bella perché? Perché ad Asiago i giardini pubblici sono “boschetti†pubblici, bella perché l’aria è limpida, le case … stile primo novecento? O anche fine ‘800, colorate, “calde†fuori, figuriamoci dentro. la gente, poi …. Quando c’ero stato di giorno festivo, con una “gita a pedali†di Bici Uisp Trento (v. post 896 del 15 luglio scorso), lungo il corso – pedonalizzato nel week end – ragazzi e ragazze travestiti da clown, “regalavano abbracci” ai turisti! Io me sono preso uno da un paio di belle ragazze … mica potevo farle restar male io … mica potevo …io …
Bei negozi, Dopo lo sdruscio, via a mangiare. Dove? Si va verso Vicenza, sulla statale che grosso modo segue il percorso della vecchia ferrovia (ahimè dismessa ) Asiago-Rocchette: pensate un po’… era a vapore e per la prima tratta che saliva dalla pianura, era una cremagliera, cioè si arrampicava facendo leva su una terza rotaia dentata posta fra le due tradizionali. Averla oggi! Spete che attrazione turistica sarebbe!
Comunque, qui vi sono ancora “trattorie” e “osterie” le quakli sono ancora tali, cioè trattorie ed osterie “vere”, nella qualità , nella genuità del cibo, nel prezzo. Evviva! Infatti, pranzo alla Trattoria Casetta Rossa (Treschè Conca di Roana (VI), Via Campiello, 239 – Tel. 0424.694265, “Riposa il marted솅 sic!). Due persone, acqua, pane, vino, polenta, funghi, formaggio fuso, soppressa veneta, dolce e caffè, totale €34,00).
Rinfrancati, si riparte. Sosta al sole per far arrivare le 15,00 e poi via al Museo dei Cuchi a Cesuna (v. in internet). I cuchi? I fischietti! Si tratta di un museo privato realizzato da Gianfranco Valente sin dal 1960. Costui ha raccolto oltre 11.000 diversi fischietti di legno, terracotta, porcellana, matallo etc. di ogni fattezza e da ogni parte del mondo: vere e proprie opere d’arte. Pur essendo chiuso (in bassa stagione apre solo i festivi) Gianfranco a la moglie ci hanno accolto calorosamente, ricordando quando vi eravamo già stati “ a pedali†con il gruppo prima citato. Chiedo se la TV non si sia interessata al Museo. “Si, risponde Gianfranco, sia la RAI che Mediaset. La RAI, ci hanno accolto da veri signori … mi hanno invitato a fare uno degli ospiti misteriosi nella trasmissione di Fabrizio Frizzi nella quale il concorrente doveva individuare l’identità di sette di noi. La puntata fu quella trasmessa il 2 febbraio 2012. Accolti a Roma alla stazione Termini da un’auto, fummo ospitati due giorni, mia moglie ed io, e tutti furono molto gentili con noiâ€. Al che chiedo a Gianfranco come andò con Mediaset. “Ci hanno accolto. Si trattò della puntata del 9 ottobre 1999 con Maurizio Costanzo, “Buona Domenicaâ€. Non aggiunge altro ma il suo sguardo lascia capire che il resto non fu come in RAI …â€Volte rivedere la RAI? Andate in internet, a tupertu.rai.it”. “E le scuole, vengono le scuole a visitare il Museo?” “ Si, anche da Roma, da lontano sì, da vicino molto meno (!?)”
E con questa indicazione ci accomiatiamo e alle 16,30 riprendiamo la strada di casa, evitando la discesa della Kaiserjaegerweg che a Maria Teresa, che soffre di vertigini,  fa un po’ impressione … Unica difficoltà della giornata: la scelta delle foto da pubblicare … sapete, chi sono io per dire “te si, te no?” Ma tutte non ci stanno, ahimè … Aveva ben ragione il fiolosofo  Soeren Kirkegaard, quamndo affermava che la vita è una angosciosa scelta, un contiuno  aut-aut …
POST 1043 – LEGGE DI STABILITA’
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 17 Ottobre, 2013 @ 7:43 amDetto altrimenti : apprezzabile per l’inversione di rotta, ma.
Ma il governo è condizionato dalla sua stessa composizione (V.Porcellum) e dalla scarsità delle risorse finanziarie disponibili (v. debito pubblico enorme). E allora? Allora il “noblesse oblige†non può più funzionare. Occorerebbe l’assunzione di un DIVERSO MODELLO DI SVILUPPO, a costo di – udite, udite!1 – modificare la legge elettorale (1) -; di operare un rescheduling del debito, di emettere di titoli del debito pubblico irredimibili; di attribuire priorità assoluta alla soluzione del  PROBLEMA MORALE; di eliminare gli sconti fiscali (concordati) ai grandi evasori; di eliminare le caste; di redistribuire le risorse, i redditi, le ricchezze; di attuare la nostra (attuale) Costituzione; di abbandonare i GIICNP – Grandi Investimenti Costosissimi Inutili Non Prioritari, etc.. Il tutto all’interno di un concreto avvio della costituzione degli STATI UNITI D’EUROPA. Utopia, la mia? Sì, sit sane verum, sia pur vero, ma nella vita occorre averne (almeno) una, occorre “aspirare aâ€, “tendere aâ€. Guai a non avere obiettivi di ampio, amplissimo respiro …
Le leggi son ma chi pon mano ad esse?
Dice … ma tu …che “vai trovando”? Che vuoi, la rivoluzione? No di certo, dico io, a me basta l’applicazione concreta e significativa del dettato sostanziale della nostra attuale Carta Costituzionale. Tutto qui, e se questo vuol dire essere rivoluzionari, be’ allora sì … lo confesso: in questo (solo) caso lo sono!
(1) attuale legge elettorale? Altro che “Porcellum” … io la chiamerei la  “Multa paucis”, ciooè quella che ti consente di ottenere molti seggi con pochi voti … ci sperano tutti, tutti i partiti pensano (ma non lo dicono certo a noi!) che sia meno difficile conquistare quella “maggioranzina” di voti che poi ti dà la “maggioranzona” dei seggi, piuttosto che puntare ad ottenere una “maggioranzona” dei voti. E io pago … cioè tutti noi cittadini paghiamo … cioè, tutti noi sudditi ne paghiamo le conseguenze …
La contaminatio ha generato il monstrum: l’attuale legge elettorale è una finta proporzionale con un grosso premio di maggioranza locale, ma tanto grosso che la fa diventare una finta maggioritaria settoriale occulta. Tutto finto. Ma di vero, cosa c’è rimasto? Nulla. No? Non avete capito? Nessun problema … nemmeno io! Tuttavia, amici, all’occhio: di “Porcellum” si può anche morire! E ringraziamo chi ce lo ha trasmesso, questo virus immondo frutto della italica creatività . Non ci bastava la finanza creativa …
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POST 1042 – “IO GATTOâ€
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 17 Ottobre, 2013 @ 6:39 amDetto altrimenti: Alfonso Masi’s recital (this is Trento too!)
AMR – Alfonso Masi Recital, monologhi … uno dei suoi 50. Prima assoluta. Ospitato nella sala degli Affreschi della Biblioteca Comunale di Trento. Gremita come manco una riunione pre elettorale lo è! (Che vorrà dire?). Alfonso, membro dell’Accademia delle Muse (non tutti lo sapevano, ma ora sì!), ha compiuto 70 anni (and still going strong!). No … non oggi … in luglio scorso! Ma questo – come da lui stesso dichiarato – è il recital dei suoi 70 anni. Lo accompagna nel compleanno un suo amico co-recitatore, Franco De Battaglia. Anch’egli “settantino†per dirla con il commissario Montalbano. E noi? Noi facciamo loro i migliori auguri, ad entrambi!
Alfonso ha radunato quasi tutti gli amici che – negli anni – hanno recitato insieme a lui i suoi monologhi, che poi quelli sono diventati “pluriloghiâ€, cioè monologhi per tante persone contemporaneamente … Ester D’Amato, Maria Bruna Fait, Mariaconcetta Lucchi, Federica Marzili, Paola Fumana, Chiara Turrini, Vito Basiliana, Michele Comite, Franco De Battaglia, Jacopo Iannelli, Massimo Lazzeri, Tomamso Lonardi, Carlo Marzani, Fiorenzo pojer, Lino Tommasini, Bruno Vanzo. Fabio Conti alla fisarmonica. Quindi, ha scelto di celebrare il Gatto, anzi, l’idea del Gatto, la monade (di Liebniz) Gatto, l’ essere Gattoâ€, la gattinità , la dignità e l’essere se stesso del Gatto. Il Gatto nella poesia, nella letteratura, nella vita sua, degli altri animali, degli umani. Moltissimi gli autori citati e recitati. Fra tanti miagolii, due sono emersi con forza: quelli di Trilussa e di Gianni Rudari.
Io non avrei potuto mancare: il mio Gatto, Dorian, quasi undicenne, è morto or son quasi due anni ed ha lasciato un gran vuoto, come lo lascia chi ti dà senza mai chiedere. Affetto, compagnia, presenza discreta: sul letto, se mi sdraiavo; sulla tastiera del computer, se scrivevo; sulle mie gambe se ero seduto; sulla mia pancia se ero sdraiato; su una sedia accanto alla mia se pranzo o ceno. Sedie vuote … infatti, in alternativa, potevo piazzare una sedia vuota vicino a dovunque io fossi ed era sua. Bastava intendersi.. E poi; appoggiato con le due zampette anteriori sul bracciolo anteriore, lui che stava nel sedile posteriore dell’auto, se guidavo. In barca, a sciare e in bicicletta non ce lo avevo ancora portato. Sedie vuote … no, dicevo: luii l “riempiva” subito. E nemmeno porte chiuse. Dorian non le sopportava: grattatine a non finire, fino a quando tu non gli aprivi la porta, che fosse della camera, della sala, del bagno …
Ma torniamo ad “Alfonso ed i Suoiâ€. I “Suoi†… già , chi sono? Io li ho fotografati ma… lui li invitava chiamandoli per nome, ma loro si presentavano in scena a tre, quattro ed anche di più alla volta, impossibile per me ricollegare il nome a ciascuna persona. Ed allora gli ho spedito una mail ed un sms e Alfonso (‘sta mattina) mi ha fornito i nomi … Nel frattempo, questa sera scrivo il post … lo pubblico domattina bonora (adesso per chi legge, 17 ottobre), già … perché domani (oggi, 17 0ttobrte) sono “fuori casa … anzi, “fuori computer†(cioè sono in giro senza computer al seguito) e non voglio privare voi e me stesso della mia consueta tempestività (tempestivo – o tempestoso? – almeno cosi mi giudicano molti di voi, gradite lettrici e graditi lettori: credo di avervi mal abituato!). Successivamente, quindi, aggiungerò i nomi. nel frattempo gli Attori vorranno scusarmi.
Alfonso era la voce parlante, la traccia sul cui progredire si sono inseriti, di volta in volta, i lettori, anzi, i recitatori, anzi, i recita- attori, anzi gli attori. Gatti nel vocabolario, nei proverbi, nelle diverse città , nei rapporti con gli altri animali (uomo compreso), nella prosa, nella poesia, nei colori, nella natura. Ma non di queste sole cose vive l’uomo: ed ecco infatti “Gatti nella Musicaâ€! Due applauditissimi intermezzi musicali hanno ulteriormente entusiasmato la platea: il cantante-suonatore con una minuscola chitarra che chitarra non è e l’operetta finale, la scena dio gelosie di due gattine canore gelose dello stesso gattone (Alfonso), con sottofondo di fisarmonica sull’aria del duetto dei gatti di Rossini.
O mùzos delòi … la favola insegna … insegna? Si, ci insegna, e molto: la dignità del Gatto; il suo spirito libero; il suo sapere essere amico senza essere servile; il sapersi ribellare ad ingiuste costrizioni; il sapere riconoscere e ricambiare un affetto; il sapere apprezzare ciò che ha; il sapere sopravvivere e vivere con poco. Con poco, con ciò che gli serve. Niente di superfluo, a cominciare dal cibo, che consuma solo nella misura che gli serve per alimentarsi. Non accumula, non spreca cibo, non consuma risorse oltre lo stretto necessario … e vi pare poco? Abbiamo molto da imparare … noi … dai Gatti! (la lettera maiuscola non è casuale).
Un contributo mio? Certo! Una poesiola, scritta per un cugino ligure di mio Dorian: “Gatto di mare” (o “da mare” … o ancora …”d’amare”‘)
Non insegui il Tempo
e grato
il Tempo
non ti rincorre.
Immobile
sulla tela di un gozzo
assapori l’amico profumo di pesce
il caldo insperato del sole invernale
e mi osservi
col nobile sguardo
del marinaio antico
al quale ogni giorno tu presti la barca.
Voglio indossare
pantaloni di tela
colore del mare profondo
sfumati di bianco salino
sedere in silenzio al tuo fianco
su questo gradino
dal bordo ormai liso e rotondo
per non disturbare
segreti
ricordi
speranze e tesori
dei gatti del posto …
… e dei pescatori.
E poi … chi non conosce la melodia di Memory da “Cats”? Famosissima. Ma le parole? Eccole:
Midnight, not a sound from the pavement
has the moon lost her memory
she is smiling alone
in the lamplight the withered
leaves collect at my feet
and the wind begins to moan.
Memory. All alone in the moonlight
I can smile at the old days
I was beautiful then.
I remember the time I knew
what happiness was.
Let the memory live again.
Every street lamp seems to
beat a fatalistic warning
someone mutters, and the street lamp gutters
and soon it will be morning.
Daylight. You must wait for the sunrise
you must think of a new life
and you mustn’t give in.
When the dawn comes tonight will be a memory too
and a new day will begin.
Burnt out ends of smokey days
the stale cold smells of morning
a street lamp dies, another night is over
another day is dawing.
Touch me, it’s so easy to leave me
all alone with the memory
of my days in the sun.
If you touch me, you’ll
understand what happiness is:
look, a new day has began.
Memory? Ricordando il mio Dorian, buon Gatto a tutti!
POST 1041 – BRUNETTA CONTRO I SUPER EMOLUMENTI RAI (FAZIO, CROZZA, …)
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Ottobre, 2013 @ 7:53 amDetto altrimenti: potrei dirgli bravo, purchè …
Purchè cosa? Direte voi, amiche lettrici e amici lettori dei miei “sudati post†… Purchè si tratti di una revisione completa delle super retribuzioni, super pensioni, super cumuli, super buonuscite, super buonentrate (ci sono state anche queste: vieni da me, e siccome vali molto io ti pago anche un “premio di ingressoâ€) di tutti (tutti) i soggetti che percepiscono questi super emolumenti assolutamente fuori scala, nel settore pubblico e anche in quei settori privati che sono sovvenzionati dal denaro pubblico.
Dice … ma si tratta di diritti acquisiti. Un momento, distinguiamo: vi sono diritti acquisiti e privilegi acquisiti. Si tratta di due categorie ben diverse … Qualche esempio?
1) Il capo della nostra Polizia di Stato è pagato circa il triplo del capo dell’FBI;
2) amministrazioni pubbliche locali che hanno 10-15 direttori generali (sic) tutti retribuiti al livello di quello che dovrebbe essere l’unico direttore generale. Quanto? Circa 170.000 euro l’anno. Ci può stare, direte voi. Sì, ma se poi costoro, anzi, ognuno di costoro ha anche una indennità di carica pensionabile che “può arrivare 1:1â€, cioè può arrivare ad essere pari alla voce stipendio (e ci arriva!): con il che il suo stipendio si raddoppia!
3) buonuscite milionarie in euro ai vertici delle banche! Le banche! Si sono autodisastrate, hanno disastrato il sistema economico, e noi cittadini paghiamo le tasse allo Stato, lo Stato versa fondi all’UE, l’UE finanzia le banche europee con 4.000 miliardi di euro (quattromila miliardi di euro) al tasso dell’1% (uno per cento) e le banche investono quei denari in titoli di Stato al 4,5% e non concedono finanziamenti a imprese e famiglie! Cornuti e mazziati, si potrebbe dire di noi cittadini! E poi, quelle stesse banche, “premiano†il loro grandi capi con buonuscite da 40 milioni di euro!
Mi domando: perché mai la BCE non finanzia all’1% direttamente gli Stati? L’Italia avrebbe potuto sostituire propri debiti al 4,5% con debiti all’1%, risparmiando il 3,5% di interessi. Un esempio pratico: sui 140 miliardi semi regalati alle banche italiane, il nostro Paese avrebbe potuto risparmiare 4,9 miliardi l’anno di interessi. E se 4,9 miliardi l’anno vi sembran pochi …
E poi … vede, Brunetta, se noi stra-paghiamo “comunque†e “a prescindere†certi personaggi (in UE e a casa nostra), costoro non saranno mai tesi, impegnati, preoccupati nel senso di agire al meglio come ho appena indicato. Non saranno mai motivati, ad esempio, a “migliorare il sistemaâ€, a ricercare il “bene comuneâ€, bensì saranno solo preoccupati di mantenere i loro super privilegi su livelli “marzianiâ€, non certo terrestri.
Quindi, Brunetta, avanti tutta però. Però su tutti i fronti, non solo su quelli di un percorso demagogico – populista – da campagna elettorale permanente. Ah … mi scusi … dimenticavo … “quaeso” (di grazia), mi sa dire Ella quali siano gli stipendi degli steno dattilografi anziani del parlamento? Mi si dice che arrivino a 240.000 euro l’anno, ma non posso certo crederci … altrimenti sartei portato a driLe “Medice, cura te ipsum!” ovvero, “Medico, cura innanzi tutto te stesso!”
POST 1040 – 16 ottobre 1943 – 16 ottobre 2013
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Ottobre, 2013 @ 5:04 pmDetto altrimenti: un Ricordo doveroso.
RADIO TRE, Moni Ovadia legge la seconda puntata del rastrellamento degli Ebrei nel ghetto di Roma, di Giacomo Debenedetti.
Ho ricordato il Vajont. Ho scritto delle stragi del mare. Non potevo non scrivere del 16 ottobre 1943. Ottobre … tragica coincidenza … la morte di Priebke … il rastrellamento nel ghetto di Roma.
Non posso aggiungere quasi nulla a ciò che già si sa … solo un piccolo mattone per la costruzione del Tempio del Ricordo. Nel senso che il Ricordo è un dovere per ognuno di noi, un debito verso chi ha pagato un prezzo inaudito alla pazzia della storia, di una storia con la “s†minuscola, anzi ..no … con due, tragiche “S†maiuscole, stilizzate …
L’indifferenza al Ricordo oggi sarebbe il peggiore dei mali. E invece dobbiamo ricordare, ricordare non per odiare, ma perché l’odio non rinasca, per prevenire nuovi tzunami di odio. Invece, purtroppo, troppo spesso, in Europa … nel mondo … il razzismo rinasce, razzismo religioso, etnico .. ed anche “socialeâ€.
Razzismo sociale, direte voi? Cosa è? Ecco, è il razzismo delle caste: chi è dentro è dentro chi è fuori si arrangi. Da un lato pochi (uomini, popoli, gruppi economici) sempre più ricchi e dall’altro molti (uomini, popoli, gruppi ecnomici) sempre più poveri. Comunismo, il mio? No, è ricerca del “bene comuneâ€, l’unico bene che può garantire a tutti la civile convivenza e lo sviluppo della razza. Della razza? Ma allora anche tu … No, cosa avete capito? Non ho detto di “una†razza, bensì “della†razza, cioè di quella umana, l’unica.
I migranti. Il Mare mediterraneo, nuovo moderno ghetto dal quale taluno non vorrebbe che emergessero, letteralmente. Ma la Storia, non ci ha insegnato nulla? Insisto: leggete il libro del professore universitario canadese Daniel R. Headrick, “Il predominio dell’Occidente – Tecnologia, ambiente, imperialismo†(Il Mulino ed., 2011, €29,00), ne vale la pena. E’ la storia – nei secoli – dell’imperialismo del nostro mondo occidentale contro l’Oriente e soprattutto contro il Sud del mondo. Ma anche contro l’Occidente americano.
Ecco, l’onda che ieri ha urtato violenta la spiaggia, oggi si ritrae, genera una risacca, come l’onda del Vajont che dopo il primo urto, ritraendosi, ha letteralmente spianato Longarone.
Gestiamo quindi il fenomeno “migranti†almeno in un’ottica storica ed “utilitaristica”, se proprio non riusciamo ad gestirlo in un’ottica umana …
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POST 1039 – VOLA, COLOMBA BIANCA VOLA ….
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Ottobre, 2013 @ 3:08 pmDetto altrimenti: “Vola, Alitalia stanca, vola …â€
Ricordate quella vecchia canzone? Vola, colomba! Ieri una colomba. Oggi Alitalia: vola, Alitalia! Ma a che prezzo! Ce lo ricorda Massimo Giannini, in AF Affari e Finanza (la Repubblica) del 14 ottobre 2013, prima pagina: “Il “salvataggio†del Cavaliere DEL 2008 è costato 6-7 miliardi di euro. Da allora i Patrioti Privati da lui chiamati a “salvare†la Società , ne hanno perso altri 1,2 di miliardi. … ci sarebbe una sola cosa fare: mandare la fattura a palazzo Grazioli …â€
In alcuni recenti post scrivevo della responsabilità civile dei poteri dello Stato, dei tre poteri, non della sola Magistratura. Ecco, mi domando: quale responsabilità civile è ricondotta a simili disastrose decisioni “di (mal) governo? Nessuna. E’ questo il nostro malanno nazionale. Non reagiamo … pare che quei miliardi non siano nostri … e invece lo sono! E come se lo sono! Vorrei vedere Lui, il Cavaliere, il self made man, il ghe pensi mi man, come agirebbe e soprattutto come reagirebbe se a fare un danno simile fosse stato un suo amministratore in una delle sue aziende …
Ed io … come sono stato fortunato … Infatti anni fa, quando ero dirigente finanziario alla Stet, venni contattato da un head hunter (cacciatore di teste)  per trasferirmi a capo della direzione finanza di un’altra società – che non veniva nominata – la quale, fra i benefit, mi avrebbe concesso un volo aereo di andata e ritorno all’anno, per me e famiglia, in una delle sue tratte, anche internazionali … Io non accettai. Pfuiiii, scampato pericolo!
P.S.: fra tutte le lettrici ed i lettori che avranno indovinato di quale società si trattava, sarà sorteggiato un biglietto della metro di Roma, valido per tutte le tratte gestite da quella società .
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