UN FUTURO COSI’ VELOCE CHE CI CADE ADDOSSO COME UN PRESENTE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Febbraio, 2024 @ 11:55 am… e se non ci diamo una mossa, lo potremo solo ricordare come un passato, come un già accaduto, ma se avremo aspettato quel momento per chiudere i cancelli della stalla, i buoi saranno già scappati!

Fino a poco tempo fa si diceva che la Politica, quella buona, quella con la P maiuscola, deve saper prevedere: dall’invasione dell’Ucraina (tanto per fissare un momento) la Politica deve sapere pre agire.
E la nostra pre-azione deve essere non solo “temporale” ma deve avere anche la giusta ampiezza spaziale, cioè avvenire all’interno delle unità dimensionali del nostro tempo, e cioè della aree politiche continentali.In altre parole: serve tempesivamente una UE POLITICA!
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AUTONOMIA ED UNIONE EUROPEA.
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Febbraio, 2024 @ 11:50 amGiungo 2024, elezioni europee. Molti elettori rischiano di essere distratti dal tema binomio Autonomia Speciale Amministrativa – Autonomia Differenziata. Io mi permetto di invitare tutti noi a spostare l’attenzione su un binomio diverso: Autonomia-UE.
Infatti non è solo la natura a “non fare salti” bensì anche la politica, ai vari livelli, è una sorta di catena di trasmissione senza interruzione alcuna di cause ed effetti.
In Trentino difendiamo la nostra Autonomia Speciale Amministrativa, la quale però potrebbe soccombere di fronte alla perdita dell’autonomia sostanziale dell’Italia ove il nostro paese fosse inserito all’interno di una Europa non autonoma in quanto non politica, ovvero non in grado di autogovernarsi e di dialogare influentemente con le altre politiche intercontinentali.

Ecco che se vogliamo non solo difendere ma anche aumentare la nostra Autonomia Speciale Amministrativa, ALLE PROSSIME ELEZIONI EUROPEE dobbiamo promuovere una UE POLITICA, quale presupposto indispensabile e insostituibile (cioè strategico) anche rispetto ai nostri obiettivi locali.
Riccardo Lucatti – ITALIA VIVA -IL CENTRO – RENEW EUROPE
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DA DE GASPERI A NOI: E’ CAMBIATA LA VELOCITA’ DEGLI EVENTI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Febbraio, 2024 @ 11:47 amDe Gasperi ci ha lasciato molto, anche questo principio: ” Il politico pensa alle prossime elezioni, lo statista alle prossime generazioni”.

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Orbene, mentre il succedersi delle tornate elettorali normalmente è scandito da scadenze prefissate, il succedersi dei fatti geopolitici ha una velocità superiore all’avvicendarsi delle “prossime generazioni” e riguarda innanzi tutto sin d’ora la nostra stessa generazione attuale o se proprio vogliamo, già la prima generazione a noi successiva: non occorre aspettare tutte le altre.
Il futuro è diventato velocissimo, prendiamone atto.
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ELEZIONI EUROPEE DEL GIUGNO PROSSIMO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Febbraio, 2024 @ 6:55 am1861: sia pure con molte imperfezioni ed errori siamo stati capaci di “fare” l’Italia. Adesso è il momento di RIFORMARE la nostra casa e di “fare” l’EUROPA POLITICA.
Dobbiamo lottare contro la distrazione, la pigrizia, l’inerzia, la superficialità che sino ad oggi hanno mantenuto la percentuale dei votanti a livelli bassi: alle elezioni europee di giugno andiamo a votare, tutte e tutti!
La maggiore difficoltà è riuscire a fare arrivare agli elettori questo messaggio: il fatto che una UE POLITICA è una componente “strategica” del nostro vivere civile, della nostra economia, del nostro futuro e ricordare che il termine “strategico” significa “indispensabile e insostituibile”.
Un esempio purtroppo attuale e concreto: la pirateria selettiva nel Mar Rosso che si è trasformata in azione corsara, cioè in attacchi diretti su tutte le navi in transito tranne che contro quelle russe e cinesi.
Cui prodest? Cui bono? Chi ci guadagna? A chi vien bene? Direbbe Cicerone. Ed io mi permetto di aggiungere: chi è il mandante di questa azione corsara? Chi la finanzia? A chi reca danno? Quale tipo di risposta sta dando l’Europa?
La risposta è solo militare e non da parte dell’UE bensì solo da parte di alcuni paesi dell’Europa (ad esempio manca la Spagna). Manca la risposta politica in quanto manca il soggetto politico che la possa dare: mancano gli STATI UNITI D’EUROPA. Manca questa consapevolezza.
Da parte di taluno mi si dice che noi, qui in Trentino in particolare, potremmo fare fatica a fare comprendere questi concetti ad una popolazione di elettori distratta da orsi si/no, autonomia speciale amministrativa in pericolo si/no, popolazione alla quale “non interessa il Mar Rosso” se non ad alcuni per andarci in vacanza.
Ma allora … aspettiamo di vedere quanto di più ci costerà acquistare beni d’ogni tipo a causa dell’aumento dei noli marittimi conseguenti alla necessità delle navi di adottare la rotta del capo di Buon Speranza! Aspettiamo di constatare quanto meno concorrenziali sarà la produzione delle nostre fabbriche a fronte dell’immissione sui nostri mercati delle merci che hanno il privilegio di passare dalla rotta del Mar Rosso!

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Una UE POLITICA potrebbe dare una risposta politica al problema, cioè una risposta univoca, forte che sarebbe molto più efficace ovvero produttrice di risultati di quanto non lo possa essere l’attuale risposta parziale: quella militare.
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Riccardo Lucatti – ITALIA VIVA – IL CENTRO – RENEW EUROPE
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SPA COMUNALE MULTISERVIZI O SPA SEPARATE?
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 31 Gennaio, 2024 @ 6:56 pmMi permetto di sottoporre alla valutazione delle lettrici e dei lettori l’opportunità innanzi tutto “fiscale” (ma anche di economia gestionale) di gestire in un’unica Spa comunale “multiservizi” attività con utili (servizi A, B) e attività con perdite di bilancio (servizio C), perchè in tal modo le somme che le SpA con risultati positivi verserebbero al fisco possono invece essere utilizzate per ripianare le perdite di bilancio delle altre SpA.
Ciò non toglie che ogni singola attività possa continuare ad essere gestita in autonomia con gli stessi criteri aziendali di bilancio che utilizzava quando era gestita all’interno di una sua specifica SpA. In altre parole: ogni singola attività (servizi A, B, C) può e deve essere gestita come se fosse ancora all’interno della sua singola precedente SpA, cioè tecnicamente, come un “centro di profitto”, con una sua programmazione annuale, pianificazione pluriennale e rendicontazione finanziaria, economica e patrimoniale, sotto la guida del proprio precedente direttore.
Avremo però un solo presidente anziché tre, e potrà essere rifotto il numero dei consiglieri di amministrazione. Il nuovo CDA deciderà la politica di bilancio e soprattutto le decisioni di ogni settore circa gli investimenti.
Ogni centro di profitto contribuirà alla formazione dell’unico bilancio aziendale: vi saranno centri che apporteranno utili e risorse finanziarie, apporti con i quali si potranno pareggiare le eventuali esigenze dei settori in difficoltà.
Comunque … se mi sbaglio mi corigerete!
Riccardo Lucatti, Tavolo di Lavoro Finanza ed Economia mista di ITALIA VIVA TRENTINO.
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2024: FINE GENNAIO E FINE ANCHE DEI GIORNI DELLA MERLA – NUOVO SVILUPPO DEL TURISMO TRENTINO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 31 Gennaio, 2024 @ 9:17 amMassa ciaud, troppo caldo per dirla nella lingua ladina, ladina con la “d ” che altrimenti sarebbe latino che però non c’azzecca!Avrebbero dovuto essere i giorni più freddi dell’anno e invece …invece poco freddo, poca neve per lo sci, per i boschi, per le riserve d’acqua per l’estate.
Ed ecco che noi qui in Trentino dobbiamo integrare il ventaglio delle offerte turistiche ed offrire e vendere in modo organizzato il prodotto “dislivello” non solo per lo sci (e per l’estate) con tessere plurigiornaliere e plurimpianti, bensì anche nelle stagioni “intermedie”: primavera e autunno.
Come fare? Basta copiare dall’Austria che da anni ha creato il TIROL BIKE SAFARI (safari = viaggio) ovvero ha messo in rete 14 impianti di risalita con relative ciclodiscese creando un bici-percorso di oltre 700 km!
Noi qui in Trentino dobbiamo mettere a sistema le tante separate iniziative del genere già esistenti, inizando con la creazione della nuova cabinovia Trento-Monte Bondone che realizzerebbe un primo importante anello fra le valli dell’Adige e quella dei Laghi, da Trento a Riva del Garda e viceversa.
Dice … ma sembra che le gestione della cabinovia potrebbe essere in passivo, soprattutto i primi tempi. Rispondo: basta che la Spa comunale che la realizza sia una multiservizi e comprenda anche settori che oggi, gestiti da SpA separate (farmacie e parcheggi) , versano inutilmente all’erario statale rilevanti somme a titolo di imposta sugli utili di bilancio! Somme che sarebbero più che sufficienti a pareggiare quelle eventuali perdite.
Dice … ma farmacie e parcheggi pederebbero la loro autonomia gestionale. Rispondo: no, basterebbe gestirle come “centri di profitto” e non come semplici “centri di servizio” all’interno di un’unica SpA. Sono tecniche gestionali diverse, ben note e sperimentate.
Dice … ma invece di tre CDA ce ne sarebbe uno solo. Rispondo: questo è un problema.
Dice … ma le biciclette in montagna inquinano. Rispondo: forse oggi che la materia non è regolata, ma il CAI Centrale ci insegna che quella pratica non va nè lasciata libera nè vietata, bensì regolamentata. Si vedano al riguardo i Quaderni di Ciclo Turismo e Ciclo Escursionismo editi appunto da quella gloriosa istituzione, reperibili in internet!
Dice … ma in Trentino abbiamo già un’ottima rete di piste ciclabili di fondo valle! Rispondo: appunto … integriamo le due offerte!
Dice … ma che ne pensa Bolzano? Rispondo: va coinvolta, il progetto TRENTINO BIKE SAFARI deve diventare TRENTINO SUD TIROLO BIKE SAFARI e collegarsi con il TIROL BIKE SAFARI in un’ottica funzionale euroregionale.
Dice … ma che, Riccardo, ti vuoi candidare come Assessore al Turismo? Rispondo: no raga, io sono un VIP-Vecchietto In Pensione e il 3 febbraio prossimo compio 80 anni: mi volete far vivere con tranquillità questa mia 4 x 20 età giovanile?
Firmato da me, Tavolo di Lavoro Finanza ed Economia Mista di ITALIA VIVA TRENTINO.
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LA “SCALA” NECESSARIA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 30 Gennaio, 2024 @ 6:12 pm
Ogni carta geografica ha la sua scala, cioè il rapporto con le misure reali del territorio.
Anche gli schermi dei radar hanno una loro scala: si può scegliere di vedere ciò che è intercettato dallo strumento a 1, 2, 3 etc. 100m/1000 m di distanza, ovviamente entro il limite massimo della sua portata.
Anche la politica ha scale diverse: comunale, provinciale, regionale, statale, europea. Sta a noi sincronizzare la nostra capacità intellettiva sulla scala che ci serve. Al momento, quella strategica (= indispensabile e insostituibile) è la scala europea. Infatti, se non siano in gradi di vedere, capire e intervenire sulla scala europea attraverso la partecipazione ad una UE POLITICA, rimarremo come una navicella senza governo in un oceano di continenti in tempesta.
Lo dimostra già adesso l’azione dei corsari nel Mar Rosso, i quali lasciano navigare indenni solo le navi di due paesi, generando per l’UE un forte aumento di costi su moltissime forniture, creando un ingiusto, enorme vantaggio competitivo per le meci trasportate dalle navi di quei due paesi.
La risposta che alcuni (non tutti!) paesi dell’UE stanno dando è militare: purtroppo non è non può essere politica, perché l’UE non è (ancora) una unione politica: manca cioè una visione ed una reazione sulla giusta scala, quella politica.
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MANCA UNA REAZIONE POLITICA EUROPEA ALLA PIRATERIA SELETTIVA NEL MAR ROSSO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 30 Gennaio, 2024 @ 8:31 amQuando qualcuno, pirata o meno, si metteva a pirateggiare selettivamente su mandato di un particolare stato, era definito “corsaro”. Ecco che i pirati del Mar Rosso in realtà sono corsari al servizio di chi … di chi è sicuro che le proprie navi non saranno attaccate!
I fatti notevoli sono due: il primo, grave: l’azione di quei corsari; il secondo, gravjssimo: la mancanza di una risposta politica al primo fatto da parte di una UE non ancora politica.
Infatti questa moderna guerra corsara avvantaggia notevolmente il commercio delle merci prodotte in certi paesi e trasportate sulle navi “esenti” rispetto alle merci che devono seguire la rotta del capo di Buona Speranza: 12 giorni in più di navigazione!
Mi auguro che quando i cittadini europei vedranno quanto incidono questi maggiori costi sul loro portafoglio, il prossimo giugno vadano tutti a votare alle prossime elezioni europee, e votino i partiti e le persone che – come ITALIA VIVA -IL CENTRO – RENEW EUROPE e MATTEO RENZI si battono per la creazione di una UE Politica, la quale, ad esempio, per le navi esentate dagli attacchi corsari, potrebbe stabilire in tutti i porti degli Stati Uniti d’Europa tariffe portuali molto più gravose di quelle riservate alle navi non-esenti. Solo per cercare di fare un esempio.
La nostra bandiera sconfiggerà la loro!


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CICLOTURISMO E CICLO ESCURSIONISMO TRENTINO:LA NUOVA CABINOVIA TRENTO-MONTE BONDONE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 27 Gennaio, 2024 @ 7:28 amLa TV ha recentemente ritrasmesso due documentari “nella bellezza” sul fenomeno ciclo turistico toscano de L’Eroica e sul circuito cicloturistico bolognese BOMBA-Bologna Montana Bike Area, evidenziando il forte sviluppo che le due iniziative stanno dando alle economie locali in tutte le quattro stagioni e citando inoltre i molti miliardi di euro di fatturato che questo nuovo turismo genera in tutto il paese.
Sullo stesso tema i nostri quotidiani locali trentini spesso riportano le numerose, (ma purtroppo ancora separate!) iniziative che alcune nostre località turistiche stanno assumendo in materia.
Al che insisto sulla funzione strategica che avrà la nuova CABINOVIA TRENTO-MONTE BONDONE, quale innesco di un progetto provinciale “sistemico”, mirato alla realizzazione del TRENTINO BIKE SAFARI, sull’esempio del TIROL BIKE SAFARI che in Austria ha messo in rete numerosi impianti di risalita per complessivi 700 km di ciclo discese. Il progetto che potrebbe essere esteso all’Alto Adige per la realizzazione del TRENTINO SUD TIROLO BIKE SAFARI.
In altre parole: occorre organizzare e mettere in rete due sistemi: quello delle ciclabili di fondo valle e quello delle ciclabili “in discesa”, creando e vendendo un NUOVO PRODOTTO TURISTICO, IL DISLIVELLO, venduto anche nelle stagioni non ancora sature di turismo e cioè la PRIMAVERA e AUTUNNO, controbilanciando inoltre, soprattutto per le stazioni sciistiche di altitudine non molto elevata, la crescente carenza di neve.
La nuova cabinovia Trento-Monte Bondone innanzi tutto realizzerà un primo importante “anello”, il circuito Trento/Rovereto – Valle dei Laghi – Altogarda nelle due direzioni, anche in previsione di captare i sempre più numerosi cicloturisti del Lago di Garda.In sintesi: si tratta di pensare ed operare per sistemi di area e di captare i forti segnali di cambiamento che il turismo sta subendo, ad esempio verso il ciclo-turismo, soprattutto con l’avvento delle biciclette a pedalata assistita (le cosiddette e-bike) che si stanno sviluppando presso utenza di tutte le età e in particolare sono sempre di più utilizzate anche turisti sempre meno giovani (la popolazione sta invecchiando!) ma dotati di maggiori mezzi finanziari di spesa.
Quanto alla regolamentazione dell’uso delle biciclette in montagna, si vedano i Quaderni di Ciclo-turismo e di ciclo-Escursionismo editi dal CAI centrale, reperibili in internet: secondo il CAI infatti la materia non va nè vietata nè ignorata, bensì regolamentata.
Dice … ma pare che ci sia difficoltà a reperire la parte di finanziamento ancora necassaria alla realizzazione dell’impianto, perchè soprattutto all’inizio la cabinovia potrebbe avere una perdita di bilancio.
Rispondo: basta farla realizzare da una SpA comunale pluriservizi che comprenda anche attività oggi in forte utile (farmacie e parcheggi) recuperando risorse finanziarie a valere sulle forti somme che oggi le due rispettive società versano (inutilmente!) all’erario a titolo di imposta sull’utile.
F.to: Riccardo Lucatti, Tavolo di Lavoro Economia e Finanza mista Italia Viva Trentino (sciatore e ciclista).
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PRIVATIZZARE (BENE O MALE) UNA SPA O VENDERE LE AZIONI DI SPA ITALIANE ALL’ESTERO?
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Gennaio, 2024 @ 5:04 pmLe parole sono pietre, scriveva Don Lorenzo Milani. E allora usiamole con precisione.
Privatizzare in inglese si dice “to go public”, ovvero aprire il capitale sociale di una SpA alla moltitudine del pubblico degli azionisti privati, ovvero quotare in borsa una società: esattamente il contrario di quello che potrebbe sembrare a seguito di una errata traduzione nella nostra lingua, e cioè far sì che una SpA diventi pubblica.
Purtroppo nella Borsa Valori italiana non vi è una moltitudine di società e quindi nemmeno una moltitudine di azionisti. Forse anche per questo che il termine “privatizzare” ha assunto soprattutto un altro significato e cioè la vendita di una SpA pubblica ai privati, ma non alla moltitudine dei possibili azionisti privati, bensì soprattutto ad alcuni imprenditori privati soprattutto se amici di chi vende.
Questa è stata la “privatizzazione” in Russia e questa avverrà in un grande paese del Sud America, paesi nei quali rispettivamente si è creata e si sta creando la classe dei grandi oligarchi (per la Russia, qualcuno ha calcolato il patrimonio privato di Putin, valutandolo circa la metà della somma del patrimonio di tutti gli oligarchi russi).
Un significato che il termine non ha mai assunto e che a mio avviso non deve mai assumere è la vendita delle azioni di una Spa pubblica a soggetti dell’estero.
In sintesi, si deve essere
– contrari alla vendita di azioni di importanti SpA pubbliche a soggetti esteri;
– contrari alle privatizzazioni stile Russia;
– favorevoli alle privatizzazioni all’inglese.

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