DENARI SOTTRATTI DAI PARTITI, AI PARTITI O ALLA COLLETTIVITA’?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 14 Novembre, 2012 @ 8:54 am

Detto altrimenti: un furto al giorno leva il denaro (pubblico) di torno. Ma questa volta hanno superato loro stessi!

 

Il Sen. Bruno Kessler

Il mio vecchio capo all’ISA (Trento), il Senatore Bruno Kessler, mi diceva: “I collegamenti …chi fa i collegamenti è padrone della materia, riesce a capire tutto …”. Ed allora … provate un po’ voi a fare i collegamenti:

• Un politico viene imputato di aver sottratto circa €800.000 dalle casse del suo partito.
• Di questi 800.000 ne ha giocati 100.000 presso una sala di videogiochi
• La sala di videogiochi è di proprietà di un suo collega di partito.
• Ogni videogioco, per legge, deve essere collegato alla Guardia di Finanza, per il calcolo e l’applicazione delle imposte, pena una multa di €50,00 per ogni ora di scollegamento di ogni singola macchinetta.
• La principale società concessionaria di videogiochi, Atlantis (illecitamente finanziata dalla Banca Popolare di Milano, Presidente e dirigenti sotto inchiesta, ai domiciliari), aveva maturato circa 700 milioni di euro di multa, poi concordati in meno di un milione (!?).

Ciò chiarito, si domanda:

1) Come fa una persona a sottrarre tali cifre senza che nessuno se ne accorga?
2) Perché una persona, dopo avere corso un primo rischio nel rubare denaro, corre un secondo rischio giocandolo ai videogiochi?
3) Occorre controllare o meno se quella sala aveva tutte le sue macchinette ininterrottamente collegate alla Guardia di Finanza?
4) Quali reati ritenete che possano eventualmente essere stati commessi? Cancellate con una riga quelli che escludete: peculato, abigeato, furto, frode fiscale, violenza carnale, riciclaggio di denaro, mobbing, violazione del diritto del lavoro, sofisticazione alimentare, altro.
5) Ritenete voi che si sia toccato il fondo o che domani ne salti fuori un’altra?

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INPS: HA ASSORBITO L’ENPALS ED ALTRE GESTIONI. Alcune “assorbite- assorbite”, altre “assorbite ma separate in casa”.

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 14 Novembre, 2012 @ 7:50 am

(SEGUITO DEL POST PRECEDENTE)

Detto altrimenti: cerchiamo di capirci … anzi, se qualcuno ce lo spiegasse, lo ringrazieremmo sin d’ora

Il Presidente dell’INPS: speriamo che possa sorridere sempre …

Dice … l’INPS aveva un patrimonio pari a 100. Ha assorbito l’Enpals a altre gestioni ed il suo patrimonio è sceso a 50. Si dice anche che fra tre anni, rebus sic stantibus, l’INPS non sarà più in grado di pagare le pensioni allo stesso livello odierno, tranne che quelle che fanno capo alle gestioni separate, che sono state sì assorbite, ma restano “separate in casa”.

Infatti l’INPS gestisce anche alcune “gestioni separate” (ad esempio, il fondo telefonici) a valere sui quale paga – fra l’altro – anche pensioni di 30-40- mila euro e più “al mese”. Si dice: “Ma è una gestione separata”, “Ma hanno accantonato i contributi”, “Ma è un diritto acquisito”.

Riflettiamo insieme. Poiché sino all’altro ieri le pensioni erano “retributive” e non “contributive”, esse erano calcolate quale percentuale dell’ultimo stipendio, e in particolare, nel caso delle gestioni “separate in casa”, a prescindere dal fatto che le somme versate dall’interessato fossero tali da assicurare al pensionato quel reddito così elevato.

Ora, dal fatto che le somme normalmente accantonate non sono sufficienti a garantire le pensioni retributive (la recente riforma lo dimostra e la previsone negativa per il futuro purtroppo lo conferma) ma tuttavia si dice anche che questi fondi (“separati in casa, ma solo loro, non altri!) hanno la capacità finanziaria di far fronte a quelle pensioni d’oro, si deduce che, nel tempo, a valere sui bilanci delle società e degli enti relativi, probabilmente detti fondi hanno accumulato (ricevuto) risorse in misura ben superiore alle percentuali che usualmente gravano il datore di lavoro (essendo restate ferme ai livelli “normali” quelle a carico dell’interessato). In altre parole, quelle pensioni erano “contributive” ante litteram, o meglio, “contributive a prescindere”, alimentate come erano soprattutto con fondi del datore di lavoro erogati “ a prescindere” fino al livello necessario a generare quei super redditi.

Quindi, se le società e gli enti in questione erano o sono pubblici, se ne deduce che parte delle risorse pubbliche nei decenni trascorsi sono state accantonate a carico dei bilanci pubblici e a favore delle future erogazioni pensionistiche, in misura sorprendentemente elevata.

Una proposta. Se fossero vere le ipotesi sopra indicate, in caso di crisi, di emergenza nazionale, prima di pareggiare i conti con la riduzione delle pensioni “normali”, si potrebbero eliminare le gestioni separate, almeno fino al livello delle loro super dotazioni.

Infatti si vorrebbe evitare che, dopo la “stangata” della trasformazione delle pensioni “normali” da retributive in contributive, un domani, sull’onda della necessità di un contributo solidale e sociale (“Chi mai può avere l’ardire e la sfrontatezza di opporsi al necessario contributo di solidarietà a favore di …?” Già lo sento l’appello del politico di turno), non vorrei che domani, dicevo, le risorse per le nuove pensioni contributive fossero reperite a valere su decurtazioni delle pensioni “normali” odierne, ferme restando, ovviamente, quelle erogate dalle gestioni “separate in casa”. Ci mancherebbe altro! Il che non sarebbe accettabile, non vi pare?

Infatti sarebbe come metter 19 operai contro 19 operai, una guerra fra poveri, una guerra dei bottoni (ricordate il vecchio film?): chi perde resta in mutande, nel senso che gli tolgono anche i bottoni dei pantaloni e delle bretelle.  Ora, tutto quanto sopra è frutto di un mio ragionamento “empirico”. Se mi sono sbagliato, presento sin d’ora le mie più sentite scuse ai miei lettori. In attesa, comunque, che qualcuno confermi o smentisca quanto sopra.

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ANTONIO TABUCCHI E HANS KELSEN– La Grundnorm, la Norma Fondamentale, di base (a tutte le altre)

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 14 Novembre, 2012 @ 7:25 am

Detto altrimenti: livelli retributivi, buonuscite e pensioni abnormi

Antonio Tabucchi

Ho letto un libro (un altro) di Tabucchi:  “La testa perduta di Damasceno Monteiro” (Universale Economica Feltrinelli). Si tratta di un giallo, ma la trama (che poi è la cronaca di un fatto vero) è l’occasione per una serie di quadri e di riflessioni.

I quadri. Delle persone, dei luoghi, del “suo” Portogallo. Ma quanto l’amava l’Autore, questa gente, questa terra, cucina compresa! Quanto la conosceva! Altrettanto quanto Umberto Eco dimostra di amare e conoscere Parigi nel Cimitero di Praga. Poche parole, poche pagine, poche pennellate. Ma il quadro è splendido!

Le riflessioni. Fra le tante possibili e doverose, una: la citazione che l’Autore mette in bocca ad un personaggio, l’avvocato Fernando Diogo Maria de Jesus de Mello Sequeira, in arte Loton. Quella del filosofo del diritto Hans Kelsen, una mia “vecchia conoscenza”, per averne studiato la “Teoria generale del diritto e dello stato” in occasione dell’esame di Filosofia del Diritto, appunto.

Nato a Praga nel 1881, ebreo della Mitteleuropa, fuggito da Vienna e da Colonia per sfuggire alle persecuzioni naziste, Hans Kelsen aveva insegnato in Svizzera e negli USA. Fra le tante sue conquiste (del pensiero), aveva teorizzato l’esistenza ed il potere della Grundnorm, norma, legge, fondamentale, di base, che lui inquadrava nella teoria della Stufenbautheorie, la teoria della costruzione piramidale.

Traduciamo: la Grundnorm sta alla base di tutto, solo che la cosiddetta “base” che la norma occupa è il vertice di una piramide rovesciata. Un poliziotto viola la legge? Una SS uccide gli ebrei? Sono casi di Grundnorm: “L’ho fatto perché me lo ha ordinato il sergente, al quale l’ha ordinato il capitano, al quale l’ha ordinato …. (via via così) Hitler, al quale l’ha ordinato … Dio” (non restava altro “ordinante”, vi pare?). E tutto si giustifica.

E veniamo ai giorni nostri

Direte: filosofia, chiacchere … No, cari amici. Ora ve lo dimostro. Ieri sera alla TV (Ballarò) si è parlato del livello degli stipendi degli Italiani. La media nazionale è di circa 25.000 euro lordi l’anno. La Burocrazia Imperiale (la dirigenza del governo e del parlamento) va dai 130.000 ai 450.000.

Questi livelli, incompatibili con i livelli europei (la Cancelliera Merkel percepisce €300.000 annui!) e con lo stato generale del nostro Paese, si raggiungono anche “grazie” a voci diverse dalla voce “stipendio” ma tutte ugualmente “pensionabili”, quali “indennità di carica” e “premi di produzione”. Poi ci sono i benefit, un lungo e costoso (per noi tutti) elenco, ma ne parliamo un’altra volta. Premi di produzione che dovrebbero essere collegati – come stabilisce la migliore e consolidata tecnica gestionale manageriale – a “obiettivi un po’ oltre i normali risultati attesi; raggiungibili; il cui conseguimento deve essere realmente misurabile” (sic) altrimenti sarebbe inutile porre questi obiettivi, troppo facile affermare di averli conseguiti o, per converso, troppo facile affermare il contrario

Orbene. Un obiettivo ricorrente è avere consentito “il migliore funzionamento delle Camere”. Risultato: tutti i dirigenti hanno ricevuto il premio! Del resto, quando mai si sarebbe ammesso che le Camere abbiano funzionato in modo non ottimale? In altre parole, in luogo di stabilire criteri misurabili, si afferma: le Camere hanno funzionato benissimo. Questo lo diciamo noi. Quindi noi affermiamo che ciò è anche merito tuo e ti premiamo. E per evitare contestazioni, premiamo tutti. Del resto, “la legge è uguale per tutti”. Quindi, dov’è il problema?

Lo stesso discorso vale per le super pensioni e le super buonuscite (vedi post successivo odierno).

Ma che c’azzecca tutto ciò con la Grundnorm, con la Norma Fondamentale? C’azzecca, c’azzecca! Infatti, provate a contestare ad un pensionato d’oro l’eccessivo livello della sua pensione, quanto meno anomalo rispetto all’andamento del Paese e dell’Europa. Vi risponderà: “Ma mi viene pagato da un fondo separato, sul quale sono stati versati i contributi, contributi previsti dalla legge”. Deus vult. Dio lo vuole. Idem con gli stipendio della casta “Burocrazia Imperiale”: “Ma così è stabilito dal contratto (il mio è un diritto acquisito!): il contratto è stipulato secondo la legge; la legge è costituzionale”. Anche in questo caso, vedete bene, che alla fine si arriva al Deus vult, Dio lo vuole.

Ecco. Casi specifici, problemi di base, sono regolati da una Norma Fondamentale che sta alla base dei ragionamenti ma che si colloca al vertice di una piramide rovesciata. Cosa fare? Dobbiamo rovesciare la piramide e farla tornare nella posizione classica, quella delle piramidi egizie di Keofe, per intenderci. Cioè, dobbiamo darci norme che partano dalla esigenza di risolvere i problemi “di fondo”, fondamentali, di base, in modo compatibile con il Sistema Italia e con il Sistema Europa. Nessuno deve più potersi nascondere dietro una Grundnorm. Quanto meno perché l’Italia non se lo può più permettere.

Livelli? Un partecipante al dibattito propone un livello minimo, ad esempio €1.500 mensili, ed uno massimo, ad esempio 10 volte il minimo. Io ricordo che Valletta, il capo storico della prima Fiat, percepiva 20 volte la paga di un operaio. Oggi il n. uno della Fiat percepisce 450 volte quella paga base.

Il mio non è un discorso di sinistra né di destra. Infatti il sistema attuale, nella citata trasmissione televisiva, è stato contestato sia da sinistra (quanto ai livelli retributivi) sia da destra (quanto alla non misurabilità dei risultati).

Queste riflessioni non sono “rivoluzionarie” se non nel senso che vogliono modificare radicalmente un sistema, proprio per evitare la ribellione, la rivoluzione, cioè la perdita della libertà, della legalità, della democrazia. In tale senso si è espresso un altro esponente di fama internazionale del mondo economico e filosofico presente al dibattito.

Infine, nel corso del dibattito si è accennato al fatto che l’INPS “è a rischio” (CONTINUA AL POST SUCCESSIVO)

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CASE CURIOSE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Novembre, 2012 @ 3:49 pm

Detto altrimenti: “case” si, case, non “cose”. Guardate un po’ che licenze edilizie rilasciano … anche qui in Trentino. E poi … altro che “la pioggia nel pineto” …

(n.b.: da questo post ho inserito una nuova “categoria” di post: “Fotografie”, ed ecco le prime, pubblicate indipendentemente da un testo particolarmente significativo).

Ecco, dopo l’estate, l’inverno. Aveva nevicato, vicino a Trento. Ma poi, con un lieve ritardo, è tornato l’autunno, anzi, l’estate di S. Martino. Dalla finestra di casa ho voluto fotografarla. E cosa ho scoperto? Ora che le foglie stanno cadendo e le poche rimaste sono diradate, ho scoperto una casa letteralmente costruita sui rami degli alberi! Incredibile ma vero! E non una casetta, ma una vera casa, a più piani, sollevata da terra … l’avreste mai detto?

Lungo la Valle del Sarca. Risalendo in auto verso Trento. Poco prima del paese di Sarche. Un rettilineo. Un’occhiata. Una fermata. Una foto. Un titolo: “La pioggia nel vigneto”.

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CARTA STAMPATA E WEB

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Novembre, 2012 @ 12:37 pm

Detto altrimenti: la notizia, sul web; il commento, sulla carta stampata

Così dice l’Ing. De Benedetti, che si ritira dalla vita lavorativa, tranne che dall’Espresso. A me capita anche il contrario: apprendo dalla stampa alcune notizie e le commento sul web. E poi, questi elenchi … che volete … saranno quelli di Fabio Fazio e di Massimo Gramellini, ma non ce l’ho fatta a resistere. Infatti io so resistere a tutto, tranne che … alle tentazioni!

Notizia n.1
La Procura della Repubblica di Trani ha chiesto il rinvio a giudizio di cinque dirigenti di due Agenzie di rating USA: S&P e Fitch, per il reato di “manipolazione del mercato continuativa ed aggravata”.
Commento
Molto bene. Meglio tardi che mai. Rileggete il mio post del 6 novembre scorso.

Notizia n. 2
Il Governo ha respinto la mozione di annullamento di acquisti dei caccia bombardieri F35 e di navi da guerra
Commento
Posso capire le navi … con con tanti km di costa che abbiamo! Ma novanta cacciabombardieri F35 da 105 milioni di euro cadauno! La mia posizione la conoscete, ne ho scritto di post sull’argomento! Da ultimo mi sono domandato quanti nostri F24 ci vogliono per comperare un F35. E poi, prima di pensare agli F35 per bombardare gli altri, pensiamo agli F24 che stanno bombardando tutti noi! Una proposta: Governo italiano, usa i nostri F24 per bombardare i capitali illegalmente esportati in Svizzera, a S. Marino, etc., non per demolire noi!

Notizia n. 3
Corte dei Conti Italiana. Immediatamente dopo la valutazione negativa del TAV “francese” da parte della Corte dei Conti Francese (v. mio post dl 10 novembre scorso), il Presidente della nostra Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, dichiara: “la Corte dei Conti segue tutte le grandi opere. Prima o poi – e spero prima piuttosto che poi – sottoporrà al proprio esame anche i costi del TAV”.
Commento
Evviva! TAV avvisato … e se, già che c’è, la Corte decidesse to give a butcher (“dare un’occhiata”. In slang londinese letteralmente è  “dare un macellaio”) anche agli F35? Quanto allo slang, non ci meravigliamo. Se un inglese va sul nostro vocabolario al termine “occhiata” vede che è un pesce. Allora, cosa possiamo noi trovare di strano nel loro “macellaio”?

Notizia n. 4
Continua purtroppo la prassi di inserire specifiche, brevi, incisive, contestate disposizioni di legge di tipo “A” all’interno di leggi di tipo “B”, “C”, “D”, etc..
Commento
Il fatto mi ricorda quando, in azienda, qualche Presidente di Assemblea degli Azionisti e del Consiglio di Amministrazione, alla fine di una lunga e faticosa riunione, quando metà degli Azionisti o dei Consiglieri si è già alzata dalla rispettiva sedia ed ha iniziato a parlare con i colleghi, qualche Presidente, dicevo, fra le “varie ed eventuali” inserisce un argomento di primaria importanza (per lui), argomento che “rischia” di essere approvato per “stanchezza e distrazione”.

Notizia n. 5
Derby Roma-Lazio. Rissa e accoltellamento “preventivo”, prima della partita
Commento
Ecco dove dobbiamo investire: in educazione civico-sportiva: almeno aspettate un rigore negato, dico io … non vi pare?

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EURO O NON EURO? TORNIAMO ALLA LIRA?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Novembre, 2012 @ 8:53 am

Detto altrimenti: c’è una terza soluzione (e poi parlano male della Finanza Creativa! Ma si può?)

Premetto che i valori che assegno ad ogni nuova singola moneta e banconota sono esemplificativi. Infatti non ho la possibilità di verificare la loro reale rispondenza ai beni che rappresentano. Tuttavia ciò che mi permetto di sottoporre alla vostra attenzione è il metodo per l’adozione di una “terza moneta” diversa dall’euro e dalla lira. Ma questa è solo l’anteprima. Ora possiamo iniziare.

Si è sempre detto che la moneta rappresenta la ricchezza prodotta da ciascuno Stato. Ed allora assumiamo come unità di base l’attuale moneta da 50 centesimi di euro (al di sotto, ormai, sono solo monetine che si perdono nelle fodere delle borsette o finiscono disperse nelle 24 ore dei maschietti) e assegniamo a questa nuova unità, come alle successive, un nome diverso e cioè il nome che trovate scritto sulla colonna di destra, a fianco dei valori espressi in euro:

€0,50      =     1 E (1 Elemosima)
€1,00      =      1 G (1 Giornale)
€5,00      =      1 P (1 kg Pane)
€10,00   =       1 C (1 kg Carne)

Esempio: Domanda “Quanto ti è costato quel berretto?” Risposta: “10 C” (cioè, €100,00). Ma proseguiamo:

€500,00             = 1 PF (1 Pensione da Fame)
€1.500,00          = 1 P (1 Pensione)
€20.000,00      = 1 PE (1 Pensione Esagerata)
€3 milioni          = 1 BE (1 Buonuscita Esagerata)
€105 milioni      = 1 F35 (1 Cacciabombardiere F 35)
€1 miliardo        = 1 FM (1 Fabbrica Marchionne)

€30 miliardi      = 1 TAV (Treno ad Alta velocità)

Ed allora, ecco il problema. Posto che per realizzare i tre seguenti obiettivi, occorra quanto indicato a fianco di ognuno di essi (elencazione esemplificativa, non esaustiva) …

a) 10 nuovi asili nido                                 €1.000.000
b) Pensione a 100 esodati                         €105.000.000
c) 10 fabbriche nuove                                €10.000.000.000

d) Difesa del suolo  del Paese          €100.000.000.000?

… si domanda: per realizzare i quattro obiettivi, quanti F35/BE/PE /TAV occorrono? Che dite? Non si fa così? Occorre essere seri? Ma io sono serio! Infatti, ricordate gli antichi Romani cosa dicevano? “Castigat ridendo mores”, cioè pur con lo scherzo, cerca di correggere i costumi. E intanto … dum Romae consulitur … mentre a Roma si discute (d’altro), le alluvioni distruggono il Paese.

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DIRITTI E STORTI, DIRITTI ACQUISITI E NON ACQUISITI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Novembre, 2012 @ 7:59 am

Detto altrimenti: ma dove ne parla il codice civile? A quale articolo? Mi è sfuggito …

Parlavo con una amica. Anzi, lei parlava con me. Mi chiedeva aiuto. Sposata da cinque anni. Suo marito le dice: “Non ti amo più”. Le rende la vita impossibile. Lei prende le sue cose e si affitta un appartamentino in zona. Poi viene da me. Cosa fare? Le ricordo che una recente sentenza contempla come reato la cacciata del coniuge. Le suggerisco di rivolgersi ad un avvocato. L’avvocato, molto diligentemente e con la massima competenza, le istruisce (semplicemente, n.d.r.) la pratica di separazione legale. Reato? manco a parlarne. Ah … ho capito, grazie.

Parlavo con un amico. Notavo che il Sistema Italia non può permettersi di considerare acquisiti certi diritti ed altri no. Ad esempio, che non può considerare acquisito il diritto di alcuni pensionati (a valere sui fondi delle gestioni separate INPS) a percepire pensioni di alcune decine di migliaia di euro al mese (al mese!) e di non considerare acquisito il diritto degli esodati di essere trattati secondo le condizioni vigenti, stabilite od anche solo “alla base” delle trattative al momento del loro esodo. Mi risponde. “Vedi Riccardo, siamo entrambi laureati in giusrisprudenza. Tu mi insegni (ah, ecco … mi pareva!” Arriva la stoccata!) che una cosa sono i diritti acquisiti, intangibili, di chi riceve la sua sudata (sudata? N.d.r.) pensione, fra l’altro c’è copertura nel fondo (“separato”, n.d.r.), hanno versato i loro contributi (ma non era una pensione retributiva e non contributiva, anche la loro? N.d.r.). Tutt’altra cosa sono le semplici aspettative di chi …”. Ah … ho capito, grazie.

 Buon martedì a tutti: avvocati, amici, superpensionati, esodati, laureati in legge …

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MA PIOVE PIOVE … SUL NOSTRO SUOL!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Novembre, 2012 @ 3:53 pm

Detto altrimenti: emergenze periodiche, prevedibili … ma allora, che emergenze sono?

Obama ha posto fra i suoi obiettivi la difesa dai cambiamenti climatici. E noi? Qui da noi, nella nostra bella Italia, così densa di tutto, di gente, di case, di asfalto … ormai potremmo/dovremmo anche noi dedicare centralità al problema. Alcuni esempi:

 

Via Fereggiano (Genova)

Genova

1970. Una alluvione da 30 morti. Io c’ero, ma non è stata copla mia.
2011. Una alluvione da 6 morti. Io non c’ero.
2012. Anche questa l’ho scampata.
Il limite di rispetto per le costruzioni rispetto al corso dei torrenti era di 10 metri. E’ stato modificato. Ora è di 3 metri.

Toscana

Ricordate Firenze? Ora abbiamo Aulla, Massa, Carrara, Grosseto, Siena, etc.

Umbria

Come la Toscana

Sardegna

Un mio amico voleva comperare una villetta in Sardegna. Belle quelle là! No, gli hanno detto, sono tutte abusive! E queste qui, vicino al mare? Si, è possibile. Ah, non sono abusive? No, sono abusive, ma il terreno era il loro, non del Comune come nel caso precedente.

… sulla spiaggia!

Sicilia

Vi piace il Commissario Montalbano, la creatura di Camilleri, l’incorruttibile tosto difensore della legge? Si? Bravi! Anche a me. Solo … peccato che la sua casa (nei film TV, per carità, ci mancherebbe altro!) sia costruita sulla spiaggia! Non è un bell’esempio.

A parte gli scherzi, che però scherzi non sono, anzi! Credo che prima del TAV e dei cacciabombardieri, prima di spendere milionate di “euri” nella sistemazione dei danni da alluvioni e frane, dovremmo investire in opere di consolidamento e “prevenzione preventiva”. Già, perché la “prevenzione successiva” costa molto di più di quella “preventiva”! Non l’avreste mai detto vero?

Quanti nostri F24 ci vogliono per comperare un F35?

 

Come fare? Ora, siccome il meglio è nemico del bene, interveniamo a campione. Redigiamo un elenco di tutte le  zone sulle quali intervenire. Poi tiriamo a sorte. Alle prime dieci zone sorteggiate assegniamo i fondi che ricaviamo dalla riduzione del numero di cacciabombardieri F35 di cui è previsto l’acquisto (oggi ne sono previsti 90: ma se poi litighiamo e non ci danno più le parti di ricambio? USA e jet…ta?)  Facciamo 10 in meno, il che mette a disposizione del progetto la somma di oltre un miliardo di euro. Assegniamo queste somme ai dieci comuni sorteggiati, vincolandone l’impiego al ripristino delle condizioni di sicurezza ambientale, da realizzarsi attraverso cooperative giovanili: ne abbiamo di imprese semza ordini, ingegneri, geometri, ragionieri, operai disoccupati, ha’ voglia! Che ne dite?

“No, caro blogger, non può funzionare”. Così mi potrebbe replicare qualcuno. Al che gli rispondo: “ … Ma almeno io ci sto provando … io …, e tu?”

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ASSOCIAZIONE AMICI DELLA MUSICA – RIVA DEL GARDA (messaggio promozionale … gratuito, ovviamente!)

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Novembre, 2012 @ 8:23 am

Detto altrimenti: piccole, grandi iniziative di volontariato culturale e artistico

Il Presidente Ruggero Polito, violinista, pianista, musicologo

Da molti anni, oltre 50. E da quasi altrettanto ne è Presidente Ruggero Polito. Lo trovate intervistato da me nel post del 18 marzo 2012. Vice Presidente il M° Riccardo Giavina. Musica è arte. Peccato che nelle scuole, quando si insegna storia dell’Arte, non si insegni anche la Musica. La Musica, intendo quella classica, operistica (senza assolutamente nulla togliere al jazz ed altre forme più moderne) … la si inizia a conoscere e apprezzare grazie al “volontariato”. No, non mi riferisco al nostro (dico nostro in quanto io sono tesoriere dell’Associazione). Bensì al “volontariato” dei propri genitori o di qualche amico o parente molto vicino a noi, sin dalla più tenera età. Ricordo la mia mamma: appassionatissima di musica operistica. Io avevo cinque, sei anni … e ancora adesso ricordo a memoria brani e arie dell’Andrea Chenier, dei Vespri Siciliani, dell’Assedio di Corinto, della Forza del Destino, della Tosca, della Butterfly, etc..

Stefania Neonato: pianista, fortepianista

Ma veniamo al tema. Ogni anno la nostra Associazione affronta gli stessi problemi: dover programmare i concerti di un intero anno, senza conoscere quante saranno le adesioni dei soci, degli sponsor privati e soprattutto di quelli pubblici (Comune di Riva del Garda e Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto) che qui, tutti, ringraziamo. Inoltre, circa la metà della spesa se ne va in oneri fiscali (Enpals-Inps; Siae; tassa affissioni; IVA, etc.). Poveri noi … ma soprattutto poveri concertisti … Tuttavia essi aderiscono con entusiasmo al nostro invito e vengono ad esibirsi. Dove? Nella sala dell’Auditorium del Conservatorio Bonporti, sede distaccata di Riva del Garda, che, grazie alla disponibilità ed all’azione del suo Direttore, M.° Franco Ballardini, ci ospita.

Maura Bruschetti: nella Haydn, prima viola. Da noi, prima viola e voce

Quanto costa associarsi? €30,00 all’anno, e avete diritto all’ingresso gratuito a quasi tutti i concerti. Quanti siamo già? Circa 120 iscritti. Il programma? Eccolo :

Programma autunno 2012.- 31 dicembre 2013

Sabato, 13 ottobre 2012 ore 17,00 – Auditorium Conservatorio in Riva del Garda. Carlo Fierens: Recital di Chitarra classica. Alfonso masi: lettura di poesie

Sabato, 27 ottobre 2012 ore 20,45 – Auditorium Conservatorio in Riva del Garda: Concerto della Mozart B&G Orchestra. Direttore dal M° Italo Rizzi: Violino Solista Francesca Temporin (14 anni!) (in collaborazione con l’Associazione Mozart di Rovereto)

Sabato, 17 novembre 2012 ore 17,30 – Auditorium Conservatorio in Riva del Garda. Concerto Violoncello e Pianoforte: Federico Magris, violoncello – Anna Brandolini, pianoforte

Sabato, 8 dicembre 2012 ore 18,00 – Chiesa Collegiata di Arco: Concerto di Natale della Camerata Musicale Città di Arco. Direttore. M° Giorgio Ulivieri

Il pianista Edoardo Bruni

Giovedì, 17 gennaio 2013 ore 20,45 – Auditorium del Conservatorio in Riva del Garda. Concerto Orchestra Haydn. “Le Otto Stagioni”. Antonio Vivaldi: “Le quattro Stagioni”; Astor Piazzolla: “Le quattro Stagioni”; Direttore Giancarlo Guarino; I° violino: Marco Mandolini

Sabato, 9 febbraio 2013 ore 17,30 – Auditorium del Conservatorio in Riva del Garda. Concerto dell’Assemble Flautistico dei diplomati e diplomandi del Conservatorio, Sezione Distaccata di Riva del Garda

Giovedì, 21 febbraio 2013 ore 20,45 – Salone del Casinò in Arco. Orchestra Haydn: Direttore Thomas Mandl; Pavel Berman, violino. Programma da definire

Sabato, 9 marzo 2013 ore 17,30 – Auditorium del Conservatorio in Riva del Garda: “Ecco un dio più forte di me…Vita, amori e opere negli Anni di Pellegrinaggio” di Franz Liszt. Primo anno: Svizzera. Corrado Ruzza, pianista e relatore

Il M° Corrado Ruzza

Venerdì, 12 aprile 2013 ore 17,30 – Auditorium Conservatorio in Riva del Garda: Ensemble primi fiati dell’Orchestra Haydn. Paul Dukas: “L’Apprendista Stregone”. Francesco Dainese, flauto; Gianni Olivieri, oboe; Stefano Ricci, clarinetto; Flavio Baruzzi, fagotto; Andrea Cesari, corno; Luciano Gottardi, burattini

Sabato, 27 aprile 2013 ore 17,30  – Auditorium Conservatorio in Riva del Garda: “Lieder” di Kurt Weil. Trio Cenini, Grossi, Tavernini (pianoforte, voce e contrabasso)

Sabato, 11 maggio 2013 ore 17,30 – Auditorium Conservatorio in Riva del Garda: duo pianoforte e corno. Stefano Romani, pianoforte; Vittorio Schiavone: corno

Giovedì, 23 maggio 2013 ore 20,45 – Chiesa Parrocchiale S.Maria Assunta in Riva del Garda: Orchestra Haydn di Bolzano e Trento. Correlli: “Concerto grosso”; G. Fr. Händel: “Arie da Oratori”; Händel: “Concerto grosso”; W. A. Mozart: Sinfonia da definire. Direttore Alvise Casellati; soprano Regula Mühlemann

Il chitarrista classico Carlo Fierens

Sabato, 8 giugno 2013 ore 17,30 – Auditorium del Conservatorio: Recital Pianistico del vincitore del concorso “Città di Verona

Sabato, 29 giugno 2013 ore 17,30 – Auditorium del Conservatorio: Recital del fisarmonisicta Tiziano Montibeller

Sabato, 9 novembre 2013 ore 17,30 – Auditorium del Conservatorio: Recital del pianista compositore Edoardo Bruni

Sabato, 26 ottobre 2013 ore 17,30 – Concerto Lirico Canto e Pianoforte e Poesie: “Lasciatemi morir”, Arie da Donizetti, Puccini, Bellini, Gounod, Mozart. Jessica Pratt, soprano; Corrado Ruzza, pianoforte. Letture di Sabina Simonetto.

Casinò di Arco: il tenore Giulio Mastrototaro e il Maestro Giorgio Ulivieri

Domenica, 8 dicembre 2013 ore 18,00 – Chiesa Collegiata di Arco: Concerto di Natale della Camerata Musicale Città di Arco. Direttore M° Giorgio Ulivieri.

E  allora … iscrivetevi all’Associazione e comunque venite ai concerti!

Vi aspettiamo numerosi!

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Il VANGELO, LE ALIQUOTE FISCALI, LA PATRIMONIALE (immobiliare e mobiliare)

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Novembre, 2012 @ 6:45 am

Detto altrimenti: lo dice anche il Vangelo (per chi crede). Per chi non crede   si tratta di una logica anche laicamente e agnosticamente inoppugnabile.


 Ieri, Domenica, il Vangelo di Marco (12, 38-44). I ricchi versavano molti denari al Tesoro. Una povera vedova solo due monetine. Ma era tutto quello che aveva. Gesù dice: “Questa vedova ha dato al tesoro più di tutti gli altri. Infatti gli altri hanno dato parte del loro superfluo. Lei tutto quello che aveva”.  

Oggi, Lunedì,  il Governo. Si afferma che se non fossero sufficienti le “nuove” risorse previste per far fronte alle esigenze degli esodati, potrebbe ricorerre alla deindicizzazione delle pensioni a partire dai 3.000 euro “in su”.  Ho capito …  ci risiamo … iniziamo a scalare la redditività della gente partendo dal basso. Mi chiedo: non sarebbe più logico  intervenire ” a scendere” e cioè prelevando reddito non  a partire da 3000 euro in su ma da 40- 100 (e più) milioni in giù, sino a quando fosse necessario?Don Milani, lo conoscete tutti, vero? Ha detto: “Cos’è la politica? Uscire tutti insieme dai problemi. Con una peculiarità: ad iniziare dagli ultimi”.

La patrimoniale c’è già … afferma taluno. Infatti il 90% degli Italiani possiede una casa (la percentuale è corretta? Forse no, ma comunque è un valore elevato). Quindi la pagano soprattutto le famiglie. E pagano una “patrimoniale immobiliare” mentre non si parla di una “patrimoniale mobiliare”. Perchè? Dice … i capitali fuggirebbero all’estero. A parte che lo stanno già facendo, l’attrattività dei capitali non è “patrimoniale si/patrimoniale no”: in Svizzera la patrimoniale esiste e i capitali non fuggono dalla Svizzera. Ciò che scoraggia i capitali sono: la pesantezza della burocrazia;  la lentezza della giustizia; l’incertezza politica (leggi: “porcellum”); la mancanza di una politica di sviluppo  generata da lunghi periodi di “va tutto bene, non vi preoccupate”.

Duomo di Trento, domenica 11 novembre 2012, XXXII Domenica del tempo odinario (B). S. Messa delle ore 19,00. La preghiera dei fedeli. Ripetiamo insieme: “La Chiesa non ammassi altro tesoro che quello del regno di Dio, condividendo i suoi beni con i poveri e gli ultimi, preghiamo”. Nel frattempo il Governo esenta di fatto gli immobili commerciali della Chiesa dal pagamento dell’IMU. Dovranno solo cambiare lo statuto che regola quell’hotel, quella scuola privata, prevedendo  esplicitamente che il costo del servizio sia descritto come “un obolo simbolico”. Sicuramente la Chiesa rifiuterà questo privilegio medievale o quanto meno non ne abuserà.

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