POESIE TOSCANE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 6 Ottobre, 2015 @ 8:03 am

Detto altrimenti: che ho scritto pensando alla Toscana … (post 2131, ma prima leggete il post precedente)

 

Campagna toscana

th3OP04FLOLa luce accecante

sprigiona profumo di terra

da zolle rimosse ne’ campi.

Le pietre a contorno son ricche

di more spinose e di fichi:

in siepi sinuose costeggiano il bianco tratturo

che porta ad antico podere.

Ascolti cicale.

th[1]Sull’aia

un popolo gaio rincorre il mangime.

All’ombra d’un fitto pagliaio sonnecchiano cani.

C’è acqua nel pozzo

e lunga catena stridente vi cala una brocca di rame.

Profumano i pani appena sfornati

e ‘l fuoco rallegra la propria fascina.

Un fiasco di vino sul desco richiuso con foglie seccate.

Nell’aria le mosche.

La stalla è vicina: giumente imponenti frantuman pannocchie,

thAMGXQPWZcorone regali sovrastano candidi corpi giganti

e gran carri stanchi riposan le ruote dal duro lavoro.

Filari frequenti ed ulivi perforan la coltre del grano.

Colori:

la terra di Siena

il giallo del sole

il verde d’olivo.

Prezioso convivio, colture scomparse,

memorie scolpite per sempre da tratti d’amore.

 

Maremma

th0QXRDRUNRotolano

ricordi infantili

illuminati

ancora per poco

dal profumo del sole.

Stanca

riposa la Terra Maremma

di cavalli

cinghiali

e candidi buoi

e attende

di essere dipinta di buio.

 

Una volta quelle strade erano  bianche ...

Una volta quelle strade erano bianche …

La casa dei nonni

Profuma il colore

di pietra toscana

colorata dal giallo del sole

dal rosso dell’uva matura

danzante

al canto di una cicala

che un pergolato difende

da mani voraci bambine.

 

12 ot 2011 S. Angelo

… lassù, a S. Angelo in Colle

E dal fondo valle

salendo

tu scruti ogni ombra

del dolce profilo del Colle

diadema prezioso

intorno al tesoro

dei tuoi ricordi.

 

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La mia Africa

thVDOG2LFBDisegni a fumetti

sogni tascabili

in bianco ed in nero

riletti cento volte

poemi infantili.

Vola fra le folte liane

spinta ondeggiante altalena

nel greto di un dondolìo

che cela e che svela

infiniti confini

sopra i muretti

di cinta ai giardini

ed ai campanili

di chiese lontane.

Ossa di pollo od umane

spilloni preziosi

trattengono chiome

del capo tribù o di mamma.

thB810WQE5Guerrieri mai dòmi

orde difese da scudi di rami intrecciati

stuoie toscane usate da nonna

per stendere i fichi al sole a seccare.

Lance appuntite per meglio colpire

canne recise nell’orto vicino

con la zagaglia da tasca

comprata alla fiera

a tre cento lire d’un tempo.

Zittite le piagge assolate

caldo il silenzio

striato soltanto

dal profumo di Terra Maremma

canto di antiche cicale alla sera

th2R1QYGB6tigre di casa

a forma di gatto

in cerca dell’ombra dietro le scale

in questo meriggio ormai tardo

che sembra in attesa

di un qualche evento.

Ed ecco

appare improvviso allo sguardo

dell’esploratore bambino

il calabrone che vola

armato del nero suo spillo

e feroce la testa

d’un lucertolone

spacciato ai compagni di gioco

per un coccodrillo neonato.

th7S8COY5IColori di Siena

scolpiti dal tratto

dell’acqua de’ fossi

etrusca e preziosa

linfa africana

culla a girini

e ad una rana.

E sogni anche tu

di vivere forse un domani

questa avventura lontana.

E invece

ti svegli cresciuto

e scopri di non correr più

thAMGXQPWZnemmeno le strade de’ buoi maremmani

che lenti trascinano il carro

e spingono avanti pazienti

il loro orizzonte profilo d’un colle

e che l’ossatura di legno

di un molle divano

ormai è la bara

di sogni per sempre finiti

all’ombra di un fico

non tanto convinto

nel recitare il ruolo un po’ stanco

di finto

e per sempre immaturo

banano.

 

Vi sono garbate? Lo spero, almeno un pochinino …. ora con calma, ovvia, vedo se trovo delle foto adatte …

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FIAB TRENTO NELLA MAREMMA GROSSETANA : 1-4 OTTOBRE 2015

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 5 Ottobre, 2015 @ 10:42 am

FIAB – FEDERAZIONE ITALIANA AMICI DELLA BICICLETTA (TRENTO GROUP)

Detto altrimenti: anche quando il maltempo ci mette lo zampino, noi di Fiab Trento riusciamo sempre a realizzare ottime uscite di gruppo                        (post 2130)

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Da oltre un millennio …

Ultima uscita a pedali dell’anno. Il tempo “non del tutto favorevole” (addirittura molti morti in Costa Azzurra per trombe d’aria e alluvioni!) ci ha imposto  due giornate “senza pedali” che abbiamo riempito di cultura ed arte. Infatti il 1 ottobre, durante il viaggio di andata, abbiamo visitato Monteriggioni (fra Firenze e Siena) e l’Abbazia di S. Antimo (vicino a Montalcino). Il 2 ottobre è stata la volta di Massa Marittima e di Volterra. Non mi dilungo ad illustrare queste quattro autentiche perle perché potrete facilmente documentarvi da soli. Il solo rammarico è stato l’avere dovuto saltare le pedalate dentro il Parco dell’Uccellina e fino a Cala Violina. Rinunce non da poco, ma che volete farci? Al meteo non si comanda.

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IIMG_3210l 3 ottobre, gita “lunga”, ovvero dal nostro Agritur al Lago dell’Accesa  ritorno, 75 km. E parliamone dunque. L’Agritur si chiama “Le Giuncaine”, con riferimento ai giunchi che crescevano in quel luogo, sulle sponde del Lago Prile, da tempo prosciugato (bonificato). Si tratta di un Agritur “vero” che è dotato di terra (coltivata) e di animali (allevati), molto simpaticamente e familiarmente gestito con il sorriso dalla famiglia delle sorelle in ordine alfabetico  Antonella e Daniela. Oltre ad essere “vero” è anche “raro” perché offre la mezza pensione, mentre la maggior parte degli altri solo il “bed” spesso senza nemmeno il “breakfast”.

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Il cibo? Ottimo, abbondante e vario, dal sapore toscano (il che è tutto dire!), il servizio veloce, il vino buono e a volontà il che ha prodotto “cori incrociati” fra la nostra tavolata e quella parallela di una ventina di cacciatori di cinghiali, cacciatori che noi Trentini abbiamo sorpreso intonando “Maremma amara”! Non se l’aspettavano di certo, ma noi e si sc’era preparati per benino … per dirla alla toscana! Foto a fianco: mettersi in fila ordinata per il saluto d’addio da Daniela.

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Coro della Svizzera tedesca

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Oltre questi amici ne abbiamo conosciuti altri, di Berna (CH), simpaticissima famiglia composta da Katharina, Erwin, Moritz e Linus (7 anni!), che abbiamo inviato a trascorre con noi la giornata del 2 ottobre. Ne parlerò ancora a proposito della pedalata del 4 ottobre!

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Moritz e Linus, arruolati in FIAB Trento!

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IMG-20151003-WA0001Ma veniamo ai pedali. La descrizione dell’itinerario (carta Kompass al 50.000, n. 2469 “Costa della Maremma”) merita ogni dettaglio, perché – almeno in una sua parte, il percorso non è così intuitivo e usuale per cicliti “non maremmani”. Usciti dall’Agritur (strada poderale di 200 metri) si gira a destra e si percorre per qualche km sulla a “Strada degli Agritur”. Arrivati ad una quercia che fa da spartitraffico, ci si immette a sinistra sulla Strada “Le strette” o “dei ciclisti”, la quale ci fa arrivare ad Ampio e quindi a Grilli.

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Agritur: il nostro tesoriere Franco, alla “resa dei conti” con Daniela

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Breve sosta alla locale COOP per predisporre il successivo “pranzo al sacco” e via verso destra, per 2,5 km sulla vecchia Aurelia per poi girare a sinistra e passare sotto la ferrovia.

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E qui inizia il bello: infatti pochi metri dopo questo sottopasso e pochi metri prima di quello successivo (sotto l’Aurelia nuova) si gira a sinistra per uno stradello di campagna, tutto un gradevole saliscendi e dolci curve che seguono l’andamento delle zolle, direi, più che del solo terreno, tanto sono rispettose dell’ambiente. Il merito di questa nostra “scoperta” va ad Angelo Fedi (Fiab Grosseto) che ringraziamo  (e alla carta Kompass al 50.000!)

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White cloudes above … sul Lago dell’Accesa

Poi, improvvisamente, in cima ad una di quelle salitelle, si apre la discesa rettilinea verso la Fattoria Vaticano. Una visione “da cartolina” di quelle spesso rappresentate nelle guide locali ma che “chissà come si fa a raggiungere questo posto”. in fondo alla discesa, verso sinistra, per alcuni km lungo un viale sterrato e incorniciato da cipressi, si sfila sotto il Castello di Pietra (nel quale fu assassinata Pia de’ Tolomei (Dante: “Ricorditi di me che son la Pia … Siena mi fe’ disfecemi Maremma) per sbucare sulla provinciale che da sinistra arriva da Ribolla e che a destra conduce al bivio che – sempre a destra – ci porta al Lago dell’Accesa, lago dal quale nasce il fiume Bruna che sfocia a Castiglione della Pescaia. Sosta pranzo, due nostre amiche, Anna e Rina, fanno una bella nuotata (!) e poi si riparte verso “casa”, questa volta via Gavorrano Scalo. E qui il vostro blogger è stato assalito da crampi tali che ne hanno richiesto il ricovero sul … pullman. Pazienza, sono cose che capitano agli oltre 71enni! Il gruppo ha quindi terminato la pedalata via Grilli-Ampio.

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WP_20151003_007In chiusura della giornata, visita per acquisti all’ottima “Cantina I Vini di Maremma” , 58100 Loc. Il Cristo (GR) tel. 0039 0564 35229  – 0039 340 8079586 www.ivinidimaremma.it –info@ivinidimaremma.it, raggiungibile percorrendo in uscita da Castiglione verso sud la SP 322 per alcuni km, indi, attraversato un canale (il primo e l’unico che si incrocia), il Canale Emissario S. Leopoldo, si gira a sinistra in Località Il Cristo. Accoglienza ottima, assaggi abbondanti per tutti di prosciutto, finocchiata, formaggi, olio e vini! Se passate da quelle parti, non vi perdete questa visita! Quindi grandi acquisti alimentari e via, a le Giuncaine.

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IMG-20151004-WA0003Il 4 ottobre, circa 25 km di pedalate all’interno della Riserva Naturale Diaccia Botrona (i primi 15 con vento contrario!) per poi ritornare verso la costa poco prima di Marina di Grosseto e girare a destra per raggiungere Castiglione. Gli amici svizzeri: i due piccoli figli Moritz e Linus ogni tanto, a turno, venivano “rimorchiati” dal papà che li aiutava trascinandoli con un “cavo” realizzato con sue camere d’aria annodate! Bravissimi, comunque: mai un lamento, mai una protesta, ma sempre e solo sorrisi: la loro infatti è la “Famiglia del Sorriso”!

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La spiaggia del ristorante, verso nord: ingrandendo, si può intravedere nella macchia della collina a sinistra della torre bianca,  il taglio della strada sterrata che ci avrebbe condotto a Cala Violina

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Da qui, in pullman, a pranzo al Ristorante Pizzeria Golf Hotel a Punta Ala (Tel. Gianni 3333157006 – Grazia 3737566978), finalmente allietati da un caldo sole autunnale che ha indotto uno di noi ad una nuotata in mare!

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E poi? E poi a casa, via Collesalvetti, Firenze, Bologna etc..  Per iscriversi alla FIAB? Cliccate Fiab Trento e … dai …joint us, unitevi a noi!

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MOUNTAINBLOG HA VINTO L’OVERTIME WEB FESTIVAL 2015

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 5 Ottobre, 2015 @ 7:08 am

Detto altrimenti: ovvero ha vinto il concorso nazionale per operatori di social network e siti internet specializzati sullo sport.       (post 2129)

Amici, il 24 settembre scorso vi invitavo ad esprimere un voto. L’avete fatto a abbiamo vinto!

Il riconoscimento verrà assegnato nell’ambito della 5^ edizione dell’OVERTIME FESTIVAL 2015, festival nazionale del racconto e dell’etica sportiva di Macerata (7-11 ottobre 2015).

MOUNTAINBLOG, in lizza con altre 5 testate, ha vinto nella sezione “Sport Individuali” davanti a SuperTennis TV e a “Il sogno di una bicicletta da corsa”.

Un’altra grande soddisfazione è data dal fatto che il nostro magazine online ha ottenuto anche il massimo dei voti in assoluto su tutte le categorie tematiche in concorso, un risultato che ha fatto si che gli sport outdoor arrivassero davanti a volley, basket, ciclismo, motori, tennis e calcio, oltre che a superare realtà consolidate quali Rai Sport, Sfide e siti ufficiali.

Un sentito ringraziamento a tutti gli appassionati outdoor  che ci hanno sostenuto con il loro voto permettendoci di raggiungere questo importante riconoscimento!

La Redazione di Mountainblog e di Trentoblog

 

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LARGO AI GIOVANI O LARGHI AI GIOVANI?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Ottobre, 2015 @ 3:53 am

Detto altrimenti: le parole sono pietre … firmato Don Milani , e lui di giovani se ne intendeva … (post 2128)

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Ve lo consiglio …

Espressioni quasi simili ma di significato molto diverso. Fare largo ai giovani; lasciare loro o spazio per esprimersi; accompagnarli nella crescita; regalare loro l’oro dell’esperienza di chi è stato giovane; lasciarli liberi, che non vuol dire “liberi di potere fare ciò che si vuole” bensì “liberi di scegliere fra soluzioni diverse”. (Dare) larghi ai giovani … be’ lo sapete benissimo cosa significa …

Ma chi sono i giovani? Chi “è” giovane? Giovanissimo è il neo diplomato o l’operaio apprendista. Giovane è un neo laureato, un impiegato con pochi anni di anzianità, un operaio alle prime esperienze. E … in politica? Chi è “giovane”? Io mi auguro di ritrovare fra i “giovani” anche i giovanissimi, che imparino presto a prendersi cura del Bene Comune, ovvero di “quel bene che tutti hanno contribuito a realizzare sin dall’inizio  e di cui tutti costoro – poi – godono”.   Ma nei ruoli di responsabile politico o di amministratore della cosa pubblica, chi è “giovane”? Qui io mi auguro di trovare persone che abbiano già ubi consistant, cioè che vivano già del loro, cioè che non abbiano fatto o non si propongano di fare della gestione della “cosa politica” o della “cosa pubblica” un mestiere, anzi, peggio, l’unico mestiere. Già, perché in tal caso la loro preoccupazione non sarebbe il Bene Comune ma il bene proprio (maiuscole e minuscole non sono utilizzate a caso).

thTEXK6IO7E veniamo ai “larghi ai giovani”. Purtroppo succede spesso, troppo spesso. Nelle SpA e nella politica. Da parte di taluno si ha quasi paura che crescano, che ragionino con la loro testa, che scalzino noi-non-più- giovani … “Eh… ci vuole pazienza … ne ha da fare esperienze prima di …” Insomma, invece di fare largo ai giovani si danno dei larghi ai giovani. Ma siccome se non altro per legge di natura la stragrande maggioranza di noi-ex-giovani morirà prima dei giovani, se noi non li prepariamo, se non lasciamo loro lo spazio vitale per esprimersi, e soprattutto se non li rispettiamo … che ne sarà delle future generazioni? Dopo di noi il diluvio (leggete qualche post fa …).

 

 

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IN GIRO AL SAX

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 27 Settembre, 2015 @ 6:12 am

Detto altrimenti: un concerto perso, uno trovato   (post 2127)

Trento, addì sabato 26 ottobre 2015. “I pomeriggi Musicali di Trento” Palazzo Calepina, Via Calepina, 1 – Ore 17,00 signori si suona: “Tango”: Cesare Chiachiaretta al bandoneon; Filippo Arlìa al pianoforte, Musiche di tale Astor Piazzolla. Concerto promosso dalla Associazione Culturale Limes di Limone sul Garda, da Serate Musicali di Milano e da Civica Società Musicale di Caldonazzo, con il contributo della Fondazione della Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto.

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A sinistra, porta chiusa. A destra, concerto all’aperto.

Siamo tutti lì, davanti alle tre entrate … già, perché trovando chiusa quella usuale, siamo corsi aventi e indietro per capire se l’entrata non fosse una delle altre due. E invece no. Pian pianel si scopre che gli addetti “si sono dimenticati” che c’era il concerto: porte chiuse. Aspettiamo 40 minuti, durante i quali ci godiamo il concerto. No, non quello, bensì un altro, un “concerto di strada” eseguito da quattro sax giovani, i giovani allievi del Conservatorio (?). I loro nomi?  Ho dato loro le indicazioni del mio blog, me li diranno presto.

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Velvet  Sax  Quartet  (“Giro al Sax”)

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Il loro ensamble di chiama “Giro al Sax” parafrasando il percorso cittadino “in giro al sass”. Originale, spiritoso e intelligente. Musica eseguita? Brani classici, altri moderni, altri di jazz. Molto pubblico, attento e grato di questo concerto involontariamente sostitutivo. Mi aspetto che i quattro giovani mi scrivano, mi anzi ci raccontino di loro, di come fare a contattarli … dai raga … fatevi vivi!

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E del concerto mancato (mancato alle 17,00, poi … magari … alle 18,00 c’è stato) che dire? Mah … forse è meglio non dire. Oppure dire che alles kann sein, alles kann passiert, tutto può essere, tutto può accadere, come a detto molto filosoficamente il M° Markus  Berthold del Novalis Piano Quartet …

I prossimi appuntamenti dei “Pomeriggi” (speriamo non “mancati”):

  • Sabato 3 ottobre, Novalis Piano Quartet (musiche di Fuchs e Brahms)
  • Sabato 31 ottobre: Jubilee String Quartet (musiche di Schumann e Schostakovich)

Good music everybody!

P.S.: si sono fatti vivi! Li trovate nei commenti al presente post … ma no, dai … dai che riporto il loro commento qui sotto … è più bello ed immediato:

Inizia

Eccoci! Siamo i ragazzi del Velvet Sax Quartet (“Giro Al Sax”). I nostri nomi sono Chiara Biasioli, Lisa Anegg, Marco Porcelluzzi e Nicolò Anegg; studiamo tutti al Conservatorio di Trento. La ringraziamo per il suo ottimo articolo! Per altre info può contattarci su questa mail velvetsaxquartet@gmail.com o (a breve) sulla pagina Facebook Velvet Sax Quartet. Di nuovo grazie!   Chiara, Lisa, Marco, Nicolò.

Finisce

BRAVI RAGAZZI!

 

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MOUNTAINBLOG IN GARA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Settembre, 2015 @ 5:05 am

Detto altrimenti: Mountainblog, il fratello maggiore di Trentoblog è in gara: facciamo il tifo per lui!                             (post 2126)

Care lettrici, cari lettori di queste mie “sudate carte elettroniche”, lend me your ears, prestatemi ascolto, vi prego. Infatti …

 thE8FEVM1X…. dal 7 all’11 ottobre a Macerata si terrà l’Overtime Festival, il primo ed unico festival in Italia a parlare di sport, etica e cultura sportiva, legando Cinema, Fumetto, Musica, Letteratura, Alimentazione.

Quest’anno, alla sua 5^ edizione, la rassegna sarà dedicata alle “Grandi Sfide”: dalle imprese dei campioni alle vicende dei grandi sconfitti, dai romanzi sullo sport ai convegni, dal racconto all’etica sportiva.

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Isabel non è solo una grande alpinista!

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Tra gli ospiti, l’alpinista e scrittrice Isabel Suppè, sopravvissuta nelle Ande boliviane, dopo una caduta di 400 metri dalla parete dell’Ala Izquierda del Condoriri. I due grandi amori della sua vita sono la letteratura, la montagna e … la bicicletta!

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La tematica è quindi legata a doppio filo con ciò che persegue Mountainblog e già così il festival può essere uno spunto interessante.

thS38EYNXXIl motivo in più per cui credo meriti l soffermarsi sull’appuntamento è che quest’anno Mountainblog all’interno di questo festival partecipa anche a una “piccola” gara.

Nell’ambito della rassegna, si tiene anche l’ Overtime Web Festival, concorso nazionale per operatori di social network e siti internet specializzati sullo sport. MOUNTAINBLOG, è fra le 5 testate selezionate a contendersi il premio di categoria “sport individuali” , e unica testata outdoor ad occuparsi di montagna.

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thDI6K0ONSE’ possibile votare il proprio sito web preferito fino alle ore 24 del 30 settembre 2015, una volta al giorno, collegandosi a http://overtimefestival.it/sport-individuali/ attraverso i propri social network.

Ci teniamo molto nel divulgare questa notizia, poiché la vincita di una testata che parla di montagna e di sport outdoor sarebbe un bel segnale rispetto a sport quali running, boxe e tennis, un po’ più “modaioli”.

E allora, che dire, care lettrici e cari lettori di questi post? Votate, votate, votate per la nostra testata!

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APRÉS MOI LE DÈLUGE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 20 Settembre, 2015 @ 6:55 am

Detto altrimenti: dopo di me il diluvio, il nulla … Così si era espresso tale Luigi XV, re di Francia, quasi ad indicare profeticamente l’avvento della rivoluzione del 1789 …  (post 2125)

L’espressione è stata adattata e adottata nel tempo ad indicare che  chi la utilizza è il solo in grado di provvedere alle esigenze del sistema, ad esempio di una SpA o di un partito politico. Già … raga, io sono “uomo di SpA” avendo lavorato una vita in questi ambienti. Ed allora vi racconto come talvolta – nei fatti – viene concretizzato questo concetto. Il capo, un capo (che tale non dovrebbe essere, dovrebbero licenziarlo su due piedi! N.d.r.) si vuole rendere indispensabile e insostituibile per la SpA affidatagli, così da rendersi inamovibile e da potere forzare la mano ai suoi azionisti quanto alla propria remunerazione. Che fa?

  • thR76TGBLBParcellizza eccessivamente i compiti dei suoi dipendenti;
  • assegna compiti giorno per giorno anziché operare attraverso deleghe di interi progetti;
  • fa in modo che i dipendenti non possano dialogare fra di loro;
  • rende se stesso unico punto di ogni possibile sintesi;
  • non convoca mai i dipendenti insieme alle riunioni (perchè la loro unione farebbe la loro forza, e lui li vuole “politicamente” deboli!);
  • separa il potere – che riserva a se stesso – dalla responsabilità – che scarica su di loro;
  • non cura la loro crescita professionale;
  • non stimola la loro capacità creativa, di auto gestione, innovativa;
  • non stimola nè lascia sviluppare le loro idee;
  • utilizza il sistema dei permessi e delle ferie come strumento di intimidazione anziché come diritto del lavoratore;
  • non si preoccupa di valorizzare il primo fattore della produzione: la motivazione dei dipendenti;
  • non si preoccupa di allevare e far crescere il proprio sostituto e/o successore.
Siemens must go on

Siemens must go on

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A quest’ultimo riguardo, quando lavoravo in Siemens, appresi che vi era un elenco di persone reciprocamente “incompatibili” nel senso di persone che non avrebbero mai potuto prendere lo steso volo, perché, in caso di incidente aereo quella che non era a bordo avrebbe potuto e dovuto sostituire quella morta nell’incidente. Insomma, la “sostituibilità” a tutti i costi … Già … ma quella era Siemens, non una SpA italiana …

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th[1]L’insostituibilità di un capo, che sia capo d’azienda o politico, garantisce la crescita del sistema solo fino al livello della sua stessa capacità, del suo stesso grado di adeguatezza ai tempi, alla sua stessa capacità fisica di lavorare (nessuno è eterno!). Ma a parte che nel frattempo i suoi dipendenti intelligenti vivono male (sotto di lui prosperano solo gli yes men), quando costui è superato dai tempi, invecchia, si ammala o muore, il sistema collassa. Ecco, che vi dicevo? Dopo di lui il diluvio!

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Ma vi è di peggio, ed è il caso di chi viene sostituito e – per ripicca – passa alla concorrenza oppure cerca in ogni modo di sabotare il proprio successore. Ma questa è un’altra storia ….

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DAL CUBO DI RUBIK A QUELLO DI LU-RIC

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 18 Settembre, 2015 @ 1:27 pm

Detto altrimenti; peccato che questa volta non si tratti di un gioco … (post 2124)

Lu-Ric, le iniziali del mio cognome e nome …

thVAGFZ5UFPolitica … occuparsi della “polis” della città, dello Stato. Al servizio del pubblico. Raccogliere e fare sintesi delle istanze della gente, razionalizzarle, orientarle verso obiettivi concreti e raggiungibili. Solo che talvolta il politico e l’amministratore si interpretano “pubblici” in senso soggettivo: “Io amministro il pubblico, quindi lasciate che la gente venga a me che le dirò cosa deve fare”, anziché – correttamente – in senso oggettivo: “Io sono pubblico in quanto eletto, nominato dalla gente per amministrare i suoi beni, per garantire il suo suo futuro e quindi innanzi tutto per ascoltarne le istanze”. Ed allora?

Allora innanzi tutto facciamo una breve analisi:

  • WP_20150919_003il politico (o l’amministratore) si pone obiettivi “politici” o pensa ai problemi reali della gente?
  • E poi: agisce per l’oggi; in vista delle prossime elezioni; o si preoccupa delle prossime generazioni?
  • Infine: in lui è preminente la ricerca di un interesse suo privato; del proprio partito; o della collettività?

Quante sono le risposte possibili? Guardate la figura qui accanto e calcolate voi stessi il numero delle possibili combinazioni.

A parte che il cubo che mi sono fatto non basta: occorrerebbe un’altra figura solida, con almeno due facce in più, ovvero un ottaedro, che consentisse di inserire altre due coppie di variabili:

  • utilizzo di linguaggio comprensibile/non comprensibile;
  • azione su di un piano ufficiale/occulto.

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A questo punto il calcolo delle possibili combinazioni si complica: fra tutti coloro che avranno calcolato il numero esatto delle combinazioni dell’ottaedro di LU-RIC, sarà estratto come premio un  Cubo di Rubik.

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FIAB: SCAMBI CULTURALI A PEDALI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 14 Settembre, 2015 @ 9:06 am

Detto altrimenti: La Federazione Italiana Amici della Bicicletta “fa rete”  sulle ALI dell’amicizia  (post 2123)

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Sul Ponte di … Rendena …

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Già … infatti se ai primi di giugno gli amici di Fiab Mirano e Mira (Michele e Silvana conducendo) ci avevano fatto da guida nelle loro terre (la Riviera del Brenta), ieri abbiamo ben volentieri ricambiato guidandoli ” a pedali” da Riva del Garda per due giorni nelle nostre valli. Era con noi anche il Presidente di Fiab Catania, Prof. Giovanni Sanfilippo: insomma, una Fiab “dalle Alpi alle piramidi (o quasi!) …

Il 12 settembre, alle cascate del Nardis in Val di Genova … Val di Genova … forse che i Genovesi venissero qui a rifornirsi di alberi per le loro navi? Oppure “Genova” dal latino “ginocchio” (data la forma della valle) o da ianua, porta? Subito dopo, visita alla Chiesa di S. Stefano a Carisolo, edificata nel 1250 e affrescata dai fratelli Baschenis 200 anni dopo. E poi giù, fino a Ragoli, dando poi un’occhiata – data l’ora purtroppo  solo di passaggio – al Maso Limarò e al suo canjon.

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Nel Parco dell’Ora, a Riva del Garda

Il 13 settembre sarebbe stato in programma l’intero giro della Busa del Garda (fino ai Laghi di Cavedine e Toblino), ma il tempo incerto ci ha suggerito di restare più vicini all’Hotel (S. Giorgio di Arco) e quindi li abbiamo accompagnati a visitare Riva del Garda, con le sue chiese (prima fra tutte la splendida Inviolata edificata da Alfonsina Gonzaga in Madruzzo), le sue viuzze storiche, i viali ottocenteschi, la Torre edificata dalla famiglia Apponale con il suo Anzolin de la Tore, la Rocca e il suoi giardini, la Fraglia della Vela, il Palazzo comunale con la targa delle dominazioni rivane.

Il motto sullo stemma  araldico di Riva? Eccolo: “Currit Benacum libere Ripa lacum” ovvero “Io Principe Vescovo autorizzo i Rivani a percorrere liberamente il Lago di Garda.

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Incontri ravvicinati a Ragoli

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Indi su e giù tutta la ciclabile a Lago, fino alla dogana austriaca di Arco con la spiegazione delle “galeas per montes conducendo” da parte dei Veneziani nel 1439, a far guerra ai Milanesi/Genovesi signori (pro tempore) della città, che impedivano ai Veneziani di correre in aiuto della alleata Brescia, assediata dai Milanesi. Da qui la spiegazione della Torre Veneziana (il bastione) e della sua semi distruzione da parte del generale napoleonico Vendome.

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Infine verso nord sulle ciclabili per Arco (visita al centro storico con declamazione di relativa poesia

17 MAG 2014. (4)

Lago Toblino

Arco 

L’impero / ha teso il suo arco / a scagliare / saette di pietra /nei fianchi bagnati /del Sarca. /Ghibellina / la rocca / troneggia la storia. /  Strapiombi di forze / graffiano il cielo / che vedi / dal lago lontano / e sposano / in duomo di pietra / le palme africane danzanti.

Das Reich / hat seinen Bogen gespannt / um Blitze aus Stein / zu schleudern / in die nassen Flanken / der Sarca. / Ghibellinisch / die Burg / beherrscht die Geschichte. / Felsueberhaengende Kraefte / zeichen den Himmel / den di siehst / von fernen See / und vermaehlen sich / in der Kathedrale  aus Stein /       mit den tanzenden afrikanischen Palmen.

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Indi sulle ciclabili  di Dro con sosta e spuntino al bar della piazza e ritorno attraverso il Ponte Romano di Ceniga.

78 - Maso Limarò

Maso Limarò

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Amici veneti, dovete tornare per rifare la ciclabile della Val Rendena, pedalare tutta la ciclabile del Maso Limarò e magari fermarsi a provare l’ebrezza dei suoi percorsi aerei su ponti tibetani e cavi d’acciaio, ed inoltre visitare le marocche con le orme dei dinosauri e gli splendidi laghi di Cavedine, Toblino e S. Massenza. Good Bike a tutte e a tutti e … care lettrici e cari lettori Joint us, iscrivetevi alla Fiab: adbtrento@libero.it — www.slowbiketrento.xoom.it

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1 Comment »

IMMIGRATI, QUIRINALE, CASTEL GANDOLFO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Settembre, 2015 @ 7:19 am

Detto altrimenti: … e pur si muove!          (Post 2122)

th[4]La frase fu pronunciata da Galileo Galilei  al tribunale dell’ Inquisizione al termine del processo che lo aveva costretto all’abiura dell’eliocentrismo: eppure, nonostante la vostra condanna … la terra si muove!

E’ vero, la terra si muove. Si muove il nostro Presidente della Repubblica su voli di linea; si muove Papa Francesco che va a visitare e ad aiutare i poveri; si muovono – ovvero si aprono al pubblico –  le porte del Quirinale e di Castel Gandolfo.

Si muovono intere popolazioni alla ricerca di un riequilibrio della ricchezza del mondo. Ricchezza che non è solo in termini di denaro, ma soprattutto in termini di libertà, di dignità, di speranza, di futuro.

Si muove l’acqua nei vasi comunicanti: dal più riempito verso il meno riempito. Sino a pareggiare i due livelli.

Qualcuno potrà opporsi, emanare leggi, costruire muri, celebrare processi … tuttavia alla fine si constaterà che “e pur si muove”.

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