L’ULTIMO LIBRO CHE HO LETTO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Febbraio, 2013 @ 5:43 pm

Detto altrimenti: non nel senso che non ne leggerò più … ma solo l’ultimo ad oggi!

Pomeriggi del caffè libreria Il Papiro di Via Galilei. Raffaella ha suggerito un giallo: Peter May, “L’isola dei cacciatori di uccelli”(Ed. Giulio Einaudi Stile Libero Big, 415 pagine, €19,00). Dice che è bello, introspettivo. Lo acquisto. Lo leggo. Ve lo consiglio.

Siamo nelle isole Ebridi (in gaelico scozzese Innse Gall) al largo della costa occidentale scozzese.

C’’è anche una trama “gialla” niente male perché molto “umana”.
C’è anche molta descrizione del paesaggio.
C’è anche molta introspezione, molta nostalgia del ritorno e della partenza.
C’è anche il richiamo al rispetto della natura.
C’è anche la forza del mare e del male.
C’è anche l’amore. Cercato, trovato, sciupato, perso, ritrovato troppo tardi.

C’è “anche”, direte voi, ma allora, cosa c’è “soprattutto”? Lo si capisce solo verso la fine del romanzo. C’è soprattutto la capacità di amare di una donna. Di amare anche non ricambiata, di dare senza chiedere, di restare, di durare (to last, in inglese), di resistere, di esistere, di esistere per gli altri, per l’altro.

Capitoli alternati. I flash back, in prima persona. Gli altri, in terza.

Fine del post

Ceterum censeo familiam Riva de possessione ILVAE deiciendam esse”, e cioè ritengo che occorra espropriare l’ILVA alla famiglia Riva, per evitare di essere costretti a scegliere fra due mali: la perdita di posti di lavoro o della salute pubblica. Il prezzo potrebbe essere corrisposto in “Monti bond Serie Speciale ILVA irredimibile 2%”, al netto delle somme trattenute per il risarcimento dei danni provocati, per l’adeguamento degli impianti, per il ripristino ambientale e per pagare gli operai anche se – nel frattempo – costretti a casa.

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DALL’ITALIA E DALL’ESTERO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Febbraio, 2013 @ 4:34 pm

Detto altrimenti: frammenti preziosi per il mosaico della nostra consapevolezza

Siamo ricchi!

ITALIA. – Lui dice che il paese è ricco. Infatti vi sono ben 8.000 miliardi di ricchezza privata e “solo” 2.000 miliardi di debito pubblico. Ora, succede che il 10% della popolazione possegga 4.000 miliardi di ricchezza e sia caricato di 200 miliardi di debito pubblico. Il 90% della popolazione possiede 4.000 miliardi ed è caricato di 1.800 miliardi di debito. Gli Italiani sono 60.000.000. Il primo gruppo (10%) è composto da 6.000.000 di individui. Il secondo (90%), da 54.000.000. Ciò premesso, si domanda:
1)Quanta è la ricchezza netta (cioè al netto della quota di debito pubblico) pro-capite di ciascun appartenente a ciascun gruppo?
2) Posto che io appartengo al secondo gruppo, chi mi sa dire dov’è la mia parte di ricchezza netta, che vado a prelevarla per far fronte alle spese di casa?

ITALIA – 4 miliardi IMU prima casa. 4 miliardi perdite Alitalia. 4 miliardi multe UE per supero quote latte “padano”. Quali di questi tre “4 miliardi” ci verrebbe restituito?

ITALIA – Aboliamo il finanziamento pubblico dei partiti, così potranno avvantaggiarsi i partiti che abbiano un capo ricco. Tutti quelli con il capo ricco, tutti, indistintamente, perché “la legge è uguale per tutti”.

GB – Lui, ex ministro. Lei, sua moglie. Lui supera i limiti di velocità. Lui fa decurtare i punti sulla patente a lei. Si separano. Lei lo denuncia. Lui rischia il carcere.

D – Si sta per varare una legge: banche e assicurazioni non facciano finanza”. Chi fa operazioni finanziarie o comunque “a rischio”, rischia (appunto!) fino a 5 anni di carcere.

BRUXELLES – Si predica bene e si razzola male, come Padre Zappata. “Gli Stati dell’UE devono risparmiare!” Gridano. A Bruxelles ci sono 4500 funzionari UE pagati più della Merkel.

CH – Si predica bene e si razzola male, come Padre Zappata. La CH radia dall’ordine dei banchieri/bancari alti dirigenti del Banco di Desio e della Brianza (che non subiscono però alcuna censura in Italia). La CH era il primo centro mondiale di gestione delle mazzette (primato ora insidiatole da GB, Cayman, etc.).

Fine del post.

Ceterum censeo familiam Riva de possessione ILVAE deiciendam esse”, e cioè ritengo che occorra espropriare l’ILVA alla famiglia Riva, per evitare di essere costretti a scegliere fra due mali: la perdita di posti di lavoro o della salute pubblica. Il prezzo potrebbe essere corrisposto in “Monti bond Serie Speciale ILVA irredimibile 2%”, al netto delle somme trattenute per il risarcimento dei danni provocati, per l’adeguamento degli impianti, per il ripristino ambientale e per pagare gli operai anche se – nel frattempo – costretti a casa.

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ANTEFATTI, FATTI, RIFATTI, DISFATTI, MISFATTI, INFATTI, RIFATTI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 6 Febbraio, 2013 @ 2:27 pm

Detto altrimenti: un post a briglia sciolta …

Ieri sera al teatro Sociale di Trento ho assistito all’allegro Concerto di Carnevale dell’Orchestra Haydn, magistralmente e spiritosamente diretta dal Direttore Johannes Wilndner che fra l’altro ha ribattezzato il “Danubio blu” in “Adige verde” (sarà stato forse anche in onore della commemorazione del secondo centenario della nascita di Verdi?). Una sorta di mini-copia del concerto viennese di capodanno. Detto ciò, alcuni fatti:

Una nostra vicina di posto continava a commentare in corso d’esecuzione e “maleodorava” letteralmente. Mia moglie mi ha proposto si scambiarci il posto per dividerci il duplice “piacere”. La vicina ha cominciato a dare in escandescenze: “Non voglio uomini vicino a me!” Abbiamo desistito. Ho letto che in un caso simile, a Parigi, alcune persone sono state fatte uscire dal Museo d’Orsay.

Altra considerazione. In Italia aumentano le tasse universitarie. In Austria, per chi non va fuori corso, diminuiscono. Recentemente ho letto un romanzo, “La nostra guerra” di Enrico Brizzi, (Ed. Baldini-Castoldi-Dalai, 2009), l’autore di “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”. Si tratta di “fanta-storia” in quanto la trama è svolta all’interno di un contesto storico “capovolto” in un’Italia alleata dei tedeschi per respingere gli Americani. Fantasie, Però mio sono chiesto; e se la prima guerra mondiale (la prima … il mio non è revisionismo  nostalgico della seconda, sia ben chiaro!)  invece di vincerla, l’avessimo persa? Oggi il Trentino sarebbe austriaco.

Francia? Ah, si … ora ricordo! In Francia esiste un fondo pubblico di 40 milioni di euro l’anno per aiutare, sovvenzionandole, le piccole librerie e i piccoli editori. da noi … no, non servirebbe: abbiamo le librerie Feltrinelli …

USA: Obama fa causa all’Agenzia di rating S & P, per avere manipolato dati ed informazioni al fine di trarre vantaggio dalla crisi finanziaria USA. Chiede 5 miliardi di dollari. Evviva! Già da molti post denunciavo le malefatte delle Agenzie di Rating USA e sollecitavo la creazione di ERA European Rating Agency. Si vede che Obama mi ha letto e mi ha copiato! Nel frattempo la Cina sta aprendo una loro agenzia di rating ed una filiale della Bank of China a Milano, in vista della “campagna acquisti” di nostre società.

UE, Cosa aspetti a diventare USE – United States of Europe, oppure Etats Unis d’Europe? A quando IRA – Italian Rating Agency e soprattutto a quando ERA – European Rating Agency? SVEGLIA, ITALIA! SVEGLIA, EUROPA!


Italia. Qualcuno pro … pette (“propone + promette”) un nuovo condono. Io mi oppomgo, a meno che non si dia anche a me di non redigere e non pagare il mio F24 da pensionato e di concorrere al beneficio del condono. Lo stesso qualcuno pro … pette (v.sopra) che eliminerà il finanziamento pubblico dei partiti. Bravo! Se viene rubato il pane non si abolisce il pane: si arrestano i ladri. Il pane … ah già … è vero, tu non lo vuoi abolire, ci mancherebbe altro … sennò come fai ad offrire “panem et circenses”? Vabbè che così’ facendo sarebbero molto avvantaggiati tutti i partiti che ha un capo ricco. Ma siccome lo sarebbero tutti, la cosa è “giusta”.

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Ceterum censeo familiam Riva de possessione ILVAE deiciendam esse”, e cioè ritengo che occorra espropriare l’ILVA alla famiglia Riva, per evitare di essere costretti a scegliere fra due mali: la perdita di posti di lavoro o della salute pubblica. Il prezzo potrebbe essere corrisposto in “Monti bond Serie Speciale ILVA irredimibile 2%”, al netto delle somme trattenute per il risarcimento dei danni provocati, per l’adeguamento degli impianti, per il ripristino ambientale e per pagare gli operai anche se – nel frattempo – costretti a casa.

 

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L’ACCADEMIA DELLE MUSE, Trento

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 6 Febbraio, 2013 @ 1:42 pm

Detto altrimenti: anche questo è Trento!

L’Accademia delle Muse. Un circolo privato, non aperto al pubblico, non elitario. Semplicemente aperto ad amici sino al limite della capienza della sede, una casa privata. Da cinque anni su iniziativa della Presidente organizziamo otto serate all’anno di reciproco intrattenimento, dalle 20,00 alle 23,30 circa. In totale siamo oltre sessanta “Accademici”. La presenza media alle riunioni è di circa 40 persone. Non è né un “prima” né un “dopo” cena, ma un “durante” nel senso che ognuno porta il suo contributo alle esigenze dell’alimentazione del gruppo che si nutre negli intervalli degli eventi della serata.

La Presidente e Carlo Fierens

Cosa facciamo? Sempre tutto dal vivo: sicuramente musica (classica), perché la Presidente è pianista (e soprano) e spesso è accompagnata da altri “Accademici”: violinisti, suonatori di chitarra classica, voci, etc.. Ma le Muse sono tante, e quindi ogni sera non manca, alternativamente, una relazione su poesia, pittura, scultura, teatro, arti varie, storia, etc. Vi sono poi relazioni su argomenti diversi, quali la fotografia, i viaggi, l’aeronautica, la navigazione a vela, relazioni sulla “Città nascosta”, etc..

Gli oratori, gli esecutori di tutto ciò? Noi stessi. Ognuno regala agli amici la propria esperienza culturale, artistica, lavorativa e di vita.

Gli attori della Commedia dell’Arte

L’esempio di una serata? Eccolo. Il 4 febbraio abbiamo iniziato assistendo ad un concerto di Mario Castelnuovo Tedesco per pianoforte ed orchestra adattato a pianoforte e chitarra classica (Carlo Fierens). Quindi un assolo di chitarra; “Recuerdo dell’Alambra”. Indi, nella seconda parte della serata, è stata “rappresentata” (non semplicemente “letta”) una relazione sulla commedia dell’arte, con intermezzi recitativi da “attori” in costume dell’epoca.

Abbazia di S. Antimo, vicino a Montalcino (SI), una delle nostre mete …

Organizziamo anche gite sociali in bicicletta (Valle Aurina, Valsugana) e non: infatti ci siamo concessi una “tre giorni” in Toscana e ci accingiamo a regalarci un’altra “tre giorni” in Liguria. Modalità di iscrizione? Nessuna, basta essere nostri amici. Solo che ora, stante l’elevata partecipazione raggiunta abbiamo dovuto escludere nuove adesioni per motivi di capienza logistica. Orientamento politico? Ognuno si tiene il suo e non se ne discute: infatti vogliamo rilassarci!

Chi desiderasse ricevere una copia della relazione sulla Commedia dell’Arte, lo chieda come commento al post: saremo ben lieti di esaudire la sua richiesta.

This is Trento too!

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Ceterum censeo familiam Riva de possessione ILVAE deiciendam esse”, e cioè ritengo che occorra espropriare l’ILVA alla famiglia Riva, per evitare di essere costretti a scegliere fra due mali: la perdita di posti di lavoro o della salute pubblica. Il prezzo potrebbe essere corrisposto in “Monti bond Serie Speciale ILVA irredimibile 2%”, al netto delle somme trattenute per il risarcimento dei danni provocati, per l’adeguamento degli impianti, per il ripristino ambientale e per pagare gli operai anche se – nel frattempo – costretti a casa.

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MALGA ZAMBANA IN PAGANELLA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 5 Febbraio, 2013 @ 5:00 pm

Detto altrimenti: venga a prendere un caffè da noi …

A la matin bonura, an fan levè …
Ch’intender non la può chi non la prova … questa vista!
East, west, Zambana is best!

Ebbene sì, rieccomi a sciare in Paganella, dove sennò? Il Bondone e la Paganella, le due montagne di Trento. Mezz’ora in auto e sei a Fai. Tre seggiovie a fila e sei in vetta, oltre 2200 metri. Un’ora da casa. Cosa chiedere di più? Chi abita a Milano impiega questo tempo solo per andare a farsi un ‘ora di tennis! Evviva il Trentino! Evviva Trento: per noi, andare a sciare è come andare al cinema o a teatro: qualche ora e poi a casa. Ogni tanto, impegni vari permettendo ( e son o tanti anche per un pensionato, giovane nonno, credetemi!), ci si ferma l’intera giornata.

Dopo alcune ore, una sosta. Fra le tante offerte, prediligo la Malga Zambana. Anche tutte le altre sono di qualità, intendiamoci … è solo una questione affettiva. Già, perché dalla Zambana si ammira il Brenta: la Cima Tosa, la Brenta Alta, il Campanil Basso, la Sentinella,  il Campanile Alto, gli Sfulmini, la Torre di Brenta, la Cima degli Armi, la Cima Molveno, la Cima Brenta. Quante volte ho scalato quelle pareti da giovane! Da anni ho smesso de “arampegar” ma l’amore è rimasto. Ed eccomi alla Malga Zambana: frequenta frequenta, si diventa “conosciuti”, ci si saluta in altro modo, meno convenzionale, si scambia qualche parola, insomma, si impara ad apprezzare anche il lato umano di chi ci lavora e ad inserirsi nella “Famiglia Zambana”.

Oggi ero con un amico di Riva, Giorgio per un caffè, anzi due. Due caffè, due piccole opere pittoriche. La titolare, ogni volta, crea, si inventa un “dipinto” nuovo e lo esegue a mano libera, direttamente sulla “tela” colore (e sapore) caffè. Dopo la sosta, gustate le due opere d’arte, via … di nuovo in pista, sino alla prossima!

Già, direte voi, ma che si mangia? Caffè? Eh no, raga: di tutto e di più, servito velocemente al tavolo! Solo che io mi “accontento” di una zuppa d’orzo, cucinata alla trentina,  che mi lascia più leggero per la prosecuzione della sciata.

Buona Zambana a tutti!

 

 

 

 

 

 

 

Ceterum censeo familiam Riva de possessione ILVAE deiciendam esse”, e cioè ritengo che occorra espropriare l’ILVA alla famiglia Riva, per evitare di essere costretti a scegliere fra due mali: la perdita di posti di lavoro o della salute pubblica. Il prezzo potrebbe essere corrisposto in “Monti bond Serie Speciale ILVA irredimibile 2%”, al netto delle somme trattenute per il risarcimento dei danni provocati, per l’adeguamento degli impianti, per il ripristino ambientale e per pagare gli operai anche se – nel frattempo – costretti a casa.

 

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RESTITUZIONE DELL’IMU? INFORMAZIONE, COMUNICAZIONE, INTERRELAZIONE DI NOTIZIE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 4 Febbraio, 2013 @ 2:51 pm

Detto altrimenti: non sono la stessa cosa

1 – INFORMAZIONE

Domanda: quanto dice che ci restituisce se viene eletto?
Risposta: quanto abbiamo pagato a titolo di IMU sulla prima casa

2 – COMUNICAZIONE (COMMUNIS ACTIO, AZIONE COMUNE, SCAMBIO DI PARERI, CONFRONTO)

E io vi restituisco l’IMU! Non mi dite bravo?

Tizio: Ho sentito che ci ha promesso la restituzione di quanto abbiamo pagato a titolo di IMU sulla prima casa. Mi pare una promessa fatta da chi non sempre ha mantenuto le sue promesse. Tuttavia, anche se fosse vero, si tratta di un discorso fatto “da pancia a pancia”, non inquadrato in un sistema di interventi assai più significativi. Tu cosa ne dici?

Caio: A me sta bene. E’ una cosa concreta.

Tizio: Ma, scusa, considera il singolo fatto anche alla luce che la stessa cifra è stata pagata a tutolo di multe comminate all’Italia dall’UE per il superamento delle quote latte da parte dei produttori della “Padania” … quei miliardi lì, a noi, lui non ce li rende?

Caio: Ma questa è un’altra questione …

Tizio: Si, ma si tratta sempre di 4 miliardi …

Caio: Ti ho detto che mi sta bene, è una cosa concreta

Tizio: No, non è una cosa, è una promessa … e poi, per darci quei quattro miliardi … da dove li prende i soldi?

Caio: Ha detto che fa un accordo con la Svizzera per tassare i conti svizzeri degli Italiani … e poi che toglie il finanziamento pubblico ai partiti e che dimezza i parlamentari …

Tizio: Ma l’UE ha appena diffidato i paesi aderenti a stipulare accordi singoli, in quanto l’UE stessa ha intimato alla Svizzera di definire con lei un accordo globale. E poi la Svizzera non ci sta … Paolo Bernasconi, ex Procuratore Capo di Lugano, avvocato, notaio ed ora docente universitario a Zurigo e alla Bocconi, definisce “onirica” la proposta di Berlusconi e prosegue: “Negli anni scorsi Berlusconi l’avrebbe ottenuto subito l’assenso svizzero, ma era lui a non volerlo. Oggi le cose sono cambiate. Anche se i due governi raggiungessero l’accordo, occorre l’ok del Parlamento Svizzero, che non è assolutamente scontato. Quindi non resterebbe che la via del referendum (dall’esito molto incerto). Se tutto andasse bene, nel migliore dei casi, ci vorrebbero comunque 5 anni. Inoltre la Svizzera ha chiesto spazio in Italia per le proprie banche e l’ABI ha detto no. Non mi pare il clima migliore”.  Toglie il finanziamento pubblico ai partiti? Se ci sono furti di pane, non bisogna abolire il pane: bisogna arrestare i ladri. E poi se toglie quel finanziamento, saranno molto più avvantaggiati i partiti che hanno un capo ricco. E gli altri? Diventeremo forse una plutocrazia, uno Stato governato solo da persone ricche? Ti pare giusto? Dimezza i parlamentari? Ma se lo ha già promesso anni fa: 150 senatori e 300 deputati. Vai un po’ a contarli, ora, dopo nove anni del suo governo …

Caio: Questo non lo sapevo … non ci avevo pensato …

Tizio: E poi, scusa, tanto chiasso per la (promessa) restituzione di quatto miliardi … e i tre miliardi di debiti dell’Alitalia che si sarebbe accollata la Air France  e invece lui non ha voluto e ora sono sulle nostre spalle? Quali non contano? Non ci vengono restituiti?

Caio: Mi stai facendo venire un dubbio …

Tizio: E poi, scusa ancora, non sarebbe meglio che lui ci dicesse come intende risolvere il problema ILVA, dopo che ci sarà la sentenza della Corte Costituzionale? Cosa sacrificherà, i posti di lavoro o la salute pubblica? Io so che esiste anche una terza soluzione, più volte pubblicata su questo post … Non ti pare che questo sì che sarebbe un argomento serio, da “intelligenza a intelligenza” e non “da pancia a pancia”? E ancòra, la Germania sbaglia, la Francia (che ha tassato al 75% i patrimoni superiori al milione di euro) sbaglia …? Solo lui è nel giusto, lui che vuole portare l’aliquota massima al 35%, facendo un grosso regalo ai super ricchi?

Caio: Mi hai convinto, sai cosa facciamo adesso? Scriviamo una bella lettera al giornale per chiarire il nostro punto di vista. E speriamo di poter coinvolgere tanta altra gente a fare attenzione al peso specifico di ogni scelta fatta o promessa, e all’ordine delle priorità degli investimenti.

3 – INTERRELAZIONE DI NOTIZIE + COMUNICAZIONE

Chi riesce a fare i collegamenti fra fatti diversi e fra notizie diverse vince. Così mi diceva un mio vecchio capo …
Quindi, in materia di informazione, non siamo di fronte ad un binomio: 1) la notizia via web, 2) l’approfondimento sulla carta stampata. Infatti esiste un terzo luogo della notizia: 3) la interrelazione delle notizie e la comunicazione via blog, che, a differenza dei notiziari web e stampati, è aperto alla comunicazione, nel senso che il lettore può interloquire in via continuativa.

Fine del post

Ceterum censeo familiam Riva de possessione ILVAE deiciendam esse”, e cioè ritengo che occorra espropriare l’ILVA alla famiglia Riva, per evitare di essere costretti a scegliere fra due mali: la perdita di posti di lavoro o della salute pubblica. Il prezzo potrebbe essere corrisposto in “Monti bond Serie Speciale ILVA irredimibile 2%”, al netto delle somme trattenute per il risarcimento dei danni provocati, per l’adeguamento degli impianti, per il ripristino ambientale e per pagare gli operai anche se – nel frattempo – costretti a casa.

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MPS E ALTRE BANCHE: COME INFORMARSI, COME DIFENDERSI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 4 Febbraio, 2013 @ 1:44 pm

Detto altrimenti. se non sai una cosa, almeno sai a chi chiederla …

Ecco, appunto, alcuni amici mi chiedono di dettagliare meglio il MPS Affair, anche perché – mi dicono – hanno fatto alcuni investimenti ed altri ne vogliono fare (beati loro che hanno di che investire!).

Gianluigi Demarchi – Lo so …  è amico tuo … direte … ma vi assicuro, nonostante ciò è una persona seria!

A loro e a tutte le lettrici ed i lettori del mio blog dico: il taglio che sto dando al mio post è mirato a mettere in evidenza anche argomenti tecnici quale quello che riguarda il MPS. Tuttavia desiderando io restare un “despecializzato”, nel senso di dedicare il mio tempo e la mia attenzione a molti svariati argomenti, preferisco indirizzare tutti, per ulteriori approfondimenti e informazioni su questa materia. ad uno specialista del settore, mio vecchio amico, il dr. Gianluigi De Marchi, attraverso il suo sito www.demarketing2008.it.

Grazie e scusate se non sono disponibile a soddisfare personalmente e direttamente la Vostra richiesta: oltre tutto non ne sarei capace … non vi conviene insistere … Sono perdonato?

Fine del post

“Ceterum censeo familiam Riva de possessione ILVAE deiciendam esse”, e cioè ritengo che occorra espropriare l’ILVA alla famiglia Riva, per evitare di essere costretti a scegliere fra due mali: la perdita di posti di lavoro o della salute pubblica. Il prezzo potrebbe essere corrisposto in “Monti bond Serie Speciale ILVA irredimibile 2%”, al netto delle somme trattenute per il risarcimento dei danni provocati, per l’adeguamento degli impianti, per il ripristino ambientale e per pagare gli operai anche se – nel frattempo – costretti a casa.

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AREOPLANI, AREOPLANI, AREOPLANI: RADDOPPIARE FIUMICINO?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 4 Febbraio, 2013 @ 7:20 am

Detto altrimenti: areoplani, si vede che è il loro turno! Vabbè che “volare necesse est” ma “est modus in rebus”, c’è un limite a tutto, soprattutto di questi tempi!

Raddoppio? No, grazie!

Due post fa, scrissi di un aereo che tranciò i cavi della funivia del Cermis.
Nel post precedente ho scritto dei cacciabombardieri F 35.
In questo, scrivo del progetto di raddoppio dell’aeroporto di Fiumicino.

Si tratta di riconvertire al cemento 1.300 ettari di terreno agricolo e di oasi naturalistiche. La proprietà dell’area è della Maccarese che è del Gruppo Benetton.

Confesso che – a differenza del progetto F35 – non ho (ancora) approfondito il problema. Tuttavia mi sorge spontanea una domanda: questo consumo di terreno agricolo e naturalistico ( e di denaro) è opportuno e necessario, sotto ogni profilo?

Abbiamo già costruito un enorme aeroporto alle porte di Varese e della Svizzera: l’Aeroporto di Milano-Malpensa “Città di Milano” originariamente Aeroporto Città di Busto Arsizio il quale nel 2011 si è posizionato al secondo posto in Italia dopo l’aeroporto di Roma-Fiumicino per traffico passeggeri complessivo, con circa 19 milioni di viaggiatori, e al primo posto per il traffico merci, con 450.446 tonnellate. Se lo volete raggiungere da Trento, dovete sobbarcarvi due viaggi: uno da Trento a Milano, ed uno da Milano alla Malpensa! Sicuramente è più agevole raggiungere Malpensa per gli Svizzeri!

Si sta redigendo un “Piano Nazionale Aeroporti” per il passaggio dallo Stato (che li dismette) alle Regioni di molti aeroporti minori, con il conseguente trasferimento a loro del carico economico in caso di gestione passiva (in alternativa alla loro chiusura).

Da più parti, anche molto qualificate (Industriali Diego Della Valle e Oscar Farinetti, trasmissione “Che tempo che fa” del 3 febbraio 2013), si sta sottolineando che i punti di forza del Paese Italia sono l’agroalimentare, il turismo, la moda, il design, l’arte, la cultura.

Pare di assistere alla corsa dei “coloni USA” (usurpatori delle terre degli indiani d’America) alla “conquista” del West: chi “arriva primo” si accaparra il diritto a farsi finanziare “comunque” il suo progettone, custa l’on ca custa, si direbbe in dialetto valdostano, costi quel che costi. Nel frattempo veniamo distratti dalle discussioni sull’art. 18, sull’IMU sulla prima casa, mentre dei “progettoni” poco o niente si discute.

Un solo progettone è stato (giustamente) eliminato: il Ponte sullo Stretto.

Una battuta per alleggerire il discorso: … anche perché poi la politica ha dimostrato che lo si può attraversare a nuoto, quello stretto, sia pure con una nuotata che per la sua spettacolarità mediatico-politica, ricorda la traversata a nuoto del Fiume Giallo compiuta da Mao Zedong. Ricordo, anni ’50. Frequentavo scuole medie. Un mio compagno, un forte pallanuotista oggi giornalista sportivo, Enzo Barlocco, ebbe a dire: “Neanche se utilizza una supposta al pepe! (a dire il vero Enzo descrisse più particolareggiatamente l’uso della supposta …). Poi, leggendo il libro del giornalista Simon Winchester “Il fiume al centro del mondo” (Neri Pozza Tascabili, 2002), scoprii che l’impresa riuscì in quanto il nuotatore si fece trasportare dalla corrente e che il vero rischio che corse fu quello di essere morso dai serpentelli velenosissimi che popolano quelle acque.

Ma che dire di un TAV – Trento ad Alta Velocità, per trasportare più velocemente merci che non esistono, o più velocemente passeggeri per i quali – invece di rovinare una valle e di traforare 57 km di montagna contenente terreno radioattivo – basterebbe adeguare la segnaletica italiana a quella francese nella tratta Milano-Torino per abbreviare già così di un’ora l’attuale tempo di percorrenza fra Lione e Milano?

E che dire del progetto F 35? (cfr. post citato)?

Proviamo a fare i conti: TAV + F35 + Fiumicino = …. quanti sarebbero gli “euri” risparmiati, che potrebbero essere investiti nella creazione di migliaia di cooperative giovanili per il rilancio di siti naturalistici, artisti e storici, nel rilancio di migliaia di piccole fattorie agricole, nella difesa del territorio da eventi alluvionali, nella realizzazione di impianti di cogenerazione e di produzione di energie rinnovabili, etc.?

Dobbiamo esigere che la politica riscriva l’ordine delle priorità!

Fine del post

“Ceterum censeo familiam Riva de possessione ILVAE deiciendam esse”, e cioè ritengo che occorra espropriare l’ILVA alla famiglia Riva, per evitare di essere costretti a scegliere fra due mali: la perdita di posti di lavoro o della salute pubblica. Il prezzo potrebbe essere corrisposto in “Monti bond Serie Speciale ILVA irredimibile 2%”, al netto delle somme trattenute per il risarcimento dei danni provocati, per l’adeguamento degli impianti, per il ripristino ambientale e per pagare gli operai anche se – nel frattempo – costretti a casa.

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CACCIABOMBARDIERI F35

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 3 Febbraio, 2013 @ 11:46 pm

Detto altrimenti: trasmissione “Presa Diretta” del 3 febbraio 2013, ore 21,00 Rai 3

La parte per il tutto. Anzi, la parte ma non il tutto! Si parla di 4 miliardi: l’IMU sulla prima casa; il prestito al MPS; le multe UE per il supero delle quote latte degli allevatori padani. Totale 12 miliardi. Non si parla dei novanta F35 che stiamo acquistando e del bilancio della Difesa.

Lo ha fatto Riccardo Iacona nella trasmissione citata, andando negli USA ed intervistando giornalisti, ingegneri, politici esperti del ramo.

I tecnici USA affermano che l’aereo è troppo complicato e non sarà pronto prima del 2015. Nel frattempo ce ne consegneranno 20 che poco dopo ritireranno per aggiornamenti. Lo stesso repubblicano Mc Cain, antagonista di Obama, era fortemente contrario.

L’80% degli ex generali dell’aviazione USA sono dirigenti nell’industria aereonautica USA.

Costi per aereo

Sino ad oggi l’Italia ha speso 3 miliardi di euro.

I precedenti F22: costo unitario inizialmente previsto per aereo 35 milioni di dollari. Costo finale: 412. Inoltre, ogni ora di volo costa 60.000 dollari.

F35. Costo per aereo inizialmente previsto: 45 milioni di dollari. Ora siamo ad una previsione di 200-230. Si stima che il costo unitario di produzione potrà salire fino a 700!
F35 – Costo operativo orario: 100.000 dollari..
L’addestramento richiederebbe 40 ore di volo settimanali. l’F35 potrà volare solo 15 ore. Le altre ore le passerà in officina.
L’Alenia sostiene gli F35 ma ha il business plan solo della loro parte, non di tutto l’aereo

I principali difetti dell’F35

F 35: too dangerous, expensive and  complicate to fly and to buy!
  • Non può volare oltre mac 1,6 perché “la coda si incendia”.
  • Il pilota non ha visibilità posteriore.
  • La catapulta per decollo da portaerei si rompe.
  • Il gancio per atterraggio su portaerei non aggancia perchè è troppo vicino alle ruote che toccano il cavo e lo allontanano: occorrerebbe allungare l’aereo!
  • E’ infiammabile: il carburante è stivato intono al motore e i circuiti elettrico sono saliti da 45 volt a 280 volt: basta un colpo di fucile!
  • In caso di bisogno, non può scaricare il carburante e alleggerirsi.
  • Tutti gli indicatori per il governo dell’aereo sono radunati sulla visiera del casco (che costa 2 milioni di dollari!) e sono praticamente illeggibili. Inoltre, se il casco si rompe, l’aereo comunque non è più governabile.
  • Il software ha 9 milioni di righe (!!), nemmeno ancora tutte scritte. Un software troppo complicato non è sicuro.
  • Il costo: semplicemente spropositato e non prevedibile.
  • I tempi di completamento del progetto e di consegna incerti.
  • La decisione di investimento e i contratti di compartecipazione e acquisto fatti prima di avere testato le componenti essenziali e strategiche (ad es., la coda che si incendia!)

Il Pentagono ha redatto un rapporto di 18 pagine sui difetti dell’aereo.

Gli altri acquirenti …

Australia, Turchia, Olanda e Canada sono usciti dal contratto. In tutti i paesi c’è stato dibattito parlamentare. In Italia no.

Ricadute industriali e tecnologiche?

A Cameri (Malpensa) l’Italia ha già speso 800 milioni di euro per costruire la fabbrica che costruirà il 70% delle ali dell’aereo e assemblerà 165 aerei. Oggi ci lavorano 135 persone. Nuovi posti di lavoro promessi: 10.000. In realtà si assorbiranno 1000-2000 lavoratori da Alenia Aeronautica di Torino Caselle. La ricaduta tecnologica? Affermano che avverrà “per osmosi” (sic!) poiché i nostri lavoreranno accanto ai tecnici della Looked (!!??).
La creazione di un posto di lavoro richiederà un investimento di 10 milioni di euro, contro i 200.000 euro dell’industria avanzata.

Alternativa più che valida

Eurofighter Typhoon: oh yes!

Stiamo trascurando il caccia Eurofighter Typhoon nel quale l’Italia è partner primario e che fa ricadere su industrie italiane il 100% dell’investimento pubblico italiano.

Chi  difende l’F 35 e chi no

L’ex P. Finmaccanica Guargagnini aveva denunciato la sconvenienza dell’affare, ma è stato allontanato.

I politici attuali, interpellati nel corso della campagna elettorale rispetto al progetto F35 promosso e pluriapprovato dai governi dal 2022 ad oggi,  hanno dato risposte diverse: da cancellare, da ridurre, da mantenere.

Il nostro parlamento? Non ne ha “parlato” ma ha deciso!

Il giorno 11 dicembre 2012 il parlamento ha approvato una legge delega in bianco per il Ministero della Difesa stanziando 230 miliardi in 12 anni con libertà per il Ministero di decidere come spendere (unico caso rispetto a tutti i Ministeri!). Oltre a questi fondi il Ministero della Difesa riceve i fondi per le missioni all’estero e dispone di una parte dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico. Su questo problema è mancato il dibattito parlamentare.

Come si vede, si tratta di ben di più che non la sbandierata promessa restituzione dei 4 miliardi dell’IMU sulla prima casa. La parola alle lettrici ed ai lettori.

Fine del post

“Ceterum censeo familiam Riva de possessione ILVAE deiciendam esse”, e cioè ritengo che occorra espropriare l’ILVA alla famiglia Riva, per evitare di essere costretti a scegliere fra due mali: la perdita di posti di lavoro o della salute pubblica. Il prezzo potrebbe essere corrisposto in “Monti bond Serie Speciale ILVA irredimibile 2%”, al netto delle somme trattenute per il risarcimento dei danni provocati, per l’adeguamento degli impianti, per il ripristino ambientale e per pagare gli operai anche se – nel frattempo – costretti a casa.

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3 FEBBRAIO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 3 Febbraio, 2013 @ 7:52 pm

Detto altrimenti: una ricorrenza, anzi due


Prima ricorrenza: anniversario della strage del Cermis. Una mia poesiola …

3 febbraio 1998 – Cermis

Sospese nel vuoto
arroganti contraddizioni
ubriacano menti ribelli
salde al buon senso
ed alla ragione.

Inutile verità
sui metri da terra
inutile rotta
del libro di bordo.
Verrà anche il tempo della giustizia.

Fredde le mani protendono
a stringere un corpo
per dare calore
agli ultimi istanti.
Pavide
altre
nascondono
la scatola nera dei dati
turpi alla vista.

Leggiamo violata
la legge
scritta col sangue
su fogli di neve
Urliamo
in faccia all’abisso profondo
schiacciati
fra i piccoli atti
del nostro dovere
e l’osceno dispregio assordante
alla vita.

Vis legibus inimica …

Per certi aspetti la storia si ripete … con la strage della Concordia e quella della motoslitta! Per la Concordia, al verso “su fogli di neve” sostituite “su scogli di mare” e al verso “vis legibus inimica” sostituite “ubris legibus inimica”. Infatti qui più che violenza è tracotanza della superficialità. Superficialità anche nel caso della motoslitta …

 

Seconda ricorrenza, non così infausta, spero!  3 febbraio 1944, sono nato io, da una mamma sfollata alla Doria, frazione di Genova. Per forza che sono Sampdoriano!

Fine del post

“Ceterum censeo familiam Riva de possessione ILVAE deiciendam esse”, e cioè ritengo che occorra espropriare l’ILVA alla famiglia Riva, per evitare di essere costretti a scegliere fra due mali: la perdita di posti di lavoro o della salute pubblica. Il prezzo potrebbe essere corrisposto in “Monti bond Serie Speciale ILVA irredimibile 2%”, al netto delle somme trattenute per il risarcimento dei danni provocati, per l’adeguamento degli impianti, per il ripristino ambientale e per pagare gli operai anche se – nel frattempo – costretti a casa.

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